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Dungeons & Dragons: L’Onore dei Ladri

Dungeons & Dragons: L’Onore dei Ladri (Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves), porta in un’avventura divertente e ricca di azione sul grande schermo lo straordinario mondo e lo spirito del leggendario gioco di ruolo D&D creato dai mitici Gary Gigax e Dave Arneson nel 1974. Come sappiamo, nel corso di quasi cinquant’anni, il gioco ha creato un vero e proprio franchise mondiale fatto di romanzi, fumetti, videogiochi, serie tv e ben tre film, che però non sono riusciti ad ottenere successo sperato.

Il film, diretto da Jonathan Goldstein & John Francis Daley è interpretato da Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis, Chloe Coleman, Daisy Head e Hugh Grant ed è prodotto da Paramount Pictures in associazione con eOne e sarà distribuito in Italia da Eagle Pictures il 30 marzo 2023.

Dungeons & Dragons: L’Onore dei Ladri è ambientato nella campagna di Forgotten Realms, una delle più classiche ambientazioni di D&D. Un affascinante ex Arpista diventato ladro fugge dalla prigione in cui è stato rinchiuso insieme a una barbara. I due si uniscono a un mago e a un druido formando una piccola squadra che cercherà di recuperare da un truffatore il bottino frutti di una rapina e che ha permesso a quest’ultimo di diventare Signore di Neverwinter. Ma il traditore è alleato di una potente maga che ha in serbo qualcosa di molto più sinistro.

Dungeons & Dragons: L’Onore dei Ladri è un film che saprà divertire e appassionare gli amanti del genere fantasy, ma anche chi non conosce il gioco di ruolo da cui è tratto. Il film è infatti una commedia d’azione avvincente, ricca di colpi di scena, humor e spettacolo. I protagonisti si calano perfettamente nei panni dei loro personaggi, dando vita a una squadra affiatata e carismatica.

Il film riesce a trasmettere lo spirito e il fascino del gioco di ruolo, grazie a una sceneggiatura ben scritta, che mescola avventura, magia, intrighi e umorismo, e a una regia dinamica ed efficace, che sfrutta al meglio gli effetti speciali e le scenografie.

Dungeons & Dragons: L’Onore dei Ladri è un film che non delude le aspettative, ma anzi le supera, offrendo un’esperienza cinematografica di alto livello, che saprà soddisfare sia i fan del gioco di ruolo, sia il pubblico più ampio. Il film è un omaggio al mondo di Dungeons & Dragons, ma anche una storia originale e appassionante, che si distingue per la sua qualità e la sua originalità. Un film da non perdere per gli amanti del fantasy e dell’avventura.

 

Aoxena: Cosplayer, Reenactor, Fotomodella e TikToker da 100k followers

Sandra, in arte Aoxena, è una talentuosa Cosplayer, Reenactor, Fotomodella e TikToker italiana di 23 anni, con oltre 100k followers, conosciuta per la sua somiglianza con l’attrice americana Michelle Rodriguez. I suoi cosplay di personaggi forti e determinati la rendono una vera icona nel panorama cosplay italiano. La talentuosa creativa ha la passione della recitazione fin da bambina, affrontando spettacoli in teatro già dall’età di 9 anni grazie alla danza. Nel 2018 e nel 2019 partecipa come performer al workshop “Performing Ars Captiva”, un progetto di Devising Theatre, performando non solo con il corpo e la mente, ma soprattutto con le emozioni. Il tutto diretto dal regista inglese Peater Kirk, arrivato in italia direttamente da Londra.

Aoxena entra nel mondo del cosplay avviene con la impersonificazione di Lara Croft, direttamente dal videogame di “Tomb Raider, Angel Of Darkness”, entrando a far parte del gruppo “Tomb Raider Italia” nel 2018. Sempre nel 2018 Entra a far parte dell’associazione culturale italiana di Reenactment “Umbrella Italian Division”, dove per la prima volta entra nei panni di uno dei personaggi dell’attrice Michelle Rodriguez, interpretando Rain Ocampo, dal mondo della saga di film di Resident Evil. Nella U.I.D. Sandra impersonifica Rain Ocampo, non solo grazie ai costumi costruiti manualmente da lei ed indossati, ma anche con il peopeio corpo e la propria voce. Nel 2019 interpreta per la prima volta il personaggio di “The Fast and The Furious” Letty Ortiz, da dove poi verrà fondato il gruppo Fast And Furious Italian Cosplay, insieme ad Emanuele, in arte Emavox, che interpreterà il personaggio di Dominic Toretto, proprietario della Civic EJ1 Coupé of America. All’interno di questo gruppo possiamo trovare l’impersonificazione di diversi personaggi della saga, interpretati dai seguenti cosplayer Jinko aka Han Seoul-Oh, Alessandra aka Mia Toretto, Flaviano aka Luke Hobbs, Federica aka Riley Hicks e Lucian aka Deckard Shaw.

