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Il fascino dei sogni e delle illusioni: On Swift Horses di Daniel Minahan

Con On Swift Horses, il regista Daniel Minahan porta sul grande schermo l’intensa storia di passioni, desideri inespressi e segreti inconfessabili tratta dal romanzo Cavalli elettrici di Shannon Pufahl. Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival del 2024 e in uscita nelle sale statunitensi il 25 aprile 2025, il film si propone come un dramma raffinato e suggestivo, capace di esplorare le fragili dinamiche dei rapporti umani e la ricerca dell’identità in un’America in bilico tra la promessa di un futuro migliore e il peso del passato.

Una trama di desideri repressi e passioni travolgenti

La storia segue Muriel (Daisy Edgar-Jones) e Lee (Will Poulter), una giovane coppia che cerca di ricostruirsi una vita in California dopo il ritorno di lui dalla guerra di Corea. Tuttavia, l’arrivo del carismatico e inquieto Julius (Jacob Elordi), fratello minore di Lee, scuote profondamente le loro esistenze. Ribelle e appassionato giocatore d’azzardo, Julius decide di partire per Las Vegas, dove trova lavoro in un casinò e si innamora di un collega, Henry. La loro relazione si sviluppa tra segreti e attimi rubati, in un motel anonimo che diventa rifugio e prigione al tempo stesso.

Parallelamente, anche Muriel intraprende un percorso di scoperta personale. Rimasta a San Diego, inizia a frequentare le corse dei cavalli e a giocare d’azzardo, trovando nella vicina Sandra una compagna che risveglia in lei sentimenti nuovi e inesplorati. La frase “È proprio vero quello che dicono della California, che tutte le possibilità sono a portata di mano” pronunciata da Muriel nel trailer riflette perfettamente il senso di illusione e libertà che pervade il film.

Un cast di talento e una regia evocativa

La forza del film risiede nella profondità delle interpretazioni del suo cast. Daisy Edgar-Jones, già nota per il suo ruolo in Normal People, offre una performance delicata e intensa, mentre Jacob Elordi, dopo il successo in Saltburn e Priscilla, conferma il suo talento interpretando Julius con una complessità magnetica. Will Poulter, conosciuto per il ruolo di Adam Warlock in Guardians of the Galaxy Vol. 3, aggiunge spessore emotivo a Lee, un uomo tormentato dall’incapacità di comprendere fino in fondo se stesso e chi lo circonda.

Daniel Minahan, con un’esperienza maturata in serie di grande impatto come American Crime Story e Homeland, dirige il film con uno stile raffinato e contemplativo, catturando con sensibilità le tensioni latenti tra i personaggi. La sceneggiatura, firmata da Bryce Kass, cerca di restituire la complessità emotiva del romanzo di Pufahl, immergendo lo spettatore in un’atmosfera sospesa tra il sogno e la disillusione.

Accoglienza e aspettative

Il debutto al Toronto Film Festival ha suscitato reazioni contrastanti. IndieWire ha elogiato il film definendolo “uno straordinario quadro, che intreccia momenti effimeri di magia con il dolore che inevitabilmente segue quando l’universo li porta via”, mentre ScreenRant ha evidenziato alcune debolezze della sceneggiatura, sottolineando tuttavia la straordinaria intensità delle interpretazioni. Collider, pur lodando la bellezza visiva del film, ha criticato la mancanza di un ritmo coerente e di un obiettivo chiaro.

Nonostante qualche riserva critica, On Swift Horses promette di essere un’opera affascinante e struggente, capace di conquistare il pubblico con la sua narrazione sensuale e malinconica. Un viaggio nelle profondità del desiderio e dell’identità, dove il confine tra la libertà e l’illusione si fa sempre più labile.

Flow – Un mondo da salvare finalmente in streaming

Dal 6 marzo, il pluripremiato film di animazione “Flow – Un mondo da salvare” sarà disponibile in streaming su CGtv.it e su altre piattaforme di streaming di primo piano come Prime Video, Apple TV+, Google TV, YouTube, Timvision, Infinity e Chili. Questo film, diretto da Gints Zilbalodis, è pronto a conquistare il pubblico e a scrivere una nuova pagina nella storia del cinema d’animazione, con una candidatura agli Oscar® 2025 come Miglior Film d’Animazione e un cammino che l’ha portato a ottenere numerosi premi prestigiosi, tra cui il Golden Globe 2025 e il European Film Awards 2024.

“Flow” non è un film qualsiasi. È un’esperienza unica, un’opera che trascende il classico concetto di animazione, con una narrazione che mescola elementi di post-apocalisse e profonda riflessione sulla collaborazione tra esseri viventi. La pellicola, ambientata in un mondo sommerso dalle acque e privo di tracce di umanità, segue il viaggio di un gatto che, dopo un disastroso alluvione, si rifugia su una nave insieme ad altri animali. La loro sopravvivenza non dipende solo dalle risorse a disposizione, ma dalla loro capacità di superare le differenze e collaborare, un messaggio forte che risuona particolarmente in un periodo storico in cui la solidarietà globale è più che mai essenziale.

