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80 anni de Il Piccolo Principe: il capolavoro senza tempo di Antoine de Saint-Exupéry

Il Piccolo Principe (Le Petit Prince) , il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, compie proprio oggi, il 6 aprile 2023, 80 anni. Il libro, pubblicato per la prima volta a New York nel 1943, è diventato uno dei classici più amati e tradotti al mondo, con oltre 200 milioni di copie vendute e 434 versioni linguistiche. La storia dell’aviatore e del bambino venuto da un altro pianeta ha conquistato il cuore di generazioni di lettori, grandi e piccini, con il suo messaggio di semplicità, amicizia e amore.

Il Piccolo Principe è nato dalla fantasia e dalla vita straordinaria di Saint-Exupéry, scrittore e aviatore francese, scomparso in volo il 31 luglio 1944. Il libro è considerato una sorta di testamento spirituale dell’autore, che vi ha riversato le sue esperienze, i suoi sogni e le sue riflessioni. Il libro è anche un’opera d’arte, grazie alle illustrazioni originali realizzate dallo stesso Saint-Exupéry con la tecnica dell’acquerello. Le immagini del Piccolo Principe, della sua rosa, della sua pecora, della sua volpe e del suo pianeta sono entrate nell’immaginario collettivo e sono state riprodotte in numerose edizioni e formati.

Quella di Saint-Exupéry è una storia che parla al cuore di chiunque, indipendentemente dall’età, e che esplora temi universali come l’amicizia, l’amore, la solitudine e la ricerca del senso della vita.  La narrazione si apre con un pilota, protagonista e voce narrante, che precipita nel deserto del Sahara e lì incontra un bambino straordinario, il piccolo principe. Quest’ultimo, con la sua innocenza e curiosità, chiede al pilota di disegnargli una pecora. La scena di quest’inaspettata richiesta, apparentemente semplice, segna l’inizio di un rapporto che si rivelerà essere una profonda riflessione sulla visione del mondo adulta, rispetto a quella del bambino. Dopo vari tentativi falliti, il pilota, esasperato, disegna una scatola, dichiarando che la pecora si trova dentro. Ed è proprio questa risposta che riesce a soddisfare il piccolo principe, simbolo di come l’immaginazione e il cuore riescano a vedere oltre la rigidità della logica adulta.

Il piccolo principe proviene da un lontano asteroide, il B-612, un piccolo pianeta dove vive insieme a tre vulcani e una rosa vanitosa, che si preoccupa costantemente della sua bellezza. La sua cura per la rosa lo fa soffrire, poiché la rosa non è sempre facile da comprendere, ma col tempo il principe scopre che l’amore per lei è profondo, anche se non sempre facile da esprimere. La rosa diventa una metafora potente di tutte le relazioni che richiedono impegno e dedizione, ma che a volte sono fraintese.

Nel corso del suo viaggio interplanetario, il piccolo principe incontra una serie di adulti eccentrici, ognuno dei quali rappresenta un diverso aspetto del mondo degli “grandi”: un re solitario che comanda su un pianeta deserto, un vanitoso che cerca incessantemente ammirazione, un ubriacone che beve per dimenticare la sua vergogna, e un uomo d’affari che conta le stelle credendo che siano sue. Attraverso questi incontri, il principe giunge alla conclusione che i grandi sono spesso incomprensibili, impegnati in attività che appaiono prive di significato per chi guarda il mondo con occhi puri, quelli di un bambino.

La sua esplorazione lo porta infine sulla Terra, dove incontra una rosa simile a quella del suo pianeta, scoprendo che non è unica, ma facente parte di un vasto giardino di rose. Questo incontro lo delude inizialmente, ma è solo grazie all’incontro con la volpe che il principe comprende davvero cosa significhi “addomesticare” qualcuno e creare un legame profondo. La volpe gli insegna che “l’essenziale è invisibile agli occhi”, un insegnamento che risuona lungo tutta la storia e che invita a guardare oltre l’apparenza per comprendere ciò che è veramente importante.

La solitudine, la riflessione e la ricerca del significato sono temi che attraversano tutto il racconto, con un finale che sfiora la commozione. Dopo aver condiviso il suo viaggio con il pilota, il piccolo principe, consapevole della sua missione e dell’affetto che ha suscitato, si prepara a tornare al suo pianeta grazie all’aiuto di un serpente, simbolo di morte e rinascita. Il sacrificio del piccolo principe non è tragico, ma piuttosto un atto di amore e consapevolezza, dove la morte è solo un passaggio verso qualcosa di più grande.

Il pilota, dopo la sua partenza, rimane con il cuore spezzato, ma con la speranza che il piccolo principe abbia trovato la sua strada, pronto a prendersi cura della sua amata rosa. Ogni volta che guarderà il cielo, il pilota sentirà il sorriso del piccolo principe tra le stelle, un sorriso che illumina il cuore di chi sa vedere con gli occhi dell’infanzia.

Il successo de Il Piccolo Principe ha ampiamente oltrepassato i confini del mondo editoriale, estendendosi in innumerevoli altre forme di arte e cultura. Questo capolavoro ha ispirato film, serie animate, musical, opere teatrali, balletti, canzoni, sculture, monumenti, francobolli e perfino un asteroide. Il piccolo principe è diventato un simbolo universale di pace, tolleranza, ecologia e solidarietà, capace di parlare al cuore di tutti, in ogni angolo del mondo e in ogni cultura.

La vera bellezza di Il Piccolo Principe risiede nella sua straordinaria capacità di toccare il cuore dei lettori, indipendentemente dalla loro età. Questa opera non è solo un racconto, ma un invito a riscoprire il mondo attraverso gli occhi di un bambino, che sa apprezzare l’importanza delle piccole cose e delle relazioni genuine. Ci sprona a guardare al di là delle apparenze, ricordandoci che “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Ci insegna la responsabilità dell’affetto, dicendo che “tu diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato”. E ci consola, con la speranza che “se un giorno ti senti triste, guarda il cielo: io abito in uno di quei puntini luminosi e sarò felice di vederti sorridere”.

Il Piccolo Principe è un libro che ci accompagna per tutta la vita, perché ogni sua lettura ci regala nuove emozioni e riflessioni. È una compagnia che ci fa sentire meno soli, ci avvicina a chi amiamo e ci spinge a sognare. Insegna a credere che esista un mondo migliore, dove amore e amicizia sono le leggi universali. E, più di ogni altra cosa, è un libro che ci fa felici, perché ci riporta al bambino che c’è in ognuno di noi, risvegliando la capacità di vedere la magia nelle cose più semplici.

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico. Per info e contatti gianlucafalletta.com

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