Archivi tag: Sergio Brancato

I bastardi di Pizzofalcone. Il Segreto di Martina e altre storie

L’universo noir dei Bastardi di Pizzofalcone torna sugli scaffali delle librerie e fumetterie italiane con una nuova edizione che promette di tenere il lettore incollato alle pagine. Il volume, intitolato I bastardi di Pizzofalcone. Il Segreto di Martina e altre storie, sarà disponibile a partire dall’11 ottobre e rappresenta un ulteriore capitolo nell’amato mondo creato da Maurizio de Giovanni, il celebre scrittore napoletano che ha conquistato i lettori con il suo stile unico, intriso di mistero e umanità.

De Giovanni, autore della popolare serie di romanzi che ha ispirato anche una fortunata trasposizione televisiva, ha sempre affrontato il crimine con una visione profonda e rispettosa. Come lui stesso afferma: “L’omicidio è uno strappo, e la cicatrice che lascia si vedrà per sempre, ha effetti irreversibili e crea molte vittime, non solo il morto ammazzato. Ci vuole cura e rispetto anche per raccontarlo nella finzione.” Questo approccio è ben evidente nelle storie contenute in questo volume a fumetti.

Le sceneggiature di queste tre avvincenti avventure sono firmate da Claudio Falco e Sergio Brancato, che sono riusciti a trasporre l’intensità e la complessità emotiva dei Bastardi nel linguaggio visivo del fumetto, mantenendo intatta l’essenza dei personaggi e l’atmosfera che ha reso celebre la serie. I disegni, curati da Carmelo Zagaria, contribuiscono a ricreare la Napoli cruda e misteriosa che fa da sfondo alle storie, offrendo al lettore un’esperienza visiva che avvolge e coinvolge.

Le tre storie principali del volume, Maggio, Il segreto di Martina e Noi siamo i ‘Bastardi’, esplorano la complessità psicologica e morale dei protagonisti. In Maggio, la squadra si trova a indagare su un caso che li mette alla prova tra i vicoli di Napoli, in un mese di tensioni e rabbia. In Il segreto di Martina, una dodicenne scrive un tema scolastico che rivela violenze terribili, e la squadra si imbarca in un’indagine che sfida le loro certezze. Infine, in Noi siamo i ‘Bastardi’, i membri del gruppo devono confrontarsi non solo con un losco imprenditore del passato, ma anche con i fantasmi delle loro esistenze.

Un elemento che spicca in questo volume è la particolare attenzione che viene data alla quotidianità dei Bastardi. Oltre a risolvere i casi, i lettori scoprono i segreti, i conflitti e le fragilità dei protagonisti, arricchendo ulteriormente la loro caratterizzazione e rendendoli ancora più umani e vicini al pubblico. Questo aspetto di introspezione è una delle qualità che Maurizio de Giovanni ha sempre curato con grande attenzione, e che conferisce alla serie una profondità rara nel genere noir.

Ad aprire il volume è una nota introduttiva dello stesso Maurizio de Giovanni, che riflette sulle motivazioni e le tematiche che hanno ispirato queste storie. La copertina, realizzata da Fabiana Fiengo, richiama con forza l’universo noir della serie, con una grafica evocativa che non lascia indifferenti. Il progetto è stato curato da Luca Crovi, in collaborazione con la Scuola Italiana di Comix, per garantire un prodotto finale di alta qualità, perfetto per i lettori di Sergio Bonelli Editore.

I bastardi di Pizzofalcone. Il Segreto di Martina e altre storie è dunque un nuovo, imperdibile capitolo per tutti i fan della serie, ma anche un’opera che riesce a fondere perfettamente narrativa e arte visiva. Il fumetto non solo approfondisce i personaggi e le trame già amate, ma arricchisce ulteriormente l’universo creato da de Giovanni, con un mix di tensione, mistero e riflessioni morali che lo rendono un appuntamento fondamentale per chi ama il noir e le storie che esplorano i dilemmi dell’animo umano. Con questo volume, i Bastardi di Pizzofalcone continuano a conquistare il cuore dei lettori italiani, rendendo ancora più iconico un mondo già straordinario.

Un anno con il Commissario Ricciardi

Sergio Bonelli Editore è lieta di annunciare l’uscita di un cofanetto imperdibile per tutti gli appassionati del Commissario Ricciardi, il celebre personaggio nato dalla penna di Maurizio de Giovanni. Dal 28 giugno, sarà disponibile in libreria e fumetteria “Un Anno con il Commissario Ricciardi”, una pregiata raccolta delle prime quattro storie a fumetti che hanno reso famoso questo iconico commissario.

