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Final Fantasy: Square Enix Ascolta i Fan e Traccia il Futuro della Saga

Square Enix ha deciso di fare un passo decisivo verso i suoi fan. La celebre software house giapponese ha lanciato un questionario per raccogliere feedback diretti riguardo l’attuale stato della saga di Final Fantasy, un’operazione che mira a tracciare il futuro della serie più iconica del panorama videoludico. Questo sondaggio arriva in un momento cruciale per il franchise, che da quasi 40 anni incanta milioni di giocatori con storie epiche, personaggi memorabili e colonne sonore indimenticabili. Ma cosa rende Final Fantasy così speciale, e perché è il momento giusto per ascoltare direttamente la sua community?

Il mito di Final Fantasy affonda le sue radici nel 1987, quando Hironobu Sakaguchi, con la sua visione geniale, creò quello che sembrava un progetto destinato a fallire: il titolo che avrebbe dovuto essere l’ultimo tentativo di Square di restare a galla. Eppure, contro ogni previsione, il primo capitolo si rivelò un clamoroso successo, dando vita a una saga che avrebbe cambiato per sempre il mondo dei videogiochi. Non da meno è stata la figura di Nasir Gebelli, programmatore fondamentale dei primi tre capitoli, che insieme a Sakaguchi contribuì a salvare Square dalla bancarotta. Proprio di recente, Gebelli è tornato alla ribalta in un’intervista esclusiva, rivelando aneddoti sul processo di creazione dei primi Final Fantasy.

Il vero salto di qualità avvenne nel 1997, quando Final Fantasy VII arrivò a cambiare la storia del franchise e a conquistare una fama globale. Con oltre 130 milioni di copie vendute al 2017, Final Fantasy è diventato un marchio sinonimo di innovazione e qualità. Grazie al concetto di “Polymorphic Content” introdotto da Square Enix, la saga è riuscita a espandersi su molteplici piattaforme e media, come dimostra la famosa “Compilation of Final Fantasy VII“.

Tuttavia, negli ultimi anni, la serie ha dovuto affrontare sfide nuove e complesse. Titoli come Final Fantasy XIV, con il suo approccio multiplayer online, sono riusciti a rinnovare l’entusiasmo dei fan, ma altre uscite, come Final Fantasy XV, hanno suscitato perplessità. La struttura open-world e la narrazione frammentata di XV hanno diviso il pubblico, mentre Final Fantasy XVI ha preso una strada ancora più lontana dalle radici RPG, puntando su un gameplay action più dinamico.

Ed è proprio in questo contesto che Square Enix ha deciso di rivolgersi direttamente alla sua community. Il questionario, che sarà disponibile fino al 9 gennaio, offre ai fan l’opportunità di esprimere le loro opinioni su una varietà di temi: quali capitoli della saga sono stati i più apprezzati? Quali aspettative hanno per il futuro della serie? Inoltre, viene chiesto ai partecipanti di condividere pensieri più personali, per offrire una prospettiva unica sul futuro di Final Fantasy.

A supporto di questa iniziativa, un episodio speciale di Legendary Games Chronicle di NHK ha riunito alcune delle figure leggendarie che hanno scritto la storia di Final Fantasy, come Hironobu Sakaguchi, Yoshitaka Amano e Nobuo Uematsu. In questo speciale, è stato possibile scoprire i retroscena della creazione dei primi capitoli della saga, svelando come le sfide tecniche e narrative abbiano contribuito a plasmare un’opera che ha segnato la storia del videogioco.

La scelta di Square Enix di coinvolgere i fan in questo processo di revisione non è solo un tentativo di correggere il tiro, ma anche un segno di rispetto verso la community che ha sostenuto la saga per decenni. Final Fantasy ha sempre saputo reinventarsi: dai combattimenti a turni a sistemi più dinamici, dalle trame lineari a esperienze open-world. Tuttavia, il cuore pulsante della saga è rimasto invariato: raccontare storie epiche, con personaggi che rimangono nel cuore, in un mondo capace di suscitare meraviglia.

Con il questionario in corso, i fan di Final Fantasy avranno l’opportunità di influenzare direttamente il futuro della saga. E chissà, forse le risposte che arriveranno definiranno i prossimi capitoli di una serie che, nonostante tutto, continua a sognare. Se Final Fantasy è davvero l’ultima fantasia, è una fantasia che non smette mai di reinventarsi.

