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Star Wars Day al MUFANT: Un pomeriggio di spade laser, cosplay e duelli tra Jedi e Sith

Il 4 maggio è una data che ogni fan di Star Wars tiene ben segnata sul calendario, e quest’anno il Museo della Fantascienza di Torino, il MUFANT, è pronto a celebrare lo Star Wars Day in grande stile. Dalle 15:30 alle 19:00, il museo di Piazza Riccardo Valla 5 si trasformerà in un vero e proprio epicentro della galassia lontana lontana, accogliendo fan di tutte le età per un pomeriggio ricco di eventi imperdibili. Se siete dei veri appassionati di Star Wars, non potete assolutamente mancare a questa giornata che promette di farvi vivere una vera e propria immersione nell’universo creato da George Lucas.

Per chi ha sempre sognato di calarsi nei panni di un Jedi o di un temibile Sith, il MUFANT invita tutti i partecipanti a presentarsi in cosplay. Che si tratti di un costume perfetto da maestro Jedi o di un look da cacciatore di taglie, il museo sarà il palcoscenico ideale per dare vita ai vostri personaggi preferiti, facendo di questa giornata un evento ancora più speciale e colorato. Immaginate di passeggiare tra le sale del museo circondati da spade laser e mantelli che ondeggiano al passo, immersi nella stessa magia che ha conquistato generazioni di fan.

Il programma del pomeriggio è tutto da scoprire e comprende attività pensate per accontentare ogni tipo di appassionato. Si inizia alle 16:00 con una conferenza che farà felici tutti gli amanti della leggendaria spada laser, l’arma che ha fatto la storia di Star Wars. L’esperto Paolo Negri guiderà i partecipanti alla scoperta dei segreti dietro questa iconica arma, svelandone la storia, il design e l’incredibile impatto che ha avuto nella cultura popolare. Se vi siete sempre chiesti come è nata la spada laser e cosa la rende così speciale, questa è la conferenza che fa per voi.

A seguire, alle 17:00, l’evento entrerà nel vivo con un’esibizione di scherma con spade laser a cura dell’associazione sportiva dilettantistica Phoenix Saber. Non si tratta solo di una semplice esibizione, ma di un vero e proprio spettacolo che porterà in scena duelli coreografici mozzafiato. Vedrete scontrarsi il lato chiaro e il lato oscuro della Forza in una serie di combattimenti che sembrano usciti direttamente dai film. Sarà un’occasione unica per assistere a combattimenti con spade laser dal vivo e, per qualche istante, sentirsi parte di una galassia in cui la Forza è sempre presente.

Il gran finale della giornata si terrà alle 18:00, quando i partecipanti avranno la possibilità di sfoggiare i loro cosplay più belli nella sfilata che attraverserà le sale del museo. Il cosplay è una forma d’arte, e il MUFANT sa come celebrarla nel migliore dei modi. La sfilata non è solo un’occasione per ammirare i costumi più creativi, ma anche per premiarli. Al termine della sfilata, una giuria selezionerà il miglior costume, riconoscendo l’impegno e la passione dei partecipanti che, con grande attenzione ai dettagli, hanno reso il proprio personaggio di Star Wars una vera e propria opera d’arte.

Questo evento non è solo un’occasione per gli appassionati più esperti, ma anche per chi magari sta iniziando a scoprire l’universo di Star Wars. Il MUFANT è il luogo ideale per avvicinarsi alla saga, in un contesto che permette di vivere l’esperienza in modo coinvolgente e divertente. E se avete sempre sognato di indossare i panni di un personaggio di Star Wars, questa è l’occasione giusta per farlo. La giornata non solo celebra il mito della saga, ma invita ogni partecipante a diventare parte attiva di questo fantastico universo.

Per partecipare, non serve altro che il biglietto standard del museo, che vi darà accesso a tutte le attività previste per la giornata. Il 4 maggio non è solo il giorno in cui si celebra Star Wars in tutto il mondo, ma è anche l’opportunità di vivere un’esperienza che rimarrà impressa nei cuori di tutti i fan. Se siete pronti a vivere la magia di Star Wars come mai prima d’ora, il MUFANT vi aspetta con un evento che promette di essere all’altezza della saga che ha fatto la storia del cinema e della cultura pop. Non lasciatevelo sfuggire!

StraGulp ritorna il 22 settembre 2024 a Torino

Preparati a immergerti nel vibrante mondo della cultura pop domenica 22 settembre 2024, perché Torino si appresta a vivere una giornata indimenticabile. Il Cortile del Maglio, situato nel cuore del borgo di Torino, si trasformerà in un palcoscenico straordinario per la terza edizione di StraGulp, la rassegna di cultura nerd che promette di essere un’esplosione di creatività e divertimento. Questa edizione speciale coincide con la tradizionale festa del borgo e il celebre Balon, creando un mix imperdibile di eventi che attireranno appassionati, curiosi e famiglie.

StraGulp, ideata e curata con passione da Manuela Macrì, si conferma come un appuntamento annuale imperdibile per tutti gli amanti del fumetto, del cosplay, dei videogiochi e delle arti visive. Con la direzione artistica di Fabio Valerio, l’evento quest’anno si arricchisce di una serie di ospiti speciali che offriranno una panoramica unica dell’arte e della cultura nerd. Dal disegno alla scrittura, passando per il doppiaggio e i videogiochi, ogni angolo di StraGULP sarà dedicato a esplorare e celebrare l’immaginazione in tutte le sue forme.

Il poster ufficiale di quest’edizione è stato realizzato dal rinomato fumettista Lorenzo Balocco, un artista che ha saputo catturare l’essenza e l’energia dell’evento con la sua arte distintiva. Ad affiancare questa celebrazione sarà la madrina dell’evento, Sortisia, che guiderà i visitatori attraverso un’avventura immersiva e coinvolgente.

