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Mortal Kombat 2: Il Sequel del 2021 Promette Combattimenti Epici e Nuovi Personaggi Iconici

Nel cuore di un mondo cinematografico sempre più attento alla spettacolarità, la saga di Mortal Kombat si prepara a fare il suo ritorno sul grande schermo con un sequel che si preannuncia scoppiettante, violento e assolutamente fedele al DNA del celebre videogioco. Mortal Kombat 2, infatti, è ufficialmente in lavorazione e promette di portare l’azione, la brutalità e la leggendaria frenesia del combattimento a nuovi, vertiginosi livelli. Con una data di uscita fissata per il 24 ottobre 2025, questo sequel sembra voler non solo soddisfare i fan accaniti della saga, ma anche ampliare l’universo narrativo, approfondendo le sue dinamiche e regalandoci nuovi, esaltanti personaggi.

Il primo film, rilasciato nel 2021, aveva già saputo catturare l’attenzione dei fan con una rappresentazione vivida, ma allo stesso tempo moderna, dell’universo di Mortal Kombat. Con il suo mix di personaggi classici e nuove introduzioni, la pellicola aveva avuto il merito di rimanere fedele al materiale di partenza, pur riuscendo a regalarci anche qualche novità narrativa. Tuttavia, non sono mancati i pareri contrastanti, con molti che hanno lamentato una trama poco sviluppata, nonostante l’abbondanza di combattimenti spettacolari. Ora, con il secondo capitolo in arrivo, le aspettative sono alte. I fan sperano che Mortal Kombat 2 possa affinare la narrazione, mantenendo quella potenza visiva che ha reso celebre la serie, ma con una trama più solida e intrigante.

A tenere saldamente le redini di questa nuova avventura, tornerà il regista Simon McQuoid, affiancato da Jeremy Slater, lo sceneggiatore di Moon Knight. Slater, noto per la sua abilità nel costruire trame complesse e personaggi sfaccettati, porta con sé un potenziale notevole per elevare la saga a un nuovo livello, soprattutto per quanto riguarda la costruzione della storia e la profondità emotiva dei protagonisti. La promessa di un racconto più maturo, che non trascuri l’azione ma dia anche spazio alla caratterizzazione, è senza dubbio una delle novità più attese.

Nonostante i dettagli della trama rimangano per ora avvolti nel mistero, il finale del primo film ha lasciato intravedere possibili sviluppi esplosivi. Shang Tsung (Chin Han), pur essendo stato sconfitto, ha ancora in mente i suoi ambiziosi piani di dominio e controllo sui vari regni, mentre Raiden (Tadanobu Asano) ha ordinato ai suoi guerrieri di reclutare nuovi campioni per difendere l’Earthrealm. Ed è proprio qui che entra in gioco Cole Young (Lewis Tan), il protagonista del primo capitolo, che intraprende un viaggio per trovare l’iconico Johnny Cage, star di Hollywood e guerriero esperto, che gioca un ruolo fondamentale nelle sfide future. Un potenziale torneo tra i combattenti più forti sembra quindi all’orizzonte, con i destini dei vari mondi in gioco.

L’annuncio che Karl Urban, celebre per il suo ruolo in The Boys, interpreterà proprio Johnny Cage ha scatenato l’entusiasmo tra i fan. Con il suo carisma e il suo spirito di combattente, Urban promette di rendere al meglio l’essenza di un personaggio che è una vera e propria icona della saga videoludica. La prima immagine di Johnny Cage, condivisa dallo stesso Ed Boon, co-creatore di Mortal Kombat, mostra l’attore in un poster che richiama le atmosfere dei film d’azione anni ’80, con motociclette che saltano attraverso le fiamme – una scelta visivamente azzeccata per rappresentare la personalità esuberante e irriverente del personaggio. In aggiunta a Urban, Mortal Kombat 2 vedrà l’introduzione di nuovi volti: Tati Gabrielle, conosciuta per il suo ruolo in You, interpreterà l’assassina Jade, mentre Adeline Rudolph sarà Kitana, una delle combattenti più amate della serie. La presenza di questi personaggi aggiunge una nuova dimensione alla trama, arricchendo ulteriormente l’universo di Mortal Kombat e promettendo nuove alleanze e conflitti.