Un Cofanetto di Prestigio

Questo elegante cofanetto raccoglie quattro delle storie più amate della saga:

  • Il senso del dolore
  • La condanna del sangue
  • Il posto di ognuno
  • Il giorno dei morti

Questa raccolta rappresenta l’inizio di una saga che continua a catturare l’immaginazione di moltitudini di lettori e che, grazie a questa edizione, trova una nuova vita in un formato di alta qualità, perfetto per i collezionisti.

Il Commento dell’Autore

Maurizio de Giovanni, l’autore dietro al successo del Commissario Ricciardi, ha condiviso il suo punto di vista su questa trasposizione a fumetti:

“Di fronte a un testo scritto siamo attivi. Mentre leggiamo un libro non possiamo fare altro: chiacchierare, navigare sui social, guardare un film. Anche per questo narrativa, cinema, telefilm e fumetti hanno linguaggi molto diversi. Quello che, come scrittore, posso rendere attraverso la narrativa è in primo luogo proprio l’interiorità dei personaggi. Ne racconto i sentimenti, più che le azioni. Quando invece si lavora su linguaggi visivi, è necessario affidare l’interiorità alle espressioni dei personaggi, ai loro volti e alle loro interazioni. Così ‘Il Commissario Ricciardi a fumetti’ non è traduzione in realtà della mia inventiva letteraria. Ma la traduzione di quanto io avevo immaginato in un’altra fantasia”.

Un Team di Talenti

Il progetto, curato da Luca Crovi, è stato realizzato in collaborazione con la Scuola Italiana di Comix. La sceneggiatura delle storie è stata affidata a Claudio Falco, Sergio Brancato e Paolo Terraciano, mentre i disegni portano la firma di Daniele Bigliardo, Lucilla Stellato, Alessandro Nespolino e Luigi Siniscalchi. Daniele Bigliardo ha anche realizzato la copertina.

Specifiche del Prodotto

Questo cofanetto rappresenta un’opportunità unica per immergersi nelle atmosfere suggestive del Commissario Ricciardi e per apprezzare il talento narrativo e artistico che ha contribuito a rendere questa serie un punto di riferimento nel panorama del fumetto italiano. Non perdete l’appuntamento in libreria e fumetteria dal 28 giugno! Il cofanetto “Un Anno con il Commissario Ricciardi” ha le seguenti caratteristiche:

  • Formato: 19,5 x 26 cm, a colori
  • Tipologia: Cartonato
  • Pagine: 704
  • ISBN: 978-88-6961-954-0
  • Prezzo: 76 euro

 

Il Commissario Ricciardi. Canzone per Livia e altre storie

“La rappresentazione a fumetti comunica ai lettori

le stesse forze dirompenti e primitive presenti nei miei libri e che sono

alla base della vita dell’uomo e delle sue azioni: l’amore (e la sua degenerazione, l’odio) ma anche la fame”.

Maurizio de Giovanni

Nuovo appuntamento in libreria e fumetteria il prossimo 3 maggio per la serie delle graphic novel che traducono in fumetti le vicende del Commissario Ricciardi creato dalla penna di Maurizio de Giovanni.

Il volume, che raccoglie tre storie, è stato sceneggiato da Claudio Falco e Sergio Brancato. I disegni sono firmati da Luigi Siniscalchi e la copertina da Daniele Bigliardo. 

Canzone per Livia e altre storie vede per protagonistadella prima indagineLivia Lucani. In tour in America al fianco del marito Arnaldo Vezzi, la donna assiste ai concerti del tenore Enrico Caruso, incontra l’attore William Powell e si innamora di un singolare detective di nome Richards. Nella seconda storia un guappo viene accoltellato in un vicolo nei Quartieri Spagnoli e Ricciardi scopre che è stato l’unico grande amore di Bambinella. Nel terzo fumetto Lucia Maione chiede al commissario di raccontarle gli ultimi momenti di vita del figlio Luca durante un incontro al Caffè Gambrinus. Tre storie che indagano sul passato degli eroi creati da Maurizio de Giovanni, che firma anche la nota introduttiva.

Come sempre, il progetto è curato da Luca Crovi e le storie sono realizzate in coordinamento con la Scuola Italiana di Comix. Il volume è inoltre arricchito da un’appendice con disegni e bozzetti di Luigi Siniscalchi.