I visitatori di StraGulp potranno partecipare a una varietà di attività pensate per stimolare la creatività e la curiosità. Gli appassionati di fumetti potranno incontrare le case editrici e scoprire le ultime novità del settore, mentre gli amanti del cosplay potranno ammirare costumi elaborati e partecipare a sfilate spettacolari. Non mancheranno workshop interattivi e spettacoli dal vivo, che permetteranno di esplorare e approfondire le proprie passioni.

StraGulp è più di un semplice evento; è una festa per tutti i sensi, un’occasione per celebrare la cultura nerd in tutte le sue sfaccettature e incontrare persone che condividono le stesse passioni. Che tu sia un veterano della cultura pop o un curioso pronto a scoprire nuovi mondi, questo evento è pensato per offrirti un’esperienza unica e coinvolgente. Segna sul tuo calendario domenica 22 settembre 2024 e non perdere l’occasione di partecipare a StraGulp. Il Cortile del Maglio sarà il fulcro di una festa indimenticabile, ricca di colori, suoni e creatività. Vieni a scoprire tutto ciò che StraGulp ha da offrire e lasciati travolgere dall’entusiasmo e dalla magia di questo straordinario evento.

La Mostra mercato del fumetto StraGulp! vi aspetta il 05 febbraio 2023

StraGulp! è la mostra mercato del fumetto, con ingresso libero, organizzata il 05 febbraio 2023. Una giornata dedicata agli appassionati dei comics che si terrà presso il Cortile del Maglio di Torino durante i festeggiamenti per l’Antico Carnevale del Balon.  L’evento è organizzato dal progetto StraMercatino uno storico organizzatore che, forte dell’esperienza acquisita negli anni,  che ha raggiunto grande popolarità tra gli appassionati grazie alle innumerevoli edizioni, tenutesi in diversi paesi e città del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta.  

L’appuntamento StraGulp! vedrà la partecipazione di un nutrito gruppo di collezionisti e figure istituzionali del tessuto piemontese, annoverando tra i presenti la Scuola Internazionale di Comics Torino, il TOHorror Fantastic Film Fest, l’Anonima Fumetti e alcune case editrici leader nel settore – tra queste citiamo la presenza, con rappresentanza diretta, di Kleiner Flug e Allagalla Editore. A corollario, ci sarà la partecipazione del Mufant – Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino e una mostra di tavole originali a cura di Massimiliano Gissi e di Marco Ventura, docente di Storia del Fumetto presso l’Accademia Delle Belle Arti di Novara. Saranno inoltre presenti alcune fumetterie del torinese quali la nuovissima “NeoTokyo Fumetteria“, “Neverland Torino“, e “Distretto 9“. StraGulp! sarà un momento di confronto, di scoperta e di sensibilizzazione per un settore artistico e culturale che, oggi come nella storia, ha rappresentato e rappresenta un’occasione fantastica per alleggerire la disillusione del vivere e alimentare e accendere passione e creatività.
 
StraMercatino organizza mercatini tematici dell’usato, dell’antiquariato, del collezionismo, dell’artigianato creativo, e dei prodotti dell’enogastronomia tipica e d’eccellenza: 

“… se gli oggetti di cui non abbiamo più bisogno e di cui ci vogliamo disfare, NON LI DESTINIAMO ALLA DISCARICA, non solo allunghiamo il ciclo di vita di libri, mobili, vestiti, giocattoli, stoviglie o elettrodomestici, ma adottiamo uno stile di vita SMART, diminuendo il nostro impatto sull’ambiente; insegniamo ai nostri figli ad apprezzare quel che hanno, a dare valore importante ad ogni oggetto e a ben trattarlo, perche un giorno si potrà eventualmente anche rivendere; aiutiamo chi cede e chi acquisisce, soprattutto quando non potrebbe fare altrimenti; promuoviamo l’aggregazione, la condivisione e la commistione di gusti e stili di vita, stimolando e aiutando l’occupazione, offrendo occasione a chiunque di impegnarsi in attività utili per sè e per gli altri…”

 

Per info: facebook.com/profile.php?id=100089455482817.

Mufant: Ri(generazione) Goldrake

Si può sostenere su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, la campagna di raccolta fondi Ri(generazione) Goldrake, lanciata dal Mufant, il museo del Fantastico e della Fantascienza Torino. Obiettivo dell’iniziativa è raccogliere i fondi necessari per la realizzazione di una statua bidimensionale di 8 metri dedicata a UFO Robot Goldrake, il famoso anime televisivo di genere mecha prodotto negli anni ‘70 del secolo scorso e particolarmente popolare in Italia, tanto che le versioni italiane delle sigle furono tra i singoli più venduti nel 1978. La statua verrà collocata nel Parco del Fantastico, lo spazio esterno del Museo.

Il progetto non è solo un omaggio a un anime storico, che di fatto ha innescato una rivoluzione tra il pubblico italiano, aprendo la strada alla passione per gli anime e i manga, ma è anche un modo per riqualificare uno spazio della periferia torinese. Il Parco del Fantastico, infatti, sta diventando sempre più bello e attrattivo, e la statua dedicata a Goldrake si andrebbe ad aggiungere alle 7 opere d’arte a tema fantascienza e anime che già arricchiscono lo spazio.

Silvia Casolari e Davide Monopoli, co-fondatori del Mufant, hanno commentato:

“In linea con le altre installazioni del Parco, il nostro Goldrake sarà realizzato a partire da una lastra in acciaio cor-ten. Le novità importanti sono che la statua sarà colorata e, soprattutto, sarà alta 8 metri, come due piani di un palazzo Il nostro intervento incarna visivamente e simbolicamente il riscatto della nostra periferia: riteniamo infatti che possa avere un impatto capace di andare ben oltre i confini più ristretti del progetto. La città di Torino e il nostro territorio – l’area di via Scialoja del quartiere Borgo Vittoria –  beneficerebbero di rinnovata attenzione e l’area del Parco del Fantastico potrebbe finalmente diventare uno spazio pubblico più vissuto e frequentato”.