E non è finita qui. Damon Herriman, noto per i suoi ruoli in Mindhunter, si unirà al cast nei panni di Quan Chi, uno dei villain più temuti del gioco, la cui minaccia sarà probabilmente centrale nell’evolversi della trama. Con l’ingresso di questi nuovi protagonisti, il film si prepara a mettere in scena una serie di scontri da brivido, alimentati da alleanze tradite, poteri sovrannaturali e, naturalmente, combattimenti all’ultimo sangue.

Il ritorno del torneo sembra quindi un pilastro fondamentale per il sequel, che non potrà fare a meno di abbracciare la leggendaria brutalità che ha reso la saga famosa. Se il primo film aveva messo in luce la violenza iconica della serie, ci si aspetta che il sequel faccia un ulteriore passo in avanti, mantenendo l’energia pura e viscerale dei combattimenti, ma dando maggiore spazio a una trama che s’intreccia con la mitologia di Mortal Kombat, un universo ricco di leggende e personaggi leggendari.

Il film, che nel 2021 era stato distribuito direttamente su HBO Max a causa della pandemia, ora vedrà una release teatrale completa, un segno di come la saga stia tornando a fare sul serio sul grande schermo. L’entusiasmo è palpabile e cresce ogni giorno di più in vista dell’uscita di ottobre 2025, quando il mondo di Mortal Kombat si farà nuovamente largo nelle sale cinematografiche. Se il primo capitolo aveva saputo accontentare i fan, il secondo potrebbe davvero segnare un flawless victory, ovvero una vittoria impeccabile, capace di imporsi come una delle migliori trasposizioni di un videogioco sul grande schermo.

In conclusione, Mortal Kombat 2 si prepara a superare le aspettative con il ritorno di alcuni dei protagonisti più amati della saga e l’introduzione di nuovi volti che arricchiranno l’epica lotta tra i vari regni. Con la regia di McQuoid, la sceneggiatura di Slater e l’arrivo di Karl Urban nel ruolo di Johnny Cage, il film promette di essere un’esperienza imperdibile per tutti i fan della serie, vecchi e nuovi. La saga sembra pronta a scrivere un altro capitolo memorabile nella storia delle trasposizioni cinematografiche dei videogiochi.

Come finisce The Boys? Le differenze tra Serie TV e Fumetto

Con l’annuncio della quinta stagione come l’ultima di “The Boys”, il pubblico è in attesa di scoprire come si concluderà questa audace serie TV, che ha ridefinito il genere dei supereroi con il suo approccio satirico e spietato. Ma mentre i fan aspettano con ansia il gran finale, è interessante esplorare come la serie TV si distacchi dal fumetto originale di Garth Ennis e Darick Robertson e quali saranno le differenze chiave che caratterizzeranno il conclusivo capitolo.

Il Tono e la Narrazione: Differenze di Approccio

Uno degli aspetti più significativi delle differenze tra la serie e il fumetto è il modo in cui la narrazione è strutturata. Eric Kripke, lo showrunner della serie, ha spiegato che i fumetti hanno una struttura episodica che non si adatta bene al formato televisivo. Nei fumetti, le storie sono spesso presentate in arc narrativi brevi, che si sviluppano e si concludono in pochi numeri. Questo approccio episodico funziona bene per il medium del fumetto, ma una serie TV richiede una narrazione più continua e coerente, che possa estendersi su più episodi e stagioni.

Kripke ha adattato la storia per creare una trama che durasse almeno 8 ore per stagione, rispetto alla struttura più frammentata dei fumetti. Questo ha portato a una narrazione più lunga e interconnessa, che permette una costruzione più approfondita dei personaggi e delle loro dinamiche.

