Gli appassionati di JRPG e atmosfere scolastiche possono cominciare a segnare una data importante sul calendario: il 28 agosto. È questo il giorno in cui VARLET, il nuovo RPG di FuRyu sviluppato da AQURIA, farà il suo debutto su PlayStation 5, Nintendo Switch e PC, disponibile sia su Steam che sull’Epic Games Store. E vi avverto: questo gioco sembra pronto a scavare nell’anima dei suoi personaggi — e anche nella nostra.
VARLET ci porta all’interno della Kousei Academy, una scuola che, in perfetto stile anime futuristico, ha abbracciato una tecnologia rivoluzionaria: “Johari”, una rete di realtà virtuale incrociata. Gli studenti la utilizzano per ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalla ricerca di informazioni agli acquisti, fino alla gestione dei loro rapporti sociali. Ma non tutto è rose e fiori: la diffusione di Johari ha generato un bisogno sempre più ossessivo di approvazione sociale, e da qui inizia la discesa nell’incubo. Le voci che circolano tra i corridoi della scuola parlano di un fenomeno inquietante. Chi desidera troppo ardentemente attenzione viene inghiottito da strane distorsioni della realtà chiamate “Glitch”. Dentro questi Glitch, raccontano le leggende urbane, si nasconderebbero creature mostruose. Peggio ancora, si dice che questi mostri riescano a sostituire gli studenti scomparsi nel mondo reale, senza che nessuno si accorga di nulla.Ed è proprio qui che entra in gioco il protagonista, appena trasferito alla Kousei Academy. Dopo aver assistito con i propri occhi alla terrificante esistenza dei Glitch, il nostro eroe si rende conto che la minaccia è più concreta che mai. Alcuni studenti sono già stati rimpiazzati e, se non si farà qualcosa, l’intera scuola rischia di soccombere. A dare una speranza di salvezza c’è lo Student Support Services, o SSS, un’organizzazione scolastica il cui compito è quello di aiutare gli studenti in difficoltà e affrontare le anomalie generate dal Johari. Come membri del SSS, i giocatori dovranno dedicarsi sia alla vita scolastica quotidiana — fatta di amicizie, uscite dopo scuola e piccoli drammi — sia alla battaglia contro le minacce oscure che si nascondono dietro la superficie patinata dell’accademia.
Uno degli elementi più intriganti di VARLET è il sistema “Triad Stats”, che rappresenta il cuore dell’evoluzione del protagonista. Durante il gioco, ogni scelta compiuta andrà a influenzare uno dei sei attributi principali, suddivisi tra la “Triade Chiara” — moralità, empatia, altruismo — e la “Triade Oscura” — machiavellismo, psicopatia, narcisismo. Le decisioni morali (o immorali) plasmeranno non solo il modo in cui il mondo di gioco reagirà a noi, ma anche le abilità disponibili durante i combattimenti. Più ci si inoltrerà nell’oscurità o nella luce, più cambieranno i dialoghi, gli eventi e perfino il nostro modo di combattere.
A rendere ancora più interessante il gameplay c’è il sistema di battaglia “Timeline Command”, pensato per offrire combattimenti frenetici e allo stesso tempo strategici. In battaglia potremo scegliere di agire come “Leader”, fornendo supporto ai compagni, oppure come “Ruler”, scatenando potenti abilità offensive per dominare il campo. Alternare questi due stili di combattimento sarà la chiave per sopravvivere alle insidie dei Glitch.
Non meno importante è la cura nella costruzione dei rapporti interpersonali. VARLET mette al centro l’importanza delle relazioni: aiutare i compagni, uscire con loro, vivere esperienze condivise sarà fondamentale per crescere e scoprire il nostro vero io. Tuttavia, il gioco ci mette in guardia: avvicinarsi troppo a più persone contemporaneamente potrebbe portare a complicazioni spiacevoli, amplificando quel senso di realismo emotivo che raramente si vede nei giochi scolastici.
A dare voce ai personaggi troviamo un cast di doppiatori giapponesi di tutto rispetto, con Shohei Komatsu che interpreta il protagonista, Minoru Suzuki nel ruolo di Aruka Arisaka, Hayato Dōjima come Taki Sukina e molti altri, come Aoi Koga che presta la voce alla dolce Ema Noma. A impreziosire ulteriormente l’esperienza ci sarà anche una colonna sonora corale firmata da artisti come wotaku, NILFRUITS, OSTER project, e molti altri, con musiche composte da Tsukasa Masuko, nome già noto agli amanti del genere.
Non è la prima volta che FuRyu ci regala progetti scolastici dall’anima intensa — basti pensare a titoli come Crymachina o Reynatis — ma con VARLET sembra voler alzare ulteriormente l’asticella, puntando su un’esperienza più intima e riflessiva, perfettamente in bilico tra la dolcezza della gioventù e l’oscurità dei desideri più profondi.
Se amate i JRPG ambientati tra banchi di scuola, glitch digitali e misteri da svelare, VARLET potrebbe essere uno di quei giochi che vi restano impressi nel cuore a lungo dopo aver spento la console. Agosto non è mai sembrato così lontano.
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