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Alessia Bergamo: l’Amazzone del Cosplay italiano che ha conquistato tv, palchi e cuori

Nel vasto universo del cosplay italiano, dove ogni costume racconta una storia, ogni interpretazione incarna un sogno e ogni fiera è un piccolo mondo parallelo, c’è un volto che da anni brilla con luce propria. È quello di Alessia Bergamo, performer poliedrica, cosplayer appassionata, fotomodella, personaggio televisivo e spirito creativo senza confini. Una donna che ha trasformato la sua passione in una vera e propria forma d’arte, diventando una delle figure più iconiche e riconoscibili della scena nerd italiana. Originaria della calorosa Sicilia, ma adottata con affetto dalla bergamasca, Alessia è tutto fuorché ordinaria. Il suo percorso è un caleidoscopio di talenti e sfumature che si intrecciano con naturalezza: spettacolo, televisione, creatività, sensualità e – soprattutto – una sfrenata passione per tutto ciò che è cultura pop, geek e nerd.

Il Cosplay come filosofia di vita

Per Alessia, il cosplay non è solo un hobby, né tanto meno una moda passeggera: è un linguaggio. È l’espressione più autentica del suo essere, un modo per dare forma e colore ai sogni alimentati da videogiochi, anime, manga, film fantasy e supereroi. La scintilla, ci racconta, si è accesa tra una partita alla vecchia PlayStation e i pomeriggi passati davanti ai classici Disney. Da lì, il desiderio di diventare – almeno per un giorno – quella guerriera, quella maga, quell’eroina che tanto l’aveva affascinata sullo schermo, è diventato sempre più ardente. Ma non basta “indossare un costume” per fare cosplay. Alessia lo sa bene. Dietro ogni suo abito c’è ore di lavoro manuale, progettazione, cura nei dettagli, una visione personale e una libertà creativa assoluta. Le sue creazioni spaziano dal gotico allo steampunk, dai mondi apocalittici ai personaggi pucciosi, passando per interpretazioni sensuali che non temono il giudizio e che anzi, celebrano il corpo e la femminilità come parte integrante del personaggio.

L’arte della trasformazione

Uno degli aspetti che più colpisce di Alessia è la sua versatilità interpretativa. È capace di passare con disinvoltura da un personaggio aggressivo come Triss Merigold da The Witcher, a uno più dolce e magico come Sailor Jupiter in versione armor, dimostrando non solo talento tecnico nella realizzazione dei costumi, ma anche una profondissima empatia verso i personaggi che sceglie di incarnare. Il cosplay non è solo tessuto, trucco e parrucca. È emozione, presenza scenica, immedesimazione. È teatro allo stato puro. Un esempio perfetto? Il cosplay di Wonder Woman. Non solo Alessia somiglia incredibilmente all’Amazzone DC Comics per tratti fisici, chioma fluente e corporatura statuaria, ma ne incarna anche lo spirito. Determinata, forte, risoluta e coraggiosa, Alessia affronta la vita proprio come una guerriera moderna. E non è un caso che molti dei suoi follower la vedano come una sorta di Diana Prince del cosplay italiano.

Dal palco delle fiere ai riflettori della TV

La notorietà di Alessia non si limita al mondo cosplay. Il suo carisma e la sua presenza scenica l’hanno portata più volte sotto i riflettori della televisione nazionale, partecipando a trasmissioni come Ciao Darwin con Paolo Bonolis, I Fatti Vostri con Giancarlo Magalli, Forum con Barbara Palombelli, Fuori dal Coro di Mario Giordano, Caduta Libera con Jerry Scotti, Guess My Age con Enrico Papi e tante altre. In ogni occasione, Alessia non ha mai mancato di portare con sé un pizzico di quel mondo colorato e meraviglioso che è il cosplay, cercando – spesso tra l’incredulità e l’ignoranza dei media generalisti – di spiegare che cosa realmente significhi questa parola tanto sconosciuta quanto fraintesa. Ma non si tratta solo di comparsate. Alessia ha portato il cosplay anche nei locali e nei teatri dove si esibisce in spettacoli burlesque unici nel loro genere, sostituendo i classici costumi sensuali con cosplay tematici accompagnati da musiche coerenti. È stata la prima – e ancora oggi l’unica – ad aver unito il burlesque al cosplay in Italia, creando un connubio perfetto tra gioco, sensualità e spettacolo. Un format esplosivo, originale e amatissimo dal pubblico.

