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“Gli Shinhanga: Il Giappone tra Ombre e Luci della Modernità. Un Viaggio Nerd nel Cuore di una Rivoluzione Artistica”

Immaginate di camminare per le strade di una Tokyo che non esiste più. Il rumore dei geta sul legno, il profumo dei ciliegi in fiore, la brezza che sfiora kimono di seta. Un Giappone in bilico tra la tradizione millenaria dell’ukiyo-e e la promessa di un futuro modernissimo, fatto di treni a vapore, luci elettriche e fotografia. Questo è lo spirito che anima la straordinaria mostra “Gli Shinhanga. Una rivoluzione nelle stampe giapponesi”, in corso a Roma fino al 7 settembre 2025, ospitata nei suggestivi spazi dei Musei di San Salvatore in Lauro. E lasciatemelo dire: è molto più di una semplice mostra. È una macchina del tempo in formato nerd.

Per tutta l’estate, Roma si trasforma in un portale dimensionale che ci trasporta direttamente nell’epoca Taishō e Shōwa del Giappone del primo Novecento, in un’epoca di cambiamenti radicali raccontati con grazia e poesia attraverso oltre 120 opere originali, tra stampe, kimono, fotografie rare e arredi d’epoca. Se siete appassionati di arte giapponese, cultura pop orientale, oppure siete in cerca di una nuova ossessione da condividere su Instagram, TikTok o con la vostra cerchia da boardgame-caffè, questo è il vostro momento.

Shinhanga: il nuovo volto dell’Ukiyo-e

“Shinhanga” (新版画) significa letteralmente “nuove stampe” e non è un eufemismo. Nato nel primo ventennio del Novecento, questo movimento artistico è il reboot intelligente e rispettoso delle iconiche stampe ukiyo-e che hanno popolato i sogni visivi di milioni di appassionati in tutto il mondo — da Hokusai a Hiroshige. Ma attenzione: qui non parliamo di una semplice nostalgia o revival. Gli Shinhanga sono stati una vera rivoluzione stilistica e narrativa che ha traghettato l’arte tradizionale giapponese verso una nuova modernità, mantenendone la struttura collettiva ma iniettandole nuova vita con influenze occidentali e tecniche raffinate.

Il cuore pulsante di questa rivoluzione è stato l’editore Watanabe Shōzaburō, una sorta di producer visionario ante litteram che ha creduto fortemente nella possibilità di rinnovare l’antica arte della xilografia giapponese. E lo ha fatto senza tradirla, bensì circondandosi di alcuni dei più grandi maestri dell’epoca, dando vita a una produzione collaborativa che ricorda un po’ lo sviluppo di un videogioco: c’è l’artista (il concept designer), l’incisore (il programmatore), lo stampatore (il graphic engine) e, ovviamente, l’editore (il publisher). Un team multidisciplinare ante-litteram, che lavorava in sinergia per creare qualcosa di straordinariamente bello e coerente.

I protagonisti del movimento: artisti come personaggi di un manga storico

Se i maestri dell’ukiyo-e erano i boss di fine livello del periodo Edo, gli artisti dello Shinhanga sono gli eroi tragici e raffinati di una visual novel storica. E ognuno di loro porta in dote un’estetica che racconta un pezzo del Giappone in trasformazione.

Itō Shinsui è il primo che ti cattura lo sguardo. Le sue donne, dai tratti delicati, sembrano appena uscite da una serie anime ambientata in epoca Taishō: malinconiche, eleganti, immerse in un tempo sospeso. La loro bellezza è rarefatta, quasi intoccabile, come se ogni stampa fosse il fermo immagine di un sogno sfuggente.

Kawase Hasui è il maestro della luce. Ogni suo paesaggio è un mondo a sé, un piccolo open world intriso di atmosfere intime e struggenti. Le sue città, i templi, i fiumi: tutto è pervaso da una cura maniacale per le stagioni, per la luce del mattino o della sera, per i riflessi dell’acqua. È come se ci trovassimo davanti a un concept visivo per un JRPG poetico, dove ogni scorcio ha una sua storia.

Hashiguchi Goyō, infine, è l’anima sofisticata e introspettiva del gruppo. Le sue raffigurazioni femminili sembrano studi psicologici, character study in stile artbook deluxe. Ogni dettaglio, dai capelli alla postura, è studiato per trasmettere emozione e profondità, in un’epoca in cui anche le donne cominciavano a conquistare nuovi ruoli nella società.