Il Commissario Ricciardi. Un Caso Senza Importanza e Altre Storie

Nuovo appuntamento  per la serie delle graphic novel che traducono in fumetti le vicende del Commissario Ricciardi creato dalla penna di Maurizio de Giovanni. “Il Commissario Ricciardi. Un Caso Senza Importanza e Altre Storie raccoglie quattro storie (Guardando Procida, L’uomo senza nome, Un caso senza importanza, Ponte Sebastiano, asservirvi…) che svelano l’anima dei personaggi creati da Maurizio de Giovanni.

Il racconto di una giornata strampalata dell’usciere Ponte Sebastiano. Il passato dell’agente Falco. Un’indagine del commissario Ricciardi in cui sono coinvolti Umberto II e sua moglie in vacanza a Villa Rosebery a Posillipo. Una storia d’amore impossibile sbocciata nel quartiere medievale di Terra Murata sull’isola di Procida. Racconti che, come di consueto, sapranno conquistare i lettori dello scrittore.

Con soggetti di Maurizio de Giovanni, Claudio Falco, Paolo Terracciano e Sergio Brancato, il volume è sceneggiato da Claudio Falco Paolo Terracciano e disegnato da Luigi Siniscalchi e Alessandro Nespolino.

La copertina del volume è di Daniele Bigliardo così come i disegni preparatori che chiudono il volume. Come sempre, il progetto è curato da Luca Crovi e le storie sono realizzate in coordinamento con la Scuola Italiana di Comix.

I Bastardi Di Pizzofalcone. Gelo

Debutterà il 27 gennaio in libreria e fumetteria “I Bastardi Di Pizzofalcone. Gelo” il volume a fumetti di Maurizio de Giovanni, con la sceneggiatura di Sergio Brancato e i disegni di Fabiana Fiengo. “I Bastardi Di Pizzofalcone. Gelo” con la nota introduttiva di Maurizio de Giovanni, è a cura di Luca Crovi. La storia è realizzata in coordinamento con la Scuola Italiana di Comix.

L’inverno è arrivato a Napoli e in quella città gelata i Bastardi di Pizzofalcone devono svolgere un’indagine scomoda nel mondo degli studenti universitari. Cosa si nasconde dietro l’efferato omicidio dei due fratelli Grazia e Biagio Varricchio? Chi poteva odiare a tal punto i due ragazzi? Intanto la squadra dei Bastardi vede emergere le proprie debolezze psicologiche e sentimentali. Perché anche ogni buon investigatore ha i suoi punti di fragilità. E ci vogliono coraggio, istinto e fiuto per portare a termine le indagini, nonché per sopravvivere al malessere quotidiano.

 

Nuvolette: I Fantastici Quattro a Serra Petrullo

A 60 anni dalla pubblicazione del primo albo dei Fantastici Quattro, la Fondazione “Angelo Cesareo”, onlus di Ruvo di Puglia, promuove, a Serra Petrullo, contrada premurgiana della città, “Nuvolette: I Fantastici Quattro a Serra Petrullo” un significativo e articolato evento nei giorni dal 17 al 20 settembre 2021.  Con un taglio culturale-paesaggistico, il percorso si articolerà in una serie di conferenze e tavole rotonde sui segni, sulla storia, sui media, sulle mitologie dei supereroi. Si svilupperanno momenti in cui i quattro elementi (Terra-Acqua-Aria-Fuoco) si intrecceranno al paesaggio della Serra attraverso allestimenti, esperimenti creativi e ricerche ludico-artistiche.

Attraverso laboratori di fumetto su famiglie disfunzionali con superpoteri, laboratori di traduzioni, concerti e momenti di etnogastronomia, segnata dai sapori della terra, dell’acqua, dell’aria e del fuoco, si svilupperanno relative riflessioni in forma multisensoriale. L’evento vedrà la presenza di importanti studiosi, da Daniele Barbieri a Giuseppe Guidi, a Gino Scatasta, da Andrea Tosti a Sergio Brancato. Importante la presenza, a livello laboratoriale, della scuola di fumetto “Grafite” di Bari-Taranto-Lecce. Nel casale di Serra Petrullo una mostra di volumi e albi racconterà la storia dei Fantastici Quattro con letture di tavole a cura di Giuseppe Guidi e Daniele Barbieri, e possibili proiezioni video.