Creatività senza regole

Uno dei tratti più distintivi di Alessia è il suo rifiuto degli schemi. Nel suo mondo non esistono vincoli rigidi, solo ispirazioni. I suoi cosplay sono spesso personalizzati, reinterpretati, contaminati. Cambia parrucche, modifica modelli, aggiunge accessori di propria invenzione. E se qualcuno storce il naso? Beh, poco importa. “La parola cosplay vuol dire proprio giocare con i costumi”, dice sorridendo, “e in un gioco non ci sono regole se non quella del divertimento”.

Questo spirito libero l’ha portata a confrontarsi spesso con le critiche – a volte feroci – di chi vive il cosplay in modo troppo competitivo. Ma Alessia non si è mai lasciata fermare. Non ha mai cercato la perfezione stilistica fine a se stessa. Per lei il cosplay è libertà, non performance. È condivisione, non sfida. E forse è proprio per questo che tanti la amano e la seguono con affetto: perché è vera, autentica, senza filtri.

Una comunità in crescita (ma non senza ombre)

Se da una parte i social media hanno aiutato enormemente a diffondere la cultura del cosplay in Italia, contribuendo a renderlo un fenomeno conosciuto e sempre più mainstream, dall’altra hanno esacerbato alcune dinamiche tossiche. Competizione spietata, critiche gratuite, invidie, bodyshaming. Alessia ne ha viste tante e non ha paura di parlarne. Denuncia apertamente l’atteggiamento di chi, dietro una tastiera, si permette di giudicare la qualità di un costume, l’aderenza al personaggio, perfino la fisicità della cosplayer. “A volte sembra di stare all’asilo”, dice con amarezza, “ma io continuo a fare quello che amo, per me stessa e per chi mi sostiene”.

La sua filosofia è chiara: vivi e lascia vivere. Ognuno ha il diritto di esprimersi come vuole, di divertirsi, di essere creativo a modo proprio. Il cosplay può anche essere provocazione, sensualità, trasgressione, e non c’è nulla di male in questo. Il problema non sono i costumi sexy, ma semmai la mancanza di rispetto e di educazione da parte di alcuni. Chi indossa un cosplay audace sa bene a cosa va incontro, ma questo non giustifica mai atteggiamenti invasivi o scorretti.

Il futuro? Sempre in costume, con il sorriso

Oggi Alessia è un punto di riferimento per la community cosplay italiana. La sua fanbase cresce ogni giorno, la sua influenza si fa sentire sia online che dal vivo. La sua forza, però, non sta solo nell’estetica. Alessia ha una storia personale fatta di sfide superate, di identità affermata, di lotte interiori e traguardi raggiunti. È una donna che ha imparato a volersi bene, a non avere paura di essere se stessa, a guardare il mondo con fierezza e determinazione.

Ecco perché Alessia Bergamo non è solo una cosplayer: è un simbolo. Di coraggio, di autoaffermazione, di libertà creativa. E anche se il mondo del cosplay cambierà ancora, lei continuerà a sfilare con i suoi costumi spettacolari, a esibirsi con la sua grinta inconfondibile, a ispirare chi, come lei, crede che nella fantasia ci sia spazio per essere finalmente sé stessi.

Se vi ha incuriosito il viaggio nel mondo di Alessia, vi invito a seguirla sui suoi canali social per scoprire i suoi prossimi progetti, i suoi cosplay inediti e – perché no – lasciarvi ispirare da questa straordinaria artista del sogno: Pagina Facebook, Gruppo FacebookInstagram e YouTube.

E ora tocca a voi: che ne pensate del percorso di Alessia? Vi ritrovate nelle sue parole? Avete vissuto esperienze simili nel mondo del cosplay? Raccontatecele nei commenti e condividete l’articolo sui vostri social per far conoscere questa meravigliosa realtà a più persone possibili. Perché il cosplay, alla fine, è una magia che si vive insieme.

UNIQLO annuncia una nuova collaborazione con RIOT Games per LoL

UNIQLO ha annunciato l’imminente collezione League of Legends UT (la t-shirt di UNIQLO), che verrà lanciata in tutto il mondo il 17 maggio 2021. La collaborazione comprende sei t-shirt esclusive ispirate ai campioni (personaggi) più popolari come Jinx, elementi iconici di gioco come la Landa degli evocatori e i poro, oltre al famoso gruppo musicale femminile delle K/DA.

