Rossetto, la nuova opera di Antonio Vinci e Annamaria Scarpa (edito da Astromica/RW Edizioni), racconta in maniera ironica, cinica e grottesca di una tragedia umana: la violenza sulle donne. Lo fa attraversonarra la storia di Filippo, un uomo solitario e misantropo, che disprezza le donne e preferisce evitarle. Nonostante il suo rifiuto, viene costantemente contattato da sua zia, con cui non ha alcun desiderio di avere contatti. Tuttavia, un giorno decide di andarla a trovare, puramente per interesse. In una strana notte trascorsa in un bed & breakfast, succede qualcosa di incredibile: Filippo si risveglia improvvisamente nel corpo di una donna! Ancora più sorprendente è il fatto che il resto del mondo sembra non notare assolutamente alcun cambiamento, come se Filippo sia sempre stato una donna. Ora, con il nome di Ornella, Filippo dovrà affrontare i problemi, gli ostacoli e le discriminazioni che le altre donne hanno sempre dovuto vivere.
In “Noi”, Tonio Vinci aveva affrontato il tema dell’immigrazione, esplorando il ribaltamento della prospettiva tra bianchi e neri. In questo nuovo racconto paradossale, Vinci ci regala una sorta di fiaba per adulti, in cui un personaggio come Filippo si trova improvvisamente dalla parte delle donne. L’autore offre uno stile suggestivo, caratterizzato da volti deformati e caricaturali che ho già apprezzato nelle sue opere precedenti. Inoltre, i colori luminosi e profondi di Annamaria Scarpa danno una nuova dimensione ai disegni di Vinci.
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