La manifestazione sarà intervallata da osservazioni performative, da parte di esperti, sui quattro elementi nella civiltà e nel paesaggio delle terre murgiane. All’evento è stato garantito il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia.

Indispensabile la prenotazione tramite la mail fondazioneangelocesareo@gmail.com e il rispetto delle norme anti Covid-19. Sarà necessario, esclusivamente per accedere negli spazi chiusi il green pass. Negli spazi esterni e aperti della Serra è necessario un opportuno distanziamento sociale e mascherine.

Il Commissario Ricciardi: La Condanna del Sangue

Giovedì 1 marzo alle ore 19.30 al Teatro Augusteo di Salerno,  Maurizio de Giovanni presenta in anteprima il secondo volume del Commissario Ricciardi a fumetti come evento di apertura del SalerNoir Festival le notti di Barliario organizzato dall’Associazione Porto delle Nebbie. Verrà presentata in anteprima a Salerno il prossimo primo marzo la seconda storia del commissario Ricciardi a fumetti, che arriverà poi sugli scaffali di librerie e fumetterie italiane il prossimo 8 marzo.

Su soggetto di Maurizio de Giovanni, con sceneggiatura di Sergio Brancato e copertina di Daniele Bigliardo, La Condanna del Sangue è la seconda indagine a fumetti che vede protagonista, nella Napoli degli anni Trenta, il celebre commissario nato dalla penna di Maurizio de Giovanni. A disegnarla questa volta sarà la salernitana Lucilla Stellato, classe 1980 con alle spalle studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli e ai corsi di fumetto della Scuola Italiana di Comix partenopea. “Io sono nata e vissuta a Salerno” racconta la disegnatrice. “Mio padre era di Trentinara, comune dell’entroterra cilentano, e da bambina ho trascorso molte estati in quei luoghi, ai quali sono particolarmente affezionata. Di certo il personaggio di Ricciardi ha un carattere spiccatamente cilentano. È introverso, intuitivo, riservato e silenzioso. Sono aspetti innati della sua personalità, non derivanti dalla sua capacità di vedere i morti”. Alla Stellato, che ha fatto parte della squadra di disegnatori di Nathan Never, è stata affidata una storia che vede protagonista Carmela Calise, medium e usuraia misteriosamente trovata morta nei nel Rione Materdei nella primavera del 1931. Un romanzo che Maurizio de Giovanni definisce dedicato al “cuore di madre” e in cui emerge una galleria ricca di personaggi femminili. “Ne ‘La condanna del sangue’ – prosegue la Stellato – ci sono diverse figure femminili, con caratteri e atteggiamenti diversissimi. Donne di diverse classi sociali, tra l’altro. Ho cercato di sottolineare quanto più possibile queste differenze, nelle espressioni dei volti, nella recitazione e nell’abbigliamento. La moda femminile, poi, è da sempre più variegata rispetto a quella maschile e questo fattore senz’altro aiuta, c’è più scelta e più possibilità di sbizzarrirsi con l’accostamento dei vari accessori: dalle borse, alle scarpe, ai gioielli. Un altro motivo che ha reso particolarmente interessante, per me, lavorare a questi personaggi femminili è che, pur essendo presenze importanti e ricorrenti all’interno della storia queste donne non sono figure stereotipate, come spesso accade nel fumetto. Ognuna di loro, dalla più appariscente e sofisticata alla più semplice e umile, ha la propria bellezza, il proprio sguardo e la propria dignità”.

Proprio per presentare la storia di Carmela Calise e il mistero che la avvolge, Maurizio de Giovanni incontrerà i suoi fan al Teatro Augusteo di Salerno, in piazza Piazza Giovanni Amendola 3, l’1 marzo alle ore 19.30 in occasione dell’evento organizzato dall’Associazione Porto delle Nebbie, in collaborazione con Comune di Salerno, Fondazione Carisal e Sergio Bonelli Editore. Prenderanno parte alla serata, assieme a Maurizio de Giovanni, il direttore editoriale Sergio Bonelli Editore Michele Masiero, il curatore della serie Luca Crovi e i due autori Sergio Brancato e Lucilla Stellato. La partecipazione all’incontro organizzato in partnership con la libreria Mondadori è libera e ad ingresso gratuito; dietro acquisto del volume in loco sarà possibile ricevere l’esclusiva litografia realizzata da Daniele Bigliardo.

