Immaginate di camminare tra le vie di un villaggio incantato, mentre l’aria profuma di zucchero filato e le risate dei bambini si mescolano con le note di una colonna sonora epica. Ora immaginate che quel villaggio sia il cuore pulsante di un parco tematico, dove ogni angolo trasuda magia e ogni dettaglio racconta una storia più grande della realtà. No, non sto sognando a occhi aperti: sto parlando del progetto che potrebbe rivoluzionare il mondo del divertimento in Europa, e da appassionata cronica di parchi divertimento vi assicuro che questa notizia mi ha fatto letteralmente sobbalzare dalla sedia.
Universal Studios, il colosso che ha regalato al mondo alcune delle esperienze più mozzafiato e immersive mai viste – da Hollywood a Orlando, da Osaka a Singapore – è pronto a portare la sua magia anche nel Vecchio Continente. E lo farà in grande stile, nel cuore dell’Inghilterra, a Bedford: una tranquilla cittadina che, a breve, potrebbe trasformarsi in una delle capitali europee dell’intrattenimento. Non è solo un sogno o un progetto abbozzato: è una promessa, una visione con tanto di numeri, accordi multimiliardari e una roadmap che punta dritta al 2031. Io che da sempre sogno con occhi da bambina davanti ai cancelli di un parco a tema, vi posso dire che l’idea di avere un Universal Studios a poche ore di volo da casa è qualcosa che va oltre l’entusiasmo. È pura adrenalina. Stiamo parlando di un complesso titanico, con più di 200 ettari destinati a diventare una sinfonia di attrazioni, hotel, ristoranti, spettacoli dal vivo e – perché no – anche un pizzico di sana competizione con Disneyland Paris. Ma soprattutto, parliamo di un’opportunità senza precedenti per ridefinire cosa significa “divertimento” in Europa.
E ora lasciate che vi racconti cosa potrebbe aspettarci dentro questo universo di meraviglie.
Anche se la nebbia del riserbo avvolge ancora buona parte del progetto, sappiamo già che alcune delle IP più amate di casa Universal faranno capolino tra le varie aree tematiche: dai coloratissimi Minions all’adrenalinico Jurassic World, fino all’intrigante musical Wicked. Non mancheranno omaggi alle glorie del passato, come un’area dedicata a Ritorno al Futuro (già mi immagino a bordo della DeLorean con il flusso canalizzatore attivo), e si vocifera anche una possibile attrazione ispirata all’orsetto Paddington, vera e propria icona britannica.
Certo, i diritti su Harry Potter restano saldamente nelle mani della Warner Bros., quindi niente Hogwarts all’orizzonte. Ma sinceramente? Il mondo di Universal è così ricco di personaggi e mondi straordinari che non si sentirà la mancanza. E chi sa cosa ci riserverà il futuro: se l’investimento dovesse portare i frutti sperati, non è escluso che si possa pensare anche a nuove collaborazioni creative.
Ma non c’è solo la magia delle attrazioni. Questo progetto è anche un gigantesco motore economico. Durante la costruzione si prevede la creazione di circa 20.000 posti di lavoro, con 8.000 impieghi stabili una volta che il parco sarà operativo. Non stiamo parlando solo di giostre e spettacoli, ma di un ecosistema vivo che potrà trasformare radicalmente l’economia locale. Bedford, oggi conosciuta più per la sua quiete, potrebbe presto diventare il fulcro del turismo europeo. L’ampliamento dell’aeroporto di Luton e il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie sono già sul tavolo delle trattative. Insomma, ogni tassello è pronto per comporre un puzzle di proporzioni epiche.
Universal punta in alto, come sempre. Il parco sarà aperto tutto l’anno, con eventi speciali che si alterneranno nei mesi: dalle celebri Halloween Horror Nights a festeggiamenti natalizi, carnevali e celebrazioni stagionali che faranno girare la testa anche ai visitatori più smaliziati. E fidatevi: chi ha già messo piede in uno qualsiasi degli Universal Studios nel mondo sa bene che qui non si tratta di semplici parchi divertimento, ma di vere e proprie esperienze immersive, dove la linea tra finzione e realtà si fa sottile, quasi impercettibile.
Il supporto politico e locale, poi, è impressionante. Il primo ministro Keir Starmer, il sindaco di Bedford, vari ministri e persino i cittadini sono compatti nel sostenere un’iniziativa che potrebbe fruttare più di 50 miliardi di sterline in vent’anni. Un’impresa che, se andrà in porto, non solo cambierà il volto del turismo britannico, ma segnerà anche un nuovo capitolo per tutta l’industria dell’intrattenimento europea.
È una scommessa audace, certo. Universal attende ancora alcune garanzie da parte del governo, tra cui agevolazioni fiscali e miglioramenti infrastrutturali. Se questi tasselli cadranno al posto giusto, il progetto decollerà. In caso contrario, altre destinazioni europee potrebbero farsi avanti. Ma io, nel mio cuore, continuo a sperare e a crederci: perché un parco Universal in Europa non è solo una bella notizia per i nerd come me, è un sogno che diventa casa.
E adesso voglio sapere: anche voi siete in fibrillazione all’idea di un Universal Studios europeo? Qual è l’attrazione che vorreste assolutamente vedere? E, soprattutto, vi piacerebbe organizzare insieme un viaggio epico per l’inaugurazione nel 2031? Scrivetemi nei commenti o condividete questo articolo sui vostri social: la magia è reale solo se è condivisa!
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