Quando parliamo di icone della cultura pop, spesso ci vengono in mente nomi come Mickey Mouse, i Pokémon, SpongeBob o i Simpson. Ma c’è un trio di piccole creature canterine che, con le loro vocine stridule e le avventure esilaranti, hanno conquistato generazioni di spettatori e ascoltatori: Alvin, Simon e Theodore, ovvero i mitici Chipmunks. Sì, proprio loro, quei tre scoiattolini che dagli anni ’50 a oggi hanno saputo reinventarsi continuamente, passando dalla musica ai cartoni animati, fino ai film in live-action e CGI, diventando delle autentiche star intergenerazionali.
La storia dei Chipmunks inizia nel 1958, quando Ross Bagdasarian, musicista e produttore, decide di sperimentare una nuova tecnica di registrazione. Bagdasarian, sotto lo pseudonimo Dave Seville, registra le sue canzoni rallentando la velocità, per poi riprodurle normalmente e ottenere quell’inconfondibile effetto vocale acuto e frenetico che oggi associamo automaticamente ai Chipmunks. È una trovata geniale, ispirata niente meno che dal film “Il mago di Oz” del 1939, dove era stata usata per dare voce ai buffi Munchkin. Bagdasarian non solo inventa un suono, ma crea anche tre personaggi, cui dà i nomi di Alvin, Simon e Theodore, omaggio ironico ad alcuni dirigenti della Liberty Records, la sua etichetta discografica.











Aggiungi un commento