La scelta stilistica di Zilbalodis di escludere i dialoghi è una delle caratteristiche più affascinanti di “Flow”. La narrazione si sviluppa attraverso immagini mozzafiato, movimenti e suoni, creando un linguaggio universale che tocca ogni spettatore, indipendentemente dalla sua lingua o cultura. Questo approccio originale offre una visione puramente visiva e sensoriale, capace di trasmettere emozioni profonde senza il bisogno di parole. È una dimostrazione di come l’animazione possa parlare direttamente al subconscio, attraversando le barriere culturali e linguistiche, e diventando un medium straordinariamente universale.

Questa pellicola, realizzata con una produzione internazionale tra Lettonia, Francia e Belgio, è il frutto di un ambizioso progetto europeo che mira a ridefinire i confini dell’animazione. Non solo un capolavoro visivo, ma anche un’opera di grande valore culturale. “Flow” è stato presentato per la prima volta al Festival di Cannes 2024 nella sezione Un Certain Regard, dove ha ricevuto applausi entusiasti, per poi continuare il suo cammino nei maggiori festival di tutto il mondo, come il Festival di Annecy, dove ha trionfato, vincendo il Premio della Giuria, il Premio del Pubblico, il Gan Foundation Award e il Premio per la Migliore Musica Originale.

La pellicola, che ha già riscosso un incredibile successo, vantando un impressionante 100% di approvazione su Rotten Tomatoes, è una delle principali candidate a una serie di riconoscimenti prestigiosi: oltre agli Oscar® 2025, è stata nominata ai Premi César e ai Lumière Awards come Miglior Film d’Animazione, ed è in corsa per numerosi altri premi internazionali, tra cui il Golden Globe 2025 come Miglior Film d’Animazione. Con una distribuzione che abbraccia numerosi festival e il supporto di istituzioni come il National Film Centre of Latvia e il Centre national du cinéma et de l’image animée, “Flow” si sta affermando come una delle opere più importanti nel panorama dell’animazione contemporanea.

Il regista Gints Zilbalodis, che si è anche occupato della sceneggiatura, fotografia, montaggio e musica, è un talento emergente nel mondo dell’animazione. Nato nel 1994, Zilbalodis ha già stupito il pubblico con il suo primo lungometraggio, Away, che ha vinto il Best Feature Film Contrechamp Award al Festival di Annecy e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Con “Flow – Un mondo da salvare”, Zilbalodis conferma il suo talento nel raccontare storie universali che, attraverso l’animazione, vanno a toccare le corde più profonde dell’animo umano. La sua filosofia sull’animazione come linguaggio universale è ben espressa in una sua citazione: “Penso che l’animazione possa andare più in profondità nel subconscio degli spettatori di quanto riesca a fare un film ripreso dal vivo. L’animazione non è influenzata da barriere culturali o linguistiche, può essere molto più universale e primordiale.”

La trama di Flow è semplice, ma incredibilmente potente: un mondo devastato dall’acqua, un gatto e un gruppo di animali che lottano insieme per la sopravvivenza. Tra paesaggi naturali mozzafiato e minacce sempre incombenti, la storia invita a riflettere sull’importanza della cooperazione, della diversità e dell’adattamento a circostanze estreme. Il film non è solo un’avventura ecologista, ma un invito a riconoscere che, anche nelle situazioni più disperate, la solidarietà può diventare la chiave per la salvezza.

Disponibile dal 6 marzo in streaming, “Flow – Un mondo da salvare” è destinato a essere uno dei film più discussi e amati del 2024, un’opera che rimarrà nella memoria collettiva per la sua forza emotiva, la sua bellezza visiva e il suo potente messaggio universale. Se siete amanti dell’animazione e cercate qualcosa di veramente unico, questo film è assolutamente da non perdere.

The Friend: Naomi Watts e un Alano dal Cuore Gigante nel Film che Scioglierà Anche gli Spettatori Più Cinici

Nel mare magnum delle uscite cinematografiche del 2025, una pellicola si prepara a conquistare il cuore dei cinefili e dei lettori appassionati di narrativa introspettiva e toccante: The Friend. Diretto da Scott McGehee e David Siegel, il film è l’adattamento dell’acclamato romanzo L’amico fedele di Sigrid Nunez, vincitore del National Book Award. Una storia di dolore, rinascita e legami inaspettati che esplora con delicatezza il potere dell’amicizia interspecie. Dopo l’anteprima al Telluride Film Festival e la proiezione al Toronto International Film Festival, The Friend è pronto a sbarcare in Italia il 19 giugno 2025, distribuito da Universal Pictures. bUn viaggio emotivo che parte da un lutto e approda alla salvezza emotiva, passando per un compagno di viaggio assolutamente fuori dal comune: un gigantesco cane alano di nome Apollo. Non è l’incipit di un film Disney, ma l’ossatura narrativa di una delle opere più sorprendenti e umane dell’anno. Dopo il poco fortunato Penguin Bloom, Naomi Watts torna sul grande schermo con un ruolo che promette di essere tanto delicato quanto devastante. L’attrice interpreta Iris, una scrittrice newyorkese che deve affrontare il suicidio del suo mentore e amico più caro, William. La sua vita cambia radicalmente quando eredita, del tutto inaspettatamente, il cane del defunto: un enorme alano di nome Apollo. Da qui prende forma un legame che non è solo tenero, ma profondamente trasformativo.

