Antonio Messina è nato a Partanna e vive a Padova. Ha pubblicato nel 2003 il Fantasy” L’assurdo respiro delle cose tremule”, opera che ha riscosso un buon successo di critica e di pubblico. Racconti sono stati pubblicati sulle riviste cartacee-Progetto Babele( Modena)-Tam Tam( Roma)-Gemellae ( Sardegna) e su riviste internazionali: Casa da Cultura( Portogallo) e Isla Negra. Liriche sono state pubblicate in antologie poetiche-I Segreti di Pulcinella- Penna d’Oca-Parole d’Amore( Giulio Perrone editore-Roma).-Sezione poetica Biennale di Venezia 2005-Repubblica.it. Inoltre i racconti La Marea e L’ombra nella Bottiglia sono visibili sui migliori portali di letteratura.
La memoria dell’acqua, la vita che scorre lentamente, la vita che nella ragione a volte si confonde, la vita che ha bisogno dei sogni e dell’immaginazione, la vita che non aspira alla perfezione, ma che da essa rifugge. La memoria dell’acqua, la nascita di tutte le cose, il trasformarsi, il divenire pensiero e turbamento, per poi ritornare nell’esatto punto di partenza, e da lì cominciare un altro percorso, fino alla fine. Istinto e armonia, con la ragione a equilibrare, laddove c’è necessità. La memoria dell’acqua, il fluire dei sogni, l’istinto che diviene legge: era quello il segreto dell’esistenza, era quello il segreto d’Egretus? […] La nuova frontiera del racconto filosofico. Echi orwelliani, leopardiani, finanche danteschi, giù fino a Virgilio ed Omero, connotano questa fluida narrazione, questa riproposizione in chiave postmoderna di una nuova mitologia, didascalica come le favole di Esopo e Fedro. (Elisabetta Blasi)
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