Un’esperienza immersiva alla maniera nerd

Ora, se pensate che tutto questo si limiti a guardare delle stampe appese alle pareti, preparatevi a un twist degno di un anime isekai. La mostra romana è un’esperienza sensoriale totale. Non solo potremo ammirare queste opere meravigliose, ma ci troveremo anche circondati da kimono autentici, fotografie rarissime e oggetti d’arredo dell’epoca, che trasformano i corridoi del museo in veri e propri scenari da dorama storico.

L’atmosfera è così ben ricreata che sembra quasi di trovarsi dentro un film di Ozu o una missione secondaria di “Ghost of Tsushima”, dove tutto — dai tessuti alle luci — contribuisce a immergerti in un tempo perduto, ma mai dimenticato. È un viaggio nel cuore del Giappone più profondo, un Giappone che non troverete su Wikipedia o nei manuali scolastici, ma solo qui, sospeso tra xilografie e sogni in technicolor.

Una rivoluzione che parla al presente

Gli Shinhanga non sono solo una curiosità storica o una chicca per collezionisti. Sono un ponte tra epoche, un esempio perfetto di come l’arte possa reinventarsi restando fedele a se stessa. In un mondo in cui l’identità culturale è spesso diluita o strumentalizzata, questo movimento ci mostra come la tradizione possa evolversi senza scomparire, diventando ancora più potente nella sua espressione.

E c’è qualcosa di profondamente nerd in tutto questo: la passione per i dettagli, l’amore per le radici, la voglia di esplorare mondi lontani nel tempo e nello spazio. Non stupisce che molti collezionisti contemporanei — anche nell’ambito della cultura pop — abbiano riscoperto lo Shinhanga come nuova frontiera estetica: tra cover di album, edizioni limitate di artbook e perfino influenze nel character design di certi anime o videogiochi.

Il Giappone ti aspetta. A Roma.

Se state ancora cercando una scusa per visitare Roma quest’estate, questa è la vostra occasione d’oro. La mostra “Gli Shinhanga” resterà aperta fino al 7 settembre 2025, con orari pensati per tutti (dal martedì al venerdì 11:00 – 19:30, sabato e domenica fino alle 20:30). Un’estate intera per vivere un’esperienza irripetibile, che vi farà guardare il Giappone con occhi nuovi.

E ricordate: ogni stampa è una finestra sul tempo. E dietro quella finestra, se guardate bene, ci siete anche voi. Forse in un kimono, forse con una katana al fianco, forse solo con lo sguardo pieno di meraviglia.


E ora tocca a voi, amanti del Sol Levante, dell’arte, del cosplay e delle cose belle: avete già visitato la mostra? Qual è il vostro artista preferito tra i maestri dello Shinhanga? Fatecelo sapere nei commenti oppure condividete questo articolo sui vostri social! Raccontateci la vostra esperienza, postate le vostre foto e taggateci con #CorriereNerd e #ShinhangaRoma. Che l’estate diventi un viaggio nell’arte… con stile nipponico!

Yoshitaka Amano: Amano Corpus Animae – A Roma più grande mostra europea dedicata al Sensei

Dopo il grande successo ottenuto a Milano, la straordinaria mostra “Amano Corpus Animae” arriva finalmente a Roma. Dal 28 marzo al 12 ottobre 2025, il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà l’evento dedicato al leggendario Yoshitaka Amano, uno degli artisti più influenti nel mondo dell’animazione, del videogioco e dell’illustrazione contemporanea. Ideata e sviluppata da Lucca Comics & Games e curata da Fabio Viola, la mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto organizzativo di Zètema.

Con oltre 200 opere originali, tra cel d’animazione, dipinti e oggetti di culto, “Amano Corpus Animae” ripercorre cinque decenni di carriera del maestro di Shizuoka, offrendo ai visitatori un viaggio immersivo nella storia dell’intrattenimento visivo mondiale. Dalla Tatsunoko a Final Fantasy, dai primi schizzi per le serie animate degli anni ’70 fino alle opere più recenti, la mostra celebra il genio creativo di Amano, capace di abbattere le barriere del tempo e imprimere la propria visione nell’immaginario collettivo.