La campagna ha un obiettivo economico complessivo di 13.900 euro: al raggiungimento dei primi 3.000, cifra base per iniziare gli interventi, sulla pagina dedicata al progetto su Produzioni dal Basso verranno condivisi step by step tutti i dettagli, per tenere sempre informati i sostenitori sull’andamento dei lavori. Per chi sceglierà di sostenere l’iniziativa, inoltre, sono state messe in palio ricompense speciali, tra cui una visita guidata al Mufant e l’incisione del nome del donatore sulla statua di Goldrake.

Per maggiori informazioni e per sostenere il progetto vi invitiamo a visitare questo link.

Il Futuro è servito al Mufant

Il 12 marzo 2022 inaugura presso la Galleria d’arte fantastica del Mufant la nuova mostra temporanea Il Futuro è servitoImmagini dell’Avvenire su piatti dell’Ottocento o dell’inizio del Novecento”. Il museo ha sempre dato spazio, attraverso mostre ed eventi, alla letteratura e all’illustrazione ‘fantascientifica’ del XIX secolo, epoca in cui nacque l’immaginario moderno sul futuro, grazie anche, come sosteneva Isaac Asimov, all’avvento dell’industrializzazione e al suo diffondersi nella coscienza popolare. La nascita di questo nuovo genere letterario, che ha poi progressivamente “invaso” gli altri mass media e le arti in generale, ha consentito di porre al centro della riflessione popolare un tema che non ha mai esaurito il suo potenziale: il futuro.

Su questi temi esiste a Torino una delle più grandi collezioni dedicata, appunto, al futuro immaginato nel passato. La collezione è stata creata da Piero Gondolo della Riva, ricercatore e collezionista piemontese, il quale, per decenni, ha studiato lo scrittore francese Jules Verne, radunando migliaia di documenti di ogni tipo a lui relativi (manoscritti, edizioni rare, fotografie, manifesti, mobili ed oggetti appartenuti allo scrittore ed al suo editore, cartoline, figurine, francobolli, etc.), oggi conservati nella casa – museo Verne di Amiens. 

Piero Gondolo della Riva, incaricato dall’editore Hachette di curare la pubblicazione del manoscritto (inedito) di Jules Verne Paris au XXe siècle, uscito per la prima volta nel 1994 e tradotto in decine di lingue, ha cominciato la sua attuale collezione di libri e documenti relativi al futuro immaginario per conoscere quanto, nel passato, fosse stato scritto a tale proposito. Fra i moltissimi documenti sul futuro che questa straordinaria collezione contiene, vi è un centinaio di piatti, prodotti fra la metà dell’Ottocento e la prima guerra mondiale, decorati con immagini che mostrano il futuro immaginario o la conquista futura dello spazio. Proprio su questa rara ed eccezionale collezione di piatti è focalizzata la mostra “Il Futuro è servito. Immagini dell’Avvenire su piatti dell’Ottocento o dell’inizio del Novecento”. Ceramiche sulle quali sono dipinte immagini fantastiche relative alla conquista dell’aria e dello spazio, al femminismo, alla guerra e alla musica del futuro, alla moda, alle minacce costituite dall’uso dell’automobile e dall’inarrestabile progresso della scienza e della tecnica.

In mostra oltre 100 piatti da dessert di origine prevalentemente francese che raffigurano il futuro immaginato raggruppati in differenti sezioni a seconda delle tematiche su di essi illustrate. I piatti da dessert erano generalmente i prescelti per le decorazioni in quanto la parte finale del pranzo coincideva con il momento del relax da trascorrere in leggerezza fra convitati anche commentandone le illustrazioni che, per questo motivo, spesso avevano uno spirito ironico.  Da qui, ad esempio, la serie che illustra la derisione borghese dei valori delle utopie socialiste in voga nel corso dell’Ottocento: da Viaggio in Icaria di Etienne Cabet alle teorie di Pierre Joseph Proudhon, uno dei rappresentanti più importanti di quello che è stato definito il socialismo utopistico.

La mostra rappresenta un’occasione per far vedere come sia oggi quanto nel passato, al di là di un entusiasmo comprensibile per l’avvenire, l’immaginazione ha da sempre tentato di carpire la complessità degli effetti che il futuro immaginato può avere sulla società e sull’individuo. Nella raccolta di 120 piatti in ceramica distinti in 12 serie a seconda del tema specifico (come detto la satira sul socialismo utopistico, ma anche le macchine ‒ automobili, biciclette, altri mezzi di trasporto ‒ e i loro effetti, l’identità di genere e l’inversione dei ruoli, le trasformazioni sociali, urbane e tecnologiche seguenti l’avverarsi del futuro immaginato), di cui appunto è costituita la mostra, c’è dunque la stessa complessità del futuro di cui abbiamo parlato sino a ora. Perché, per quanto possa parere incredibile, tra i mille modi in cui il futuro è stato immaginato, vi sono anche le raffigurazioni sui piatti.

Fino ai primi anni dell’Ottocento, un piatto decorato era un piatto dipinto, cioè un unicum. Ciò non ne permetteva, evidentemente, una larga diffusione. L’invenzione, a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo, del procedimento detto transfer printing, permise invece (con l’applicazione, sotto lo smalto del piatto, di un’immagine stampata) di produrre centinaia di repliche. Inoltre, nell’Ottocento – come anticipato – vigeva un uso particolare: al dessert erano destinati piatti con decorazioni diverse da quelle presenti sul resto del servizio. Ciò spiega l’esistenza di centinaia di serie di piatti da dessert a ciascuna delle quali era dedicato un tema: la caccia, la politica, la vita militare, il Vangelo, la storia di Giovanna d’Arco, i rebus, la vita quotidiana, il matrimonio e così via. Le serie dedicate in modo specifico al futuro – quelle esposte nella mostra – offrono immagini del fatidico anno 2000, dei cambiamenti tecnici o sociali del XX secolo, della guerra del futuro e dei veicoli (volanti o no) che il nuovo secolo avrebbe prodotti.

