Nel cuore pulsante dell’Emilia-Romagna, terra di Luciano Pavarotti, Ferrari e prelibatezze gastronomiche, nasce Giulia Simonelli, nota nel mondo del cosplay con il nome d’arte di Aicha Cosplay. Modenese d’origine e animata da una vivace passione per l’arte che “si crea e si vive”, Giulia è una figura che incarna l’essenza stessa della creatività e dell’energia giovanile.
Fin dall’infanzia, Giulia ha mostrato un’innata inclinazione per il mondo dei costumi, trascorrendo ore a sognare e giocare con i travestimenti che le offrivano madre e nonna. Il carnevale, con le sue sfarzose maschere veneziane, è stato il primo palcoscenico sul quale Giulia ha mosso i suoi primi passi, partecipando a sfilate nel Veneto, una regione che celebra con particolare fervore questa tradizione.
Il mondo del cosplay, sebbene inizialmente solo un’osservazione curiosa per Giulia, ha preso piede nella sua vita grazie a una richiesta di aiuto di un collega per la realizzazione di un costume per Lucca Comics. È stato proprio in quell’occasione che la scintilla della passione è scoccata, portandola a indossare il suo primo costume da cosplay: Ahri KDA, personaggio dell’universo di League of Legends, al Cartoomics di Milano nel marzo 2020. La sua esperienza, pur essendo inizialmente un tuffo nell’ignoto, è diventata rapidamente una dipendenza creativa, portandola a realizzare circa tredici cosplay in poco più di un anno.
Giulia ha scelto il nickname Aicha Cosplay per il suo profilo Instagram, un nome che riflette la sua passione per la danza orientale e rappresenta un legame profondo con le sue radici personali. Tra i suoi lavori più apprezzati spiccano le interpretazioni di Malefica, personaggio Disney che, con le sue fattezze e il suo fascino oscuro, rispecchia particolari aspetti della sua personalità.
Come ogni artista del cosplay, Giulia ha iniziato con costumi acquistati pronti all’uso, ma col tempo ha sviluppato una maestria nell’artigianato dei costumi, creando capolavori dal nulla. Nonostante il mondo del cosplay offra numerosi modelli da seguire, Giulia crede fermamente che ogni cosplayer debba esprimere la propria unicità piuttosto che limitarsi a imitare gli altri. Questo approccio, oltre a riflettere la sua personalità, è alla base del suo impegno costante per migliorare e affinare le sue creazioni.
La partecipazione agli eventi cosplay rappresenta per Giulia non solo un’opportunità per condividere il suo lavoro, ma anche per vivere l’emozione genuina del pubblico. Lavorando in un ambiente dove fumetti e giochi sono quotidiani, ha trovato un ulteriore stimolo nella sua passione, supportata anche dalla sua famiglia e dal fidanzato, che ha intrapreso il percorso del cosplay accanto a lei.
Per Giulia, il cosplay è un hobby prezioso che si preferisce mantenere tale, senza trasformarlo in una carriera professionale per evitare che la passione si trasformi in obbligo. Tuttavia, la visibilità sui social media porta con sé sia l’opportunità di condividere il proprio lavoro che le sfide legate alle critiche e alle invidie. Giulia affronta le critiche costruttive con apertura, utilizzandole per crescere, mentre gli attacchi gratuiti sono accolti con una saggezza serena.
Il cosplay ha avuto un impatto profondo sulla sua vita personale, difendela a ricostruire la fiducia in sé stessa dopo anni di bullismo e insicurezze. Oggi, Giulia non solo interpreta i suoi personaggi con passione, ma è anche un esempio vivente di come il cosplay possa essere un potente strumento di autoaffermazione e crescita personale. Tra i suoi preferiti, il cosplay dedicato alla dea Bastet, il suo primo Original, rappresenta una celebrazione della sua passione per l’Egitto e una manifestazione della sua creatività.
Per conoscere meglio Giulia e la sua creatività vi invitiamo a conoscerla nei suoi profili: instagram.com/aicha_cosplay/ | facebook.com/giulia.simonelli.16
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