Nella Silicon Valley si vocifera che Elon Musk abbia un debole per gli hacker. Non li teme, anzi, li corteggia, li vezzeggia, li remunera profumatamente. E loro, in cambio, gli scoprono i bug del software.
È un’ironica danza macabra, un gioco di specchi tra il genio visionario e i pirati informatici. Da una parte, l’uomo che sogna di colonizzare Marte, dall’altra, i guastafeste che sguazzano nel suo mare di codici.
L’ultima trovata di Musk? Un premio da 200.000 dollari e una fiammante Model 3 al team di hacker Synacktiv. Il loro crimine? Aver violato la centralina elettronica e il CAN BUS di una Tesla.
Non è la prima volta che accade. A gennaio, gli stessi hacker si erano già intascati 100.000 dollari per aver trovato altri bug nel software dell’infotainment.
C’è da scommettere che non saranno gli ultimi. Dopotutto, la complessità del software di Tesla è un terreno fertile per le vulnerabilità. E Musk lo sa.
Forse, in fondo, li ama davvero.
Cosa ci riserva il futuro? Forse un talent show per hacker, con Musk in giuria e premi in auto elettriche. O magari un’alleanza strategica: Tesla e Synacktiv, una coppia inossidabile per la sicurezza informatica del futuro.
Chissà.
Nel frattempo, godiamoci lo spettacolo.
E che vinca il migliore!
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