In altri casi, serie di piatti, dedicate genericamente all’automobile o all’aeroplano, di recentissima invenzione ambedue, davano un’idea delle conseguenze e dei pericoli ai quali si sarebbe potuti andare incontro usando questi nuovi veicoli e dell’atteggiamento – stupore, paura, curiosità – della gente di fronte ad essi.

La mostra, inaugurata sabato 12 marzo, si concluderà domenica 15 maggio 2022. Alla mostra è abbinata una minirassegna di incontri e conferenze con il collezionista e con altri specialisti della materia.

Torna Loving the Alien al Mufant

Dal 17 al 19 settembre il Mufant, Museo del Fantastico e della Fantascienza in piazza Riccardo Valla 5 a Torino, organizza la seconda edizione di Loving the Alien Fest dedicata all’immaginario fantastico moderno, con incontri, mostre e laboratori. Si parte venerdì 17 on line, sulle pagine Facebook e Youtube del Mufant, a partire dalle 21, con l’inaugurazione, la presentazione della mostra su Primo Levi che il Museo porterà al Festival di Chengdu e un incontro con le autrici di fantascienza cinesi Fan Yilun e Mu Ming.

Da sabato, ci si sposta in presenza al Mufant, dentro e fuori al Museo. Nello Spazio 1, nel piazzale Riccardo Valla dalle 10 e 45 appuntamento con le supereroine a confronto con Chiara Bongiovanni e Giampiero Leo, sul Gender Gap con Carola Messina, Nicoletta Vallorani e Tiffany Vecchietti e a seguire su Wonder Woman con la collezionista Stefanie Groner. Nel pomeriggio nello Spazio 1 spazio a approfondimenti sui libri Urania con Franco Forte e Paolo Bertetti, sul’antologia Temponauti con alcuni degli autori, con la vincitrice del premio Urania Elena di Fazio e ancora sulla fantascienza cinese, sul Signore degli anelli con Wu Ming 4, sulle supereroine secondo David Messina, sui dieci anni della trasmissione Wonderland.

Lo Spazio 2 all’aperto presenta dal mattino interventi sulle fanzine di fantascienza, sui manga educativi, sulle storie di streghe nella cultura pop con Leone Locatelli, con l’editore di Delos Digital Silvio Sosio, sui lati più trasgressivi di Wonder Woman, sugli extraterrestri, i videogiochi, il genere solar punk, la casa editrice Watson e su come scrivere fantascienza. La giornata si chiude alla sera, con la proiezione del film Robolove, un percorso tra scienziati e filosofi.

Domenica 19 si parte al mattino nello Spazio 1 con un intervento sui fumetti italiani di fantascienza, la presentazione del progetto editoriale 451 delle edizioni BD e della raccolta di racconti Queerfobia e, nel pomeriggio, una performance su Doctor Who in chiave drage, una tavola rotonda sulla rigenerazione urbana, un intervento dell’illustratore di Urania Franco Brambilla, un approfondimento su scrittrici e fantastico, un confronto con la influencer Lilleta Ely e Francesco Nicodemo dell’Associazione culturale Leiji Matsumoto e un laboratorio di immagine digitale con Maurizio Manzieri.

Lo Spazio 2 inizia invece dal mattino con un incontro con la scrittrice Moira Liberati, un approfondimento su Frederich Pohl, la presentazione del DVD del film di Pupi Oggiano Nel ventre dell’enigma, un approfondimento sulla saga Missione Terra di L. Ron Hubbard. Nel pomeriggio, il ritorno della rivista Un’ambigua utopia, i reality game, un omaggio a Emilio Salgari con Felice Pozzo e Massimo Centini, il cambiamento climatico tra realtà e fantasia, il Doctor Who al femminile e scrivere il fantastico sempre dal punto di vista delle donne. Alla sera si proietta il film girato a Torino Futuropolis.

In parallelo, all’interno del Mufant si inaugurano due mostre: una sui Transformers della collezione Mastroianni e l’altra, Women of Wonders, di scena fino al 27 febbraio, su Wonder Woman e le altre super eroine, sia DC Comics che Marvel.
Il festival Loving the Alien sarà anche arricchito dalla presenza di gruppi cosplayer, da passeggiate, da laboratori di psicologia, da degustazioni di caffè e da cacce al tesoro dove il tesoro sono libri. Tanti gli stand presenti, come il Doctor Who Italian Fan Club, la Jedi Generation, il club Star Trek di Torino, il gruppo cosplay The World of Avengers, l’Associazione culturale Leiji Matsumoto. e il MuPin, Museo Piemontese dell’Informatica.

Per ulteriori informazioni e condizioni per la partecipazione all’evento, visitare il sito ufficiale del Mufant.

Women of Wonder. Donne superpotenti

Dal 17 al 19 settembre il Mufant organizza la seconda edizione del festival del fantastico e della fantascienza “Loving the Alien”, con la mostra dedicata alla “rivincita” delle supereroine, «Women of Wonder. Donne superpotenti», e un programma con 90 ospiti, tra cui Wu Ming 4, Maurizio Manzieri, David Messina, Claudia Durastanti, Franco Brambilla, Pier Luigi Gaspa.  “Loving the Alien” è in programma venerdì 17 settembre (online dalle 21 sui canali social), e sabato 18 e domenica 19 settembre dalle 11 alle 19,30 in presenza (nella sede del Mufant di piazza Riccardo Valla 5). Il tema di quest’anno è la parità di genere: dalla rappresentanza femminile nel mondo della cultura di oggi alla presenza delle donne nei fumetti, manga e serie televisive. Prendendo in prestito il titolo della canzone di David Bowie, l’evento è dedicato non solo agli alieni fantascientifici, ma anche a quelli simbolici, e a tutte le forme di alterità sulle quali è necessario portare l’attenzione.

