A condurre le indagini è Vittore, un antieroe, un commissario demotivato e un po’ snob, annoiato ma geniale, che con le aziende ha un conto aperto, essendo entrato in polizia dopo aver cercato inutilmente lavoro nel settore privato.Meno male che in questo caso Vittore è affiancato dal pragmatico, anche se un po’ stralunato, agente Cesare Locurcio.Dario è uno dei sospettati, ma fra lui e il commissario nascerà un rapporto sfaccettato, ben al di là di quello classico fra indagato e indagatore…
Marco Lombardi, (Torino 1962), ha vissuto a Milano e ora è a Roma. Giornalista professionista dal 1993, scrive di critica cinematografica che lo porta a collaborare e condurre programmi radiofonici e televisivi per la Rai. Scrive su Il Sole 24 Ore e sul sito Jobtalk/Job24 curando la rubrica “Job Fiction & Film”. Scrive anche di cinema sul mensile “V&S”.E’ uno dei 5 membri del Comitato di selezione dei film per la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia sezione “Settimana internazionale della critica” ed è uno dei 4 membri del Comitato che seleziona le opere prime per l’European film award sezione “Discovery”.Docente all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, tiene un corso di degustazione e cinema presso la facoltà di Scienze gastronomiche di Pollenzo e presso il Master del Gambero Rosso, un corso di critica cinematografica presso la Scuola d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma e un corso di comunicazione presso la Scuola nazionale di cinema di Milano.Oltre a scrivere sul mensile Gambero Rosso, ne è ispettore e coautore della Guida ai ristoranti d’Italia. Ha pubblicato Il grande libro del cinema per menager e Il grande libro della letteratura per manager (Etas Rcs). Ha vinto il premio Cesare Pavese per la raccolta di poesie Il moto che ci resta (Genesi).
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