Saluto a Sergio Toppi

Martedì scorso, 21 agosto, è morto a Milano a quasi 80 anni Sergio Toppi. E’ stato uno dei massimi illustratori e fumettisti italiani e mondiali del 900. Sergio Toppi è nato a Milano il 11 ottobre 1932 e si è laureato in medicina, ma ha scelto di dedicarsi all’arte Ha iniziato la sua carriera negli anni ’50, realizzando illustrazioni per l’Enciclopedia dei Ragazzi della UTET e collaborando con gli studi Pagot per filmati pubblicitari animati Ha esordito come fumettista nel 1966 sul Corriere dei Piccoli, dove ha creato il personaggio del Mago Zurlì e diverse storie di ambientazione storica o bellica Ha collaborato anche con altre riviste per ragazzi, come Il Giornalino, il Messaggero dei Ragazzi e il Corriere dei Ragazzi, dove ha illustrato serie come “Fumetti-Verità”, “I Grandi nel Giallo” e “Uomini Contro”

Negli anni ’70 e ’80, Toppi ha ampliato il suo stile e la sua produzione, lavorando per riviste di fumetti come Sgt. Kirk, Linus, alter alter, Corto Maltese, L’Eternauta, Comic Art e Orient Express Ha realizzato alcune storie per la collana Un uomo un’avventura della Cepim, tra cui “L’uomo del Nilo”, “L’uomo del Messico” e “L’uomo delle Paludi” Una delle sue opere più note è Sharaz’De, una trasposizione a fumetti de Le mille e una notte, pubblicata originariamente su Alter Alter nel 1979 L’unico personaggio fisso della sua carriera è stato Il Collezionista, creato nel 1984 per la collana I protagonisti di Orient Express

Toppi è stato anche un apprezzato illustratore per quotidiani, periodici e copertine di libri. Ha collaborato con Famiglia Cristiana, Selezione dal Reader’s Digest, il Messaggero, il Corriere della Sera, i libri Einaudi e quelli della UTET Ha illustrato anche alcuni capitoli della Storia dei popoli a fumetti della Mondadori, su testi di Enzo Biagi

Toppi è morto a Milano il 21 agosto 2012, lasciando un’eredità artistica di grande valore e originalità. Il suo stile si caratterizza per la violazione dei quadrati che delimitano le vignette, l’uso sapiente del bianco e nero, la ricchezza di dettagli e la sintesi grafica. Toppi ha saputo creare atmosfere suggestive e raccontare storie avvincenti, spaziando tra vari generi e ambientazioni. È stato un maestro per molti fumettisti italiani e stranieri, che lo hanno ammirato e imitato.