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“Tenshi no Tamago”: quando l’anime diventa una preghiera silenziosa — il capolavoro perduto di Mamoru Oshii arriva finalmente in Italia

Ci sono anime che ti travolgono con l’azione, altri che ti emozionano con le storie d’amore, poi ci sono quelli che ti confondono, ti fanno sentire piccola, smarrita, eppure piena di domande. “Tenshi no Tamago”, per me, è sempre stato questo: non un semplice film d’animazione, ma un’esperienza esistenziale, un’incursione nell’inconscio, un’opera che non guarda allo spettatore per piacergli, ma per turbarlo dolcemente, come un sussurro che rimane nella mente molto dopo la fine. E finalmente, dopo quasi quarant’anni di attesa, arriva anche in Italia grazie a Lucky Red, che ha annunciato una proiezione evento di questa perla nascosta del cinema giapponese durante le Giornate del Cinema di Riccione. Quando ho letto la notizia, lo ammetto, ho provato un brivido. Perché questa non è solo una nuova uscita: è una rivelazione.

Chi conosce Mamoru Oshii probabilmente lo associa subito a “Ghost in the Shell”, il film che ha ridefinito la fantascienza cyberpunk e ha influenzato il cinema mondiale. Ma molto prima di Major Kusanagi e delle riflessioni sull’identità digitale, c’è stato questo piccolo miracolo animato chiamato “Tenshi no Tamago” (o “Angel’s Egg” nella sua traduzione internazionale), concepito nel 1985 da un giovane Oshii in un momento cruciale della sua carriera e della sua vita personale. Non tutti sanno, infatti, che questo film nacque in seguito a una profonda crisi spirituale del regista, che stava attraversando un periodo di forti dubbi religiosi. È forse per questo che l’opera è così rarefatta, così muta, così misteriosamente carica di simbolismi.

“Tenshi no Tamago” è, se vogliamo, l’opposto del cinema narrativo classico. Non c’è una trama nel senso convenzionale del termine. Ci sono una bambina silenziosa che protegge un grande uovo, un ragazzo armato di un fucile a forma di croce, un mondo desolato e cupo, architetture gotiche impossibili, ombre e statue ovunque, e un oceano che circonda tutto, come se la realtà stessa fosse naufragata. Ma in tutto questo silenzio, in tutta questa lentezza, accade qualcosa di magico: lo spettatore viene risucchiato in un sogno a occhi aperti, in un tempo sospeso che non obbedisce alla logica ma alla sensazione.

La prima volta che ho visto questo film mi sono sentita come se stessi leggendo un antico testo sacro, scritto in una lingua che non conoscevo ma che, in fondo, sentivo mia. Ho amato la bambina con il suo volto etereo, quasi trasparente, e la cura con cui proteggeva il suo uovo, senza mai spiegarne il contenuto. L’uovo, ovviamente, è il simbolo attorno a cui ruota tutto il film: può essere la speranza, l’anima, Dio, la memoria, la verità… oppure niente di tutto questo. L’uovo è un mistero, proprio come il film stesso. Quando il ragazzo lo rompe, in una delle scene più strazianti e poetiche che io abbia mai visto, non sai se piangere per la perdita o per la rivelazione.

Yoshitaka Amano, il genio che ha dato volto a tanti personaggi di “Final Fantasy”, qui si supera. Il suo stile visivo è un matrimonio perfetto tra delicatezza e decadenza. Le ambientazioni sembrano quadri che si animano lentamente, con prospettive impossibili e un’architettura che evoca cattedrali gotiche, ma anche castelli dimenticati nei sogni. Ogni dettaglio – una scala che non porta da nessuna parte, una statua pietrificata, un riflesso nell’acqua – contribuisce a creare un senso di eterno ritorno, di loop spirituale, come se i protagonisti fossero anime intrappolate in un limbo senza redenzione.

E poi c’è la colonna sonora di Yoshihiro Kanno. Non si può parlare di “Tenshi no Tamago” senza evocare quei suoni ancestrali, solenni, che ti entrano nella pelle. Non è musica di accompagnamento: è il respiro stesso del film. Le sue quattordici tracce sembrano messe lì non per sottolineare le emozioni, ma per costruirle, generarle da dentro. La musica ti avvolge, ti isola, ti trasporta. E alla fine ti lascia vuota e piena al tempo stesso.

Il film fu un disastro commerciale alla sua uscita. Nessuno lo capì, pochi lo videro, Oshii rimase disoccupato per tre anni. Eppure oggi lo consideriamo un capolavoro. E a ragione. Come disse lui stesso, “Tenshi no Tamago è la mia figlia povera”, mentre “Ghost in the Shell” è la figlia che si è sposata bene. Ma ogni madre ha un amore speciale per la figlia fragile, quella incompresa. Ed è così che io vedo questo film: un gioiello fragile, che per troppo tempo è rimasto chiuso in un cassetto, ma che ora può finalmente brillare anche qui da noi.

La versione che arriverà nei cinema italiani sarà quella rimasterizzata in 4K per il quarantesimo anniversario dell’opera, supervisionata dallo stesso Oshii. È come se il regista ci tendesse la mano, ci dicesse: “Questo è ciò che volevo dirvi allora. Ora siete pronti ad ascoltare?”. Io credo di sì. Credo che oggi, in un mondo che corre troppo in fretta e che ci bombarda di immagini, emozioni, risposte pronte, ci sia più bisogno che mai di un’opera come questa. Un’opera che ci invita a fermarci, a contemplare, a non capire per forza tutto, ma a sentire.

Non aspettatevi un film “facile”. Non aspettatevi nemmeno una storia con un inizio, uno svolgimento e una fine. “Tenshi no Tamago” è una poesia visiva, una preghiera, un enigma esistenziale. È un film da guardare in silenzio, possibilmente da soli, magari in una sala buia dove l’unica luce è quella che emana dallo schermo. E quando uscirete da quella sala, ve lo assicuro, non sarete più gli stessi.

E voi? Avete mai sentito parlare di “Tenshi no Tamago”? Vi incuriosisce questa misteriosa opera di Mamoru Oshii? Fatemi sapere cosa ne pensate, condividete questo articolo e parliamone insieme. Perché certe storie, anche se non si capiscono, vanno comunque raccontate.