L’evento dedicato al Commissario Ricciardi a fumetti è promosso dall’Associazione letteraria “Porto delle nebbie”, presieduta dalla giornalista Piera Carlomagno, autrice di romanzi gialli, come appuntamento inaugurale della quarta edizione del SalerNoir Festival le notti di Barliario (1, 2, 3 marzo 2018), organizzata in collaborazione con il Comune di Salerno e la Fondazione Carisal.

Al mattino dell’1 marzo, alle ore 10.30, sempre nell’ambito del SalerNoir Festival, i lettori potranno inoltre partecipare all’incontro all’Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione, dedicato alla multimedialità del noir: romanzo, cinema, sceneggiato, fumetto e musica. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili (OCPG), centro di ricerca per lo studio dei fenomeni giovanili contemporanei del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno. Vi prenderanno parte Sergio Brancato e Luca Crovi assieme a Massimiliano Amato, Alfonso Amendola, Leonardo Cantone, Gino Frezza, Elio Goka, Stefania Leone, Mario Tirino e lo sceneggiatore televisivo Biagio Proietti.

La condanna del sangue. Siamo nell’aprile del 1931 quando la cartomante Carmela Calise viene massacrata fra le mura della sua casa nel Rione Materdei. Con la sua attività̀ di medium regalava sogni alla gente, ma con quella clandestina di usuraia li infrangeva miseramente. Che succede a giocare con le illusioni delle persone? Si può inventare il futuro e poi sbriciolarlo impunemente tra le dita? Spetterà̀ al commissario Ricciardi rispondere a queste domande e dare un volto all’assassino della donna. Il volume La condanna del sangue sarà disponibile nelle due versioni: quella da libreria, con 16 pagine di extra e in grande formato cartonato (19 euro), e nella versione edicola nel classico formato Bonelli (7.90 euro).

Nel progetto del commissario Ricciardi a fumetti sono stati coinvolti come sceneggiatori Claudio Falco, Sergio Brancato e Paolo Terracciano. Questi tre superesperti delle trame tessute da Maurizio de Giovanni hanno discusso con lui su come adattarle al linguaggio del fumetto e ricrearle affidandole ai disegni di quattro artisti come Daniele Bigliardo, Lucilla Stellato, Alessandro Nespolino e Luigi Siniscalchi. Attraverso i loro pennelli, la Napoli degli Anni Trenta ha preso vita. Daniele Bigliardo ha realizzato gli studi preparatori dei personaggi e firmerà anche le copertine della serie.  I colori sono stati affidati alla Scuola Italiana di Comix di Napoli che ha animato con il suo lavoro la varia umanità che circonda il commissario Ricciardi così come la complessità della brulicante città partenopea negli interni e negli esterni. Per ogni storia e ogni Stagione, che compongono i primi quattro episodi, è stato studiato un colore specifico. La squadra di coloristi è composta da Ylenia Di Napoli, Mariastella Granata, Francesca Carotenuto, Marco Matrone e Andrea Errico ed è stata coordinata da Mario Punzo e Giuseppe Boccia. Gli albi del commissario Ricciardi prodotti da Sergio Bonelli Editore e curati da Luca Crovi. Ogni singolo episodio propone una fogliazione di 158 pagine di fumetto, arricchito nella versione libraria da inediti apparati redazionali.

Un secolo di fumetti: un fenomeno tra storia e futuro

Si può parlare ancora di fenomeno fumetto?

 
Il fumetto è nato in Italia nel 1908 con il “Corriere dei Piccoli”, dove inizialmente le nuvolette erano sostituite da strofe in rima. Il percorso del fumetto non è stato semplice, ma esso è riuscito ad superare momenti veramente difficili e ad andare avanti nonostante tutto. Infatti nel dopoguerra, uno dei periodi più duri, è nato Tex che ancora oggi può essere definito più che attuale, riuscendo ad appassionare milioni di lettori, e rappresenta un mito nel mondo del fumetto.
 
 

Alberto Abruzzese scrive:

“il mito di Tex è cresciuto con la forza di un buco nero e con la capacità di reazione nucleare nell’immaginario…Tex non è soltanto un collettore della vita nazionale italiana, ma, attraverso il lavoro di ibridazione dell’immaginazione dei Bonelli & Co., ha rielaborato mille e mille storie di ogni tempo e luogo. E, come ben sappiamo, le storie si incontrano, amano, respingono e vivono per conto loro”.