Libertà Creativa e Adattamenti: Il Caso del Finale

Quando si parla di adattamenti, uno dei temi più discussi è come il finale della serie si differenzierà da quello del fumetto. Kripke ha dichiarato che, sebbene ci saranno elementi ispirati dal finale del fumetto, la conclusione della serie TV sarà significativamente diversa. Questa scelta è stata fatta per garantire che il finale non solo rispetti i personaggi e il tono originale, ma anche per renderlo più soddisfacente dal punto di vista emotivo.

Nel fumetto, il finale è caratterizzato da un colpo di scena scioccante: Black Noir, che si rivela essere un clone di Patriota (Homelander), uccide il suo “fratello”. Questo evento drammatico serve a chiudere la trama con una nota di risoluzione definitiva, ma Kripke ha sottolineato che alcune di queste rivelazioni non possono essere replicate con lo stesso impatto nella serie TV. La narrazione televisiva richiede una certa coerenza emotiva e una risoluzione che possa risuonare con il pubblico, qualcosa che Kripke ha cercato di ottenere attraverso modifiche e adattamenti.

L’Evoluzione dei Personaggi: Dalla Carta al Video

Un altro aspetto interessante è l’evoluzione dei personaggi tra i due media. Butcher, in particolare, è uno dei personaggi che ha subito modifiche significative nella transizione dal fumetto alla TV. Ennis aveva creato un personaggio complesso e tormentato, ma Kripke ha dovuto adattarlo per mantenere la continuità narrativa e per sviluppare arc narrativi più estesi.

Nel fumetto, Butcher è un personaggio decisamente più violento e distruttivo, mentre nella serie TV, pur mantenendo la sua grinta e il suo atteggiamento rabbioso, viene esplorato con una maggiore attenzione ai suoi conflitti interni e alla sua evoluzione personale. Questa evoluzione aiuta a rendere il personaggio più tridimensionale e a coinvolgere maggiormente il pubblico.

Il Futuro di “The Boys” e il Suo Impatto

Con la conferma che la quinta stagione sarà l’ultima, è inevitabile che i fan inizino a riflettere su come “The Boys” verrà ricordata e sul suo impatto complessivo. La serie ha sicuramente lasciato un’impronta duratura nel panorama dei supereroi, portando una nuova prospettiva sul genere e affrontando temi complessi come il potere, la corruzione e la moralità in modo innovativo e provocatorio.

La decisione di Kripke di allontanarsi dal materiale di partenza per adattare la narrazione alle esigenze della TV è un esempio di come le differenze tra fumetto e serie TV possano arricchire l’esperienza complessiva. Mentre il fumetto di Ennis offre una trama ricca di colpi di scena e una narrazione episodica, la serie TV ha saputo trasformare e ampliare queste idee per adattarle a un formato che richiede una struttura più coesa e una risoluzione emotiva.

In conclusione, il finale di “The Boys” rappresenterà un capitolo conclusivo significativo e distintivo, capace di soddisfare sia i fan del fumetto che quelli della serie TV, offrendo una conclusione che, pur differente, rispetta e celebra l’essenza dell’opera originale. Con la fine all’orizzonte, resta solo da scoprire come questo audace adattamento chiuderà la sua epica narrazione.

“The Boys” – L’esplosivo trailer della quarta stagione dal 13 giugno su Prime Video

Gli spettatori dell’evento inaugurale del CCXP México sono stati sorpresi dallo svelamento del sorprendente trailer ufficiale della quarta stagione della serie drama di successo mondiale The Boys, in arrivo su Prime Video il 13 giugno 2024. I componenti del cast Antony Starr, Erin Moriarty, Chace Crawford, Karen Fukuhara e Claudia Doumit hanno partecipato a un panel diabolico colmo di fan durante il quale sono state mostrate le immagini esplosive.

La diabolica serie drama ritornerà con tre episodi strabilianti il 13 giugno, seguiti da un nuovo episodio ogni settimana, fino all’epico finale di stagione giovedì 18 luglio. La stagione in otto episodi sarà disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.

Star Trek IV riprende la rotta verso i Cinema!