Lucca Comics & Games 2025: il French Kiss della pop culture tra Francia, fumetti e leggende nerd

C’è un momento dell’anno in cui l’Italia diventa il cuore pulsante dell’immaginario geek, nerd e pop globale. Un momento in cui le mura di una delle città più suggestive del nostro Paese si trasformano in un portale verso mondi fantastici, in cui ogni angolo profuma di fumetti, magia, pixel, cosplay, sogni e storie. Quel momento ha un nome: Lucca Comics & Games. E quest’anno, per la 59ª edizione, la manifestazione più iconica dell’occidente accende i riflettori su un tema capace di far battere il cuore anche al più duro dei supereroi: French Kiss.

Sì, avete letto bene. Non si tratta solo di un titolo romantico, ma di un vero e proprio manifesto concettuale. Dal 29 ottobre al 2 novembre 2025, Lucca si prepara a celebrare la Francia e la sua sfaccettata pop culture, portando sotto i riflettori quella diversité che l’ha resa un faro nella cultura visiva e narrativa mondiale. Un omaggio appassionato alla patria della bande dessinée, con tutto il carico di libertà creativa, espressività e intensità emotiva che solo un bacio “alla francese” sa evocare. Ma non è un bacio qualsiasi: è un gesto narrativo, simbolico, universale. Quel French Kiss è la scintilla che in ogni storia scioglie maledizioni, unisce gli opposti, rivela segreti. È la stessa scintilla che accende la connessione tra i visitatori del festival e le loro passioni più autentiche.

Rébecca Dautremer: la regina del manifesto 2025

A dare volto a questo spirito vibrante e sensuale ci pensa l’inconfondibile mano di Rébecca Dautremer. L’artista francese, celebrata per la sua capacità di fondere poesia visiva e profondità narrativa, ha creato un manifesto che è un piccolo capolavoro. Sei personaggi fantastici – un Lupo Mannaro, un Guerriero, una Contessa Vampira, un Mostro, una Strega e l’iconica Lukawa – si muovono sul palcoscenico disegnato dalla Dautremer alla ricerca di un bacio, in un incastro di storie e possibilità che esaltano i valori comuni tra l’Institut Français e Lucca Comics & Games: Liberté, Créativité, Diversité ma anche Community, Inclusion, Discovery, Respect e Gratitude.

E non finisce qui: l’autrice sarà protagonista di una mostra esclusiva allestita nella splendida cornice di Palazzo Guinigi, dove sarà esposta in anteprima mondiale la sua prossima opera, il graphic novel Ruby Rose, in uscita nel 2026. Un’occasione imperdibile per scoprire da vicino il mondo visionario di una delle illustratrici più talentuose d’Europa.

Il Sensei arriva in città: Tetsuo Hara e la leggenda di Ken il Guerriero

E ora preparatevi a trattenere il fiato, perché Lucca Comics & Games 2025 ospiterà, per la prima volta in Italia, Tetsuo Hara, il leggendario mangaka creatore di Hokuto no Ken (Ken il Guerriero). Un evento storico per chi, come noi, ha vissuto le epiche gesta di Kenshiro a colpi di “Omae wa mou shindeiru!”. Hara sarà presente dal 30 ottobre al 2 novembre e sarà protagonista assoluto di una mostra monografica all’interno della suggestiva Chiesa dei Servi, dove saranno esposti oltre 100 originali delle sue opere: un’occasione rarissima, vista la proverbiale gelosia nipponica per gli originali dei grandi maestri.

Il manga, serializzato dal 1983 al 1988, è diventato un pilastro della cultura pop, con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo. In Italia, poi, Ken è diventato molto più di un personaggio: è un archetipo, un mito, un simbolo. Lo sa bene anche Zerocalcare, che lo cita spesso nelle sue opere, a testimonianza di un’influenza che attraversa generazioni.

Mostre, miti e rivoluzioni: da Hexagones a L’Eternauta

Quest’anno la Fondazione Banca del Monte di Lucca si trasformerà nel Palais de France, ospitando tre mostre che esplorano l’immaginario francese in tutte le sue sfumature. Hexagones, curata da Luca Raffaelli e Donato Larotonda, sarà un viaggio tra le tavole di dodici autori che hanno riscritto la storia del fumetto europeo: da Claire Bretécher a Moebius, passando per Philippe Druillet e Gotlib. Ad arricchire il tutto, la presenza di Florence Cestac ed Edmond Baudoin, che racconteranno il proprio percorso creativo.

Un altro appuntamento imperdibile sarà la mostra dedicata a L’Eternauta, capolavoro di Héctor Germán Oesterheld, un’opera senza tempo che mescola fantascienza e denuncia sociale. Con oltre 100 tavole originali, l’esposizione curata da Pier Luigi Gaspa offrirà un’immersione profonda in una storia di resistenza, solitudine e coraggio, in cui la neve radioattiva diventa metafora dell’oppressione politica. Un fumetto che ha fatto la storia, e che ha segnato nel sangue quella del suo autore, scomparso come tanti altri durante la dittatura argentina.

Autori italiani e ospiti internazionali: l’epica continua

Il pantheon degli ospiti è già in fermento. Dall’Italia arriveranno nomi amatissimi: Zerocalcare sarà presente con Bao Publishing, Leo Ortolani presenterà il nuovo libro Tapum, mentre Fumettibrutti e Zuzu saranno pronte a raccontare le loro ultime storie. E poi c’è Milo Manara, che porterà a Lucca in anteprima assoluta la sua nuova opera “Odissea”: un viaggio epico che promette meraviglie.

Tra gli ospiti internazionali, attesissimo Guy Delisle, autore dei celebri reportage a fumetti, mentre il mondo fantasy festeggia la presenza di Rick Riordan, padre di Percy Jackson, insieme a Glen Cooper, Holly Black e Cassandra Clare. Dal Giappone arriveranno anche Kei Urana e Hideyoshi Andou, autori del manga Gachiakuta, e dal Canada il maestro dell’illustrazione Ariel Olivetti.

