Avete presente quelle serie che, appena iniziate, vi fanno sentire a casa? Quelle che sanno mescolare alla perfezione ironia, malinconia, vacanze da sogno e relazioni complicate? Ecco, The Four Seasons è esattamente una di quelle. E la notizia che Netflix ha ufficialmente rinnovato la serie per una seconda stagione è come una cioccolata calda con panna in una giornata d’inverno: confortante, dolce e assolutamente meritata.
La prima stagione, composta da otto episodi, ha fatto centro sin dal suo debutto. Con oltre 24,4 milioni di visualizzazioni, la serie ha conquistato subito il primo posto tra le produzioni in lingua inglese più viste sulla piattaforma. Un successo lampante, frutto di una combinazione esplosiva: un cast stellare, una scrittura intelligente e affilata, e un tono nostalgico ma attuale che ti lascia con il desiderio di passare altre quattro stagioni insieme a quei personaggi.
Un remake che ha saputo trovare la sua voce
Basata sull’omonimo film del 1981 diretto e interpretato da Alan Alda, The Four Seasons non si limita a riprendere la trama originale: la reinventa con sensibilità contemporanea e quel tocco inconfondibile di Tina Fey, qui protagonista e co-creatrice insieme a Tracey Wigfield e Lang Fisher. La serie segue tre coppie di amici di lunga data, la cui armonia viene improvvisamente sconvolta quando una di loro si separa. Quattro vacanze stagionali — primavera, estate, autunno e inverno — diventano lo sfondo di un’esplorazione profonda (e spassosa) dei legami umani, delle crepe che si aprono tra le persone e del significato mutevole dell’amicizia adulta.
In scena troviamo Tina Fey (Kate), Will Forte (Jack), Steve Carell (Nick), Kerri Kenney-Silver (Anne), Colman Domingo (Danny), Marco Calvani (Claude) ed Erika Henningsen (Ginny). Un ensemble variegato e perfettamente bilanciato, capace di passare dalla risata liberatoria alla commozione con la naturalezza di chi conosce davvero l’animo umano.
Attenzione: qui scattano gli spoiler
Il finale della prima stagione ci ha lasciati con una nota drammatica e inaspettata: la morte improvvisa di Nick (interpretato da un memorabile Steve Carell) in un incidente d’auto. Una tragedia che scuote profondamente l’equilibrio del gruppo, soprattutto perché Ginny — la sua giovane compagna — è incinta. Questo twist ha aggiunto una nuova, potente dimensione alla storia, gettando le basi per un secondo capitolo tutto da esplorare.
Cosa aspettarsi dalla seconda stagione?
Sebbene la trama esatta sia ancora avvolta nel mistero, alcune dichiarazioni degli autori e degli attori ci permettono di immaginare cosa ci aspetta. La seconda stagione promette di approfondire il legame tra Ginny e Anne, ora legate da un destino familiare comune: le loro figlie saranno sorellastre. E se già vi immaginate le dinamiche che potranno nascere da questa nuova parentela — magari durante un’altra vacanza tra drink al tramonto e conversazioni scomode in jacuzzi — allora siete in ottima compagnia.
Tina Fey stessa ha confessato a Variety il desiderio di esplorare il personaggio di Anne più a fondo, dopo il suo divorzio. Un omaggio, forse, alla Sandy Dennis del film originale, che lasciava la scena con una battuta memorabile (“Fregatene. Digli che ho comprato un serpente”), ma che nella serie potrebbe finalmente avere lo spazio per raccontare il proprio percorso.
Inoltre, i creatori hanno già espresso la volontà di mantenere intatto il cast originale — una scelta più che giustificata visto il perfetto equilibrio raggiunto nella prima stagione. “Vorremmo che lo stesso gruppo di amici tornasse. Ginny ormai è parte del cuore del gruppo, e la connessione con Anne ci dà molto con cui giocare”, ha dichiarato Tracey Wigfield.
Perché The Four Seasons è più di una semplice commedia
Non lasciatevi ingannare dal tono leggero e dalle battute brillanti: The Four Seasons è una serie che parla di cambiamenti, resilienza e identità. Parla di cosa succede quando le amicizie non sono più solo una scelta, ma una sfida quotidiana. Di come affrontiamo il passare del tempo, le perdite, le nuove partenze. E lo fa senza mai rinunciare a quella scintilla ironica che ci ricorda che, alla fine, la vita è un mix di drammi e risate.
Questa serie riesce dove molte altre falliscono: ci fa sentire parte della storia. Ci fa venire voglia di prenotare una casa sul lago con gli amici (nonostante gli inevitabili litigi in vasca idromassaggio) e ci ricorda che le stagioni passano, ma alcune relazioni — anche quando si trasformano — restano.
E adesso?
Beh, non ci resta che aspettare. Magari con una coperta sulle gambe, un bicchiere di vino in mano e la speranza che Netflix non ci faccia attendere troppo. Perché noi, a quella prossima vacanza con Kate, Anne, Ginny e gli altri, non vogliamo proprio rinunciare.
Nel frattempo, ditemi: qual è stata la vostra stagione preferita della prima serie? E quale personaggio vi ha conquistato il cuore (o fatto venire voglia di comprare un serpente)? Parliamone nei commenti e condividete l’articolo sui vostri social: chi lo sa, magari convinceremo Netflix a portarci in viaggio ancora più spesso!
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