In occasione del centenario del fumetto, è stato presentato il 4 ottobre, in uno degli incontri, il libro “Il secolo di fumetto” (Tunué), a cura di Sergio Brancato. Come spiegano i vari autori che hanno collaborato alla stesura del libro, si tratta di una serie di saggi che non hanno avuto lo scopo di mettere in evidenza l’attenta e precisa evoluzione della storia del fumetto ma bensì di un lavoro con  approccio prospettico volto a riconoscere sì la storia ma a puntare, soprattutto, un occhio di riguardo allo stato attuale delle cose. Non si tratta di un’esposizione organica né completa, ma di un’esposizione esaustiva, come sostiene E. Fornaroli, uno degli autori.

Esaustiva perché vengono analizzati gli aspetti più disparati del fumetto: dalla storia in sé, alla relazione fra tradizione letteraria e tradizione del fumetto (saggio di E. Fornaroli). Inoltre, nel libro, A. Abruzzese mette in evidenza alcuni aspetti rilevanti, o meglio alcuni interrogativi: “Scrivere di fumetto oggi ha senso?” e ancora “il fumetto è attuale?”. Volendo dare una risposta alle domande di Abruzzese, che sono state al centro del dibattito dell’università del fumetto, ci si può chiedere soprattutto quale sia lo spazio dedicato al fumetto oggi e cosa ci permette di capire se esso è ancora attuale. Lo spazio dedicato al fumetto è indubbiamente poco. Sono poche le occasioni per scrivere di fumetto, ma soprattutto sono pochi gli spazi che i giornali o gli altri mezzi di comunicazione offrono a questo media nonostante sia stato protagonista di ben cento anni della nostra storia.  Allora viene da chiedersi, perché oggi il fumetto è rievocato continuamente?

Forse perché è più attuale che mai. Forse, semplicemente, perché continua a coinvolgere generazioni diverse in diverse forme. O, forse, per quello che il fumetto rappresenta per i suoi fruitori e per i suoi autori. Vittorio Giardino sostiene che il “fumetto è anche disegno, ma non solo”; lo definisce “un racconto che si serve di parole e di immagini” e pone l’accento proprio sull’importanza del ruolo della scrittura. Il legame con il romanzo è dunque più palese di quel che sembra; il fumetto condivide con esso il voltar pagina, la fruizione attiva che il lettore compie dalla prima all’ultima pagina. Ma il fumetto si differenzia per contenuto e forma. Ha in più la percezione estetica, una prevalenza del visivo sul testo che sfocia in diversi livelli e modalità di fruizione e che permette sia di “seguire le mode visive” sia di “essere realistici senza esserlo”, come sostiene F. Giromini. Ci permette dunque di trascendere.

 

Ma, all’interno di un contesto di nuovi media, può sorgere il dubbio se il fumetto rappresenti ancora tutto ciò, se quello che rappresenta oggi è una reazione del fumetto ai nuovi mercati e alle nuove sfide oppure si tratta della fase finale di questo medium. É necessario in tal senso dare uno sguardo al nuovo contesto mediale in cui il fumetto è tenuto a confrontarsi. Il dato di fatto è che le nuove tecnologie sono percepite dagli utilizzatori come strumenti entrati a pieno nelle vite quotidiane, le loro utilità e innovazioni sono considerate oramai acquisite; ma è altrettanto vero che queste innovazioni hanno provocato dei cambiamenti alla base del sistema mediale, un mutamento di caratteristiche che ha permesso di parlare di “nuovi media”.

 

Gianni Ciofalo, in un intervento durante l’edizione 2008 di Romics, ha spiegato proprio le caratteristiche che sono alla base del nuovo sistema di media:

“ una struttura reticolare basata su figurazioni, la multimedialità, la personalizzazione, la mobilità”; caratteristiche che hanno inciso su altre componenti, provocando “un mutamento: nel rapporto offerta/domanda, dell’innovazione tecnologica, sociale e culturale, della produzione/consumo del prodotto mediale; ma anche una diversa interpretazione della dimensione percettiva (rapporto tecnologia/società) e di quella culturale (ruolo del prodotto culturale)”.

 

Ma, allora, come si inserisce il fumetto in questo contesto?

