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Zombie 100 – Cento Cose Da Fare Prima Di Non-Morire: Una Rivisitazione Ironica e Profonda dell’Apocalisse Zombi

Se c’è una cosa che ho imparato negli anni di passione per gli anime e i manga, è che il genere zombie ha sempre avuto un potenziale incredibile per mescolare elementi di orrore, azione e, sorprendentemente, introspezione. Ecco perché Zombie 100 – Cento Cose Da Fare Prima Di Non-Morire, scritto da Haro Asō e disegnato da Kotaro Takata, è diventato per me una lettura irrinunciabile: non solo un altro racconto sugli zombi, ma una riflessione sul vivere e sul desiderare di essere vivi, anche nei momenti più bui.

Una Premessa Catastrofica ma Ironica

La trama ruota attorno ad Akira Tendo, un giovane dipendente di una compagnia giapponese che lo sfrutta fino all’osso, schiacciato dalla routine quotidiana e da un lavoro che non gli lascia spazio per vivere. Akira, insoddisfatto e disperato, sogna di fuggire dalla sua esistenza monotona e di abbracciare la libertà… ma in modo un po’ bizzarro: attraverso la fantasia di un’apocalisse zombie. Sì, avete capito bene. Akira, infatti, anziché cercare una via d’uscita dal suo lavoro in modo tradizionale, vorrebbe vivere una vita da sopravvissuto a un disastro del genere, con tutte le sfide e il brivido che comporterebbero.

Ed è proprio in un giorno qualunque che i suoi desideri si realizzano in modo catastrofico: un’epidemia zombie si scatena nella città e, all’improvviso, Akira è costretto a mettersi in gioco per sopravvivere, ma con una differenza fondamentale: per lui, la fine del mondo è finalmente l’inizio di una nuova possibilità. Non più intrappolato in una vita che non gli dà nulla, Akira vede nell’apocalisse zombi l’occasione di “vivere veramente” e si prefigge un obiettivo: completare una lista di cento cose da fare prima di morire.

Un Modo Unico di Affrontare il Trauma

La proposta narrativa di Zombie 100 è tanto audace quanto affascinante. Non si tratta della solita storia di sopravvivenza contro mostri, ma di un racconto che esplora la psicologia di un personaggio che, pur trovandosi in un contesto terrificante, riesce a guardare alla vita con occhi nuovi. La lista delle cento cose da fare è un espediente brillante che spinge Akira a riflettere su ciò che realmente conta, su cosa lo rende felice e su quali esperienze davvero significano qualcosa per lui, mentre affronta una realtà in cui ogni momento potrebbe essere l’ultimo.

Ciò che mi ha colpito di più di questa storia è proprio il mix di umorismo e dramma. La scelta di Akira di approcciarsi all’apocalisse zombi non con paura ma con una sorta di euforia, di voglia di vivere ciò che non aveva mai vissuto prima, offre una prospettiva completamente nuova sull’esperienza di un cataclisma. La morte è dietro l’angolo, eppure il protagonista si sente finalmente libero. L’ironia, che pervade l’intera opera, diventa una via di fuga dai traumi e dalle difficoltà quotidiane, ma anche uno strumento per mantenere salda la speranza in un mondo che sembra essere stato inghiottito dal caos.

Un Pieno di Azione, Risate e Toccanti Riflessioni

La scrittura di Haro Asō, insieme ai disegni dinamici di Kotaro Takata, è il cuore pulsante di questa serie. Nonostante il contesto apocalittico, Zombie 100 riesce a mantenere un tono fresco e divertente, pur non rinunciando a momenti di profonda introspezione. Le illustrazioni di Takata, vivaci e dettagliate, esprimono perfettamente il contrasto tra la follia dell’epidemia zombi e la serenità che Akira sembra finalmente provare nel realizzare i suoi desideri. C’è qualcosa di profondamente umano in questa lotta contro i morti viventi: la lotta per la vita, sì, ma anche per la dignità, la gioia e la realizzazione personale.

Il manga non si ferma al semplice intrattenimento. Pur mantenendo una leggerezza che lo rende una lettura coinvolgente, riesce a farci riflettere sull’esistenza, sulle nostre priorità, sul tempo che passiamo a rincorrere obiettivi che non ci rendono felici. È come se ci chiedesse: Cosa faresti se sapessi che il tempo è scaduto? E la risposta che Akira si dà è quella di non sprecare neanche un minuto, cercando di vivere appieno ogni esperienza, per quanto folle o pericolosa possa sembrare.

Un’Adattamento Anime che Merita Attenzione

Se vi siete appassionati al manga, vi consiglio caldamente di non perdere l’adattamento anime. Trasposto con grande fedeltà dallo studio Bug Films, l’anime di Zombie 100 – Cento Cose Da Fare Prima Di Non-Morire è riuscito a mantenere il giusto equilibrio tra azione e commedia, con un tono che riesce a suscitare sia ilarità che commozione. Le animazioni, colorate e vivaci, esaltano l’atmosfera surreale e spensierata che pervade la storia, anche nei momenti più cupi. La serie è disponibile su Crunchyroll con il doppiaggio italiano, il che la rende ancora più accessibile per tutti noi appassionati di anime.

Una Lettera di Libertà

In un mondo che spesso ci sembra ingabbiato da obblighi e aspettative, Zombie 100 rappresenta un invito a prendere il controllo della propria vita, a riscoprire la bellezza di ogni singolo momento, anche quando tutto sembra perduto. È una storia che parla di speranza, di resistenza, ma anche di leggerezza, con una buona dose di umorismo nero che ci accompagna durante il viaggio di Akira. Ogni pagina, ogni episodio dell’anime, ci ricorda che, purtroppo o per fortuna, la vita è fragile e che ogni istante va vissuto come se fosse l’ultimo.

Quindi, cosa fareste se vi trovaste nel bel mezzo di un’apocalisse zombie? Akira ci ha dato una risposta: fate una lista e iniziate a spuntare le voci. La vita, anche in un mondo distrutto, è sempre degna di essere vissuta. E Zombie 100 ce lo ricorda con un sorriso e un coraggio che ci lascia senza parole.

Dai nostri utenti

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