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L’anime di Berserk

La serie anime di Berserk, basata sull’omonimo manga di Kentaro Miura, è considerata un capolavoro del genere dark fantasy e un’icona per gli appassionati di anime. Prodotta da Nippon Television e VAP, animata da Oriental Light and Magic e diretta da Naohito Takahashi, l’anime ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo grazie alla sua trama complessa e ai personaggi indimenticabili. Trasmettendo i suoi 25 episodi tra l’ottobre 1997 e l’aprile 1998, la serie ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’animazione giapponese, tanto che è ancora oggetto di discussione e venerazione tra i fan.

Un’opera immortale e un successo internazionale

L’anime è stato inizialmente trasmesso su Nippon TV, e successivamente concesso in licenza per il mercato nordamericano dalla Media Blasters, prima di essere acquisito da Discotek Media. Il successo internazionale di Berserk si è diffuso grazie alla forza della narrazione, che combina elementi di epica medievale, horror e temi esistenziali. Nonostante alcune critiche rivolte alla censura necessaria per adattare il manga ai limiti della trasmissione televisiva, la serie è stata ampiamente elogiata per il modo in cui ha saputo tradurre l’intensità e la brutalità del manga in un formato anime.

L’ambientazione gotica e cruda di Berserk ha attirato i fan del dark fantasy, mentre la profonda psicologia dei personaggi ha reso l’anime un’opera affascinante e unica. Guts, il protagonista, rappresenta un guerriero mercenario tormentato da un passato traumatico e spinto dal desiderio di vendetta. Accanto a lui troviamo Griffith, leader carismatico della Banda dei Falchi, il cui sogno di conquistare il mondo porterà a conseguenze catastrofiche. L’intreccio tra i due personaggi e il loro rapporto di amicizia, rivalità e tradimento è uno dei cardini della narrazione.

 

Il protagonista è Guts (Gatsu) detto il “guerriero nero”. Guts nasce da una donna morta, impiccata ad un albero a seguito di una razzia («emise il suo primo vagito in un misto di fango e liquido amniotico»). Quando una compagnia di mercenari passa di lì decide di evitarlo, ritenendolo un presagio di sventura, ma Sys, la donna del capitano di ventura Gambino, che aveva appena perso il suo vero figlio, lo prende con sé e Gambino le permette di tenerlo come consolazione. Guts viene così allevato in una compagnia mercenaria, dove viene iniziato fin dalla tenera età al combattimento e alla guerra, affinando la sua tecnica ed allenandosi sempre con armi troppo grandi per lui. In seguito Gatsu comincia a partecipare in prima persona alle battaglie, ma viene sempre evitato da suoi compagni.

Dopo qualche anno Gambino perderà una gamba in una battaglia, diventando invalido ed incapace di combattere ancora; di questo e della morte per peste di Sys, addosserà la colpa a Guts , fino ad arrivare, in preda alla follia, prima a venderlo ad un compagno che ne abusa sessualmente, poi a cercare di ucciderlo. Guts però riesce a difendersi e, senza volerlo, lo uccide. Scappa così dal campo mercenario ed i suoi compagni, credendo che sia stato lui ad assalire Gambino, lo inseguono per ucciderlo e lo colpiscono con una freccia, facendolo cadere in uno strapiombo. Gatsu, tuttavia, sopravvive e viene salvato da un’altra squadra mercenaria di passaggio; nei tre anni successivi continuerà a combattere e ad uccidere nemici nelle guerre che dividono il paese, affinando sempre di più le sue abilità.
La sua vita cambierà con l’incontro di Grifis e della sua Squadra dei Falchi. Grifis è un individuo particolare; dotato di eccezionali capacità di combattimento e di comando, è deciso a conquistare un regno. Alcuni mercenari di Grifis decidono di attaccare Guts per derubarlo, ma Gatsu riesce a sconfiggerli, e viene notato da Grifis che lo desidera come suo soldato. Per questo lo sfida, mettendo in palio la sua libertà. Gatsu perde, e da quel momento entra a far parte della Squadra dei Falchi. Qui conosce Caska, Judo, Pipin, Colkas e Rickert. La Squadra dei Falchi viene quindi arruolata dal regno di Midland nella Guerra dei cent’anni contro il vicino regno di Tudor; di vittoria in vittoria inizia ad acquistare potenza ed influenza, oltre che la fama di invincibile. Grifis viene anche fatto nobile, e comincia a mettere gli occhi su Charlotte, la principessa di Midland; sposare lei sarebbe il modo più veloce per diventare un re. Alla fine la Squadra dei Falchi riesce a riconquistare la fortezza di Doldrey, situata al confine tra il regno di Midland ed il regno di Tudor, e a mettere fine alla guerra; Gatsu allora realizza di non volere più rimanere imprigionato nella mediocrità dei suoi compagni e all’ombra di Grifis e lascia la squadra in cerca della propria identità.
Grifis è sconvolto per l’abbandono di Guts tanto da rovinarsi da solo: volendo accelerare i tempi va a trovare la principessa Charlotte e fa l’amore con lei. Viene però scoperto, ed il re, che ama di un amore incestuoso la figlia,infuriato lo fa imprigionare e le torture subite per un anno intero gli costano i tendini e la lingua. Nel frattempo la Squadra viene radunata con l’inganno per essere sterminata, ma grazie alla guida di Caska, luogotenente di Grifis una parte di loro si salva. Guts, lontano ed all’oscuro di tutto questo, viaggia per un anno, cercando avversari sempre più forti da sfidare. Alla fine di quest’anno scopre che una banda di guerrieri prezzolati sta dando la caccia ad una squadra di banditi che capisce essere la squadra dei falchi, ed appena tornato dai suoi amici apprende la notizia dello sbando della squadra e della prigionia di Grifis.
 
