Faust, il fumetto horror di David Quinn e Tim Vigil, è tornato in Italia dopo trent’anni grazie a Editoriale Cosmo. Ma non tutti hanno apprezzato questa riedizione: il critico e curatore di mostre Spiritelli ha definito l’opera “merda pura”, confermando il suo giudizio negativo espresso già negli anni ’90.
Faust è una rivisitazione del mito del Dottor Faustus, il personaggio che vende la sua anima al diavolo in cambio di potere e conoscenza. Nel fumetto, il protagonista è John Jaspers, un artista fallito che assiste all’assassinio della sua fidanzata per mano di una banda criminale. Disperato, tenta il suicidio, ma viene salvato da un misterioso individuo di nome M, il capo di una setta satanista chiamata La Mano. M gli propone un patto: gli donerà poteri sovrumani per vendicarsi, ma in cambio dovrà cedergli la sua anima.
La serie, iniziata nel 1987 e conclusa nel 2012, si caratterizza per il suo stile estremamente violento, cruento e sessualmente esplicito, senza alcuna sfumatura o profondità. Il fumetto ha avuto un discreto successo negli Stati Uniti, tanto da ispirare un film nel 2000, diretto da Brian Yuzna. In Italia, invece, è passato quasi inosservato, pubblicato da Edizioni Eden negli anni ’90.
Spiritelli, intervistato da Fumettologica, ha raccontato di aver acquistato Faust all’epoca, incuriosito dalla copertina e dalle recensioni. Ma ne è rimasto profondamente deluso.Il critico ha aggiunto di aver seguito con interesse e a volte con entusiasmo le nuove proposte e i nuovi autori dell’epoca, ma di aver trovato opere come Faust stancanti e vuote. Citando le parole di Alfredo Castelli, Spiritelli ha affermato: “Grafiche eccellenti, orgogliosamente prive di significato”.
Nel settembre 2022, in occasione della ripubblicazione di Faust da parte di Editoriale Cosmo, la redazione di Fumo di China 322 ha chiesto a Spiritelli se la sua opinione fosse cambiata nel corso degli anni. La sua risposta è stata lapidaria: “Violenza gratuita. Assenza di trama. Sempre stesso livello di spazzatura”.
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