Il tanto atteso annuncio dell’arrivo di Star Trek 4 segna un momento storico per i fan della saga cinematografica. L’ultimo capitolo della serie reboot ha finalmente preso forma con l’ingresso di Steve Yockey, creatore di successo di “The Flight Attendant”, nel team di sceneggiatura. Secondo quanto riportato in esclusiva da Variety, Paramount Pictures e Bad Robot hanno fatto del quarto capitolo di Star Trek una priorità assoluta. Sebbene i dettagli della trama siano ancora avvolti nel mistero, è noto che questa sarà la conclusione epica della saga iniziata nel lontano 2009 con il film Star Trek.

L’annuncio ha confermato il ritorno di tutti i personaggi principali: Chris Pine indosserà nuovamente nell’uniforme del Capitano Kirk, Zachary Quinto indosserà le iconiche orecchie di Spock, Karl Urban tornerà nel camice del Dr. McCoy, Zoe Saldana nei panni di Uhura, il mitico Simon Pegg ancora in sala macchine ne panni di Spock. Scotty e, al timone della U.S.S. Entreprise, tornerà ovviamente Hikaru Sulu interpretato da John Cho. Probabilmente, ci sarà un recast per il personaggio di Pavel Chekov vista la prematura scomparsa del bravissimo Anton Yelchin.

La rotta per portare alla luce questo quarto capitolo è stato pieno di ostacoli per Paramount, con vari tentativi falliti nel passato. Tuttavia, la nuova squadra creativa sembra determinata a portare a termine il progetto con grande successo, dimostrando l’assoluto impegno della produzione nel regalare ai fan di Star Trek un epico e degno finale per questa incredibile saga cinematografica.

The Boys, il trailer della terza stagione

È ora di giocare ad armi pari: The Boys svela il trailer ufficiale e il poster della terza stagione: la serie di successo di Amazon Studios e Sony Pictures Television nominata agli Emmy ritorna il 3 giugno 2022!

The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – famosi come celebrity, influenti come politici e venerati come dèi – abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. Intenti a fermare i supereroi corrotti sono i The Boys, un gruppo di vigilanti che porta avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e su Vought – la società multimiliardaria che gestisce questi supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti. È una lotta tra i “senza potere” e i “potentissimi”.

Prime Video ha regalato ai fan un assaggio dell’attesissima terza stagione di The Boys grazie all’uscita del diabolico trailer da capogiro e del poster ufficiali. La serie nominata agli Emmy tornerà con tre avvincenti episodi il 3 giugno, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì fino allo spettacolare finale di stagione in programma venerdì 8 luglio. La serie in 8 episodi sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in più di 240 Paesi e territori nel mondo.

Il cast della terza stagione di The Boys include Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Dominique McElligott, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Nathan Mitchell, Colby Minifie, Claudia Doumit e Jensen Ackles.

Basato sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, The Boys è stato sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.<

 

The Boys: la serie tv che cambia le regole del gioco dei supereroi

I supereroi sono tra i protagonisti indiscussi della cultura popolare degli ultimi anni, grazie a film, serie tv, videogiochi e fumetti che li hanno resi famosi e amati da milioni di persone. Ma cosa succederebbe se i supereroi non fossero gli eroi che crediamo, ma dei veri e propri mostri, corrotti dal potere, dalla fama e dal denaro? Questa è la domanda che si pone The Boys, la serie tv tratta dal fumetto omonimo di Garth Ennis e Darick Robertson, disponibile su Amazon Prime Video dal 2019.

The Boys ci porta in un mondo in cui i supereroi, chiamati Supes, sono gestiti da una multinazionale, la Vought International, che li usa come strumenti di marketing, propaganda e guerra, senza curarsi delle loro responsabilità e delle loro vittime. I Supes sono idolatrati dal pubblico, ma in realtà sono dei sociopatici, dei narcisisti, dei sadici, dei manipolatori, che abusano dei loro poteri per soddisfare i loro desideri più bassi e perversi. Contro di loro, c’è un gruppo di ribelli, i The Boys, guidati dal carismatico e spietato Billy Butcher, che ha un conto in sospeso con il capo dei Sette, l’equivalente della Justice League, il supereroe più potente e popolare del mondo, chiamato Patriota. I The Boys sono determinati a smascherare e fermare i Supes, usando ogni mezzo necessario, anche il più brutale e illegale.

