Ci sono storie che non si limitano a intrattenere: ti accompagnano per anni, diventano parte del tuo modo di sognare, di credere nella forza del cambiamento. Yona – La Principessa Scarlatta (暁のヨナ, Akatsuki no Yona) è una di quelle opere che hanno segnato un’epoca del manga fantasy, fondendo l’eroismo orientale con la delicatezza del sentimento. Dopo sedici anni di pubblicazione, la saga di Mizuho Kusanagi si prepara a salutare i lettori, promettendo un finale degno del viaggio che ha attraversato il cuore del Regno di Koka.
L’alba di Yona: tra amore, tradimento e rinascita
Quando nel 2009 Kusanagi iniziò la serializzazione su Hana to Yume, nessuno avrebbe immaginato che la giovane principessa dai capelli color cremisi sarebbe diventata uno dei volti più amati del manga shōjo contemporaneo. Yona of the Dawn racconta la storia di una principessa ingenua, cresciuta nella sicurezza dorata del castello di Hiryu, figlia dell’amato re Il e protetta dal suo fedele compagno d’infanzia Hak. Ma la sua vita si spezza nel modo più crudele: durante la notte del suo sedicesimo compleanno, Yona assiste all’assassinio del padre per mano del cugino Suwon, l’uomo di cui è innamorata. Da quel momento, la ragazza che conosceva solo il lusso e l’amore scopre la paura, la perdita e la fame. Salvata da Hak, fugge tra le tribù di Koka e si imbarca in un viaggio che la porterà a cercare i quattro Guerrieri Dragoni, reincarnazioni degli spiriti protettori del regno. Quello che inizia come una fuga diventa un cammino di crescita, in cui la principessa fragile si trasforma in una leader capace di brandire l’arco e di guardare negli occhi il proprio destino.
Un’epopea tra leggenda e introspezione
La grandezza di Yona non risiede solo nel fascino del suo mondo mitologico, ma nella sua capacità di raccontare l’evoluzione interiore di una protagonista che impara a meritarsi il proprio titolo. Yona non nasce eroina: lo diventa, capitolo dopo capitolo, accettando il dolore come parte della propria rinascita. Il tratto elegante di Kusanagi, unito a una narrazione che alterna epica, romanticismo e ironia, ha saputo creare un equilibrio raro, conquistando lettori e lettrici di tutte le età.
L’anime, prodotto da Studio Pierrot e trasmesso tra il 2014 e il 2015, ha contribuito a consolidare il mito, portando sullo schermo i primi archi narrativi del manga con una colonna sonora suggestiva e una regia che valorizza la poesia visiva dell’opera. In Italia, la serie è disponibile su Crunchyroll, mentre il manga è pubblicato da Star Comics dal 2018, con traduzione di Manuela Capriati.
Il lungo crepuscolo dell’alba
Nel giugno 2024, Hana to Yume ha annunciato che Yona – La Principessa Scarlatta era entrata nel suo arco narrativo finale. E ora, con un messaggio pubblicato su X, Mizuho Kusanagi ha confermato che la serie si concluderà ufficialmente il 19 dicembre 2025. “Sono ancora nel panico”, ha scritto l’autrice, “proprio come Yona. Voglio dare ai lettori un finale che renda giustizia a tutto ciò che abbiamo vissuto insieme.” Parole semplici, ma intrise di emozione. Nel post, Kusanagi ha condiviso anche una nuova illustrazione celebrativa: Yona che guarda l’orizzonte, l’arco in mano e il vento nei capelli, come a salutare chi l’ha seguita per quasi due decenni.
Secondo le dichiarazioni della mangaka, la serie dovrebbe chiudersi con il volume 47 o 48, sigillando uno dei cicli più longevi e coerenti del panorama shōjo. L’autrice ha ammesso di aver esitato a lungo prima di annunciare la fine, proprio perché con Yona ha costruito un mondo che sente ancora vivo: «Scrivere l’ultimo capitolo è come dire addio a una parte di me.»
Un’eredità che attraversa le generazioni
Yona – La Principessa Scarlatta è più di un manga: è un viaggio di formazione che parla di emancipazione, resilienza e speranza. Nel suo percorso, Kusanagi ha raccontato l’amore non come salvezza, ma come forza che spinge a cambiare; la guerra non come spettacolo, ma come ferita collettiva; il potere non come privilegio, ma come responsabilità.
Ogni personaggio — dal leale Hak al tormentato Suwon, fino ai Dragoni che incarnano virtù e fragilità — rappresenta un frammento del grande mosaico dell’animo umano. E mentre Yona cresce, anche il lettore cresce con lei, imparando che la luce dell’alba non è altro che il riflesso del coraggio di rialzarsi dopo la notte più buia.
Il saluto di una generazione
Con la pubblicazione del capitolo finale, prevista per il 19 dicembre 2025, si chiuderà un ciclo lungo sedici anni, ma non finirà certo l’impronta che Yona ha lasciato nella cultura pop. La serie rimarrà un punto di riferimento per le nuove generazioni di lettrici e lettori, accanto ai grandi classici come Fushigi Yûgi e Inuyasha.
Star Comics ha annunciato che continuerà a seguire la pubblicazione italiana fino alla conclusione, promettendo un’edizione curata e celebrativa. In attesa dell’epilogo, i fan si preparano a un addio dolceamaro, fatto di gratitudine e nostalgia.
Un’ultima alba
Il viaggio di Yona sta per raggiungere la sua destinazione, ma il suo spirito continuerà a vivere nelle pagine, nei ricordi e nei cuori di chi ha creduto in lei. Come scriveva Kusanagi nel primo volume: «Non importa quanto oscura sia la notte… l’alba tornerà sempre.»
E forse è proprio questo il segreto immortale di Yona – La Principessa Scarlatta: ricordarci che anche nei tempi più difficili, ogni fine è solo l’inizio di una nuova luce.











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