Partiamo dalla definizione di fumetto secondo Gianni Ciofalo:

“Il Fumetto è un mezzo di comunicazione di massa che veicola messaggi principalmente indirizzati all’intrattenimento, ma anche all’informazione; che si basa su un linguaggio iconico – testuale, costituito dalla giustapposizione spaziale in una deliberata sequenza di elementi grafici visuali, in cui possono inserirsi unità di scrittura fonetica. I supporti tramite cui avviene la sua fruizione sono cartacei e sfruttano un procedimento manuale , il voltar pagina, che il lettore deve compiere dall’inizio alla fine”.

Dunque il fumetto è un mezzo di comunicazione ma è anche un prodotto culturale, che a sua volta ha a che fare con genere, formato, pubblico e tecnologia. Ma a conformarsi al contesto dei nuovi media non è il prodotto culturale in sé, bensì la percezione del fumetto nell’immaginario collettivo. Infatti, quando si parla del nuovo sistema dei media, ci si chiede quale sia il futuro del fumetto in relazione proprio ai cambiamenti. A tal proposito, sono stati individuati tre orientamenti:

  • una digitalizzazione del fumetto
  • la trasformazione in un genere di nicchia
  • declino della dimensione di massa di questo medium
 

È forte la suggestione fatta da G. Ciofalo:

“Sulla base dei tre orientamenti principali, si potrebbe sostenere che il (neo)fumetto attraverso un processo di digitalizzazione (inteso come risultato di innovazione tecnologica e passaggio al digitale)  sia divenuto un genere di massa?”.

Egli però specifica che occorre tener conto di due variabili:

  • una variabile culturale che prevede un abbattimento delle distinzioni culturali, un cambiamento del concetto di prodotto culturale (fumetto come significato condiviso incorporato in una moltitudine di forme), una diversa sensibilità nei confronti del fumetto e nuove modalità di diffusione del fumetto;
  • una variabile tecnologica con nuovi effetti per una nuova rappresentazione del fumetto sul grande schermo e la creazione di nuove modalità di produzione/consumo e fruizione del fumetto: rimediazione e long tail. Quest’ultimo è espressione di una concezione di Anderson secondo cui “…il futuro dell’economia è di vendere una minor quantità di un maggior numero di beni” che essenzialmente indica un mercato fumetto come somma di piccoli mercati di nicchia.
 
 

La rimediazione merita un discorso a parte. L’idea della rimediazione parte da un’intuizione dell’esponente per eccellenza del determinismo tecnologico, Marshall McLuhan: “il contenuto di un medium è sempre un altro medium”; e si basa sulla presa d’atto che nella nostra cultura un singolo medium non può mai operare in forma isolata poiché “si appropria di tecniche, forme e significati sociali degli altri media e cerca di competere con loro e di rimodellarli in nome del reale”, ovvero i nuovi media rimodellano i vecchi media, costruendo forme di ibridazione innovative, mentre i vecchi media rimodellano continuamente se stessi per rispondere alle sfide delle nuove forme emergenti.

 

La rimediazione si basa su due logiche:

 

l  la logica dell’immediatezza: tesa a rendere trasparente il dispositivo di mediazione;

 

l  la logica dell’ipermediazione: tesa a moltiplicare i segni della mediazione e a renderli visibili, come nello stile a finestre.

 
 

Forse il riferimento al fumetto non appare così logico, eppure lo è! Attraverso la digitalizzazione il medium fumetto rimodella se stesso. Questa tendenza, che ha caratterizzato molti medium con l’avvento del digitale, in risposta al nuovo sistema mediale caratteristico del tempo, ha portato benefici al prodotto culturale veicolato a livello di mercato mediale, e nel caso specifico di mercato fumetto. Si è spesso accennato a un’ipotetica fine del fumetto, ad un suo tramonto definitivo, specie all’inizio dell’avvento del digitale in quanto la caratteristica saliente del fumetto è la sua forma cartacea. Invece, non solo il fumetto ha superato le numerose sfide relative al nuovo contesto, ma è continuamente rimediato. Perché se è vero che il fumetto, specie il fumetto western, deve molto al fermo immagine cinematografico, è altrettanto vero che oggi il cinema continua a utilizzare il fumetto come fonte di ispirazione, appropriandosi di storie, di personaggi e di significati sociali. Ma non solo. Le nuove tecnologie aprono molteplici strade al fumetto. Questa conformazione alle innovazioni, ai nuovi media interattivi è più forte che mai. Basta pensare all’avvento dei webcomics. Il fumetto è approdato su internet. Si tratta di un prodotto dell’editoria on line del fumetto e rappresenta una rimediazione attraverso diverse strade: mobile comic, comic ebook e webcomic.