Sandra ha interpretato, nella sua carriera da cosplayer, diversi personaggi tratti da film, videogiochi e molto altro. Fra questi possiamo vedere Lara Croft, Pocahontas, Rain Ocampo, Letty Ortiz, Rosita Espinosa, Harley Quinn ed altri personaggi original inventati. Tutti i costumi vengono maggiormente costruiti da lei in casa, usufruendo anche dell’aiuto di vari siti di vendita online.

Per saperne di più e vedere direttamente i suoi lavori la trovate su tutti i social come @aoxena (TikTok, Instagram) e potrete trovare maggiori informazioni per quanto riguarda ul gruppo dedicato a Fast and Furious.

 

Fast & Furious 9 – Secondo Trailer Ufficiale (Universal Pictures)

F9 è il nono capitolo di Fast & Furious, la saga che appassiona da due decenni e che ha incassato oltre 5 miliardi di dollari in tutto il mondo. Il Dom Toretto di Vin Diesel sta conducendo una vita tranquilla fuori dal giro, con Letty e suo figlio, il piccolo Brian, ma sanno che il pericolo è sempre in agguato al di là del loro pacifico orizzonte. Questa volta, una nuova minaccia costringerà Dom a confrontarsi con i peccati del suo passato, se vuole salvare coloro che più ama. La sua squadra si riunisce nuovamente per fermare un complotto a risonanza mondiale guidato dal più abile assassino e pilota ad alte prestazioni che abbiano mai incontrato: il fratello rinnegato di Dom, Jakob (John Cena, l’imminente The Suicide Squad).

 

Fast & Furious 9 vede il ritorno alla regia di Justin Lin, che ha diretto il terzo, il quarto, il quinto e il sesto capitolo della saga, quando cioè è diventata un successo globale. L’azione sfreccia in tutto il mondo, da Londra a Tokyo, dall’America centrale a Edimburgo, e da un bunker segreto in Azerbaigian alle strade brulicanti di Tblisi.

Lungo la strada, i vecchi amici risorgeranno, i vecchi nemici torneranno, la storia verrà riscritta, e il vero significato della famiglia verrà messo alla prova come mai prima d’ora. Tornano a recitare nel film Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Jordana Brewster, Nathalie Emmanuel e Sung Kang, al fianco delle attrici premiate con l’ Oscar® Helen Mirren e Charlize Theron.

Fanno parte del cast di Fast & Furious 9 anche la superstar premio Grammy, Cardi B, nei panni del nuovo personaggio del franchise Leysa, una donna legata al passato di Dom, e il re del Reggaeton, Ozuna, in un ruolo cameo. Fast & Furious 9 è prodotto da Neal H. Moritz, Vin Diesel, Jeff Kirschenbaum, Joe Roth, Justin Lin, Clayton Townsend e Samantha Vincent.

 

Machete: un film d’azione esplosivo e divertente

Machete è un film del 2010 diretto da Robert Rodriguez e Ethan Maniquis, ispirato al finto trailer presente nei primi minuti del film Grindhouse – Planet Terror dello stesso Rodriguez insieme a Quentin Tarantino. Il film è un omaggio al genere dei film di sfruttamento e di serie B, e include alcune scene dal trailer originale.

