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The Legend of Heroes: Trails into Reverie

The Legend of Heroes: Trails into Reverie è ora disponibile su Nintendo SwitchPS4PS5 e PC. Tre diverse leggende stanno per compiersi! Decidi i destini di Rean Schwarzer, Lloyd Bannings e del misterioso “C” in questo capitolo culminante della serie The Legend of Heroes. Utilizza il sistema Trails to Walk per passare da una storia all’altra di questi personaggi e dai luoghi chiave di Zemuria. Buttati in combattimenti tattici migliorati con nuove meccaniche come lo United Front e scopri nuovi alleati e sfide nelle sale del True Reverie Corridor!

The Legend of Heroes: Trails into Reverie è un gioco enorme, sia in termini di contenuti che di post-game. C’è così tanto da fare che è difficile annoiarsi. E nonostante alcune performance problematiche sulla piattaforma Nintendo Switch, il gioco è stabile su PlayStation 4. La traduzione è di buon livello e il doppiaggio inglese è notevole. Inoltre, è possibile importare i salvataggi dai giochi precedenti per ottenere dei bonus. Insomma, Trails into Reverie è un vero e proprio compendio della serie, che conclude gli archi di Erebonia e Crossbell e regala molte sorprese ai fan.

NIS America è tornata a farci emozionare con la serie The Legend of Heroes che si era interrotta quasi tre anni fa con Trails of Cold Steel IV. Nihon Falcom ci porta di nuovo nell’epopea dell’equilibrio tra novità e ciclicità, questa volta affiancando Rean, l’eroe della saga precedente, ad altri due protagonisti: Lloyd Bannings della SSS e il misterioso “C”. E già dal prologo emozionante si intuisce l’intenzione del gioco, che mette in mostra un colpo di scena che spiazza tutto il continente di Zemuria e lascia Lloyd e i suoi compagni disperati dopo tutto il loro impegno per ottenere l’indipendenza di Crossbell.

The Legend of Heroes: Trails into Reverie introduce la divisione delle linee narrative, intrecciandole in modo casuale e arricchendole l’un l’altra. Anche se dietro questi intrecci c’è sicuramente una regia nascosta, l’obiettivo è immergere i giocatori nella realtà dei protagonisti, nuovi e vecchi. Ma ahimè, il mondo sta cambiando e la realtà diventa sempre più mistica e impazzita, con elementi sci-fi e ultraterreni che sfuggono alla comprensione. Tutto questo potrebbe sembrare complesso da gestire nel racconto, ma Falcom è stato abile a non soffocare i giocatori con troppi elementi, limitando ad esempio la presenza di personaggi sullo schermo a 5 o 6 alla volta. Almeno fino a quando si arriva al Reverie Corridor, un luogo strano in cui il gioco si apre a tutte le attività secondarie. Ma attenzione, perché qui si rischia di rompere completamente la narrazione principale, anche se è un buon modo per ottenere oggetti e potenziamenti.

Tramite queste attività secondarie avremo l’opportunità di vivere punti di vista inediti dei personaggi, come Kurt che si traveste da studentessa per indagare in un’accademia o Millium che cerca di recuperare il suo amato Lammy. Questi episodi, anche se sembrano slegati dalla trama principale, sono l’occasione per Falcom di sfogarsi con la comicità e dare spazio ai personaggi che sono rimasti sullo sfondo. Così, quello che sembrava una semplice divisione della polizia o una classe di cadetti che affrontava eventi più grandi di loro diventa un racconto corale che anticipa il futuro dell’universo di Trails, in particolare di Calvard.

La trama principale, che si svolge in tre route diverse, ognuna con un ritmo e un’atmosfera diversi. La storia rimane tesa e coinvolgente, anche se mancano quei momenti di distensione presenti nei capitoli precedenti. Ecco perché è utile avere il Reverie Corridor a disposizione per rilassarsi e prendersi una pausa quando serve. La vecchia Classe VII, eccetto il protagonista Rean, è praticamente solo un contorno, mentre la nuova Classe VII prende il loro posto. Ma le attenzioni si concentrano soprattutto sul gruppo di Crossbell, e quindi è importante conoscere la storia dei due capitoli precedenti dedicati a loro.

Il sistema di combattimento è simile a quello dei giochi precedenti, con un’unica aggiunta chiamata United Front che coinvolge tutto il gruppo di personaggi e permette di ottenere vantaggi strategici. Ma i Brave Order rimangono l’arma più potente a disposizione, con alcuni ordini che conferiscono potenziamenti significativi per diversi turni. Con ben cinquanta personaggi a disposizione, gestire il party può risultare frustrante, ma il gioco ha funzioni di quality of life che semplificano le cose, come la possibilità di spogliare un personaggio dei suoi equipaggiamenti e di riempire gli slot in modo automatico.

Redazione

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