 

Di certo, a differenza degli Usa dove si sono formati diversi modelli di business, in Italia si è ancora in fase di sperimentazione (scarsa), ma se tale fase portasse a una consolidazione di modelli di socialnetworking a fumetti, questi rappresenterebbero una strada futura per un’ulteriore espansione. Una rimediazione a pieno titolo che rende ancora più solido il ruolo di questo medium all’interno del nuovo contesto mediale e che fa riflettere sulle perplessità in merito al futuro del fumetto spesso poste da molti, specie dagli scettici. Forse non siamo né davanti a un tramonto della dimensione di massa, né davanti a una trasformazione in un genere di nicchia. Forse ci troviamo di fronte a una nuova era del fumetto, un’era che il fumetto può e deve affrontare dato che rappresenta la dimostrazione che questo mezzo di comunicazione è in grado di mobilitare ancora milioni di persone; è in grado di appassionare lettori di età, sesso, stato sociale e culturale differenti; è in grado di far notizia.Una sfida in un’era che ci permette di capire che il fumetto è tuttora un fenomeno!

 
 

Manga Academica volume 01

L’idea di una rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese nasce dalla costatazione che in Italia sono sempre più numerose le tesi di laurea e anche le tesi di dottorato nell’ambito delle discipline umanistiche, sociali e scientifiche che hanno per argomento i manga, gli anime o tematiche culturali a essi correlati. Il problema legato a questa variegata produzione “sommersa”, tuttavia, è l’assenza di un database centralizzato che consenta la circolazione dei materiali e delle ricerche svolte nei diversi ambiti, al fine di evitare inutili ripetizioni e di favorire l’innovazione teorica e le possibilità d’indagine empirica.

Manga Academica raccoglie i contributi più significativi delle pubblicazioni tesistiche di studenti universitari di diverso grado e istituzione che nelle loro ricerche si sono occupati di argomenti legati alla cultura del fumetto e del cinema di animazione giapponese, gli studi pubblicati su riviste dipartimentali e in opere accademiche escluse dal circuito della distribuzione libraria, gli atti relativi a convegni e a conferenze e gli interventi in cataloghi di mostre e di eventi a essi correlati. Un comitato scientifico, formato da esponenti di diverse aree accademiche e istituzioni universitarie e da rappresentanti di vari settori della cultura del fumetto e del cinema di animazione, è preposto alla selezione e alla valutazione del materiale scientifico nonché alla sua pubblicazione sulle pagine della rivista che raccoglie i contributi più significativi sull’argomento, corredati da un saggio introduttivo e da uno spazio redazionale riservato alle recensioni della letteratura scientifica, in una pubblicazione da libreria a cadenza annuale.

Diretta da Gianluca Di Fratta (Il fumetto in Giappone; Robot), Manga Academica si avvale del contributo di un comitato scientifico formato da noti studiosi di fumetto e di cinema di animazione quali Sergio Brancato, Giulio Cesare Cuccolini, Maria Teresa Orsi e Luca Raffaelli nonché di un comitato redazionale di cui fanno parte, tra gli altri, Mario A. Rumor e Loris Cantarelli. La Società Editrice La Torre sarà presente con uno stand alla prossima edizione di Romics – Festival del Fumetto e dell’Animazione che si svolgerà dal 2 al 5 ottobre 2008 presso la Nuova Fiera di Roma. Nel corso della manifestazione sarà presentato in anteprima il primo volume di Manga Academica che sarà distribuito nelle librerie specializzate a partire da lunedì 6 ottobre.

In questo numero:

  • Manga Academica. Una rassegna degli studi italiani sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese (Gianluca Di Fratta)
  • Masamune Shirow e il cyberpunk. Uno sguardo particolare a Appleseed e Ghost in the Shell (Lucia Massimino )
  • Politiche editoriali e mercato del manga in Giappone. Analisi di alcuni fattori economici (Nicoletta Preziosi)
  • Harenchi Gakuen di Gō Nagai. Alcune note sulla traduzione (Emilia Disclafani)

Recensioni

  • Marco Pellitteri, Il Drago e la Saetta. Modelli, strategie e identità dell’immaginario giapponese (Loris Cantarelli)
  • Deborha Daniele, Gashapon hunter (Mario A. Rumor)

http://www.editricelatorre.it/manga-academica.asp