Il protagonista del film è Machete Cortez, interpretato da Danny Trejo, un ex agente federale messicano che viene tradito dal suo capo corrotto e dal signore della droga Rogelio Torrez, interpretato da Steven Seagal. Torrez uccide la moglie e la figlia di Machete, che viene creduto morto. Tre anni dopo, Machete vaga in Texas in cerca di lavoro, finché non viene assoldato da Michael Booth, interpretato da Jeff Fahey, per uccidere il senatore John McLaughlin, interpretato da Robert De Niro. McLaughlin è un politico razzista e xenofobo che vuole aumentare i controlli al confine con il Messico e ridurre il numero di immigrati illegali. Machete accetta l’incarico, ma scopre che si tratta di una trappola orchestrata da Booth per far sembrare che un immigrato messicano abbia tentato di assassinare il senatore, e così guadagnare il sostegno pubblico per la sua campagna elettorale.

Machete riesce a scampare alla morte e si mette in contatto con Luz, interpretata da Michelle Rodriguez, la leader di un gruppo di ribelli messicani chiamati “La Rete”. Luz lo aiuta a organizzare una vendetta contro Booth e i suoi complici, tra cui il capo dei vigilantes Von Jackson, interpretato da Don Johnson. Nel frattempo, Machete si trova coinvolto in una relazione con Sartana Rivera, interpretata da Jessica Alba, un’agente dell’immigrazione che inizialmente lo insegue ma poi si schiera dalla sua parte. Il film presenta anche altri personaggi come il padre Cortez, interpretato da Cheech Marin, il fratello prete di Machete che lo aiuta con le sue armi; April Booth, interpretata da Lindsay Lohan, la figlia drogata di Michael Booth che viene rapita da Machete e si unisce alla sua causa; e Osiris Amanpour, interpretato da Tom Savini, un assassino professionista ingaggiato per uccidere Machete.

Machete è un film ricco di azione, violenza, umorismo e ironia. Il film non si prende sul serio e gioca con i cliché del genere, come le scene esagerate, i dialoghi semplicistici e le situazioni improbabili. Il film è anche una critica sociale alla situazione degli immigrati messicani negli Stati Uniti e alla corruzione politica. Il film ha avuto un buon successo di pubblico e di critica, ed è stato seguito da un sequel nel 2013, Machete Kills, in cui Machete viene reclutato dal presidente degli Stati Uniti per fermare un trafficante d’armi e un rivoluzionario messicano. Il sequel presenta anche la partecipazione di Lady Gaga, Mel Gibson e Marko Zaror.

Machete è un film consigliato agli amanti del cinema d’azione e dell’intrattenimento spensierato. Il film è disponibile su diverse piattaforme di streaming online.

Resident Evil Retribution: Un Capitolo che Perde la Sua Forza tra Azione e Simulazione

Resident Evil: Retribution è, senza dubbio, un capitolo che divide. Diretto da Paul W. S. Anderson, il film rappresenta il quinto episodio della saga cinematografica basata sull’omonima serie di videogiochi di Capcom. Ancora una volta, Milla Jovovich torna nei panni di Alice, un personaggio che ha evoluto nel corso dei film ma che, in questo capitolo, sembra essere prigioniera di un loop narrativo che la rende sempre più distaccata dalla trama stessa. La domanda che sorge spontanea dopo aver visto Resident Evil: Retribution è: cosa c’è di nuovo da dire in questa storia? La risposta, purtroppo, sembra essere “poco” o, forse, “niente”.

Il film si apre con un espediente narrativo interessante, ma non particolarmente innovativo: Alice, la protagonista, è intrappolata in una struttura sottomarina nel Polo Nord, dove l’Umbrella Corporation sta testando il T-virus tramite cloni e simulazioni. Questo setting, che si rivela una sorta di videogioco all’interno di un film, offre la premessa di un’azione a tutto campo, con ambienti che cambiano rapidamente e un ritmo incalzante, ma alla fine non fa che minare l’effetto di suspense. Sapere fin dall’inizio che tutto ciò che vediamo è una simulazione riduce ogni possibile senso di rischio. Alice, consapevole del suo status da “protagonista di un videogioco”, sembra muoversi in un mondo dove ogni minaccia è soltanto un ostacolo temporaneo, un malinteso che non intacca minimamente il suo inarrestabile progresso.