La mostra “Women of Wonder. Donne superpotenti” 

La prima supereroina è stata Wonder Woman, che quest’anno festeggia i suoi 80 anni. L’icona contemporanea del femminismo è stata creata a tavolino nel 1941 dalla DC Comics, e in particolare dallo psicologo William Moulton Marston e dal disegnatore Harry G. Peters, perché al tempo non esisteva nessuna supereroina donna. Poi sono arrivate tutte le altre, che in mostra ci raccontano la carica e la rivincita delle “donne delle meraviglie”. Ed ecco le cattive Harley QuinnGoblin Queen e X23, la versione femminile di Wolverine degli X-Men. C’è Supergirl, inizialmente considerata la controparte femminile di Superman e poi diventata un personaggio più determinante nell’universo della DC, Black Widow, protagonista del recentissimo film della regista Cate Shortland, e ancora le “X-Women” come Mistica ed Emma Frost, fino a Spider Woman, la Donna Invisibile, e Wasp degli Avangers. Senza dimenticare Scarlett Witch e Captain Marvel, l’ultima arrivata. Una sezione speciale della mostra è dedicata alle copertine realizzate dall’illustratore Maurizio Manzieri per le principali riviste di fantascienza italiane e straniere. Manzieri, quest’anno candidato al Premio Hugo – ad oggi l’unico italiano ad essere candidato al prestigioso e più importante premio internazionale del settore – è noto per le raffigurazioni di donne fantascientifiche nelle più svariate forme: cyborg, androidi, personaggi fantasy. Maurizio Manzieri sarà anche protagonista di un incontro al festival domenica alle 18.

Women of Wonder – aperta al pubblico da sabato 18 settembre alle 11 e visitabile fino al 28 febbraio 2022, curata da Silvia Casolari e Davide Monopoli – è quindi un viaggio alla scoperta delle principali supereroine dell’immaginario fantastico tra fumetti, cinema e serie tv. In esposizione le prime edizioni di fumetti, tavole originali, toys vintage, action figures, statue in scala 1:1, merchandising da collezione. Una parte importante del percorso è la “sezione Italia”, una sorta di “mostra nella mostra” curata dal fumettista e sceneggiatore Andrea Cavaletto. Si tratta di una personale di 15 tavole originali disegnate da David Messina, fumettista, che è stato il disegnatore italiano ufficiale di Wonder Woman e Catwoman per la DC Comics statunitense, insieme ad altre 10 tavole ispirate alla supereroina di Daniele Statella, Attila Schwanz, Cristiano Sartor, Barbara Astegiano, Cristiano Spadavecchia, Toni Viceconti, Claudio Montalbano, Massimiliano Bertolotti, Federica Di Meo, Elena Chiappini. David Messina incontrerà il pubblico sabato pomeriggio alle 17,30 con una performance di live drawing.

La seconda mostra in programma dal 19 settembre alle 11 al 28 febbraio èSimboli della trasformazione. Robot trasformabili dalla collezione Marzia Mastroianni”: un percorso espositivo dedicato al tema dei robot trasformabili di produzione giapponese. La mostra è dedicata alla celebre saga dei Transformers e delle loro evoluzioni, con una serie di pezzi di grande rarità e unicità prodotti dalle storiche case di produzione giapponesi come Takara e Tomy, fino a quelli della Hasbro.

Il festival è sostenuto dalla Città di Torino, Fondazione per la Cultura e da Compagnia di San Paolo attraverso il bando Space. Ènato nell’ambito di uno dei progetti di inclusione sociale di Torino Social Innovation e concepito in partnership con la cooperativa sociale Altra Mente di Torino. Fa parte anche quest’anno della grande festa cittadina Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate 2021. Rai 4 è media partner dell’evento.

 

Il programma del Festival

L’inaugurazione online sui canali social del museo è venerdì 17 settembre alle 21, con Yilun Fan e Mu Ming, pluripremiate scrittrici cinesi di fantascienza che si collegheranno da New York e da Chengdu. Durante l’incontro sarà presentata la mostra “Born Again. Primo Levi and the endless rebirths of Social Science Fiction“, curata dai codirettori del museo Silvia Casolari e Davide Monopoli, che la Città di Torino porterà il prossimo autunno a Chengdu, in Cina, per il festival Europe Culture Season. Sabato 18 e domenica 19 oltre 90 ospiti si alterneranno sui due palchi in piazza Riccardo Valla per talk, interviste, presentazioni di libri, tavole rotonde, postazioni di gioco, performance. Nel parco del fantastico ci saranno 20 stand, che ospiteranno diverse realtà tra cui CS_libri, Doctor Who Italian Fan Club, Gruppo Italiano Appassionati Gundam, Libreria del Golem, Jedi Generation Show Academy, e l’associazione culturale Leiji Matsumoto.  Tra gli ospiti, Wu Ming 4 parteciperà a in un incontro sabato 18 alle 16 dedicato a Tolkien. In occasione del ventennale dall’uscita del primo film de Il Signore degli Anelli, Wu Ming 4 ci aiuterà a comprendere come la saga di J.R.R. Tolkien sia da catalogare tra i classici della letteratura contemporanea. Sabato dalle 14 è invece previsto l’incontro con Franco Forte, direttore editoriale delle collane di genere di Mondadori che presenterà “Resurrezione”, il romanzo vincitore dell’ultimo Premio Urania, con l’autrice Elena Di Fazio. Sempre da “casa Mondadori”, ospite del festival – domenica alle 15,30 – anche Franco Brambilla, principale illustratore delle copertine della rivista Urania da oltre 20 anni. Domenica alle 16 c’è Claudia Durastanti, scrittrice e traduttrice di opere del calibro di Chthulucene di Donna Haraway, condotta da Chiara D’Ippolito (redattrice de L’indice dei Libri del Mese, media partner del festival) per parlare del gender gap culturale. Alle 11,30 di sabato si affronterà lo stesso tema con Carola Messina di “Torino Città per le Donne”, Nicoletta Vallorani, scrittrice noir e di fantascienza, Tiffany Vecchietti, divulgatrice digitale e feminist influencer, e il gruppo di attiviste “Non una di Meno”. Tutta al femminile anche la tavola rotonda di sabato alle 16,30 curata dalla cooperativa sociale Altra Mente, dedicata al videogame, con le giornaliste Alessandra Contin e Fabrizia Malgieri, e la psicoterapeuta Viola Nicolucci.