Videogame, serie TV e musica: l’universo Lucca esplode

La sezione gaming sarà da capogiro: Hideo Kojima approda a Lucca con il Death Stranding World Strand Tour 2, mentre Keiichirō Toyama, mente dietro a Silent Hill, presenterà il suo nuovo titolo Slitterhead. E non poteva mancare Luca Galante con il suo geniale Vampire Survivors, piccolo gioiello indie che ha conquistato il mondo.

Netflix, immancabile, tornerà con un padiglione dedicato all’ultima stagione di Stranger Things, in uscita tra novembre 2025 e gennaio 2026. Un’occasione unica per salutare la serie che ha riscritto le regole della nostalgia anni ’80.

E per chi ama ballare e immergersi nella musica live, il French Choc Opening Party con Étienne de Crécy al Pala eSports aprirà le danze di una colonna sonora epica. Tra gli altri live già annunciati, ci sono gli Eihwar e i Vision of Atlantis, pronti a portare sonorità mitologiche sotto le stelle lucchesi.

Verso il futuro: Lucca come capitale mondiale della narrazione

Come afferma il direttore Emanuele Vietina, Lucca Comics & Games è una creatura in costante evoluzione: un festival che cambia restando fedele a sé stesso, guidato dalla passione per le storie. Un laboratorio creativo che sogna in grande: tra i progetti futuri c’è persino la creazione di un Museo del Fumetto entro il 2035. E intanto, la biglietteria early bird ha già aperto i battenti: dal 25 giugno al 25 luglio sarà possibile acquistare i biglietti a prezzo scontato, prima del via ufficiale alle vendite ordinarie dal 2 settembre.

In fondo, il French Kiss che dà il titolo a questa edizione è tutto qui: un gesto d’amore, di fusione, di libertà. Il bacio che unisce appassionati di tutte le età, background e fandom, in un unico grande abbraccio collettivo. Perché Lucca non è solo un festival. È casa. È rifugio. È trasformazione. E noi non vediamo l’ora di viverla insieme.

E voi? Qual è il vostro “French Kiss” più memorabile nella cultura pop? Un bacio che vi ha fatto battere il cuore, che vi ha cambiati, che vi ha fatto sognare? Raccontatecelo nei commenti o condividete questo articolo sui vostri social con l’hashtag #FrenchKissLucca2025!

Yoshitaka Amano conquista lo spazio: l’opera HITEN vola sulla Luna con la Memory Disc V3

Che Yoshitaka Amano fosse un artista fuori dal comune lo sapevamo già. I suoi tratti eterei, le sue creature oniriche, le atmosfere sospese tra l’antico Giappone e un universo fantasy immaginifico hanno incantato generazioni di appassionati di anime, videogiochi, fumetti e arte contemporanea. Ma ora, il Sensei ha deciso di spingersi oltre. Letteralmente. La sua opera “HITEN” ha preso il volo verso lo spazio, trasportata all’interno del modulo Memory Disc V3, parte di una missione internazionale supportata dall’UNESCO che punta a salvaguardare il patrimonio culturale dell’umanità… sulla Luna.

No, non è il pitch di un nuovo anime cyber-fantasy, né il concept di un JRPG targato Square Enix. È tutto vero, tutto reale. Dopo aver incantato il pubblico italiano con le mostre a Lucca, Milano e ora Roma, l’arte di Amano ha attraversato l’atmosfera terrestre ed è ufficialmente approdata in orbita lunare. HITEN, il suo capolavoro ispirato alle creature celestiali della mitologia nipponica, è ora custodito nel cuore di un piccolo disco delle dimensioni di una moneta: il Memory Disc V3, un archivio miniaturizzato pensato per durare millenni e trasportato a bordo di tre missioni lunari ufficiali, in programma fino al 2027.

Il progetto non è solo ambizioso: è rivoluzionario. La collaborazione tra l’UNESCO e il team Barrelhand ha reso possibile un gesto poetico e visionario, dove arte, tecnologia e memoria collettiva si incontrano nello spazio profondo. Il Memory Disc V3 non sarà solo installato su un lander lunare, ma sarà anche integrato in due rover: veri e propri veicoli esplorativi che solcheranno la superficie del nostro satellite naturale. Un gesto simbolico, certo, ma anche profondamente concreto. Un messaggio eterno inciso nel cosmo.

E che messaggio porta HITEN? In primo luogo, un ponte tra i mondi. L’opera, realizzata con l’inconfondibile stile di Amano, rappresenta una figura fluttuante, quasi disincarnata, immersa in un turbinio di linee dorate e forme oniriche. È un invito alla trascendenza, alla connessione tra il visibile e l’invisibile, tra l’umano e il divino, tra passato e futuro. Amano, da sempre maestro nel fondere spiritualità orientale con una sensibilità artistica ultraterrena, sembra dirci che l’arte è il linguaggio universale che sopravviverà a tutto, anche al tempo.

Le parole dell’artista stesso non lasciano dubbi sull’intento del progetto: “L’arte ha il potere di trascendere il tempo e la storia. Deve esprimere gli elementi fondamentali della nostra umanità… Se qualcuno, in un lontano futuro, troverà felicità osservando il mio lavoro, non potrei desiderare gioia più grande.” Una dichiarazione che tocca il cuore, e che sintetizza perfettamente l’anima del viaggio spaziale di HITEN: un atto di fede nell’umanità e nella bellezza.

Questa impresa straordinaria arriva in un momento d’oro per la presenza di Amano in Italia. Dopo aver incantato Lucca Comics & Games – dove ha firmato i poster ufficiali dell’edizione 2024 ispirati a Puccini, da Tosca a Madama Butterfly fino a Turandot – e dopo la sua acclamata mostra milanese alla Fabbrica del Vapore, l’artista ha trovato una nuova casa a Roma. Dal 28 marzo e fino al 12 ottobre 2025, Amano Corpus Animae è visitabile presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi: un’esposizione senza precedenti, con oltre 200 opere tra cui lavori mai esposti prima in Italia, comprese le suggestive collaborazioni con Michael Moorcock, il leggendario autore di Elric di Melniboné.