Nadia: Il Mistero della Pietra Azzurra – Un Capolavoro Senza Tempo dell’Animazione Giapponese

Nel vasto oceano degli anime, pochi titoli riescono a mantenere la propria rilevanza anche a decenni di distanza dalla loro prima messa in onda. Nadia: Il Mistero della Pietra Azzurra, noto in Giappone come Fushigi no Umi no Nadia, è uno di questi gioielli, una serie che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori e si è guadagnata un posto d’onore tra i capolavori dell’animazione.

Un Lancio Memorabile e il Successo di Gainax

La serie debuttò il 13 aprile 1990 sull’emittente giapponese NHK e proseguì fino al 12 aprile 1991, trasmessa ogni venerdì sera. In quegli anni, la Gainax, lo studio dietro la produzione, era ancora giovane e in difficoltà economiche. Grazie al successo di Nadia, però, riuscì a risollevarsi, preparando il terreno per future opere rivoluzionarie come Neon Genesis Evangelion. La serie vinse anche il prestigioso premio di “Personaggio Favorito” sulla rivista Animage, spodestando nientemeno che Nausicaä di Hayao Miyazaki, un’impresa epocale.

Origini e Influenze Verniane

La storia di Nadia trae ispirazione dal romanzo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari. Ambientata nel 1889, durante l’Esposizione Universale di Parigi, la trama segue le avventure di Jean, un giovane inventore, e Nadia, un’acrobata orfana dalla pelle scura che custodisce un misterioso amuleto blu. In fuga da un gruppo di malintenzionati e dal temibile Gargoyle, leader dei Neo-Atlantidei, i protagonisti si imbarcano a bordo del sottomarino Nautilus, comandato dal leggendario Capitano Nemo.
La serie combina abilmente elementi di avventura, fantascienza steampunk e temi ecologici, offrendo una narrazione stratificata che può essere apprezzata sia da un pubblico giovane che da spettatori adulti. Il mix di riferimenti letterari e temi universali ha reso Nadia una pietra miliare dell’animazione.

Un Progetto Che Sfiora la perfezione

Non tutti sanno che l’idea originale di Nadia nacque negli anni ’70 da una proposta di Hayao Miyazaki per un lungometraggio. Sebbene la Toho non portò avanti il progetto, la NHK lo riprese alla fine degli anni ’80, affidandolo alla Gainax e a Hideaki Anno, il regista che avrebbe poi rivoluzionato l’industria con Evangelion. Il risultato fu una serie che racchiude lo spirito delle opere ghibliane senza esserne una copia, mostrando già allora l’abilità di Anno nel creare mondi complessi e narrativamente potenti.
Lo stile visivo, curato da Yoshiyuki Sadamoto, offre un’estetica ricca di dettagli steampunk, resa ancora più affascinante dall’ambientazione ottocentesca e dal design unico dei personaggi. Il Nautilus, il leggendario sottomarino del Capitano Nemo, è un’icona dell’animazione, simbolo della dualità tra progresso e pericolo.

Un Viaggio Tra Mistero, Tecnologia e Natura

La trama intreccia riferimenti a Verne con tematiche profonde: il rapporto tra tecnologia e natura, l’ecologismo, e la critica all’ambizione umana. Nadia non è solo una storia di avventura, ma un racconto poliedrico che esplora il significato della perdita, il desiderio di appartenenza e la lotta contro l’oppressione.
Il legame tra Nadia e Jean, un giovane inventore, dà vita a una dinamica avvincente che fonde avventura, crescita personale e scoperta. I due si trovano coinvolti in un intricato gioco di potere, minacce globali e scoperte straordinarie, incontrando lungo il cammino nemesi memorabili come  malvagio Gargoyle, leader dei Neo-Atlantidei.
Accanto ai due protagonisti troviamo personaggi secondari iconici come Marie e il leoncino King,  il trio comico Grandis, Hanson e Sanson, che, da antagonisti maldestri, si trasformano in alleati preziosi, e il Capitano Nemo, figura enigmatica e carismatica che incarna il cuore morale della serie.