Iris vive in un appartamento in cui gli animali sono vietati. Ma, determinata a non abbandonare Apollo, escogita un piano: se riesce a tenere il cane nascosto per tre mesi, secondo il regolamento del palazzo, potrà tenerlo legalmente. Un’impresa non semplice, considerando le dimensioni del compagno peloso. Quando il padrone di casa scopre la presenza del cane, Iris è disposta a rischiare tutto, perfino lo sfratto, pur di non separarsi da lui. La storia prende così una piega profondamente emotiva. Il film non è semplicemente una commedia drammatica con un animale tenero al centro della scena, ma un’esplorazione sensibile e intelligente del lutto, della solitudine e di come un legame inaspettato possa diventare una vera ancora di salvezza. Apollo non è solo un cane: è lo specchio emotivo del dolore e della rinascita di Iris. È un catalizzatore di cambiamento, un compagno silenzioso ma incredibilmente eloquente.

Scott McGehee e David Siegel, già acclamati per Montana Story e What Maisie Knew, dirigono con la stessa delicatezza e profondità emotiva che li contraddistingue. La loro visione registica si sposa perfettamente con la sceneggiatura tratta dal romanzo di Sigrid Nunez, che già nel formato letterario aveva conquistato lettori e critica. Il cast, poi, è semplicemente stellare. Oltre a Naomi Watts, troviamo nomi che fanno brillare gli occhi a ogni nerd che si rispetti: Bill Murray – sì, proprio lui, il mitico Peter Venkman di Ghostbusters – è presente in un ruolo che promette saggezza e ironia, elementi che sono ormai il suo marchio di fabbrica. Al suo fianco, Sarah Pidgeon, Constance Wu (Crazy Rich Asians), Ann Dowd (The Handmaid’s Tale), la versatile Noma Dumezweni, Felix Solis, Owen Teague e la magnetica Carla Gugino, entrata nel cast a marzo 2024. Le riprese si sono svolte a New York nel febbraio del 2024, contribuendo a rendere l’atmosfera del film vibrante e autentica, con una Manhattan grigia e poetica a fare da sfondo alla solitudine urbana della protagonista.

L’adattamento cinematografico di L’amico fedele è stato accolto con grande entusiasmo dai fan del libro. E a ragione. Il romanzo di Sigrid Nunez, pubblicato nel 2018, è stato definito una delle opere letterarie più importanti del XXI secolo dal New York Times e ha vinto il prestigioso National Book Award per la narrativa. McGehee e Siegel hanno saputo cogliere l’anima della storia: una narrazione fatta di silenzi, riflessioni, dialoghi interiori e quella rara capacità di toccare corde profonde senza risultare mai stucchevoli. Durante la presentazione al Telluride Film Festival il 31 agosto 2024 e al TIFF il 6 settembre successivo, The Friend ha ricevuto recensioni per lo più positive. IndieWire ha definito il film “uno studio del personaggio spiritoso, saggio e caloroso, come se ne vedono sempre meno al cinema”. Variety ha elogiato il suo messaggio universale e la capacità di andare oltre il classico dramma strappalacrime. Tuttavia, non sono mancate alcune voci più critiche, come quella di The Playlist, che ha segnalato un finale “ridondante”, con troppi epiloghi che rallentano il ritmo emotivo.

Dopo il debutto nelle sale nordamericane del 28 marzo 2025, il film arriverà finalmente anche nei cinema italiani il 19 giugno 2025, distribuito da Universal. E possiamo già dirlo: segnate questa data sul calendario, perché The Friend ha tutte le carte in regola per diventare uno di quei film di cui si continuerà a parlare a lungo. Non solo per le performance attoriali, ma per la forza del messaggio che trasmette, così necessario in un’epoca dove la connessione umana – e animale – sembra sempre più effimera. Chi ha amato romanzi come Stoner di John Williams o Un uomo solo di Christopher Isherwood, troverà in The Friend una gemma cinematografica rara. È un film che si prende il suo tempo, che non ha paura di mostrare la fragilità umana, e che celebra con rispetto e intensità la possibilità di guarire grazie all’affetto incondizionato.

E voi? Siete pronti a lasciarvi conquistare da questo alano gigante e dalla sua padrona dal cuore spezzato?