Chi visiterà questa mostra avrà la possibilità di ammirare l’evoluzione stilistica e tematica del Sensei, esplorando l’intersezione tra il suo immaginario e quello dello scrittore britannico. Un percorso visivo che svela anche le radici di molti elementi iconici della saga di Final Fantasy, per cui Amano ha creato alcune delle illustrazioni più memorabili.

Secondo Fabio Viola, curatore della mostra romana, “Amano è un artista che ha sempre guardato oltre, mescolando oriente e occidente, antico e futuribile.” Una definizione perfetta per un creatore che oggi vede la sua opera viaggiare nello spazio, come fosse un messaggio in bottiglia lanciato verso l’infinito.

Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games, sottolinea come questo evento sia “un’occasione unica per rendere omaggio a un Sensei che ha saputo interpretare come nessun altro l’immaginario contemporaneo, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di molte generazioni e in tutto il mondo.”

Insomma, HITEN non è soltanto un’opera d’arte spedita nello spazio. È un simbolo. Un sigillo. Un gesto audace che unisce mito, arte e futuro, e che consacra Yoshitaka Amano non solo come maestro dell’illustrazione, ma come visionario culturale capace di parlare a tutta l’umanità – e ora, anche all’universo.

E voi, cosa ne pensate di questa straordinaria avventura cosmica? Fatecelo sapere nei commenti, condividete questo articolo sui vostri social e raccontateci quale delle opere di Amano vi ha toccato di più. L’arte è una connessione: facciamola viaggiare, anche tra noi terrestri.

Nel cuore dello studio di Yoshitaka Amano: l’esperienza VR di Lucca Comics & Games arriva a Roma

Se siete cresciuti a pane e Final Fantasy, se vi siete persi nei sogni eterei di Vampire Hunter D o avete incrociato lo sguardo fiabesco degli artwork di Sandman: The Dream Hunters, allora sapete già chi è Yoshitaka Amano. Ma stavolta non stiamo parlando solo di disegni incorniciati in una galleria: stavolta si va ben oltre. Si entra, letteralmente, nel mondo dell’artista. Lucca Comics & Games ci porta a fare un viaggio senza precedenti grazie a un’esperienza VR a 360° dal titolo Amano Corpus Animae, disponibile in esclusiva a Roma, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, nelle giornate di venerdì 6 giugno e mercoledì 2 luglio 2025.

In questa esperienza immersiva, sviluppata con la collaborazione di Gold VRG, si indossano i visori ed ecco che le luci si abbassano, il respiro si ferma per un attimo e si viene catapultati nel cuore pulsante della capitale nipponica. Attraverso uno speciale documentario della durata di 12 minuti, realizzato in VR 360°, ci ritroviamo a passeggiare per le vie di Tokyo fino a varcare la soglia dello studio personale del Maestro Amano. E non si tratta solo di uno sguardo fugace: ci si trova davvero accanto a lui, mentre lavora, mentre parla, mentre crea. Un’intervista esclusiva e momenti di quotidianità artistica che ci permettono di osservare il processo creativo di una leggenda vivente.

Chi ha già avuto la fortuna di provare questa esperienza — in due giornate dedicate agli studenti dell’Istituto — ha raccontato emozioni forti, a tratti commoventi. “Sembrava di stare veramente in Giappone”, ha detto uno di loro, “è stato un fantastico ingresso nello studio, in contatto diretto con l’artista e le sue opere. Vederlo disegnare così da vicino mi ha fatto venire i brividi”.

Il documentario è firmato da Barbara Gozzi (alla sceneggiatura), Omar Rashid (regista) e Luca Bitonte (produttore esecutivo), che saranno presenti in entrambe le proiezioni romane per introdurre il pubblico a questo viaggio digitale. Ma non finisce qui: come ciliegina sulla torta, verranno proiettati anche contenuti esclusivi, tra cui il dietro le quinte della creazione degli official poster di Lucca Comics & Games 2024, realizzati da Amano stesso. Un vero e proprio omaggio al grande Giacomo Puccini, attraverso le sue opere Tosca, Madama Butterfly e Turandot, che hanno anche valso all’artista il titolo di Ambassador del Padiglione Italia per Expo 2025 Osaka.

E mentre l’esperienza VR ci fa entrare in uno spazio quasi mistico, fatto di luci soffuse, inchiostro e immaginazione, non dimentichiamoci che Amano Corpus Animae vive anche su carta, tela e celluloide grazie all’imperdibile mostra in corso al Museo di Roma a Palazzo Braschi. Inaugurata il 28 marzo 2025 e aperta fino al 12 ottobre dello stesso anno, questa esposizione monumentale — ideata da Lucca Comics & Games e promossa da Roma Capitale con il supporto organizzativo di Zètema — celebra i 50 anni di carriera del Maestro con oltre 200 pezzi: opere originali, cel d’animazione e memorabilia da far tremare i polsi agli appassionati.

La mostra, che si snoda tra le suggestive sale di Palazzo Braschi, mette in luce il legame profondo tra Amano e la città eterna, amata dall’artista fin dagli anni Settanta. Roma, con le sue rovine, i suoi miti, le sue ombre rinascimentali, ha nutrito l’immaginario di Amano al pari di Kyoto o Parigi, trasformandosi in musa silenziosa di molte sue creazioni. Non è un caso che la sua prima grande esposizione italiana trovi proprio qui il suo palcoscenico naturale.

L’esperienza VR e la mostra si completano come due lati della stessa medaglia: una ti fa entrare nella mente dell’artista, l’altra nel cuore della sua produzione. E proprio questo equilibrio tra fisico e digitale, tra museo e realtà aumentata, tra tradizione e innovazione, è la chiave con cui Lucca Comics & Games ancora una volta ridefinisce il concetto di cultura pop. Non si tratta solo di ammirare: si tratta di vivere, partecipare, emozionarsi.