Un Successo Senza Confini

Nadia ha lasciato un’impronta indelebile non solo in Giappone, ma anche a livello internazionale. In Italia, Nadia arrivò con un doppiaggio fedele all’originale giapponese e una colonna sonora memorabile. Nonostante l’accoglienza positiva, la serie non ebbe una grande diffusione televisiva, probabilmente a causa di una programmazione errata che sottovalutò il suo target ideale. Tuttavia, il pubblico italiano affezionato continua a ricordarla con grande affetto.
L’opera non si è limitata alla serie TV: un lungometraggio successivo tentò di capitalizzare sul successo, ma fu ampiamente criticato dai fan per la scarsa qualità narrativa e tecnica. Nonostante ciò, la serie rimane un punto di riferimento nell’animazione, influenzando generazioni di spettatori e creatori.

Perché Riscoprire Nadia Oggi?

Se siete amanti dell’animazione giapponese e non avete ancora visto questo gioiello, ora è il momento perfetto per colmare questa lacuna. Nadia: Il Mistero della Pietra Azzurra non è solo un anime, ma un viaggio emotivo, un’avventura epica e una riflessione profonda sul nostro mondo e sulle nostre scelte. Tra i punti di forza di Nadia c’è la sua capacità di affrontare temi complessi, come la tecnologia contro la natura, l’ambizione umana e la perdita dell’innocenza, mantenendo un equilibrio perfetto tra intrattenimento e profondità. Tuttavia, il successo non fu privo di difficoltà. Il fatto che Nadia fosse una protagonista di colore inizialmente lasciò perplessi molti spettatori giapponesi, ma il suo carisma e la qualità della serie conquistarono rapidamente il pubblico. A oltre trent’anni dalla sua uscita, rimane un classico intramontabile che continua a ispirare creatori e spettatori. Se non l’hai mai visto, è il momento perfetto per immergerti nel misterioso mare blu di Nadia.
Cosa aspettate? Il mare misterioso vi chiama!
Ecco alcune cosplayer italiane e internazionali che hanno dedicato la loro creatività a questa serie

Never-Ending Man – Hayao Miyazaki

Un appuntamento al cinema per scoprire i segreti, le emozioni e il dietro le quinte dei capolavori del maestro dell’animazione giapponese: un film evento in anteprima nazionale a Lucca Comics&Games il 3 novembre e nelle sale come evento speciale il 14 novembre. “Quando abbiamo iniziato a girare continuava a ripetere di essere solo un vecchio pensionato. Ma poi ho visto riaccendersi la scintilla in lui”  Kaku Arakawa

Prosegue dopo il successo di titoli come In questo Angolo di Mondo e La Forma della Voce la stagione al cinema di Nexo Digital e Dynit. Questa volta con un documentario dedicato a Hayao Miyazaki, riconosciuto unanimemente come il maestro indiscusso dell’animazione giapponese. Nausicaä della Valle del vento, Il Mio Vicino Tototoro, La Città Incantata, Il castello errante di Howl, solo per citarne alcuni, sono alcuni dei capolavori diretti da Miyazaki che, nel settembre del 2013, annunciò improvvisamente il suo ritiro dal mondo del cinema. Nonostante questa decisione, Miyazaki non poté trattenere il suo inarrestabile desiderio per la creazione e decise quindi di esplorare nuove forme espressive e nuove tecnologie. È stato così che un regista della TV giapponese NHK che, lo aveva seguito per oltre dieci anni, ha potuto documentare passo dopo passo il riavvicinamento del maestro al mondo dell’animazione, stavolta col supporto di giovani animatori di CGI. Ma non è stato facile… Miyazaki, da sempre amante del disegno a mano libera, ha incontrato diversi ostacoli e si è confrontato con computer graphic e animazione in CGI. Ora il risultato di quell’indagine arriva al cinema con Never-Ending Man –  Hayao Miyazaki diretto da Kaku Arakawa che sarà nelle sale solo per un giorno come evento speciale il 14 novembre (elenco a breve su www.nexodigital.it), dopo l’anteprima nazionale prevista a Lucca Comics & Games venerdì 3 novembre alle 11 presso il Cinema Astra. Un approccio intimo e delicato per un documentario che ritrae lo Studio Ghibli e Miyazaki all’età di 70 anni, nel tentativo di ritornare alla ribalta. Ancora una volta.

 

 

La Stagione degli Anime al Cinema, distribuita da Nexo Digital in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner Radio Deejay MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID. Tutti i dettagli sulla programmazione e l’elenco delle sale che aderiscono all’iniziativa saranno a breve disponibili su www.nexodigital.it.