Che succede quando metti insieme due giganti del cinema come Pierce Brosnan e Samuel L. Jackson, li spedisci nel Montana del 1870 e gli affidi una storia di vendetta, mistero e tesori nascosti? Succede che nasce The Unholy Trinity, un crime western che promette scintille – e non solo quelle delle sparatorie. Diretto da Richard Gray (già dietro la macchina da presa di Robert the Bruce – Guerriero e re), il film ci riporta nelle terre polverose e spietate del Vecchio West, ma con uno sguardo moderno, teso e ricco di ambiguità morali. Non siamo davanti al classico western manicheo alla John Wayne, ma a qualcosa che profuma di revisionismo, noir e tensioni psicologiche.
La storia si apre col botto – o meglio, con la corda del patibolo pronta a stringersi attorno al collo di Isaac Broadway, interpretato da un intenso Tim Daly. È proprio sul filo di quella fine imminente che Isaac affida al figlio Henry (Brandon Lessard, giovane promessa vista in Murder at Yellowstone City) un compito che più impossibile non si può: trovare e uccidere l’uomo che lo ha incastrato. E da qui parte il viaggio.
Henry si mette in cammino verso la cittadina di Trinity – nome tutt’altro che casuale, in questo racconto di fede, redenzione e inganni – e lì si scontra con due figure che incarnano, almeno in apparenza, il bene e il male. Da una parte Gabriel Dove (un carismatico e insolitamente trattenuto Pierce Brosnan), il nuovo sceriffo che gli lancia una frase sibillina nel trailer: “Fammi un favore, mantieni la tua ascendenza tra di noi.” Dall’altra St. Christopher (Samuel L. Jackson in modalità mistico e minaccioso), che sembra sapere molto più di quanto lasci intendere. È lui a pronunciare una delle linee più potenti del trailer: “Un uomo non sa se è buono o cattivo finché non è con le spalle al muro.” E viene subito da chiedersi: Henry, da che parte starà quando il momento arriverà?
Il trailer, distribuito da Roadside Attractions insieme al poster ufficiale, è un mix esplosivo di sparatorie, sguardi carichi di tensione e silenzi pesanti come il piombo. La leggenda del tesoro nascosto da Broadway, infatti, è più che una voce: sembra essere il motore silenzioso che muove desideri, vendette e tradimenti. La cittadina di Trinity diventa così un crocevia di anime dannate e speranze residue, dove la verità è sepolta sotto strati di polvere e menzogne.
Il film si è guadagnato un posto al sole anche al Zurich Film Festival nell’ottobre 2024, anticipando la sua uscita nelle sale statunitensi prevista per il 13 giugno 2025. Le riprese si sono svolte nel Montana nell’autunno del 2023, durante lo sciopero SAG-AFTRA, ottenendo una deroga speciale che ha permesso alla produzione di continuare. E per fortuna, aggiungerei, visto che questo progetto promette di essere una delle sorprese più affascinanti della stagione estiva.
Accanto al trio protagonista troviamo un cast secondario solido e variegato: Veronica Ferres, Gianni Capaldi, David Arquette (nei panni di un prete inquietante), Ethan Peck, Q’orianka Kilcher, Stephanie Hernandez e altri ancora, tutti impegnati a dare corpo e voce a un’America violenta e senza pace, dove ogni scelta può trasformarsi in condanna.
Siamo davanti a un film che, almeno sulla carta, fonde gli archetipi classici del western con un’estetica moderna e uno storytelling che punta più sulle sfumature morali che sulle sparatorie a effetto (che comunque non mancano). Brosnan e Jackson si affrontano con il carisma dei titani, mentre Lessard si muove come un giovane cowboy dell’anima, in bilico tra giustizia, eredità paterna e una verità che fa male più di una pallottola.
Aspettando di sapere quando The Unholy Trinity arriverà anche nei cinema italiani, non possiamo che restare affascinati da questo mix di mito e cinema, polvere e sangue, santi e dannati. Sarà un altro western da dimenticare o l’inizio di un nuovo culto cinematografico?
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