La serie tv, creata da Eric Kripke, Evan Goldberg e Seth Rogen, è una delle più originali e innovative del panorama televisivo, in grado di offrire una visione alternativa e critica del genere supereroistico. La serie non si limita a mostrare la violenza e la volgarità dei Supes, ma anche le loro debolezze, le loro paure, le loro contraddizioni, rendendoli dei personaggi complessi e sfaccettati. Allo stesso tempo, la serie non idealizza i The Boys, ma li presenta come degli antieroi, con i loro difetti, i loro errori, i loro conflitti, che li rendono umani e credibili. La serie, inoltre, affronta temi attuali e rilevanti, come il ruolo dei media, la manipolazione dell’opinione pubblica, il rapporto tra politica e religione, la corruzione delle istituzioni, la crisi dei valori, la ricerca dell’identità, il senso di appartenenza, il conflitto tra bene e male.

I supereroi come prodotti

In “The Boys”, i supereroi non sono i paladini della giustizia che siamo abituati a vedere nei fumetti o nei film, ma sono dei prodotti commerciali, creati e gestiti da una potente corporazione, la Vought International. La loro immagine pubblica è accuratamente costruita e controllata, mentre il loro comportamento privato è spesso riprovevole e criminale.

Questo è un riflesso cinico e realistico del mondo reale, dove gli influencer e le celebrità dei social media spesso interpretano il ruolo dell’eroe, nascondendo dietro le quinte le loro azioni discutibili o immorali. Pensate a quanti scandali hanno coinvolto personaggi famosi, che si sono rivelati essere ipocriti, violenti o corrotti.

Il potere corrompe

Uno dei temi principali di “The Boys” è il rapporto tra potere e corruzione. I supereroi, dotati di abilità incredibili, sono spesso arroganti, egoisti e crudeli, senza alcun rispetto per la vita umana. Il loro leader, Homelander, è l’esempio più lampante di come il potere assoluto corrompe assolutamente. Si tratta di un individuo narcisista e sociopatico, che non esita a uccidere, torturare o manipolare chiunque si metta sulla sua strada.

Anche la Vought International, la società che crea e sfrutta i supereroi, è corrotta fino al midollo. Non solo nasconde la verità sull’origine dei superpoteri, ma cerca anche di influenzare gli eventi globali per trarne profitto. La Vought rappresenta il lato oscuro delle grandi aziende del nostro mondo, che spesso hanno un’enorme influenza sui media, sulla politica e sull’opinione pubblica, a scapito dell’etica e della legalità.

Il costo umano

Un altro aspetto che rende “The Boys” realistico è la presenza del danno collaterale delle azioni dei supereroi. In molti film di supereroi, assistiamo a scene spettacolari di distruzione, dove gli edifici crollano e le città vengono devastate, senza però vedere le conseguenze per gli abitanti. “The Boys” non ci fa dimenticare il costo umano – ogni volta che i supereroi si scontrano, le telecamere ci mostrano il danno inflitto ai civili innocenti, sottolineando la sofferenza e la perdita che deriverebbero realisticamente da tali battaglie.

Inoltre, “The Boys” ci fa riflettere sulle responsabilità e le motivazioni dei supereroi. Perché si mettono in pericolo per salvare il mondo? Per senso del dovere, per altruismo, per gloria, per denaro? E chi li tiene sotto controllo, se commettono errori o abusi? Chi li giudica, se sono al di sopra della legge?

Una lente sulla complessità del nostro mondo

Ovviamente, “The Boys” è ancora uno show di fantasia, dove le persone hanno poteri come la visione laser o la capacità di parlare con i delfini. Non possiamo quindi pretendere che sia completamente realistico, ma possiamo apprezzare il suo sforzo di esplorare problemi umani molto reali, usando i supereroi come una lente per mettere a fuoco la complessità del nostro mondo.