Altro tema che attraversa il festival è la questione ambientale. La fantascienza è in grado di immaginare un futuro che integri le nuove tecnologie alla sostenibilità ambientale? Numerosi gli appuntamenti dedicati al modo in cui queste tematiche sono affrontate in ambito fantascientifico. A partire da Pier Luigi Gaspa (domenica alle 11), biologo e saggista esperto di fumetto, che accompagnerà il pubblico in una passeggiata “fantabotanica”. Domenica alle 14,30 è invece la volta della tavola rotonda “Ambienti urbani. Rigenerazione e clima fra realtà e fantascienza” alla quale parteciperanno, tra gli altri, Alberto Unia, assessore all’ambiente della Città di Torino e Giorgia Pagliuca, Green Content Creator. Sempre a questo proposito, attenzione particolare è riservata al Solarpunk, un genere di fantascienza contemporanea che pone al centro un futuro sostenibile con una perfetta e ideale integrazione fra tecnologie, ambiente e umanità. Uno degli appuntamenti è sabato alle 17,30 con tra gli altri Franco Ricciardiello, curatore di Atlantis, e la scrittrice Giulia Abbate.

Ospite del festival anche il Premio Calvino: Franco Pezzini – saggista ed esperto di letteratura fantastica -, curerà un incontro (domenica alle 18,45) dedicato al concorso per racconti brevi di genere fantastico realizzato di recente in partnership con il Mufant. Oltre alla questione femminile, alla parità di genere nella cultura e nel fantastico, e all’ambiente, il festival darà spazio anche al tema dell’identità di genere. Se ne parlerà domenica alle 12,30 nell’ambito della presentazione della raccolta di racconti Queer Fobia (D Editore) con i curatori del volume e con Marco Giusta, assessore alle pari opportunità della Città di Torino. Spazio anche al genere anime con Elisabetta Tosi, conosciuta su Youtube come Lilletta Ely, che parlerà della sulla passione per gli anime e l’universo “nerd” domenica 19 alle 17.

Serate cinema

Le due serate del festival sono dedicate al cinema: sabato alle 21 è prevista la proiezione di “Robolove”, regia di Maria W. Arlamovsky, a cura di TOHorror Fantastic Film Fest. Domenica sempre alle 21 c’è la première di “Futuropolis (Torino 2020)”, film di fantascienza del regista Carlo Reposo.

Il programma completo è su:  www.mufant.itPer accedere al Loving the Alien Fest è necessario esibire il Green Pass. L’ingresso al festival è gratuito, il biglietto intero per la mostra costa 10 euro (ridotto 7 euro).

Un’Estate fantastica al Mufant di Torino

Il Mufant , Museo del fantastico e della fantascienza, propone nel piazzale rigenerato dedicato allo studioso Riccardo Valla Estate al Parco del Fantastico, una rassegna di eventi per i mesi estivi, in vista poi della seconda edizione di Loving the alien dal 17 al 19 settembre. La manifestazione è inserita nella programmazione di Torino a Cielo Aperto Festival d’Estate 2021.

Dopo un primo appuntamento il 5 giugno con un flash mob di giardinaggio per incentivare la presenza delle api, la rassegna prosegue con altri eventi, tra letteratura, teatro e laboratori creativi.

Il 12 giugno dalle 16 in poi si terrà l’incontro Fantastika Days, in collaborazione con Buendia Books, con due conferenze: la prima è incentrata su Nel ventre dell’enigma, nuovo film di Pupi Oggiano e novelization di Gabriele Farina, mentre la seconda è su Il caso del collare dei Savoia, un’avventura inedita di Sherlock Holmes dai toni fantastici a Torino, con l’autrice Anna Maria Bonavoglia, fondatrice storica dello Stic, il club di Star Trek.

Il 16 giugno e il 1 luglio alle 15 e 30 il laboratorio Fantalabs, con visita guidata alle statue del Parco e possibilità di creare una propria statua per i bambini. Le statue sono Frankenstein con i tratti di Boris Karloff, Sailor Moon, Capitan Harlock, il Lupo Mannaro protagonista del film di Landis, Wonder Woman, il drago Fukanglong e Alien.

Il 26 giugno dalle 15 e 30 incontro invece su vampiri e creature fantastiche tra fiabe e videogame, con l’illustratrice Giuliana Millia e le sue Fiabe dei mutamenti e i vampiri nei videogiochi secondo lo studioso e esperto Federico Ercole.

Il 3 luglio giornata dedicata alla fantascienza cinese, con un intervento di Chiara Cigarini, ricercatrice presso l’Università di Pechino, la presentazione della mostra che il Mufant porterà a Chengdu e un laboratorio di scrittura DiShu con l’antropologo Francesco Vietti.

Il 9 luglio dalle 21 serata con gli universi di Lord Theremin, performer del fantastico, e l’avventura marziana Q502 di Sylvie Freddi, con uno spettacolo a cura di Lorenzo Giorda, l’alter ego di Lord Theremin, l’attore Gian Luca Bottoni e il doppiatore Ivo De Palma, e un intervento con l’autrice Sylvie Freddi, il musicista Lorenzo Giorda, le biologa Laura Passeri e l’astronomo dell’Inaf Sebastiano Ligori.

Il 16 luglio, dalle 21 ci sarà lo spettacolo Le venti giornate di Torino di Giorgio De Maria, un testo distopico, straordinariamente profetico che parla di una società stremata in preda a uno strano fenomeno di psicosi collettiva che possiamo definire un evento di fantascienza contemporanea o, ancor meglio: la fantascienza che stiamo vivendo.

