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Capitan Harlock e Kyashan: un messaggio ancora attuale per il futuro dell’umanità

Capitan Harlock e Kyashan sono due serie di cartoni animati giapponesi degli anni ’70 che, ancora oggi, sono apprezzate da grandi e piccini. Ma oltre a divertire, questi cartoni animati hanno anche un messaggio importante da trasmettere: un messaggio che è ancora attuale e che riguarda il futuro dell’umanità.

Capitan Harlock:

Nella serie di Capitan Harlock, la Terra è un pianeta morente, abbandonato dalla maggior parte della popolazione. I pochi che sono rimasti sono costretti a vivere in condizioni di estrema povertà e miseria. Il governo, corrotto e indifferente, non fa nulla per aiutare i suoi cittadini.

In questo contesto, Harlock è un pirata solitario che si batte per la giustizia e la libertà. Capitano di una gigantesca astronave chiamata Arcadia, Harlock viaggia per lo spazio alla ricerca di un nuovo mondo dove gli esseri umani possano vivere in pace e prosperità.

Il messaggio di Capitan Harlock è chiaro: se non ci batteremo per un futuro migliore, la Terra sarà destinata a perire.

Kyashan:

In Kyashan, la Terra è un pianeta inquinato e devastato. I robot, creati dall’uomo per risolvere i problemi ambientali, si sono ribellati e hanno iniziato a minacciare l’esistenza dell’umanità.

Tetsuya, un giovane ragazzo, viene trasformato in un androide chiamato Kyashan per combattere i robot ribelli. Kyashan, grazie al suo cuore umano, è in grado di sconfiggere i robot e salvare la Terra.

Il messaggio di Kyashan è che, anche se l’uomo ha creato qualcosa di pericoloso, come l’intelligenza artificiale, può ancora trovare il modo di controllarlo e utilizzarlo per il bene.

Conclusione:

Capitan Harlock e Kyashan sono due cartoni animati che ci invitano a riflettere sul futuro dell’umanità. Le storie di Harlock e Kyashan ci insegnano che, se vogliamo evitare la distruzione, dobbiamo combattere per un futuro migliore e dobbiamo essere responsabili delle nostre azioni.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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