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The King’s Man – Le Origini

Da 20th Century Studios arriva The King’s Man – Le Origini, il prequel dei primi due film del franchise di Kingsman diretti da Matthew Vaughn: Kingsman – Secret Service e Kingsman – Il Cerchio d’OroThe King’s Man – Le Origini rivela le origini della prima agenzia di intelligence indipendente: quando i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli. The King’s Man – Le Origini è basato sul fumetto The Secret Service di Mark Millar e Dave Gibbons, mentre il soggetto è di Matthew Vaughn e la sceneggiatura è firmata da Matthew Vaughn & Karl Gajdusek (The November Man, Oblivion). Il film arriverà il 5 gennaio 2022 nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

The King’s Man – Le Origini è diretto da Matthew Vaughn (Kingsman – Secret Service, Kingsman – Il Cerchio d’Oro, Kick-Ass) e interpretato da Ralph Fiennes (Spectre, Grand Budapest Hotel), Gemma Arterton (Summerland, The Escape), Rhys Ifans (Snowden, Alice Attraverso lo Specchio), Matthew Goode (Downton Abbey, Official Secrets – Segreto di stato), Tom Hollander (Bird Box, Bohemian Rhapsody), Harris Dickinson (Maleficent – Signora del Male, Darkest Minds) e Daniel Brühl (Rush, La signora dello zoo di Varsavia), con Djimon Hounsou (Captain Marvel, In America – Il sogno che non c’era) e Charles Dance (The Crown, Il Trono di Spade).

Nel 2014 Kingsman – Secret Service ci aveva fatto conoscere Harry Hart, un’affabile spia gentiluomo, e Gary “Eggsy” Unwin, un ragazzo dei bassifondi che aveva disperatamente bisogno di una figura paterna. Harry aveva reclutato Eggsy, insegnandogli a diventare una spia e un gentleman, e insieme ai loro colleghi dell’agenzia Kingsman, i due avevano sconfitto il malvagio miliardario e genio della tecnologia Richmond Valentine. Nel sequel del 2017 Kingsman – Il Cerchio d’Oro, abbiamo incontrato la controparte americana dell’agenzia, la Statesman, mentre l’antagonista di turno era l’imprenditrice e narcotrafficante Poppy Adams. Ma in questo nuovo capitolo, The King’s Man – Le Origini, la storia ha inizio più di un secolo prima e si svolge nell’ombra della Prima Guerra Mondiale, spiegandoci i motivi che portarono alla nascita dell’agenzia Kingsman.

Il regista  ha assemblato un’impressionante squadra di filmmaker per portare sul grande schermo The King’s Man – Le Origini: il direttore della fotografia Ben Davis (Dumbo, Captain Marvel); lo scenografo Darren Gilford (Star Wars: Il Risveglio della Forza, Kingsman – Il Cerchio d’Oro); la costumista Michele Clapton (Mamma Mia! Ci risiamo, Il Trono di Spade); i montatori Jason Ballantine (It, Mad Max: Fury Road) e Rob Hall (Final Score – L’ultima partita, Bobby); i compositori Matthew Margeson (Rocketman, Kingsman – Il Cerchio d’Oro) & Dominic Lewis (Peter Rabbit, Piccoli brividi 2 – I fantasmi di Halloween); e il VFX supervisor Angus Bickerton (Kingsman – Il Cerchio d’Oro, Monuments Men). The King’s Man – Le Origini è prodotto da Matthew Vaughn, p.g.a. e dagli altri due produttori della saga di Kingsman, David Reid, p.g.a. e Adam Bohling, p.g.a., mentre Mark Millar, Dave Gibbons, Stephen Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes sono i produttori esecutivi.

Il regista-sceneggiatore-produttore Matthew Vaughn afferma:

“Volevo fare qualcosa di diverso… Volevo realizzare un’avventura spettacolare ed epica. Quando ero bambino, i cinema erano pieni di film come Lawrence d’Arabia, che erano epici senza essere mai noiosi. Ho pensato di rilanciare quel genere. Volevo togliermi questa soddisfazione”.

Fondamentalmente questo significava che il tono avrebbe dovuto cambiare, come spiega Karl Gajdusek, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Vaughn:

“Ci siamo rapidamente resi conto che avremmo dovuto scrivere un film con un tono diverso dai primi due, con un tono tutto suo. È uno straordinario mix tra una versione scandalosa, punk e tagliente della storia, e un’esplorazione piuttosto seria e commovente della quantità di morte che fu scatenata dalla Prima Guerra Mondiale”.