In termini di sviluppo del personaggio, di specchiamento sociale e di conseguenze che potrebbero scaturire dall’esistenza di individui superpotenti nel nostro mondo, “The Boys” è sicuramente uno dei show più realistici dei supereroi. Soprattutto se siamo scettici sulla natura umana e abbiamo osservato come il potere e la fama possano corrompere.

Allora, è lo show più realistico dei supereroi? Per molti versi, è un clamoroso sì, specialmente se amiamo le storie che ci fanno pensare e che non ci risparmiano la crudeltà della realtà. In “The Boys”, i superpoteri sono solo uno sfondo per raccontare una storia umana, drammatica e avvincente.

Esiste anche il fumetto…

Se siete curiosi di approfondire il mondo di The Boys, vi consigliamo di leggere il fumetto originale, che potete trovare su Amazon o nelle migliori fumetterie. Il fumetto, scritto da Garth Ennis e disegnato da Darick Robertson, è composto da 72 numeri, raccolti in 12 volumi. Il fumetto è ancora più estremo e provocatorio della serie tv, con scene di violenza e sesso ancora più esplicite e crude. Il fumetto, inoltre, presenta alcune differenze rispetto alla serie tv, sia nella trama che nei personaggi, che potrebbero interessare i fan più accaniti.

Tornerà Chris Hemsworth a rivestire i panni di George Kirk?

Nel 2016, con un comunicato ufficiale, Paramount aveva annunciato che Chris Hemsworth sarebbe ritornato nei panni di George Kirk nel sequel di Star Trek Beyond, ora che il film sarà diretto da Quentin Tarantino pare che non si sia più parlato di questo progetto. Un anno fa Chris aveva confermato che Star Trek 4 avrebbe visto la luce e che J.J. Abrams sosteneva di avere un’idea su come realizzarlo.

Attualmente tutto sembra fermo e anche gli attori Chris PineKarl UrbanZachary Quinto e John Cho, hanno tutti dichiarato di non essere più stati contattati dalla produzione, pur confermando che una bozza di sceneggiatura esiste.

Questa la risposta di Hemsworth  a IGN che gli ha chiesto informazioni circa la sua presenza nel nuovo film: “Non lo so. È un promemoria per chiamare J.J. e fargli la stessa domanda, perché neanche a me sono arrivate notizie”. A quanto pare J.J. Abrams avrebbe trovato il modo di riportare sullo schermo George Kirk, sacrificatosi a bordo della U.S.S. Kelvin così come possiamo vedere dalle parole di Hemsworth: “[J.J. Abrams] ha trovato il modo di riportare il personaggio in quel mondo. Non posso dire molto – non c’è neanche una sceneggiatura – ma ho sempre pensato che, forse, c’era la possibilità di recuperarlo in qualche modo. Non so cosa avesse in mente, ma era davvero entusiasta del piano che aveva ideato.”

A questo punto, siamo di fronte a un grande interrogativo che al momento non può che restare tale, nella speranza che la Paramount decida di produrre due pellicole diverse, una con la visione di Tarantino che magari non vedrà scendere in campo Hemsworth o semplicemente che verrà sviluppata successivamente e una che ricalcherà l’idea di J.J. Abrams, così come ha anticipato Hemsworth.

Star Trek: Into Darkness

Star Trek Into Darkness è un film del 2013 diretto da J.J. Abrams, sequel di Star Trek del 2009. Questa pellicola è stata un grande successo al botteghino e ha ricevuto critiche positive dalla critica e dai fan della serie. Star Trek: Into Darkness vanta un cast di primo livello che include John Cho, Benedict Cumberbatch, Alice Eve, Bruce Greenwood, Simon Pegg, Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Karl Urban, Peter Weller e Anton Yelchin.

Scritto da Roberto Orci, Alex Kurtzman e Damon Lindelof, il film segue l’equipaggio della mentre si scontra con un terrorista intergalaticco, interpretato da Benedict Cumberbatch, che cerca vendetta contro i suoi superiori. La storia è piena di azione, tradimenti e intrighi politici.