La regia di Anderson, sebbene mantenga l’energia visiva tipica della saga, non riesce più a stupire. L’azione è amplificata da esplosioni, combattimenti e sequenze spettacolari, ma la sensazione di “già visto” si fa prepotente. I vecchi nemici e alleati di Alice, come Rain Ocampo e Carlos Olivera, fanno il loro ritorno in questo episodio, ma il tutto appare come una reiterazione di dinamiche già esplorate in precedenza, senza quel brio che aveva contraddistinto i primi capitoli.

A livello narrativo, Resident Evil: Retribution manca di quella coesione che aveva reso i primi film più coinvolgenti, con un’introduzione di personaggi più sfaccettati e una trama che, seppur semplice, aveva un minimo di tensione. Qui, invece, ogni dialogo appare superfluo e, anche se la presenza di un elemento nuovo come Becky, la bambina sorda che crede che Alice sia sua madre, avrebbe potuto aggiungere una dimensione emotiva interessante, viene purtroppo relegata a un ruolo di scarsa rilevanza.

L’aspetto visivo, al contrario, è impeccabile: gli effetti speciali sono all’altezza del nome che porta la saga, e la tridimensionalità è utilizzata con un certo gusto, accentuando le sequenze di combattimento e aggiungendo una certa spettacolarità agli ambienti. Tuttavia, questi elementi visivi non bastano a sollevare il film dal suo inevitabile destino di mediocrità. Il film è spesso una sequenza di immagini mozzafiato, senza mai trovare una connessione autentica con lo spettatore, un po’ come un videogioco che si gioca senza emozione.

Il vero problema, però, è che Resident Evil: Retribution è un film che si prende troppo sul serio, pur senza avere il minimo accenno di profondità narrativa. Anderson sembra essersi perso in un turbine di effetti speciali e combattimenti, dimenticandosi che una trama solida e dei personaggi ben sviluppati sono ciò che rende un film coinvolgente. In fin dei conti, Resident Evil: Retribution si configura come un passo indietro rispetto ai suoi predecessori, segnato dalla sensazione di essere una mera preparazione per un seguito che, nella sua formulazione, non sembra mai decollare.

Milla Jovovich, pur continuando a incarnare Alice con una certa carica, sembra ormai una figura intrappolata in un copione che non ha più nulla da dire. L’ironia che aveva contraddistinto i primi film è qui assente, e lo sguardo in macchina di Alice, che sfida costantemente le minacce, diventa un gesto che non emoziona più. È una performer che, più che protagonista, appare quasi una comparsa in un mondo che non ha più nulla da offrirle.

Resident Evil: Retribution è, dunque, un film che si lascia guardare per la sua spettacolarità, ma che non ha nulla da aggiungere alla saga. È come un videogioco in cui non ci si può emozionare, un’esperienza che lascia ben poco dietro di sé. Non è un capitolo memorabile, e per chi sperava in un’evoluzione interessante della saga, è piuttosto una delusione.

World Invasion – il mistero della battaglia di Los Angeles

Per anni sono stati documentati casi di avvistamento di Ufo in tutto il mondo: Buenos Aires, Seoul, Francia, Germania, Cina. Ma nel 2011, quando la Terra sarà sotto l’attacco di forze sconosciute, quelli che erano stati solo degli avvistamenti diventeranno una terrorizzante realtà.  Mentre gli esseri umani vedranno distrutte le più grandi città del mondo, Los Angeles resterà l’ultima speranza dell’umanità in una battaglia che nessuno si aspettava. Un Sergente dei Marines (Aaron Eckhart) e la sua nuova squadra saranno chiamati a prendere posizione e a difendere il mondo da un nemico  mai visto prima.

La “vera” La Battaglia di Los Angeles si svolse 25 febbraio 1942 quanndo 100.000 persone hanno avvistato qualcosa nei cieli di Los Angeles. Oltre 1.400 colpi anti-aereo sono stati sparati senza alcun risultato dall’esercito americano. Improvvisamente uno strano velivolo non identificato è apparso sopra le spiagge di Santa Monica. L’attacco è durato all’incirca mezzora e alcune persone hanno perso la vita in quella che è passata alla storia proprio come “La Battaglia di Los Angeles”.

 

Nel 2011 ispirandosi al film è stato sviluppato dalla Saber Interactive e prodotto prodotto dalla Konami un videogioco fps, “Battle: Los Angeles”, distribuito per Microsoft Windows, Xbox 360 e PlayStation 3.