Ryan Crosby, responsabile del marketing di Riot Entertainment e dei prodotti di consumo di Riot Games ha dichiarato:

“UNIQLO ha l’obiettivo di creare forme di espressione uniche e personalizzate attraverso le sue collezioni UT e condividiamo con loro una passione simile, che noi mettiamo in tutto ciò che creiamo per i giocatori di Riot Games”… Siamo orgogliosi di avere l’opportunità di collaborare con un’azienda che valorizza creatività ed espressione personale in tutte le forme in cui possono manifestarsi.”

Le t-shirt verranno vendute a 14,90 € l’una e saranno disponibili nelle taglie comprese tra XXS e 3XL. La collezione League of Legends UT sarà disponibile in tutto il mondo sul sito web di UNIQLO e nei rivenditori dei seguenti paesi e regioni: Stati Uniti, Australia, Canada, Cina, Europa, Haiti, Hong Kong, India, Giappone, Corea, Malesia, Filippine, Russia, Singapore, Taiwan e Tailandia fino a esaurimento scorte.

La collezione UT fa parte del progetto LifeWear di UNIQLO e comprende una vasta gamma di icone della cultura pop provenienti da tutto il mondo. Gli elementi visivi trasmettono in modo semplice e diretto l’individualità e l’umore di chi indossa queste magliette. Fino ad oggi, la serie può vantare collaborazioni con altri marchi famosi in tutto il mondo come MARVEL, Disney e altri ancora.

Dal suo lancio nel 2009, League of Legends è cresciuto fino a diventare uno dei giochi per PC più popolari al mondo e un vero e proprio baluardo degli eSport. Ogni giorno, LoL registra un picco di circa 8 milioni di giocatori connessi contemporaneamente in tutto il mondo ed è diventato una fonte di ispirazione per molti progetti multimediali nel mondo della musica, dei fumetti, della TV e tanto altro. Le finali del suo Campionato Mondiale, uno dei tornei più prestigiosi e seguiti al mondo, nel 2020 sono state viste online da 21,8 milioni di spettatori in media al minuto (AMA), una cifra record per gli eSport.

Per ulteriori informazioni, seguite @leagueoflegends su Twitter, Instagram e Facebook.

MissHatred, conosciamo la leggenda di Jessica Armanetti

Oggi vogliamo dedicare uno speciale ad una cara amica, Jessica Armanetti, conosciuta anche come la sua gamertag “MissHatred”. Una ragazza eccezionale con una grandissima passione per i Videogiochi, Digital Marketing, il mondo Cosplay, l’arte del Make-up, l’Astronomia e tanti altri interessi nell’ambito artistico. Jessica ha scelto il suo nickname durante il periodo in cui giocava ad Halo 3, quindi nel 2007. Il nick significa, tradotto, “Miss odiata”.  E’ nato perché quando Jessica giocava e sconfiggeva in LAN o online gli avversari, loro la insultavano perché ai tempi venir battuti da una ragazza (a quanto pare) era fastidioso, e da lì nasce il nome MissHatred. In realtà la storia sarebbe molto più lunga di così…

Il primo videogames di MissHatred è stato Doom, ci giocava insieme a suo padre sin quando aveva 5 anni. Jessica è un’ ex giocatrice competitiva ed una Ex- ProGamer di Halo, con alla spalle un grande numero di tornei con modalità ufficiali MLG tra i quali si è portata a casa più posizioni sul podio. Ha giocato per la multigaming Inferno Esports (ora Dive Esports), soprattutto su Halo 3 ed Halo Reach. Ha presentato inoltre entrambe le edizioni di “Esports Italy”, un evento con fini educativi e divulgativi di una disciplina sportiva affermata negli USA, molto conosciuta a livello Europeo e in forte crescita in Italia.Crede fermamente che l’E-Sports debba essere riconosciuto come qualsiasi altro Sport ufficiale in Italia. Lei è estremamente favorevole all’evoluzione del Gaming come inclusione nelle Discipline Olimpiche, pensa che sia una cosa giusta e che col tempo ci stiamo avvicinando sempre più a questo passo rivoluzionare.