Il Mufant in parallelo resta aperto dal giovedì alla domenica dalle 15 e 30 alle 19, con la mostra su Sailor Moon fino a fine giugno e quella Note di paura su Dario Argento e la musica dei suoi film. Il programma di Loving the alien verrà ufficializzato a luglio.

Mufant riparte alla grande!

Con la ripartenza dei musei, il Mufant, il Museo lab del fantastico e della fantascienza di Torino, nuovamente aperto da giovedì 29 aprile, inaugura “Note di Paura”, la nuova mostra temporanea ospitata nella rinnovata sala gotica, e “Le Venti Giornate di Torino“, spettacolo di teatro d’ombre in replica tutti i venerdì di maggio e i primi due di giugno. L’inaugurazione della mostra e la prima rappresentazione della rassegna teatrale sono previsti per venerdì 7 maggio in una giornata inaugurale con curatori, collezionisti e artisti.

La mostra: Note di Paura, realizzata in collaborazione con lo scenografo torinese Giuseppe Garau e allestita con il contributo di studentesse e studenti dell’Accademia Albertina di Torino, sarà allestita nella Sala Gotica che riapre al pubblico in forma totalmente rinnovata. In una scenografia immersiva che riproduce un classico cimitero gotico inglese inaugura Note di Paura, un viaggio attraverso le colonne sonore dei film del grande regista del thriller italiano: Dario Argento. La mostra temporanea, curata da Silvia Casolari e Roberto Attanasio in collaborazione con Terra di Goblin, espone materiale discografico da collezione delle musiche del maestro Ennio Morricone, dei Goblin, del leggendario Keith Emerson, fino a Pino Donaggio e Giorgio Gaslini ossia quegli autori e compositori che con le loro colonne sonore hanno contribuito a rendere indimenticabili i capolavori di Argento: dai classici come Quattro mosche di velluto grigio, Phenomena, Suspiria fino ai più recenti come Jenifer, La terza madre, Il cartaio. In esposizione anche le suggestive fotografie realizzate da Franco Bellomo, fotografo di scena di Dario Argento, che ritraggono regista, attori e attrici sui set dei diversi film. La mostra espone parte della collezione di Roberto Attanasio, patron del sito Terra di Goblin e grande collezionista di materiali discografici, in particolare dei Goblin, il gruppo progressive rock italiano legato a doppio filo a Dario Argento per aver composto le musiche di numerosi suoi capolavori, a partire proprio da Profondo rosso. In esposizione LP 33 giri in edizione limitata e 45 giri da collezione, stereo8, CD, musicasette e memorabilia degli oggetti più iconici delle pellicole, dalla maschera di Demoni, al mad puppet di Profondo rosso, alla piuma di pavone di Suspiria.

Sempre venerdì alle ore 18,00 la sala proiezioni del museo si trasforma in un piccolo palcoscenico con lo spettacolo “Le Venti Giornate di Torino”. Viviamo un tempo in cui la Cultura sembra essere diventata un luogo di utopia, lontano e irraggiungibile, per quanto, proprio adesso, urgente e necessario. In tutto ciò, i Teatri sono stati fra i contesti culturali che più hanno pagato le conseguenze delle restrizioni prodotte dalla pandemia. Fra le tipologie di sopravvivenza, in questi tempi difficili, ci sono sicuramente gli spettacoli sulle piattaforme online, ma, all’estremo opposto, anche quelli minuscoli, economicamente sostenibili, con più facilità a trovare luoghi per ricrearsi e più idonei a rispettare le regole di sicurezza sanitaria. Chiusure, ingressi contingentati e misure di sicurezza hanno reso difficile la programmazione culturale, un vuoto al quale si può cercare di rispondere con proposte capaci di aprirsi a nuovi scenari e strategie, affatto sostitutivi dei tradizionali cartelloni, ma in grado di arricchire l’offerta artistica della città. Si fa quindi forte l’esigenza di trovare nuovi luoghi, oltre a quelli ‘tradizionali”, dove l’incontrarsi sia sicuro, fattibile, e ricco di significato e d’appartenenza. Esclusi gli allestimenti complessi, si tratta quindi di orientarsi verso produzioni più agili, di piccole dimensioni, da camera, pensate per un esiguo numero di spettatori e per spazi privi di strutture di supporto scenografico.

Un tipo di spettacolo difficile da fermare, capillare, itinerante, non associato a una sede convenzionale, ma piuttosto a un rito di partecipazione che si possa fare ovunque, senza bisogno di nessuna struttura per esistere se non di un po’ di buio e di qualcuno che ascolti.

I Musei, come già accade all’estero, potrebbero essere i luoghi ideali per accogliere questo esperimento di contaminazione e arricchimento reciproco, soprattutto se quello che si vuole rappresentare ha un’attinenza con l’anima del percorso museale. L’ultimo spettacolo di Controluce Teatro d’Ombre, che sarà messo in scena al Mufant sempre venerdì 7 maggio alle 18,00, creato in questo periodo di emergenza, è tratto dal romanzo di Giorgio De Maria ‘Le venti giornate di Torino’ racconto distopico e profetico che parla di una società stremata in preda ad un misterioso ed agghiacciante fenomeno di psicosi collettiva. Il testo è stato pubblicato in sordina nel 1977 e riscoperto, attraverso straordinarie coincidenze e dopo la morte dell’autore, nel 2017 in America ottenendo un grande successo. Il romanzo, un noir con aspetti fantascientifici, ripubblicato in Italia per Frassinelli, trova nel teatro d’ombra un perfetto accompagnamento visivo e nel Museo uno spazio elettivo per contenerlo e presentarlo.

Quale luogo migliore quindi per accogliere uno spettacolo che mette in scena una storia la cui trama è ricca di spunti ancora attuali profondamente inquietanti che vanno dalla molto discussa profezia dei social network ai poteri oscuri che manovrano la realtà? Insieme, Controluce e Mufant, saranno in prima fila per raccontare, attraverso una lettura delle 20 giornate di Torino, il periodo storico che stiamo vivendo, che è in ultima analisi un grande evento di fantascienza contemporanea.