Tra i momenti più attesi dell’esposizione, spicca la sezione dedicata alla collaborazione tra Amano e Michael Moorcock, autore della saga di “Elric di Melnibonè”. Per la prima volta in Italia, saranno esposte sei tavole che mostrano la genesi delle opere più celebri del maestro, influenzando profondamente l’estetica di Final Fantasy. Un’occasione unica per ammirare l’incontro tra due giganti della narrativa e dell’illustrazione.

Un’altra rarità è il cabinato di “Esh’s Aurunmilla”, un arcade che anticipa di tre anni l’ingresso di Amano nel mondo videoludico, esposto per la prima volta. Gli amanti della saga di Final Fantasy potranno esplorare una sezione dedicata con quasi 50 opere, tracciando un percorso visivo che va dal 1987 a oggi. Per gli appassionati dell’animazione, sarà possibile visitare la ricostruzione della “character room” della Tatsunoko, lo studio in cui Amano ha iniziato la sua carriera tra il 1970 e il 1976.

La mostra si sviluppa attraverso quattro grandi sezioni tematiche. Si parte dalle “Origini”, un viaggio nei primi lavori di Amano per anime storici come “Gatchaman” e “Tekkaman”, che hanno segnato il suo esordio nel mondo dell’animazione giapponese. Si prosegue con “Icons”, una sezione che esplora l’influenza di Amano sulla cultura pop occidentale, con le sue straordinarie illustrazioni per “Sandman” di Neil Gaiman e le variant cover di celebri personaggi come “Batman”, “Superman” e “Wolverine”. “Game Master” è interamente dedicata ai videogiochi, con un focus speciale sulla saga di “Final Fantasy”, a cui Amano ha donato il suo inconfondibile stile visivo. Infine, “Free Spirit” presenta la produzione più recente dell’artista, con opere mature e innovative, tra cui i tre poster realizzati per il Centenario Pucciniano di Lucca Comics & Games 2024.

Oltre all’esposizione fisica, l’evento offre esperienze immersive grazie alla realtà virtuale, che permetterà ai visitatori di esplorare gli studi dell’artista a Tokyo e accedere a opere inedite mai esposte prima.

La poliedricità di Amano emerge in ogni angolo della mostra, con riferimenti alla moda, al design, all’editoria e al teatro, dimostrando come il maestro abbia influenzato trasversalmente il mondo delle arti visive. Dai primi schizzi per “Pinocchio” negli anni ’70 alle collaborazioni con DC e Marvel, fino ai più recenti lavori dedicati a “Lady Butterfly”, “Tosca” e “Turandot”, “Amano Corpus Animae” rappresenta una celebrazione totale dell’universo visionario di un artista senza tempo.

L’appuntamento di Roma promette di essere un evento imperdibile per appassionati di animazione, videogiochi e illustrazione, offrendo una panoramica unica su un maestro capace di trasformare ogni tratto in pura magia visiva.

Informazioni pratiche:

  • Luogo: Museo di Roma a Palazzo Braschi
  • Date: 28 marzo – 12 ottobre 2025
  • Orari: 10:00 – 19:00 (chiuso il lunedì)
  • Biglietti: disponibili online e in loco

Per maggiori informazioni e prenotazioni,

Il Balloon Museum torna a Roma con “Euphoria – Art is in the Air”: un’esperienza interattiva unica

Il Balloon Museum è un fenomeno globale che ha saputo conquistare il cuore di oltre 6 milioni di visitatori in tutto il mondo. Dopo il successo travolgente delle sue precedenti mostre, torna a Roma con un evento imperdibile: “Euphoria – Art is in the Air“. La nuova esposizione, che aprirà il 20 dicembre 2024 alla Nuvola di Fuksas, promette di trasportare il pubblico in un’esperienza unica, dove arte e interattività si incontrano, creando un viaggio tra emozioni, colore e leggerezza. La mostra sarà visitabile fino al 30 marzo 2025.

La Nuvola dell’Eur ospiterà questa straordinaria rassegna, che si distingue per il suo approccio innovativo all’arte gonfiabile. Con il patrocinio del Comune di Roma e del Ministero della Cultura, “Euphoria” si propone di celebrare la trasformativa potenza dell’arte, invitando i visitatori a riflettere sulla leggerezza dell’esistenza, sull’interazione e sul potere comunicativo degli “Inflatable Art”. Questa mostra inedita, curata da Valentino Catricalà con la collaborazione di Antonella Di Lullo, accoglie 20 opere interattive di artisti internazionali, che esplorano il tema dell’aria attraverso installazioni monumentali capaci di stupire e affascinare il pubblico di ogni età.

