Il 17 gennaio 2025, Universal Pictures darà il via a una nuova era per il cinema horror con l’attesissimo Wolf Man, un film che riporta in scena uno dei mostri più iconici della storia del genere. Diretta da Leigh Whannell, il regista che ha saputo reinventare con successo il mito de L’Uomo Invisibile (2020), questa nuova versione di Wolf Man promette di mescolare tensione, emozione e un’atmosfera inquietante. Con un cast stellare che include Christopher Abbott e Julia Garner, le aspettative sono alte, e la promessa di un’esperienza cinematografica unica sembra più che mai concreta.
Il film è un reboot del classico del 1941 The Wolf Man, ma si discosta dalla tradizione degli universi condivisi che Universal aveva pianificato con i suoi Universal Monsters. Dopo il fallimento di La Mummia (2017), la casa di produzione ha scelto di puntare su film standalone, e il successo di L’Uomo Invisibile ha riacceso l’interesse per storie più intime e psicologiche. Ryan Gosling, inizialmente coinvolto come attore protagonista e produttore, ha poi ceduto il posto a Christopher Abbott, che interpreta Blake, il protagonista che sarà al centro di una storia avvolta dal terrore. Whannell, che si è preso la regia, è pronto a portare il suo tocco distintivo nel genere.
La trama di Wolf Man ruota attorno alla paura della trasformazione e ai legami familiari. Blake, un uomo di San Francisco, sta vivendo un periodo difficile dopo la misteriosa scomparsa del padre. Tornato nella casa di famiglia nell’Oregon, spera di trovare un po’ di serenità insieme alla moglie Charlotte (interpretata da Julia Garner) e alla loro giovane figlia Ginger (Matilda Firth). Tuttavia, ciò che sembra essere una fuga dalla città si trasforma presto in un incubo. Durante la notte, la famiglia viene attaccata da un animale invisibile, costringendola a barricarsi nella casa. La tensione cresce in un crescendo di paura, e ben presto Blake comincia a comportarsi in modo sempre più inquietante, alimentando il terrore che non solo arriva dall’esterno, ma si nasconde anche dentro la sua stessa famiglia. La domanda fondamentale che si pone Charlotte è: qual è il vero pericolo? Quello che si aggira fuori dalla casa o quello che sta prendendo piede dentro di essa?
Il cast di Wolf Man è uno degli aspetti più interessanti del film, con attori che portano sul grande schermo performance intense e memorabili. Christopher Abbott, che ha già dato prova del suo talento in Povere Creature! e It Comes at Night, interpreta Blake, un uomo tormentato dalle sue paure interiori. Julia Garner, che ha vinto un Emmy per la sua performance in Ozark e ha interpretato la protagonista di Inventing Anna, è Charlotte, la moglie di Blake che dovrà prendere decisioni difficili per proteggere la sua famiglia. Matilda Firth, conosciuta per i suoi ruoli in Hullraisers e Coma, interpreta la giovane Ginger, la cui innocenza e vulnerabilità contrastano con l’orrore che la circonda.
Le riprese del film, iniziate nel 2024 in Nuova Zelanda, sono state curate dalla Blumhouse Productions, la casa di produzione dietro a molti dei più grandi successi horror degli ultimi anni. Con Whannell al timone, la produzione ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nel genere.
Wolf Man non è solo un film su un mostro che si aggira nella notte, ma un’esplorazione delle paure più universali: la paura della perdita, della trasformazione e della minaccia che proviene da dentro. L’ambientazione isolata della casa di famiglia nell’Oregon aggiunge un elemento claustrofobico, dove il buio e la solitudine sembrano farsi protagonisti. Ogni angolo della casa nasconde un pericolo, e la domanda che accompagna la trama — “Cosa farei se qualcuno che amo diventasse qualcos’altro?” — esplora una delle paure più profonde dell’essere umano: il cambiamento dell’altro e di noi stessi.
Con una narrazione coinvolgente, una regia affilata e performance straordinarie, Wolf Man si preannuncia come uno dei film horror più memorabili del 2025. Questo nuovo capitolo potrebbe non solo ridare vita al mito del lupo mannaro, ma anche riscrivere il modo in cui il terrore viene raccontato al cinema, portando una nuova generazione di spettatori a riflettere su ciò che si nasconde nell’oscurità.
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