Il cast di Star Trek Into Darkness è composto da Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Simon Pegg, Karl Urban, Anton Yelchin ed è completato da Alice Eve, che interpreta il personaggio della dottoressa Carol Marcus. Il film è stato magnificamente girato e la digitale è stata utilizzata per creare acrobazie visive incredibili e attrazioni spettacolari. Inoltre, la colonna sonora di Michael Giacchino è stata straordinaria e aumenta l’emozione e l’eccitazione degli spettatori durante tutto il film.

Ciò che rende questo film così fantastico è il modo in cui è riuscito a bilanciare perfettamente l’aspetto d’azione con la storia vera e propria. Inoltre, l’interpretazione di Benedict Cumberbatch del personaggio villain di John Harrison è stata straordinaria e ha aggiunto un elemento inquietante al film. Star Trek Into Darkness è stata una grande aggiunta alla serie cinematografica di Star Trek ed è stata un successo per i fan della serie ma anche per i nuovi spettatori. Questo film è un must-see per tutti gli appassionati di fantascienza e avventura e non deluderà.

Priest. L’adattamento del manhwa di Hyung Min Woo

Il regista Scott Stewart torna sulla scena cinematografica con “Priest”, un adattamento tanto atteso dell’omonimo manhwa del disegnatore sudcoreano Hyung Min Woo. Il film, che vede protagonisti accanto a Paul Bettany anche Karl Urban, Cam Gigandet, Christopher Plummer, Brad Dourif e Steven Moyer, è una fusion tra l’azione e il misticismo, con una trama avvincente che coinvolge il pubblico dalla prima all’ultima scena.

La storia è ambientata in un futuro post-apocalittico, in un mondo segnato dalla guerra tra umani e vampiri. La Chiesa, ormai diventata una forza militante, ha addestrato un esercito di preti guerrieri per combattere questa minaccia sovrannaturale. Tuttavia, l’organizzazione religiosa ha imposto delle rigide leggi che vietano ai preti di agire al di fuori delle sue direttive. Ma un prete ribelle, interpretato da Bettany, decide di infrangere queste regole per salvare sua nipote, rapita dai vampiri.

Nel suo percorso, incontra un giovane sceriffo, interpretato da Gigandet, e una misteriosa sacerdotessa, impersonata dalla talentuosa Maggie Q. Questo trio improbabile forma un’alleanza e inizia una caccia all’uomo per salvare la giovane ragazza prima che i vampiri la trasformino in una di loro. Attraverso paesaggi desertici e una metropoli decadente, i nostri eroi dovranno affrontare ostacoli sempre più pericolosi, mettendo alla prova la loro fede e le loro abilità di combattimento.

“Priest” è una miscela esplosiva di azione, horror e avventura. Le sequenze di combattimento sono coreografate con maestria, offrendo al pubblico un’esperienza viscerale e coinvolgente. La regia di Stewart dà vita ad un mondo cupo e sinistro, sottolineando l’atmosfera post-apocalittica in cui i protagonisti sono costretti ad agire.

Il cast, pieno di talento, dà vita ai personaggi con profondità e carisma. Paul Bettany regala una performance intensa ed emotiva nel ruolo del prete ribelle che lotta tra il suo senso del dovere e la sua fede personale. Karl Urban incarna il perfido vampiro Black Hat, dotandolo di una presenza minacciosa che fa accapponare la pelle. Cam Gigandet e Maggie Q aggiungono equilibrio al cast con le loro interpretazioni coraggiose e appassionate.

Inoltre, le scelte di design di produzione del film sono state curate al dettaglio. L’ambientazione futuristica e decadente, ricca di dettagli visivi, crea un mondo unico e affascinante.

Con “Priest”, Scott Stewart regala al pubblico un’esperienza cinematografica avvincente. L’azione avvolgente, i personaggi sfaccettati e l’ambientazione dark si combinano per creare un film che lascia il segno. La pellicola trasporta il pubblico in un universo in cui la lotta tra il bene e il male è affrontata con coraggio e determinazione, lasciando spazio a riflessioni sulla fede e sulle dinamiche umane.

