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Tributo a Talus Taylor, il papà dei Barbapapà

Una settimana densa di lacrime questa, dopo la scomparsa di Leonard Spock Nimoy, si è appreso che lo scorso 19 Febbraio ci ha lasciato anche Talus Taylor, geniale autore dei Barbapapà insieme a Annette Tison. Della coppia di autori, coppia anche nella vita si sa pochissimo data la loro riservatezza. L’idea dei Barbapapà è nata nella primavera del 1970 a Parigi, nei romantici Jardin  du Luxembourg. I due sposi, passeggiando, hanno udito un bambino che chiedeva a gran voce ai genitori un “baa baa baa baa”.  In francese, il classico Zucchero filato viene chiamato “barbe à papa” (letteralmente: la barba del papà) e da qui l’idea di un personaggio rosa e tondeggiante nato qualche ora dopo sulla tovaglia di carta di un bistrot parigino.

Le serie a fumetti furono pubblicate dapprima in Francia e in seguito tradotte in tutto il mondo. La successiva serie animata (バーバパパ, Baabapapa, di 45 episodi da 5 minuti ciascuno) fu interamente realizzata in Giappone, frutto di una coproduzione tra la TV olandese Polyscope, la K&S e lo studio Top Craft, noto, tra le altre cose, per aver annoverato tra i suoi ranghi buona parte dello staff del futuro Studio Ghibli.

In Italia la serie fu trasmessa a partire dal 13 gennaio 1976 da Rai 2, diventando a tutti gli effetti il primo anime giapponese a sbarcare nel nostro paese.

«Siamo riusciti a toccare il cuore dei bambini negli anni ’70 e poi negli ’80, ora quei bimbi sono genitori e con i loro figli continuano a seguirci. Abbiamo grande senso di responsabilità nei loro confronti. Barbapapà comunica infatti un senso della famiglia che tranne l’eccezione dei Simpsons non è mai compreso nei cartoni animati. I Barbapapà – dichirarò lo stesso Taylor, commentando alcune ricerche di mercato – sono amati dai figli di genitori separati proprio perché comunicano il senso di famiglia, per di più numerosa».

L’ultima serie dei Barbapapà, Barbapapà in giro per il mondo (バーバパパ 世界をまわる Baabapapa sekai o mawaru?), è stata realizzata nel 1999 dalla Pierrot, nota in Italia soprattutto per le sue “maghette” (Creamy, Magica Emi) e dalla Kodansha. I 50 episodi di cinque minuti sono andati in onda in Italia su Rai Uno nel 2002, attualmente vengono trasmessi, assieme alla prima serie, su Rai YoYo.

Redazione

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