 

Il programma completo, con orari e norme di sicurezza, nonché con le modalità di accesso sono disponibili sul sito ufficiale del Mufant.

Loving the alien al Mufant di Torino

Torino ospiterà dal 18 al 20 settembre una tre giorni dedicata alle culture legate al fantastico presso il Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza, in via Reiss Romoli 49 bis, con la prima edizione di Loving the alien, un omaggio ad un’icona come David Bowie. Il Mufant vuole ribadire con questo evento il suo ruolo di luogo di cultura e confronto, ma vuole anche proporre un momento di incontro di nuovo insieme dopo mesi, all’interno di un progetto di rigenerazione urbana e turistica in una zona periferica, da dove si può partire per immaginare un futuro fantastico.

Per l’occasione, nello spazio antistante al Museo dove sorge il Parco del Fantastico e che diventerà il piazzale dedicato allo studioso e traduttore Riccardo Valla, verranno inaugurate due nuove statue, dedicate rispettivamente a Wonder Woman, nella giornata di sabato, e Alien domenica.

Il primo giorno, venerdì 18, il festival si svolgerà on line, a partire dalle 20 e 30, nella pagina Facebook del Mufant, con una serata tutta letteraria prima con Valerio Evangelisti e poi con una tavola rotonda su Ballard. Lo scrittore Valerio Evangelisti parteciperà invece a un incontro online dal titolo «L’incontro con l’Altro fra letteratura fantastica e mondo reale»  in diretta sulla pagina Facebook del Mufant. Un dialogo su fiction e politica insieme allo studioso Nico Gallo. Conduce Silvia Casolari, co-direttrice del Mufant.

Sabato ci si sposta in via Reiss Romoli, con dalle 10 vari appuntamenti. Oltre all’inaugurazione della statua di Wonder Woman, inizia anche la mostra dedicata ai venticinque anni in Italia di Sailor Moon, curata da Leone Locatelli e con vario materiale raro tra gadget, bambole, riviste, figurine, art book. In parallelo, negli spazi del Parco del Fantastico, si parlerà di argomenti come Donne e fantastico, con le saggiste Giuliana Misserville e Eleonora Federici, autrici di due studi in tema, la fantascienza italiana con Franco Forte, l’universo di Mondo9 di Dario Tonani insieme all’illustratore di Urania Franco Brambilla, il film di Pupi Oggiano Ancora pochi passi e le novità della collana Oscar Draghi. Sailor Moon sarà anche protagonista con Elisabetta Spinelli, la doppiatrice italiana di Sailor Moon che alle ore 18 parteciperà dell’incontro «Silenzio, parla Sailor». Racconterà al pubblico la sua esperienza come voce storica di Sailor Moon. Alle 20,30 parteciperà invece all’appuntamento «Sailor Moon e le altre»: fino alle 22 Cascina Fossata ospiterà una performance dedicata al manga e all’anime con letture e doppiaggio dal vivo. Insieme a lei ci saranno altri doppiatori italiani. A cura di Piccolo Teatro d’Arte con la regia di Claudio Ottavi Fabbrianesi. La band «I Cavalieri di Zara» si esibiranno con le più belle sigle dei cartoni animati degli anni ’80 e ’90 sabato alle 18,45.

Domenica si tornerà al Mufant, con conferenze sulle tematiche omosessuali nel fantastico con l’assessore Marco Alessandro Giusta e lo scrittore Giorgio Ghibaudo, sulla Torino futura narrata nell’Ottocento da Agostino della Sala Spada, sulle opere di  Ron Hubbard, sulla Granata Press, che propose i manga finalmente in versione per adulti negli anni Novanta, sull’originalità di Leiji Matsumoto, sugli sceneggiati gotici RAI degli anni Settanta. Sempre domenica alle 12,15 c’è la presentazione della riedizione del romanzo «Nel 2073. Sogno d’uno stravagante» di Agostino della Sala Spada (TAB Edizioni) ambientata in una Torino del futuro. Domenica alle 13,15 si parla di rigenerazione urbana e cultura con (tra gli altri) l’assessore all’ambiente della città Alberto Unia, e due ore dopo alle 15,15 il tema è il cambio di identità sessuale. All’appuntamento partecipano Mary Nicotra, psicoanalista (Scuola Lacaniana di Psicoanalisi), Amar Bensaad, direttore Area Minori Altra Mente, neuropsichiatra infantile Antonella Anichini (DH Oirm) e dott.ssa Chiara Baietto (Oirm). Il  maestro Vince Tempera, compositore delle sigle di Goldrake, Capitan Harlock, Mork & Mindy e Kill Bill di Quentin Tarantino, sarà al Mufant domenica 20 alle 14,15. Farà un’intervista e un’esibizione dal vivo di alcuni brani che hanno fatto la storia degli anni ‘70 e ‘80, con la partecipazione del paroliere Luigi Albertelli. A cura dell’Associazione Culturale Leiji Matsumoto con Claudio Gusman.

Accanto agli spazi incontri ci saranno vari stand di associazioni e aziende culturali oltre a cosplayer e appassionati:

Doctor Who Italian Fan Club,
Star Trek TO,
Gaigun,
Bist,
Terra di Goblin,
Rebel Legion Italian Base,
Associazione Culturale Leiji Matsumoto,
La Dimora – Associazione Ludica Culturale,
Centro giovani La Valle della luna,
Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn,
Collettivo autori fantastici,
Zona 42,
Studio83 – Servizi Letterari,
NORA Book & Coffee,

Sartoria e Laboratorio di scenografia,

Loving the Alien,
LILA – Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids,
Arcigay Torino “Ottavio Mai”

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Agedo Torino
Lavazza
Distretto 9
Rock Burger

Il programma completo, con orari e norme di sicurezza, nonché con le modalità per prenotare la visita guidata alla mostra su Sailor Moon è nel sito ufficiale del Mufant.