Con il suo aiuto riescono a liberarlo dalle prigioni del re di Midland. Grifis però capisce che il suo sogno è finito per sempre e, preso dalla disperazione, tenta il suicidio. Tuttavia, tramite il Bejelit riesce accidentalmente ad evocare la Mano di Dio durante un’eclissi e, poiché quello che possiede è il Bejelit rosso, essi gli propongono di risorgere come loro quinto membro, ottenendo poteri divini in cambio del sacrificio delle cose a cui tiene di più, cioè la Squadra dei Falchi. Grifis acconsente, e rinasce come Phemt, le Ali delle Tenebre. Comincia così il massacro della Squadra dei Falchi; solo Guts, Caska e Rickert (che non era presente al sacrificio), grazie al misterioso Cavaliere del teschio, riescono a sfuggire all’eclissi ed alla carneficina. Gutsperò nella lotta ha perso il braccio sinistro e un occhio, mentre Caska perde la ragione a causa della violenza sessuale subita dal neo arcidemone Phemt. L’embrione che cresceva dentro Caska, frutto della sua unione con Guts, viene maledetto a causa l’unione con Grifis subito dopo la sua rinascita in Phemt,trasformandolo in un essere deforme.
Comincia così, dopo questo lungo flashback, la narrazione della storia di Guts, della sua vendetta contro Phemt e la Mano di Dio, accompagnato dall’inseparabile Ammazzadraghi, la sua spada gigantesca. Nella sua furia Gutsdarà la caccia agli Apostoli, esseri che come Grifis hanno sacrificato una parte della loro vita in cambio di un’esistenza sovrumana, ed incontrerà personaggi come Pak, Farnese, Serpico, Isidoro e Shilke, in viaggio alla ricerca del compimento di una vendetta che appare impossibile per un semplice uomo. Proprio per questo, nel prosieguo del manga Guts entrerà in possesso di un artefatto dei nani custodito dalla strega Flora, maestra di Shilke, l’armatura del Berserk che consentirà sì a Guts di superare i limiti propri della sua natura di essere umano, ma a prezzo di sacrificare tutto sé stesso. Ne sa qualcosa ilCavaliere del teschio, l’antico possessore dell’armatura. Nonostante tutto, sia Guts sia Shilke credono di poter controllare il grande potere dell’armatura così che il destino di Gatsu possa essere diverso da quello del Cavaliere del teschio.

Un impatto visivo e sonoro straordinario

L’animazione di Berserk è stata curata da Oriental Light and Magic, e nonostante il budget limitato rispetto agli standard moderni, la serie è riuscita a creare un’atmosfera oscura e tesa, con scene di battaglia memorabili. Tuttavia, uno dei punti di forza più apprezzati dell’anime è la colonna sonora composta da Susumu Hirasawa. I suoi brani iconici, come “Forces” e “Guts’ Theme”, sono diventati parte integrante dell’esperienza emotiva di Berserk, contribuendo a costruire la tensione e la drammaticità delle scene chiave.

La colonna sonora, arricchita dai brani dei Penpals (“Tell Me Why”) e dei Silver Fins (“Waiting so long”), ha elevato ulteriormente il fascino della serie, creando un mix perfetto tra musica e narrazione. La qualità della soundtrack ha avuto un ruolo essenziale nel definire l’identità di Berserk come un’opera multimediale che va oltre la semplice animazione.

Redazione

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