Oltre ai videogiochi, Jessica è stata anche una cosplayer e un’abile truccatrice.  Nel 2013 MissHatred ha portato il suo primo cosplay, ovvero un Sith dall’universo di Star Wars The Old Republic. Da quel momento, Jessica ha iniziato a partecipare a diverse convention in Italia come il Cartoomics, Lucca Comics e durante l’ultimo anno ha iniziato a lavorare in grandi eventi quali Gamescom, Madrid Gamesweek, Akumakun Ireland, Romics, come figurante durante la People Convention a Parigi con gli attori del telefilm Arrow, Flash e Spartacus, Aninite in Austria, Anime Milwaukee negli USA e varie altre fiere proprio grazie all’arte del Cosplay. E’ nata come una passione, poi è diventata in parte lavoro, ora ha perso l’interesse perché si sta dedicando a tutt’altro. Sicuramente il personaggio a cui è più legata è Jinx di  League of Legends, o in generale ai personaggi un pò psycho! Non si è mai ispirata a nessuno, anzi ha sempre fatto personaggi magari non conosciuti, non le è mai interessata la notorietà: che per carità, non è un male in sè, ma pensa che l’obiettivo in primis debba essere un altro. Fare cosplay è prima di tutto passione.  Grazie a questa passione è arrivata a promuovere differenti brand per merchandising ufficiali in varie fiere internazionali e a lavorare con essi, ha presentato sul palco della Sony Playstation Italia a Lucca o durante la ParisGamesWeek in cui ha lavorato per la Square Enix nei panni di Prompto, uno dei protagonisti di Final Fantasy XV.  E’ stata inoltre ospite alla puntata di Ciao Darwin “Reali Vs Virtuali” e a “Guess My Age”. Da quando ha iniziato a fare cosplay (2013) la passione italiana legata al cosplay è molto cambiata: Jessica pensa che con l’aumentare dei social ormai ci si basi troppo sull’apparenza e ai follower, piuttosto che alla passione in se.

 

A differenza di molti, Jessica ha studiato molto per prepararsi alla vita lavorativa con solide basi ed ha recentemente concluso un Master in Digital Marketing e si occupa soprattutto di Social Media Management: eppure non si sente “arrivata”, anzi, Jessica pensa ci sia ancora tantissimo da imparare e da fare. Le piace molto imparare e studiare, e soprattutto pensa che avere una mentalità aperta ed essere umili sia in assoluto la cosa più importante.

Lavora ormai da un anno come host presso il programma televisivo “Crossover Universo Nerd”, programma di intrattenimento Pop Culture su tutte le passioni moderne: dal cinema alle serie tv, dagli anime ai videogiochi e tanto altro ancora. In onda le domeniche e i lunedì sera su 7Gold e sui social. Per Jessica quella di Crossover è stata un’esperienza meravigliosa. Non è facile portare il mondo nerd in tv, ma piano piano ci stanno riuscendo: come lei stessa ci ha dichiarato: “Siamo una grande squadra, voglio bene a tutti i miei colleghi ed amici e ci stiamo facendo “il mazzo” scusate il termine, per fare del nostro meglio. Ci sono ancora tante sorprese che non possiamo svelare :)”.

Per salutarci ci ha detto:Ragazzi grazie di cuore per aver ascoltato la mia storia, è un onore oltre che un piacere. Continuate a fare cosplay, a videogiocare, a leggere, ad imparare!   Non smettete MAI. Ma sempre con tanta umiltà, perchè sarà quella che vi permetterà di migliorare sempre di più. That’s life!”.

Per seguire la meravigliosa vita e professione di Jessica vi consigliamo la sua pagina fb (facebook.com/misshatred/) e instagram (instagram.com/misshatred/) e, prossimamente, su twitch!

 

Debora Taranto si racconta a Satyrnet

Vincitrice del premio speciale, in occasione della seconda edizione di Gallicano Comics, Debora offre parte del suo premio, l’intervista con Satyrnet a tutti i nostri lettori.

Debora Taranto ha 20 anni ed è originaria di un piccolo paese sulla costa Ionica della Calabria, in provincia di Cosenza. Si trasferisce a Roma lo scorso anno per frequentare l’università e dal 2015 entra nel favoloso mondo del cosplay. 

A dir la verità, ci racconta, ha iniziato per puro caso: il suo migliore amico, ai tempi giocatore accanito dell’ormai famosissimo League of Legends, la fece appassionare al famoso videogioco e in particolare al personaggio di Katarina.

