C’è sempre un momento amaro in cui dobbiamo dire addio a una serie che, con tutti i suoi alti e bassi, ci ha accompagnati per anni. Questa volta tocca a The Equalizer, il reboot firmato CBS della storica Un giustiziere a New York degli anni ’80, che si concluderà ufficialmente il 4 maggio 2025 con la messa in onda dell’ultimo episodio della quinta stagione. Una notizia che, se da un lato era nell’aria, dall’altro lascia l’amaro in bocca ai fan di lunga data e agli spettatori che avevano trovato in Robyn McCall una nuova eroina moderna.
Queen Latifah, carismatica protagonista e anche produttrice esecutiva della serie, ha dato volto e anima a Robyn McCall: ex agente della CIA, madre single, vigilante metropolitana. Una sorta di angelo custode dei tempi moderni, armata non solo di pistola e strategie di spionaggio, ma soprattutto di un’etica incrollabile e di un profondo senso di giustizia. McCall agisce nell’ombra, aiutando chi non ha voce, chi è invisibile agli occhi del sistema. Una figura potente e simbolica, che ha saputo incarnare tanto l’azione quanto l’emotività, con una Queen Latifah in stato di grazia capace di alternare momenti adrenalinici a intensi ritratti familiari.
Il reboot di The Equalizer ha debuttato su CBS il 7 febbraio 2021 e, in Italia, su Sky Investigation a partire dal 1º ottobre dello stesso anno. Non era una scommessa facile: riportare in vita una serie culto come Un giustiziere a New York (1985-1989), che aveva visto Edward Woodward nei panni del primo Robert McCall, significava confrontarsi con un’eredità importante. Eppure, il team creativo ha scelto di prendere una strada coraggiosa e attuale, reinventando completamente il protagonista e il contesto, spostando il focus da un veterano britannico a una donna afroamericana, resiliente e determinata, immersa nel cuore della New York contemporanea.
Con la sua narrazione, The Equalizer ha saputo trovare il proprio posto nell’universo condiviso delle serie rebootate della CBS — accanto a Hawaii Five-0, MacGyver, S.W.A.T. e Magnum P.I. — costruendo una rete di show che parlano la stessa lingua action, fatta di giustizia fuori dagli schemi e protagonisti dal passato turbolento.
Dopo un esordio da 10 episodi nel 2021, la serie è stata rinnovata quasi subito: la seconda stagione è andata in onda da ottobre 2021, seguita da una terza e una quarta stagione, fino alla quinta e ultima, trasmessa tra ottobre 2024 e maggio 2025. Il cast ha saputo costruire un’alchimia credibile e affiatata, a partire da Tory Kittles nel ruolo del detective Marcus Dante, alleato e a tratti contrappunto morale di McCall; Adam Goldberg nel ruolo dell’hacker Harry Keshegian, esperto in missioni impossibili e complotti digitali; Liza Lapira nei panni della cecchina Mel Bayani, ormai barista e stratega; Lorraine Toussaint come l’artista-zia Viola Marsette; Laya DeLeon Hayes, la giovane Delilah, cuore emotivo e bussola morale della madre; e Donal Logue, introdotto più tardi nei panni dell’enigmatico Colton Fisk.
La serie, nonostante qualche scivolone narrativo e alcuni episodi più deboli, è sempre stata sostenuta dalla solidità del personaggio principale e dal carisma della sua interprete. Le trame, spesso ispirate da questioni sociali reali e delicate, hanno fatto di The Equalizer una serie che — pur nel suo formato crime procedurale — non ha mai rinunciato a un punto di vista, a una voce netta, decisa.
Non sorprende che la critica abbia apprezzato soprattutto la performance di Queen Latifah: intensa, credibile, capace di rendere tridimensionale un personaggio che avrebbe potuto essere solo una macchina da guerra, e che invece si è rivelata madre, donna, guerriera e simbolo. Il doppiaggio italiano, diretto da Massimo Corvo con i dialoghi di Carla Chiavaroli e Rosalba Castaldo per ETS Studios, ha mantenuto intatta questa intensità anche nella versione nostrana.
L’annuncio della cancellazione è arrivato il 2 maggio 2025, appena due giorni prima della messa in onda dell’episodio finale. Una decisione che, come spesso accade nel mondo delle serie TV, ha più a che fare con bilanci, target e costi che con la qualità o la passione del pubblico. Resta tuttavia l’eredità di un reboot che ha avuto il coraggio di reinventare un classico, portandolo nel presente con una protagonista che ha saputo farsi amare e rispettare.
In un panorama televisivo sempre più affollato di reboot e revival, The Equalizer versione 2021 resterà uno di quei tentativi riusciti: non solo per aver saputo adattare un archetipo a nuove sensibilità, ma per aver costruito un mondo coerente, avvincente e necessario. Robyn McCall non tornerà, almeno per ora. Ma il suo spirito da giustiziera resterà inciso nella memoria degli spettatori che l’hanno seguita, episodio dopo episodio, battaglia dopo battaglia.
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