Se siete veri fan dell’arte visionaria di Yoshitaka Amano, segnate queste date in rosso fuoco: 6 giugno e 2 luglio 2025, Istituto Giapponese di Cultura di Roma, ore 17.00. I posti sono limitati a 30 visori per ciascun appuntamento e le prenotazioni apriranno rispettivamente il 23 maggio e il 17 giugno. Un consiglio da nerd a nerd? Non perdete tempo: preparatevi a un viaggio che non dimenticherete. E se dopo aver camminato per le strade digitali di Tokyo avete ancora voglia di bellezza, fate un salto a Palazzo Braschi. Vi aspettano secoli di storia romana e cinque decenni di sogni firmati Amano. Per info: museodiroma.it, www.museiincomune.itamanocorpusanimae.com.  Condividete questo articolo con i vostri compagni di avventure nerd, parlatene sui vostri social con chi condivide la vostra passione per l’arte fantastica e fatemi sapere: quale opera di Amano vi ha segnato di più? Ci vediamo lì, tra le luci di Tokyo e i marmi di Roma.

Magic: The Gathering incontra FINAL FANTASY – Un crossover epico che celebra due mondi leggendari

Ve lo confesso senza vergogna: ho urlato. Quando ho letto che Magic: The Gathering e Final Fantasy si stavano fondendo in un unico, titanico crossover, ho lasciato cadere il mio controller, sono corsa al telefono e ho inondato la chat delle amiche con cuoricini pixelati e gif di Chocobo impazziti. Per noi che viviamo di magie, creature leggendarie e storie epiche, questa collaborazione è come l’allineamento perfetto dei pianeti nerd. Un evento che non solo aspettavamo da tempo, ma che non osavamo nemmeno immaginare potesse accadere davvero. E invece sì: Wizards of the Coast e Square Enix hanno annunciato ufficialmente Magic: The Gathering—FINAL FANTASY, in uscita il 13 giugno 2025. Un set che promette di diventare una pietra miliare nella storia dei giochi di carte collezionabili. Due giganti dell’immaginario fantasy che si stringono la mano e ci invitano a entrare in un mondo dove il mana e i cristalli convivono, dove gli evocatori possono lanciare Meteor e i planeswalker sfidano Sephiroth. Siete pronti? Io decisamente sì.

Il grande debutto pubblico di questo crossover avverrà sabato 10 maggio al PAX East di Boston, con un evento speciale di due ore dedicato al set. Il Final Fantasy Debut Showcase sarà trasmesso e commentato in diretta anche dai canali internazionali come Nerdist, e promette anteprime, sorprese, e retroscena creativi raccontati direttamente dai designer del set, tra cui Gavin Verhey e Zakeel Gordon. È il tipo di evento che ti fa venire voglia di preparare i popcorn e vestirti da Black Mage solo per stare davanti allo schermo.

Ma non è tutto. Lo stand di Magic al PAX ospiterà scenografie ispirate a Final Fantasy VII, con photo booth immersivi e persino una mascotte Chocobo versione “Inferno Risvegliato” che vaga per la fiera. Se vi beccate una foto con lui, potete anche ottenere una sleeve esclusiva per MTG Arena. Se questo non è fanservice di lusso, non so cosa lo sia.

Un viaggio tra i mondi: tutti i capitoli di FINAL FANTASY in un solo set

E adesso parliamo delle carte, perché qui si tocca il cuore pulsante del progetto. Magic: The Gathering—FINAL FANTASY è molto più di un semplice reskin: è una vera celebrazione del franchise Square Enix, dalla prima avventura pixelata del 1987 fino all’ultima epica odissea di Final Fantasy XVI. Ogni mainline sarà rappresentata, e le carte ci faranno rivivere momenti iconici con una resa artistica che definire “sontuosa” è dire poco.

Gli artwork sono semplicemente mozzafiato. Wizards ha messo all’opera i suoi illustratori migliori, reinterpretando scene leggendarie e personaggi amatissimi con una cura che è un atto d’amore verso la saga. Ma non temete: ci saranno anche carte che omaggiano lo stile originale di artisti come Yoshitaka Amano e Tetsuya Nomura, in una fusione tra innovazione e nostalgia che farà sciogliere i cuori.

Meccaniche nuove e magie familiari

Se pensate che questo set sia solo una “skin carina” su meccaniche già viste, vi sbagliate di grosso. Wizards ha introdotto nuove meccaniche ispirate al gameplay di Final Fantasy che faranno la gioia dei giocatori più esigenti.

Le Creature Saga, ad esempio, sono un’assoluta novità per MTG: incarnano le Evocazioni, i leggendari Eidolon e Summon che abbiamo imparato ad amare nel corso della saga. Che si tratti di Ifrit, Bahamut o Shiva, queste entità non solo avranno poteri devastanti, ma saranno anche delle vere protagoniste narrative della partita.

Tornano anche le amate carte bifronte, che qui trovano una nuova vita rappresentando le trasformazioni narrative dei personaggi: pensate a Terra che si risveglia come Esper, o a Cloud che brandisce la Buster Sword con rinnovata determinazione.

E come se non bastasse, ci saranno tre diverse tipologie di carte senza bordo: le Carte Personaggio con sfondi cinematografici, le Carte Xilografia ispirate all’arte giapponese tradizionale e le Carte Artista che celebrano i maestri visuali della saga. Ogni carta è una piccola opera d’arte.

Commander, Secret Lair e momenti indimenticabili

Per chi ama il formato Commander, il set offrirà quattro mazzi pre-costruiti, ciascuno ispirato a un capitolo epocale: Final Fantasy VI, VII, X e XIV. Questi mazzi avranno strategie uniche e tematiche narrative che faranno la felicità dei giocatori più affezionati. Sognate di guidare un mazzo con Kefka o Yuna come comandante? Preparatevi, perché il sogno sta per diventare realtà.

E come ogni grande evento che si rispetti, non mancheranno le edizioni speciali: tre drop di Secret Lair dedicati a Final Fantasy sono già in lavorazione, insieme a una misteriosa uscita natalizia che promette di essere una chicca per i collezionisti più incalliti.