Una delle caratteristiche più affascinanti di “Euphoria” è la sua capacità di stimolare il coinvolgimento diretto del pubblico. Le opere esposte sono pensate per essere veri e propri contenitori di emozioni, scoperte e interazioni. Il palloncino, come forma d’arte, non è più solo un oggetto ludico, ma diventa un medium che permette di accogliere e trasmettere messaggi profondi. In quest’ottica, il Balloon Museum invita i visitatori a interagire con le installazioni, rompendo la barriera tra l’opera d’arte e lo spettatore.

Valentino Catricalà, curatore di Euphoria, ha dichiarato:

“Grazie a questa mostra  il gonfiabile e le sue declinazioni artistiche sono visti da una nuova luce: quella dell’arte visiva, che analizza una società in continua evoluzione”.

Questo approccio è stato fortemente voluto anche da Roberto Fantauzzi, presidente di Lux Entertainment S.p.A., che ha sottolineato come il Balloon Museum abbia sempre creduto nel potenziale espressivo dell’infanzia, trasformando oggetti semplici e puri come i palloncini in mezzi potenti di comunicazione.

Gli artisti che partecipano a questa mostra sono alcuni dei nomi più importanti dell’arte contemporanea internazionale. Tra loro troviamo Carsten Höller, Philippe Parreno, Marta Minujín, Ryan Gander, A.A. Murakami, Karina Smigla-Bobinski, Cyril Lancelin e molti altri. Ogni opera è un viaggio immersivo, una riflessione sul cambiamento, sull’emozione e sul potere della leggerezza.

In particolare, Karina Smigla-Bobinski, con la sua celebre opera “ADA”, e altre installazioni interattive sfideranno i visitatori a diventare parte integrante dell’opera stessa, invitandoli a esplorare i confini tra realtà e immaginazione, tra arte e gioco. Le installazioni sono pensate per creare stupore e meraviglia, facendo vivere al pubblico un’esperienza immersiva che stimola la fantasia, ma anche la riflessione.

Il Balloon Museum, che ha già fatto tappa in diverse città del mondo, dalla Spagna agli Stati Uniti, approda nuovamente a Roma con “Euphoria – Art is in the Air”. La capitale, che aveva già accolto il museo nel 2022 con grande entusiasmo, si prepara ora a ospitare un evento che sarà ancora più sorprendente e coinvolgente, grazie all’allestimento esclusivo alla Nuvola dell’Eur, uno degli spazi più suggestivi della città.

L’interattività sarà la chiave dell’esperienza, con opere che invitano alla partecipazione diretta. Ogni installazione non è solo da osservare, ma da vivere. Che si tratti di grandi sculture gonfiabili o di installazioni che sfruttano la luce e il movimento, il Balloon Museum è un’occasione unica per esplorare un mondo in cui l’arte abbatte le barriere e apre le porte alla fantasia e all’emozione.

Dopo il suo passaggio a Roma, la mostra “Euphoria – Art is in the Air” continuerà il suo tour internazionale, spostandosi dal 5 giugno al 28 agosto 2025 al Gran Palais di Parigi, dove sarà pronta a conquistare anche il pubblico francese. L’appuntamento romano è un’opportunità imperdibile per vivere un’esperienza fuori dal comune, un viaggio nell’arte che emoziona e coinvolge, un’esperienza che, come il palloncino stesso, fluttua leggera, ma intensa.

Se siete pronti a lasciarvi sorprendere dalla magia dell’arte gonfiabile, non perdete l’occasione di visitare “Euphoria – Art is in the Air” alla Nuvola dell’Eur. I biglietti sono già disponibili in Early Bird, quindi affrettatevi a prenotare il vostro posto per questa esperienza unica. Non dimenticate, infatti, che l’arte è nell’aria e vi aspetta a Roma!

Esplora il mondo dei Webtoon Coreani con la mostra “K-Comics World tour in Italy”

Sei un appassionato di Webtoon coreani? Allora non puoi perderti la mostra “K-Comics World tour in Italy” che si sta tenendo a Roma, presso l’Istituto Culturale Coreano in via Nomentana 12. L’evento, organizzato dalla KOCCA (Korea Creative Content Agency) in collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano in Italia, offre una panoramica approfondita sulla storia dei Manhwa (fumetti coreani) e dei Webtoon, con un focus su due opere emblematiche del genere: What’s wrong with Secretary Kim? (김비서가 왜 그럴까?) e Solo Leveling (나 혼자만 레벨업).

