Parliamo di videogiochi di guerra, in particolare di un free to play (non mmorpg): World of Tanks. Come suggerisce il nome abbiamo a che fare con i carri armati: si tratta di scontri tra due squadre a numeri pari con una vasta gamma di corazzati di varie nazionalità. È un gioco nel quale il PVE (player versus environment, giocatore contro il mondo) non esiste.Una particolarità che dà sapore alla sfida è che per vincere non si deve per forza annientare la squadra avversaria ma si può anche catturare bandiera, il che concede la possibilità di vincere alla squadra in inferiorità numerica se si ha un po’ di cervello e fortuna, insomma essere i più grossi non sempre paga.
I carri sono realmente esistiti, troviamo sia carri che hanno veramente calcato i campi di battaglia (come il Tiger tedesco o il T-54 russo) che prototipi rimasti in fase progettuale (come l’O-I giapponese) e si può giocare con corazzati a partire dal 1930 fino agli anni ’70. Ce ne sono davvero per tutti i gusti. I corazzati si dividono per nazionalità (russi, tedeschi, francesi, inglesi, americani, cinesi, giapponesi e cecoslovacchi) e per Tier, ovvero il livello, che va dal primo al decimo. Le categorie dei veicoli sono 5: Pesanti, medi, leggeri, cacciacarri e artiglieria semovente e ogni linea di sviluppo ha una progressione propria, con in molti casi intersezioni per passare da una categoria all’altra.
Ogni singolo carro, pur appartenendo alla stessa categoria, deve essere giocato in maniera differente, approfittando delle sue peculiarità ed inevitabili debolezze, altrimenti si verrà distrutti in breve tempo e con scarso divertimento. Conoscere il proprio carro e sapersi adattare alla situazione sono molto importanti ma sono nozioni che si possono acquisire giocando senza doversi studiare nulla.
Le partite sono molto veloci al massimo 15 minuti e se verrete distrutti potrete scegliere se assistere allo svolgersi della battaglia oppure uscire e scegliere un altro carro con il quale scendere in campo la prossima volta. Lo stile è molto arcade, e ogni carro ha i suoi punti ferita che non è possibile recuperare in nessun modo per cui ogni mossa deve essere studiata con un po’ di attenzione. Le munizioni che si portano in partita sono limitate e si pagano quindi ogni colpo sprecato sono sostanzialmente soldi persi ma fortunatamente solo ai tier più alti si rischia di diventare poveri mancando il bersaglio. Ogni partita vi farà guadagnare i soldi di gioco (i silver) e l’esperienza necessaria a sbloccare moduli e carri più potenti. Inoltre l’equipaggio, i cui componenti variano in base al carro stesso, crescono battaglia dopo battaglia (possono ottenere abilità secondarie particolarmente utili) e si possono utilizzare sul carro successivo. In sostanza meglio giocate, più soldi farete e più velocemente progredirete.
La progressione inizialmente è molto veloce, bastano infatti poche partite per sbloccare i moduli per potenziare il proprio carro oppure per sbloccare quello successivo, poi salendo di tier il processo inevitabilmente si rallenta. Fortunatamente non si è obbligati a giocare con i tier più alti per divertirsi ma ci si può anche fermare al IV o al V e prendere confidenza con le mappe e su cosa possiamo fare con le nostre amate scatolette metalliche.
Essendo un free to play ci sono contenuti che ovviamente si possono ottenere spendendo soldi veri che ci permettono di comprare i “gold” con i quali acquisire carri particolarmente potenti (definiti carri premium) in rapporto al proprio tier oppure le mimetiche che aiutano a occultarsi. Ovviamente si può anche avere la versione premium (che non necessariamente copre 30 giorni ma anche intervalli più brevi) che incrementa del 50% i soldi e l’esperienza ottenuta con ogni partita. Fortunatamente essere poveri e non potersi permettere di spendere per giocare (come il sottoscritto) non vi impedirà di divertirvi a World of Tanks. Avanzerete solo più lentamente e forse vi arrabbierete un po’ più spesso ma nulla che i videogiocatori non abbiamo mai affrontato.
Alla resa dei conti è un gioco apprezzabile da una vasta gamma di utenti (e non solo gli appassionati di carri armati): ha una grafica e una colonna sonora/effetti soddisfacenti (e per i più esigenti è anche in HD),; è abbastanza leggero e perfetto per essere giocato anche con pc non all’avanguardia; è basato su un gameplay con partite molto veloci in modo da goderlo anche se non si ha molto tempo.
Spero che abbiate letto con piacere questa mia prima recensione qui su Satyrnet rimango in attesa di qualunque commento o domanda.
Voto: 75/100
By Gianluca Vecchi
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