Pur non avendo mai tempo per giocare, poiché era sempre impegnata con diversi progetti artistici in ambito scolastico (anche se frequentava il liceo scientifico), con le lezioni di danza classica in cui si diplomò proprio lo scorso anno, e i suoi vari hobbies (disegnare, dipingere, divorare libri fantasy), riuscì a realizzare il suo primissimo cosplay, Red Card Katarina, appena in tempo per la prima edizione del Cosenza ComiCS. In precedenza (alla fine del 2014) aveva realizzato il suo primo costume (Misty dei Pokémon) per una festa, anche se ci confessa di non avere il coraggio di definirlo vero e proprio cosplay. Iniziare con un personaggio “armato” per così dire, fu abbastanza difficile: prima di tutto non aveva ancora le idee chiare su quale fosse il ruolo esatto del cosplayer, in più non aveva la minima idea di quali materiali utilizzare e di come organizzare il lavoro. Così iniziò a vedere video tutorials su internet, ma si rese conto di non conoscere nemmeno la metà dei materiali nominati dagli altri cosplayers (OMG cos’è il foam?! E il worbla?!!), quindi pensò di utilizzare compensato e fogli di rame per creare i due pugnali della skin. Non fu affatto facile, anzi, ogni due minuti spuntava un nuovo problema da risolvere. Nonostante tutte le difficoltà (superate anche grazie all’aiuto del padre e al sostegno della madre e sua sorella) riuscì a terminare il suo primo cosplay e, per quanto piccolo sia il risultato agli occhi degli altri, per Debora fu una grande vittoria.

La sua prima fiera fu fantastica, conobbe un sacco di ragazzi divertentissimi con cui ha un rapporto stupendo. Ricorda che fu in un certo senso costretta a partecipare al contest dai ragazzi che si occupavano delle iscrizioni, anche se non aveva preparato nulla. Difatti, non vinse alcun premio, ma era comunque felicissima di aver partecipato e di aver visto con i suoi occhi le esibizioni degli altri concorrenti, di cui fece tesoro. E così, l’anno successivo (lo scorso aprile) era di nuovo pronta a sfidare se stessa. Per la seconda edizione del Cosenza ComiCS ha realizzato la classic skin di Katarina.

Essendosi nel frattempo trasferita a Roma, è stato molto più facile reperire i famosi materiali dei video tutorial, ma non per questo è stato più semplice imparare a utilizzarli. In effetti non è ancora in grado di utilizzare bene il foam, ci dice, mentre worbla, thibra ecc. le sono ancora del tutto sconosciuti. Ma, come sempre, la sua determinazione ha vinto su tutto e, pur non essendo affatto soddisfatta del risultato ottenuto, partecipò alla fiera. Aveva deciso, però, di non iscriversi al contest, poiché essendo il suo primo tentativo di utilizzo del foam, non si sentiva all’altezza nemmeno di provare a competere con gli altri concorrenti ben più bravi ed esperti di lei. Grazie ad alcuni ragazzi di un gruppo di League of Legends (che per fortuna mi convinsero a iscriversi), cambiò idea e partecipò. Fu una sorpresa sentire il suo nome pronunciato dalla presentatrice, perché non credeva fosse possibile… e invece vinse il premio per il Miglior Cosplay Femminile! Fu davvero una gioia ricevere i complimenti dei suoi amici e parenti, e pensa siano proprio per questo che adesso non riesce a smettere di seguire questa passione nata per caso. Tornata a Roma, decise di fare un salto al Romics insieme ai suoi amici, non c’era mai stata, ci confessa, e successivamente (fine giugno) ha partecipato a un evento organizzato da Epicos al Rainbow Magicland, il Magic Cosplay Land, sempre con la sua Katarina. Anche lì, inaspettatamente, riuscì a vincere il Miglior Femminile. Nel mese di agosto, invece, si è dedicata a un nuovo personaggio, Psylocke da X-Men Apocalypse, con cui ha partecipato alla Gara PRO organizzata da Cospladya Comics & Games a Palermo. Qui il premio più grande per lei sono stati i complimenti per la sua primissima esibizione con katana proprio da Maul Cosplay, grandissimo cosplayer e stuntman tedesco. Ed è proprio con questo personaggio che si è aggiudicata il Premio Speciale della Giuria del Gallicano Comics & Fantasy! 

Questa è la storia, a grandi linee, di come è iniziata la sua passione, conclude,  con la speranza di poter continuare, in futuro, a migliorarsi e a creare cosplay sempre più belli e impegnativi superando di volta in volta i suoi limiti.