Tenetevi forte, gamer e tech-addicted, perché quello che sta bollendo nel calderone di Redmond ha tutto il sapore di una rivoluzione. Mentre ci godiamo ancora le meraviglie offerte dalle attuali Xbox Series X e Series S, all’orizzonte si intravede un cambio di paradigma che promette di sconvolgere il panorama videoludico. Non stiamo parlando solo di una nuova console, ma di un’intera visione: un’idea evoluta di cosa possa e debba essere Xbox nel 2026. E sì, avete letto bene: non 2028, come si vociferava in precedenza, ma molto prima del previsto.
A sganciare la bomba è stata Sarah Bond, presidente della divisione Xbox, con un video su YouTube che ha fatto impazzire la community. E quando Microsoft muove un pedone, non è mai una semplice mossa: dietro c’è sempre una strategia profonda, quasi scacchistica. Come nel 2005, quando Xbox 360 arrivò prima della PlayStation 3 e si guadagnò una fetta consistente del mercato, oggi la casa di Redmond punta ad anticipare la concorrenza – in particolare Sony, che ha da poco rilasciato una versione potenziata della PS5 – rilanciando la sfida con qualcosa di completamente nuovo.
Il nome in codice del progetto è “Xbox Next”, ma alcuni insider vociferano che la versione definitiva potrebbe chiamarsi Xbox Prime. Un nome che trasmette autorità, potenza e, perché no, un pizzico di ambizione. Perché questa nuova Xbox non sarà solo un aggiornamento tecnico, ma una console pensata da zero per integrarsi con il futuro del gaming: intelligenza artificiale, cloud computing, portabilità e apertura agli store digitali alternativi.
Xbox Next: l’evoluzione inizia con il cervello AMD e una NPU superpotente
Il cuore pulsante della nuova console sarà, per la terza generazione consecutiva, un chip firmato AMD. Ma non si tratta solo di una collaborazione hardware: stavolta Microsoft e AMD stanno lavorando fianco a fianco su una piattaforma che sfrutti al massimo le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Stiamo parlando dell’integrazione di una vera NPU (Neural Processing Unit), una componente progettata per gestire calcoli complessi legati a IA, migliorare le prestazioni in tempo reale e rendere l’esperienza di gioco più fluida e spettacolare che mai.
Questo significa scenari di gioco dinamici, risposte intelligenti dei nemici, ambienti che si adattano al nostro stile… e tutto questo senza appesantire la GPU o la CPU. È come avere un co-pilota digitale che ottimizza la tua esperienza mentre giochi.
Una console o un PC da salotto? Windows potrebbe essere il vero protagonista
Una delle novità più intriganti riguarda la presenza sempre più dominante di Windows nel cuore della nuova Xbox. A quanto pare, il team che sviluppa Windows sta collaborando direttamente con quello Xbox per creare un sistema operativo pensato su misura per il gaming. Non sarà il classico Windows 11, ma una versione ottimizzata, con un’interfaccia più simile a quella di una console, pensata per funzionare perfettamente sia su uno schermo TV che su dispositivi portatili.
E a proposito di dispositivi: dimenticate la solita distinzione tra Series X e Series S. Secondo alcune voci, Microsoft potrebbe voler unificare tutto in una sola console, abbastanza potente da soddisfare i gamer più esigenti e, allo stesso tempo, più semplice da gestire sia per gli sviluppatori che per i giocatori. Una scelta che potrebbe semplificare il catalogo e rendere la comunicazione più diretta.
Xbox diventa portatile? Il sogno si chiama “Keenan”
Ma non finisce qui. L’altra grande novità è il possibile arrivo di un dispositivo portatile Xbox, una vera e propria console handheld che potrebbe competere con Nintendo Switch, Steam Deck e ROG Ally. Nome in codice: Xbox Keenan. Secondo i rumor, questa console portatile sarebbe progettata per eseguire una versione completa di Windows, supportando store multipli (inclusi Steam e Microsoft Store) e servizi come PC Game Pass.
In pratica, un piccolo PC da gaming in tasca, con un’interfaccia semplificata, ottimizzato per sfruttare l’AI e il cloud gaming. E non è un dettaglio da poco: Microsoft starebbe collaborando con marchi di peso come ASUS, Lenovo, MSI e Razer per realizzare dispositivi brandizzati Xbox, ma sviluppati con approcci e filosofie hardware differenti. Immaginate un mondo dove Xbox è più un ecosistema che una singola macchina. E il tutto potrebbe concretizzarsi già entro la fine del 2025.
Xbox Prime e Call of Duty: la combo perfetta?
Come se non bastasse, il lancio della nuova Xbox potrebbe coincidere con l’uscita di un titolo che ha fatto la storia del multiplayer online: Call of Duty: Modern Warfare 4. A svilupparlo sarebbe Infinity Ward, e secondo le indiscrezioni, dovrebbe uscire nel 2026 proprio come titolo di lancio della nuova console. Se fosse vero, sarebbe un colpaccio: un’esclusiva del genere potrebbe trainare milioni di utenti verso l’ecosistema Xbox Next fin dal day one.
E mentre il nome ufficiale “Prime” fa sognare una rinascita epica del brand Xbox, altre voci suggeriscono un design modulare, quasi da PC da salotto. Secondo Jez Corden di Windows Central, non è escluso che Microsoft stia lavorando a una sorta di “console-PC” con specifiche note, pensata per facilitare lo sviluppo e il porting dei giochi tra console e PC, abbattendo i limiti storici che separavano le due piattaforme.
Il futuro è un ecosistema: libertà, store multipli e ubiquità
Il messaggio di Microsoft è chiarissimo: l’epoca della console chiusa sta finendo. Xbox Next non sarà solo un hardware, ma una filosofia. La filosofia della libertà di scelta e dell’ubiquità del gaming. Potrai giocare su TV, su dispositivi portatili, sul tuo laptop, ovunque… e con la possibilità di accedere a più store digitali, come Steam, Epic Games Store, e ovviamente Microsoft Store. Questo significa che i tuoi giochi non saranno più prigionieri di un solo ecosistema.
E il concetto di “console” comincia a sfumare. Xbox diventa sempre più simile a un brand universale, applicabile su più dispositivi, con esperienze connesse tra loro, una libreria condivisa e funzionalità cloud che ti seguiranno ovunque. La retrocompatibilità con le generazioni precedenti è quasi data per certa, ma se sarà davvero possibile accedere alla nostra intera collezione di giochi su una piattaforma così aperta e potente… allora il sogno geek di una vita potrebbe avverarsi.
E voi cosa ne pensate di questa nuova visione Xbox? Siete pronti a dire addio alla console tradizionale per abbracciare un futuro più fluido, connesso e potente? Vi piacerebbe una Xbox che è anche un PC, o magari un portatile da gaming definitivo? Parliamone nei commenti! E se vi è piaciuto questo articolo, condividetelo con i vostri amici gamer sui social! Il futuro del gaming ha un nome… e potrebbe essere Xbox Prime.
Aggiungi commento