Ci sono opere che non si limitano a intrattenerci: ci attraversano come un brivido improvviso, ci lasciano lì, con il fiato sospeso e il cuore gonfio, a rimuginare su cosa significhi davvero essere umani. Takopi’s Original Sin è una di quelle storie. E se hai già letto il manga di Taizan 5, sai bene di cosa sto parlando. Ma se ancora non lo conosci, preparati: perché l’anime che debutterà il 28 giugno 2025 promette di diventare uno di quei titoli capaci di scolpirsi nell’anima. Quando è stato annunciato l’adattamento animato, ho sentito una scarica di emozione percorrermi. Per noi appassionati di anime, ogni nuova trasposizione è un tuffo nell’ignoto, un mix di trepidazione e speranza. E con Takopi’s Original Sin il cuore batte ancora più forte. Perché questa non è una semplice storia, è una piccola tragedia mascherata da favola, un inno alla fragilità, all’empatia e al dolore che ci accompagna, spesso in silenzio.
Il sito ufficiale dell’anime ci ha già regalato un trailer da brividi, una visual inedita che cattura con un solo sguardo l’essenza struggente dell’opera, e i primi dettagli sul cast e sulla colonna sonora. La serie sarà composta da sei episodi intensissimi, e sarà disponibile su piattaforme di streaming come Netflix, Prime Video, ABEMA, U-NEXT e altre. Sei episodi soltanto, sì. Ma a volte bastano poche pennellate per dipingere un capolavoro.
A colpirmi fin da subito è stato il contrasto, che è poi il cuore di Takopi’s Original Sin: l’apparente dolcezza del protagonista, quel buffo alieno rosa con la missione di portare felicità, e la realtà cruda e amara della sua storia. Takopi arriva dalla lontana Pianeta Happy con le migliori intenzioni, ma si trova a confronto con Shizuka Kuze, una bambina che ha smesso di sorridere. E così, mentre cercherà disperatamente di cambiarle la vita, imparerà una lezione durissima: non tutto si può aggiustare, non tutto si può salvare. Nemmeno con i viaggi nel tempo.
Ricordo ancora quanto il manga mi abbia scossa. Pubblicato su Shonen Jump+ tra il dicembre 2021 e il marzo 2022, è durato appena due volumi. Ma in quelle poche pagine c’è più emozione che in molte serie lunghe decine di tomi. È una storia che non ha paura di essere scomoda, che ti prende per mano e ti trascina in una spirale di riflessioni sulla solitudine, l’infanzia, l’impotenza e il valore di un gesto gentile. Non stupisce che sia stato candidato ai Manga Taisho Awards e ai Tezuka Osamu Cultural Prize nel 2023, né che abbia vinto il Manga Kingdom Tottori Award nel 2022. Ogni riconoscimento è meritatissimo.
E ora, tutto questo sta per prendere vita. Alla regia c’è Shinya Iino, che abbiamo già amato per il suo lavoro su Dr. Stone. Il suo modo di raccontare, di costruire tensione e di far vibrare le emozioni anche nei momenti più silenziosi, è perfetto per Takopi’s Original Sin. Ancora più emozionante sapere che si occuperà anche della sceneggiatura, dettaglio che ci fa sperare in un adattamento fedele, curato, rispettoso dell’anima dell’opera originale.
Il character design è nelle mani di Keita Nagahara, che ha già messo il suo talento in mostra in serie esteticamente raffinate come Violet Evergarden e Suzume. I suoi tratti morbidi, quasi eterei, sapranno dare vita all’innocenza di Takopi e alla vulnerabilità di Shizuka con una grazia struggente. E che dire del cast vocale? Reina Ueda sarà Shizuka, Kurumi Mamiya darà voce a Takopi, affiancate da Konomi Kohara e Anna Nagase rispettivamente nei ruoli di Marina e Azuma. Le loro interpretazioni, già avvistate nei trailer del manga, promettono un’intensità emotiva devastante.
Non so voi, ma io sono già con il cuore in mano. Perché so che questo anime mi farà male. Ma sarà un dolore dolce, necessario. Un dolore che ti insegna qualcosa. Takopi’s Original Sin ci parla del tentativo disperato di guarire qualcuno che amiamo, dell’illusione che basti voler bene per sistemare tutto. Ma ci ricorda anche quanto conti esserci, restare, tendere una mano anche quando non possiamo fare altro.
Il 28 giugno si avvicina, e io conto i giorni. Ho già rivisto il trailer un’infinità di volte, cercando nei dettagli visivi e sonori indizi su cosa aspettarmi. Colori desaturati, sguardi carichi di silenzi, e quella mascotte rosa che non smette mai di provarci, di credere che anche una scintilla di felicità possa fare la differenza. Mi commuove già, e non è ancora iniziato.
Se siete appassionati di anime che scavano nel profondo, che non hanno paura di mostrare l’oscurità dell’animo umano per celebrare la sua luce, allora questo titolo è per voi. Preparate i fazzoletti, ma soprattutto preparatevi a sentire. A sentirvi vulnerabili, colpiti, forse anche un po’ cambiati.
E ora tocca a voi: cosa vi aspettate da questo adattamento? Avete già letto il manga? Quale scena sperate di vedere animata? Raccontatemelo nei commenti! E se anche voi siete in trepidante attesa come me, condividete questo articolo con i vostri amici otaku: facciamo conoscere a tutti Takopi’s Original Sin, un anime destinato a restare nei nostri cuori per molto, molto tempo.
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