Dove acquistare e come prepararsi

Il set è già preordinabile nei negozi di giochi, online su Amazon e presso i rivenditori ufficiali Magic. Le opzioni sono tante: buste di gioco, Collector Booster, Commander Deck, Bundle e versioni da collezione. Che siate giocatori competitivi o collezionisti romantici, ci sarà sicuramente qualcosa per voi. Io personalmente ho già prenotato due box e sto cercando di non pensarci troppo, o rischio di comprarne un terzo. L’hype è alle stelle, e il 13 giugno 2025 segnerà ufficialmente l’inizio di un nuovo capitolo per tutti noi. E voi? Qual è il vostro personaggio preferito di Final Fantasy che vorreste trovare in versione Magic? O magari una evocazione che secondo voi devasterà i tavoli da gioco? Fatemelo sapere nei commenti o condividete l’articolo con la vostra party nerd preferita! Che l’incantesimo abbia inizio!

Yoshitaka Amano: Amano Corpus Animae – A Roma più grande mostra europea dedicata al Sensei

Dopo il grande successo ottenuto a Milano, la straordinaria mostra “Amano Corpus Animae” arriva finalmente a Roma. Dal 28 marzo al 12 ottobre 2025, il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà l’evento dedicato al leggendario Yoshitaka Amano, uno degli artisti più influenti nel mondo dell’animazione, del videogioco e dell’illustrazione contemporanea. Ideata e sviluppata da Lucca Comics & Games e curata da Fabio Viola, la mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto organizzativo di Zètema.

Con oltre 200 opere originali, tra cel d’animazione, dipinti e oggetti di culto, “Amano Corpus Animae” ripercorre cinque decenni di carriera del maestro di Shizuoka, offrendo ai visitatori un viaggio immersivo nella storia dell’intrattenimento visivo mondiale. Dalla Tatsunoko a Final Fantasy, dai primi schizzi per le serie animate degli anni ’70 fino alle opere più recenti, la mostra celebra il genio creativo di Amano, capace di abbattere le barriere del tempo e imprimere la propria visione nell’immaginario collettivo.

Tra i momenti più attesi dell’esposizione, spicca la sezione dedicata alla collaborazione tra Amano e Michael Moorcock, autore della saga di “Elric di Melnibonè”. Per la prima volta in Italia, saranno esposte sei tavole che mostrano la genesi delle opere più celebri del maestro, influenzando profondamente l’estetica di Final Fantasy. Un’occasione unica per ammirare l’incontro tra due giganti della narrativa e dell’illustrazione.

Un’altra rarità è il cabinato di “Esh’s Aurunmilla”, un arcade che anticipa di tre anni l’ingresso di Amano nel mondo videoludico, esposto per la prima volta. Gli amanti della saga di Final Fantasy potranno esplorare una sezione dedicata con quasi 50 opere, tracciando un percorso visivo che va dal 1987 a oggi. Per gli appassionati dell’animazione, sarà possibile visitare la ricostruzione della “character room” della Tatsunoko, lo studio in cui Amano ha iniziato la sua carriera tra il 1970 e il 1976.

La mostra si sviluppa attraverso quattro grandi sezioni tematiche. Si parte dalle “Origini”, un viaggio nei primi lavori di Amano per anime storici come “Gatchaman” e “Tekkaman”, che hanno segnato il suo esordio nel mondo dell’animazione giapponese. Si prosegue con “Icons”, una sezione che esplora l’influenza di Amano sulla cultura pop occidentale, con le sue straordinarie illustrazioni per “Sandman” di Neil Gaiman e le variant cover di celebri personaggi come “Batman”, “Superman” e “Wolverine”. “Game Master” è interamente dedicata ai videogiochi, con un focus speciale sulla saga di “Final Fantasy”, a cui Amano ha donato il suo inconfondibile stile visivo. Infine, “Free Spirit” presenta la produzione più recente dell’artista, con opere mature e innovative, tra cui i tre poster realizzati per il Centenario Pucciniano di Lucca Comics & Games 2024.

Oltre all’esposizione fisica, l’evento offre esperienze immersive grazie alla realtà virtuale, che permetterà ai visitatori di esplorare gli studi dell’artista a Tokyo e accedere a opere inedite mai esposte prima.

La poliedricità di Amano emerge in ogni angolo della mostra, con riferimenti alla moda, al design, all’editoria e al teatro, dimostrando come il maestro abbia influenzato trasversalmente il mondo delle arti visive. Dai primi schizzi per “Pinocchio” negli anni ’70 alle collaborazioni con DC e Marvel, fino ai più recenti lavori dedicati a “Lady Butterfly”, “Tosca” e “Turandot”, “Amano Corpus Animae” rappresenta una celebrazione totale dell’universo visionario di un artista senza tempo.

L’appuntamento di Roma promette di essere un evento imperdibile per appassionati di animazione, videogiochi e illustrazione, offrendo una panoramica unica su un maestro capace di trasformare ogni tratto in pura magia visiva.

Informazioni pratiche:

  • Luogo: Museo di Roma a Palazzo Braschi
  • Date: 28 marzo – 12 ottobre 2025
  • Orari: 10:00 – 19:00 (chiuso il lunedì)
  • Biglietti: disponibili online e in loco

Per maggiori informazioni e prenotazioni,

Lucca Comics & Games 2024: Un’edizione di Movimento tra arte, cultura e innovazione

Movimento: è questa la parola chiave dell’edizione 2024 di Lucca Comics & Games appena conclusasi. Movimento come le parti costitutive di un’opera di Puccini il cui lavoro, a distanza di un secolo dalla sua scomparsa, ha ispirato l’arte del Maestro Yoshitaka Amano, che ha creato tre poster diversi, tanti quanti i momenti di avvicinamento a LC&G 2024: Atto I, Ouverture; Atto II, Crescendo; Atto III, Fantastico. Movimento come apertura, scambio e dialogo, tra linguaggi e culture differenti, generato dalla presenza nello stesso luogo di tantissimi artisti e artiste che hanno potuto interagire tra loro e con il pubblico. Movimento come azione di coraggio nel mostrare al mondo il proprio essere più autentico, sostenuti dalla certezza di essere a casa, a Lucca. Movimento come spostamento, da tutte le parti d’Italia e del mondo verso Lucca, e attraverso le strade di Lucca, reti neurali che rendono comunicanti le 53 location del festival. Movimento dal passato al presente, verso il futuro, attraverso la celebrazione di tanti anniversari, due su tutti il 50° di Dungeons & Dragons e i cinquant’anni di vita di Les Humanoïdes Associés, editore di Métal Hurlant. Movimento, infine, come desiderio di vivere all’insegna dei cinque valori fondanti di Lucca Comics & Games: community, inclusion, respect, discovery, gratitude.