Gajdusek afferma che, affinché questo approccio funzionasse a dovere, l’attenzione ai dettagli era fondamentale:

“Le date sono tutte esatte, gli eventi sono fedeli a quelli reali, abbiamo dato credito a tutti i dettagli storici. Ci limitiamo semplicemente a suggerire che ciò che raccontiamo nel nostro film sia avvenuto dietro le quinte, all’interno di stanze nascoste”,

Daniel Brühl, che nel film interpreta un personaggio realmente esistito, Erik Jan Hanussen, crede che questo lungometraggio abbia anche un elemento educativo:

“Sì, è un film d’azione molto divertente, pieno di comicità e con tutti gli elementi tipici del genere, ma allo stesso tempo è anche una lezione di storia molto godibile… Anche se la storia è stata reinventata, i conflitti sono reali e alcuni dei personaggi che vediamo sono realmente esistiti: questo è davvero intrigante, perché permette di imparare qualcosa o riporta alla mente un capitolo storico particolare… Sono rimasto a bocca aperta leggendo la sceneggiatura. Volevo assolutamente sapere cosa sarebbe successo. Mi ha riportato alla mente il periodo in cui ho girato Bastardi senza gloria con Quentin Tarantino. Da questo punto di vista è piuttosto simile: reinventa la storia e unisce personaggi fittizi e altri realmente esistiti (e affascinanti), combinandoli tra loro in modo perfettamente sensato”.

Se il film di Tarantino riscriveva alcuni elementi della Seconda Guerra Mondiale, quello di Vaughn affronta invece la Prima Guerra Mondiale. Rivela Ralph Fiennes, che interpreta il Duca di Oxford:

“Da quello che vedo, Matthew non ha paura di mostrare gli orrori di quegli eventi… L’orrore, lo scioccante spreco di vite umane e i massacri sono un tema molto importante nel film. Potremmo dire che questo Kingsman ha un lato più serioso. Ma conserva comunque tutti gli elementi di Kingsman che conosciamo: umorismo, azione e avventura”.

L’ispirazione è arrivata anche dal primo film di Kingsman, come spiega Vaughn:

“Il discorso che Harry Hart pronuncia di fronte a Eggsy quando si trovano nell’ascensore spiega in un certo senso le origini della Kingsman. Ricordo che ho preso in mano una vecchia stesura della sceneggiatura, ho riletto il discorso e ho pensato ‘Come posso realizzare un film su quel discorso?’. E in quel momento mi è venuto in mente. Ho visto tutto il film nella mia testa e poi ho scritto il soggetto”.

Fiennes afferma che il monologo di Harry Hart influenza alcune parole pronunciate dal suo personaggio:

“Ho un monologo che richiama direttamente il discorso pronunciato da Harry Hart nel primo film. È incentrato sull’idea di proteggere e preservare la vita. La Kingsman è un’agenzia di intelligence indipendente ideata per eliminare la burocrazia delle agenzie di spionaggio governative e favorire princìpi come la pace e l’umanità. È stata creata per questo. Ricorda le leggende arturiane sui cavalieri che combattevano contro il male e le ingiustizie”.

Per quanto riguarda la trama, Gajdusek la descrive come:

“la storia di un padre che ha fatto un voto di pacifismo e sta cercando di proteggere suo figlio da quella follia, iniziando a sospettare che forse quella follia non è casuale, ma è manovrata da una forza oscura”.

Tom Hollander, che interpreta tre ruoli nel film, parla degli antagonisti della storia:

“Il pericolo proviene da un’asse del male creato da molte figure storiche che probabilmente non erano collegate, ma lo sono in questa storia. Mata Hari, Rasputin ed Erik si conoscono e fanno parte di una sorta di congrega di malvagità creata da un personaggio fittizio noto come il Pastore. E il Pastore ha l’obiettivo di distruggere le società che governano l’Europa”.

Vaughn è convinto che The King’s Man – Le Origini sia un film in costume capace di parlare agli spettatori moderni. “Voglio che i ragazzi si rendano conto che, quando il mondo è governato da un gruppo di pazzi, le cose possono andare fuori controllo molto velocemente”, afferma Vaughn. “E ci troviamo in un clima politico molto simile a quello antecedente alla Prima Guerra Mondiale, in cui nessuno credeva che potesse esserci una guerra, poi ci fu una guerra, e nessuno capì come mai. La Prima Guerra Mondiale fu una vera follia e la Kingsman venne fondata proprio per questo”.

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