Dopo il suo debutto nelle Filippine lo scorso giugno, la mostra ha fatto tappa in diverse nazioni, tra cui Indonesia, Vietnam e Belgio, per culminare a Roma dal 25 ottobre al 29 novembre. La presentazione è gratuita e offre al pubblico italiano l’opportunità unica di immergersi nell’universo dei Webtoon coreani, un fenomeno che ha preso piede a livello mondiale, tanto da essere considerato oggi una delle espressioni culturali più rilevanti dell’era digitale.

Il termine Manhwa (만화) è utilizzato in Corea del Sud per indicare i fumetti in generale, ma all’estero è diventato sinonimo di fumetti coreani, distinguendosi così dal Manga giapponese e dal Manhua cinese. I Webtoon, invece, rappresentano una forma di fumetto digitale che si sviluppa in episodi, concepiti per essere letti principalmente su dispositivi mobili, e sono diventati sempre più popolari grazie alla loro accessibilità e alla varietà di contenuti disponibili online, spesso gratuiti. Questo formato ha registrato una crescita straordinaria, con un giro d’affari che negli Stati Uniti ha raggiunto i 5,91 miliardi di dollari. La mostra K-Comics World tour in Italy si propone di far conoscere al pubblico italiano non solo la storia e l’evoluzione del Manhwa, ma anche di esplorare l’incredibile creatività dei Webtoon, che hanno conquistato milioni di lettori in tutto il mondo.

Tra le opere in mostra, due titoli spiccano per la loro enorme popolarità e il loro impatto culturale: Solo Leveling e What’s wrong with Secretary Kim?.

Solo Leveling, un Webtoon del 2018, ha raggiunto l’incredibile cifra di 14,3 miliardi di visualizzazioni in 24 paesi, tra cui Corea, Giappone, Cina e Stati Uniti. La sua trama avvincente, che segue le avventure di un cacciatore di mostri che acquista poteri straordinari, ha conquistato un pubblico globale. Recentemente, Solo Leveling è stato adattato anche in un videogioco e in una serie animata, incrementando ulteriormente la sua popolarità. Questo titolo ha rotto record e ha consolidato il Webtoon come un formato capace di sfidare e superare i limiti delle tradizionali pubblicazioni fumettistiche.

D’altro canto, What’s wrong with Secretary Kim? (anche conosciuto come “Cos’è che non va con la Segretaria Kim?”) è un Webtoon romantico che gioca con temi di vita quotidiana e relazioni in modo ironico e leggero, permettendo ai lettori di identificarsi facilmente con i suoi protagonisti. La storia di un segretario perfetto e il suo boss arrogante che sviluppano una complicata relazione sentimentale ha riscosso un enorme successo non solo in Asia, ma anche in Nord America ed Europa. Il Webtoon ha anche ispirato un adattamento televisivo e un musical, dimostrando la sua forza narrativa e la capacità di catturare il pubblico attraverso diversi mezzi.

L’apertura della mostra il 25 ottobre è stata celebrata con una cerimonia speciale, durante la quale l’autrice di What’s wrong with Secretary Kim?, Kim Myeong-Mi, ha partecipato a un drawing show, un’esibizione dal vivo che ha affascinato tutti i presenti. Il giorno seguente, il 26 ottobre, l’autrice ha tenuto un talk show per approfondire il tema dell’arte dei fumetti coreani, un’occasione imperdibile per gli appassionati e i curiosi di scoprire il dietro le quinte della creazione di un Webtoon.

La mostra sarà aperta gratuitamente dal 28 ottobre al 29 novembre, dal lunedì al venerdì, con orari dalle 10:00 alle 18:00, permettendo così a tutti di visitarla durante la settimana. L’evento è un’opportunità unica per scoprire da vicino il fenomeno dei Webtoon, che continua a crescere e a influenzare la cultura pop globale. Se sei un fan dei fumetti digitali, non perdere questa occasione di immergerti nel mondo dei Manhwa e dei Webtoon coreani, esplorando l’evoluzione di un genere che sta riscrivendo le regole del fumetto moderno.