I biglietti venduti sono stati oltre 275.000, ai quali va a sommarsi il gruppo di tutti i professionisti che a vario titolo si sono accreditati per rendere unica questa manifestazione, oltre 16.000. Molte di più le presenze totali, incalcolabili a oggi (il numero delle presenze sarà disponibile solo a fine novembre), considerando anche le vaste aree gratuite di LC&G 2024: il Family Palace presso il Real Collegio di Lucca; la Self Area, dedicata alle realtà indipendenti; l’Area Pro, che favorisce l’incontro tra gli aspiranti fumettisti e gli editori alla ricerca di nuovi talenti; il padiglione San Romano, dedicato all’esposizione delle tavole originali; la passeggiata delle mura urbane; IMT Library – Game Science, con due aree didattico-scientifiche; il Giardino degli Osservanti, con il Community Village e l’area Cosplay; tutte le mostre prodotte e organizzate da Lucca Comics & Games, ben 14 accessibili liberamente ai visitatori per tutto il periodo del festival.

Oltre 900 ospiti hanno reso possibili ben 1.585 appuntamenti tra incontri, dibattiti, laboratori, workshop, sessioni di gioco, showcase e il ricco programma di anteprime ed eventi tra cinema e serie TV dell’Area Movie a cura di QMI; 13 i Paesi e le aree geografiche di provenienza dei corrispondenti esteri che hanno coperto l’evento: Francia, Svizzera, Polonia, Austria, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Brasile, Spagna, Russia, Canada, Balcani e Medio Oriente; 660 gli espositori che hanno strutturato e animato con la loro offerta editoriale questa edizione; più di 400.000 visualizzazioni e oltre 150.000 gli spettatori unici che hanno partecipato a Lucca Comics & Games da remoto attraverso le dirette del Live Show su Twitch.

“Lucca Comics & Games cambia l’immagine della Toscana, invasi da un milione di appassionati” dichiara Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.

“Il battito d’ali di Lucca Comics & Games risveglia il rinascimento della nostra città” ribatte Mario Pardini, sindaco di Lucca.

“Un’edizione straordinaria, una delle più grandi di sempre, con un picco di contenuti, di arte, di vendite ma soprattutto di partecipazione” sostiene Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games.

Chiude il presidente di Lucca Crea, Nicola Lucchesi, ringraziando tutto lo staff: “Un lavoro fantastico”.

Così come le idee restano sempre in movimento, anche Lucca Comics & Games non si ferma mai. Tra dieci giorni esatti, alla Fabbrica del Vapore di Milano, Amano Corpus Animae, la più grande esposizione mai realizzata in Europa per celebrare l’arte del visionario Maestro Yoshitaka Amano, con oltre 130 opere originali provenienti dai suoi studi di Tokyo per raccontare la storia dell’animazione e dell’intrattenimento mondiale, da Tatsunoko a Final Fantasy, passando per Vogue; un percorso fatto di pura arte visiva e narrativa che porta generazioni diverse in un unico luogo, dal 13 novembre 2024 al 1° marzo 2025

La Venaria Reale “Play – Videogame arte e oltre”

La Reggia di Venaria è lieta di presentare “Play – Videogame arte e oltre”, una grande mostra che indaga i videogiochi come “decima forma d’arte”, riconoscendone i profondi impatti nella società contemporanea. Lungo le dodici sale del percorso espositivo, le tele digitali dei grandi maestri dei videogiochi entrano in dialogo con celebri capolavori del passato e del presente invitandoci a riflettere sulle nuove estetiche, culture, linguaggi, politiche ed economie del XXI secolo. La mostra, ospitata presso le Sale delle Arti della Reggia di Venaria, aprirà al pubblico dal 22 luglio 2022 al 15 gennaio 2023.

La Venaria Reale, grandioso complesso monumentale alle porte di Torino dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, festeggia nel corso del 2022 i suoi primi 15 anni di apertura al pubblico. In concomitanza con questa importante ricorrenza che si aggiunge ai 25 anni della dichiarazione Unesco del 1997, la Reggia ha voluto dedicare l’intero palinsesto annuale di mostre ed attività al tema del “gioco” ed ai suoi numerosi rimandi, in quanto luogo storicamente deputato al loisir, al divertimento ed ai momenti ludici della Corte e dei suoi ospiti, con uno sguardo anche al presente col desiderio di tutti di dedicarsi a momenti di spensieratezza.

Oltre alle due esposizioni sul tema proposte in continuità tra loro dal 9 aprile al 18 settembre, “Dalle piazze alle Corti, storie di giochi e spettacoli tra ’700 e ’800” e “Foto in Gioco! Un racconto di 18 fotografi italiani”, dal 22 luglio 2022 al 15 gennaio 2023 è prevista presso le Sale delle Arti della Reggia la grande mostra PLAY. Videogame, arte e oltre.

La Venaria Reale organizza una grande mostra che indaga i videogiochi come “decima forma d’arte” praticata da 3 miliardi di persone nel mondo, riconoscendo i profondi impatti nella società contemporanea di un comparto creativo ancora spesso percepito come un mondo di evasione ludica e mero passatempo. Ma è davvero così? I videogiochi rappresentano un avamposto creativo dove nascono idee e visioni, una meta forma d’arte in cui architettura, pittura, scultura, musica, arti performative, poesia, cinema, fumetto convivono dando vita a stratificati mondi collettivi.

Lungo le dodici sale del percorso espositivo delle Sale delle Arti, le tele digitali dei grandi maestri dei videogiochi entrano in dialogo con celebri capolavori del passato e del presente invitandoci a riflettere sulle nuove estetiche, culture, linguaggi, politiche ed economie del XXI secolo.

