C’è qualcosa che striscia al margine della nostra realtà, un sussurro che echeggia da abissi troppo remoti perché la mente umana possa comprenderli appieno. È un sussurro che prende la forma di parole arcane, nomi impronunciabili e visioni cosmiche che sconvolgono i limiti della razionalità. È il richiamo del mito, della leggenda, dell’inconoscibile. È il mondo di H.P. Lovecraft, e oggi più che mai trova nuova voce attraverso un progetto che ne raccoglie l’eco più oscuro e affascinante: Yog-Sothothery: un viaggio multimediale nel mondo di H.P. Lovecraft.
Nel cuore pulsante del 2025, tra le ombre degli Appennini e le luci vibranti della Capitale, prende vita questa iniziativa culturale dalle sfumature gotiche, un vero e proprio omaggio multimediale a quello che è probabilmente il più visionario degli autori del fantastico. Yog-Sothothery non è solo un nome, ma una chiave. Una chiave che apre portali verso un universo narrativo dove tempo, spazio e logica si dissolvono in un turbinio di suggestioni antiche come l’universo stesso. È il termine che lo stesso Lovecraft utilizzava per indicare il suo pantheon di entità aliene, la sua mitologia personale — quella che noi comuni mortali abbiamo imparato a chiamare Ciclo di Cthulhu.
Curato dal giornalista e scrittore Salvatore Santangelo e pubblicato da Castelvecchi, Yog-Sothothery è prima di tutto una raccolta di saggi, un grimorio moderno scritto da voci autorevoli del panorama culturale italiano come Angelo Clementi, Virginia Como, Adriano Monti Buzzetti, Pietro Guarriello e Miska Ruggeri. Ma è anche molto di più: un progetto che vive e pulsa attraverso linguaggi diversi, contaminando la letteratura con le arti visive, il gioco, la performance e la divulgazione.
Il progetto sarà il cuore pulsante di una serie di eventi che avranno luogo a Roma e a L’Aquila — quest’ultima tornata ad essere un crocevia creativo grazie all’impegno di realtà come “L’Aquila che Rinasce”, Roma Creative Hub, Gente e Territori, Light’sOn, Mokona’s, Studio Comunico e gli allievi della Roma Film Academy. Non semplici mostre o conferenze, ma esperienze immersive capaci di evocare il senso di spaesamento e meraviglia che pervade ogni riga del Solitario di Providence.
Il tempismo di questa evocazione non è casuale. Il 2025 segna due anniversari carichi di simbolismo e significato: i cinquant’anni della Chaosium, leggendaria casa editrice statunitense che pubblicò per la prima volta Call of Cthulhu, uno dei giochi di ruolo più iconici mai concepiti, e i cento anni da quell’oscura “incursione” narrata ne Il Richiamo di Cthulhu, ambientata proprio nel 1925 — quando i confini fra la nostra realtà e l’Altrove cominciarono a incrinarsi.
Attraverso giochi di ruolo, boardgame, opere di pittura, scultura, modellismo e installazioni artistiche, Yog-Sothothery si propone di condurre il pubblico in un viaggio onirico, popolato da divinità tentacolari e civiltà dimenticate, ma anche da riflessioni filosofiche e inquietanti visioni del cosmo. Il tutto sarà accompagnato da pannelli illustrativi e approfondimenti che sveleranno le radici culturali e letterarie dell’opera di Lovecraft, decostruendo i luoghi comuni e riportando alla luce la densità simbolica e intellettuale del suo corpus narrativo.
Lovecraft, dopotutto, non è mai stato un autore “semplice”. Dietro ogni racconto si cela un’interrogazione abissale sul senso dell’esistenza, sul posto dell’uomo nell’universo e sulla fragilità della percezione umana. Yog-Sothothery vuole restituirci proprio questo Lovecraft: non solo l’inventore di mostri e città perdute, ma il filosofo dell’ignoto, l’indagatore dei limiti della conoscenza, il cantore dell’orrore cosmico che risuona ancora oggi in fumetti, videogiochi, serie TV e cultura pop.
E se sentite che un brivido vi corre lungo la schiena, non preoccupatevi: è solo Yog-Sothoth che osserva da dietro il velo. Vi attende, paziente, insieme a Cthulhu, Nyarlathotep e tutte le altre creature del Mito, pronte a reclamare la vostra attenzione — e forse la vostra sanità mentale — tra le sale oscure di questo evento imperdibile.
Ulteriori dettagli sulle presentazioni e le date ufficiali verranno rivelati nelle prossime settimane. Nel frattempo, tenete d’occhio le stelle. E ricordate: non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire.
Vi affascina il mondo oscuro e tentacolare di Lovecraft? Avete mai affrontato un Grande Antico in una sessione di gioco o creato qualcosa ispirato al Mito? Condividete questo articolo con i vostri amici cultisti sui social e raccontateci le vostre esperienze più lovecraftiane nei commenti!
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