Per la prima volta al mondo si potranno ammirare le influenze dei grandi maestri del passato – come De Chirico, Hokusai, Calder, Dorè, Savinio, Piranesi, Kandinsky, Warhol ma anche vasi ellenistici del VI sec. a.C. – sulle estetiche di videogiochi come Ico, Monument Valley, Rez Infinite, Okami, Apotheon. La convergenza tra immagine statica, immagine in movimento ed immagine interattiva è al centro dello spazio PlayArt che porta il visitatore a relazionarsi con artisti viventi come Bill Viola, Banski, Invaders, Cao Fai, Jago, Tabor Robak, il collettivo AES+F, Federico Clapis, che hanno attinto al linguaggio del (video)gioco per dar vita ad alcune delle loro opere materiche e digitali.

Dopo le sale legate alle influenze estetiche e simboliche, il videogioco diventa mitologia contemporanea, l’ultimo anello di una catena testimoniale iniziata oltre 4000 anni fa con l’Epopea di Gilgamesh passando per l’Iliade e l’Odissea, la Divina Commedia fino a giungere ai giorni recenti con Star Wars, The Matrix ed Harry Potter. Le due sale dedicate ai temi dell’Eros e Thanatos presentano al visitatore dieci videogiochi che hanno generato profondi impatti nella vita di milioni di persone attraverso le nuove forme interattive di scrittura: capolavori come Florence, Death Stranding, To The Moon, The Graveyard lasceranno un profondo solco emotivo nei visitatori.

La Sala dei Maestri celebra alcuni dei pionieri dei videogiochi ergendoli a figure significative dell’arte: da Yoshitaka Amano, disegnatore iconico di Final Fantasy al game designer Yu Suzuki, dallo sceneggiatore Christian Cantamessa, al piemontese Andrea Pessino, fondatore dell’americana Ready at Dawn che ha lavorato a icone come God of War, Okami e Dexter. A chiusura della sala uno dei musicisti che ha segnato la storia dei videogiochi, Jesper Kyd a cui si associano le melodie di Assassin’s Creeed.

Oggi i videogiochi rappresentano anche un innovativo laboratorio sociale e politico: opere come Paper, Please, Riot, This War of Mine saranno giocabili e restituiranno profonde riflessioni sui tempi che verranno. La penultima sala è pensata per diventare uno spazio altamente interattivo e sensoriale: la ricostruzione di quattro “ambienti”, che spaziano da una sala giochi giapponese dei primi anni ’80 fino al futuro Metaverso, raccontano la cronologia evolutiva dei videogiochi e danno la possibilità ai visitatori di giocare con i cabinati di Pacman, Street Fighter e Space Invaders ma anche di confrontarsi con le più recenti produzioni videoludiche prima di indossare i visori e fare un salto nel futuro.

Lo spazio Homo Ludens sarà impreziosito dalla collaborazione con Lucca Comics & Games prestatori di tavole originali e firmate dai maestri della pop culture internazionale come Jim Lee e Michael Whelan disegnatori di opere come Batman, Captain Tsubasa, Superman.

La mostra è curata da Fabio Viola, docente, autore di saggi e fondatore del collettivo artistico Internazionale TuoMuseo, e da Guido Curto, direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.

Per ulteriori informazioni: lavenaria.it

GensoKishi Online

Il metamondo GensoKishi Online è stato sviluppato ai sensi dell’accordo di licenza del noto titolo giapponese MMO 3D “Elemental Knights Online”. Forte di 14 anni di storia, l’iconico gioco ha raggiunto un totale di 8 milioni di download in tutto il mondo. Vanta già un gioco MMORPG 3D con utenti attivi e un metaverso 3D perfettamente funzionante in grado di connettere simultaneamente utenti di tutto il mondo da smartphone, PC o console per videogiochi.

Il gioco ha annunciato di recente la collaborazione con la leggenda del gaming Yoshitaka Amano per progettare la sua collezione di NFT. 

Dal rilascio del sito web GensoKishi e di vari canali di social media il 2 dicembre 2021, GensoKishi ha realizzato diversi record. Il token di governance di GensoKishi ha attualmente un valore oltre 50 volte superiore rispetto al prezzo di quotazione iniziale di Bybit, la prima borsa a quotare token legati al metaverso (MV). 

GensoKishi Online ha aperto le iscrizioni per partecipare alla lotteria Closed Alpha Bronze Ticket. I vincitori della lotteria avranno accesso esclusivo al test alfa chiuso (Closed Alpha Test) di GensoKishi.

  • Fare clic qui per i dettagli sul test alfa chiuso
  • Fare clic qui per visitare il sito web ufficiale del metamondo GensoKishi Online

Tutti i partecipanti al test alfa chiuso riceveranno un NFT in edizione limitata per celebrare la loro partecipazione al periodo di prova. Durante il periodo del test alfa chiuso, un oggetto chiamato “Certificato di Alpha Hunter” (Alpha Hunter Certificate) verrà rilasciato secondo un determinato tasso di probabilità quando i giocatori sconfiggono i mostri durante il gioco. Ogni “Certificato di Alpha Hunter” sarà considerato come 1 punto. Al termine della prima e della seconda fase del periodo del test alfa chiuso verrà generata una classifica in base al numero di “Certificati di Alpha Hunter” raccolti. I primi 10 giocatori di questa classifica riceveranno un NFT in edizione limitata (equivalente a SR), così come i restanti migliori giocatori fino al 100° posto.

Come si partecipa alla lotteria Closed Alpha Bronze Ticket?

È sufficiente completare le attività elencate qui e inviare la propria domanda tramite l’apposito modulo.

Periodo di iscrizione per la lotteria Closed Alpha Bronze Ticket

  • Data di inizio: 3 maggio 2022, 12:00 (fuso orario di Greenwich +8)
  • Data di fine: 17 maggio 2022, 23:59 (fuso orario di Greenwich +8)
  • Data programmata per la distribuzione dei ticket ai vincitori: 27 maggio 2022

Il programma preciso sarà comunicato in un secondo momento.

Iscriviti ora qui o dai un’occhiata al Libro bianco di GensoKishi: genso.game/pdf/WhitePaper_genso_EN.pdf

Comunità del METAMONDO GensoKishi Online

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