Star Trek: il reboot di J.J. Abrams

“Questi sono i viaggi dell’astronave Enterprise…alla ricerca di nuovi  mondi, di nuove forme di vita, di nuove civiltà fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima”.
Sono le indimenticabili parole che, fin dagli esordi nel 1966, hanno introdotto gli episodi di Star Trek. Parole che ora riecheggiano nell’aria più forti che mai.

Star Trek, l’undicesimo successo cinematografico della serie di fantascienza più longeva e apprezzata della storia, divenuta espressione di messaggi morali ed etici e dell’idea di eguaglianza fra le razze. Universi paralleli, guerre spaziali, l’eterna lotta fra il bene e il male, inseguimenti a gravità zero, viaggi nel tempo. Così J.J. Abrams (Mission Impossible: III, Lost) ha ritratto l’inizio del futuro. Con Star Trek non solo chi ama la fantascienza, ma anche gli appassionati di azione, brivido e adrenalina si innamoreranno dell’universo trekkiano.

Un vero e proprio mondo che ad oggi conta undici film cinematografici,
cinque serie televisive e oltre 700 episodi, che proseguono da più di 40 anni. Tra il cast del film ricordiamo Chris Pine (C.S.I.: Miami, E.R.- Medici in Prima Linea), Winona Ryder (Autumn in New York, Ragazze Interrotte) e Leonard Nimoy (l’attore che per primo ha interpretato Spock). Star Trek è disponibile in DVD nell’edizione a disco singolo e nella Special Edition a doppio disco, arricchita di esclusivi contenuti speciali, come le Scene Inedite e la Scelta degli Attori. La versione Blu -Ray Special Edition a due dischi contiene numerosi extra spettacolari e in alta definizione. Tra questi, il commento del regista, uno speciale sulle astronavi, sugli oggetti di scena e i costumi, un documentario sulle musiche del film, gli errori sul set e il simulatore della flotta stellare! Star Trek è un tuffo nel futuro! Si parte:“Tenente…Motori!”. Sul nostro pianeta, dal 24 novembre in DVD e Blu-Ray!

Il futuro Capitano James Tiberius Kirk (Chris Pine) e il signor Spock (Zachary Quinto) sono agli esordi della loro carriera presso la Flotta Stellare. Kirk è giovane e ribelle, mentre Spock è schietto e senza mezzi termini, come ogni vulcaniano che si rispetti. I due sono in aperta competizione, ma imparano a mettere da parte i loro rancori quando si trovano costretti a combattere fianco a fianco contro il malvagio Nero, determinato ad annientare tutto il genere umano e spalleggiato dai Romulani, gli acerrimi nemici della Federazione. In questa avventura, da cui tutto ha avuto inizio, Kirk, Spock e l’equipaggio dell’Enterprise per la prima volta si spingono là dove nessuno è mai giunto prima…

“Star Trek” del 2009 ha saputo rinnovare la saga e portare il franchise al livello successivo. La trama è stata riscritta senza snaturare i personaggi e la mitologia della serie originale, ma creando una nuova timeline e dando vita ad un universo alternativo. Gli effetti visivi sono straordinari, grazie ad una grande attenzione ai dettagli e ad una produzione che ha saputo sfruttare al meglio le tecnologie più moderne. Inoltre, la colonna sonora di Michael Giacchino è stata particolarmente ben scelta per sottolineare l’azione ed emozioni del film. In conclusione, “Star Trek” del 2009 è un film che ha saputo regalare grandi emozioni ai fan della serie originale, ma anche conquistare un nuovo pubblico con un cast fresco e una trama coinvolgente. Non vediamo l’ora di vedere cosa ci riserverà il prossimo viaggio dell’Enterprise.

Curiosità…

  • “Non è necessario conoscere già ‘Star Trek’ per poter gustare questa nuova avventura ricca di comicità, sentimenti e suspense, nuova nei contenuti ma allo stesso tempo fedele allo spirito voluto dal creatore Gene Roddenberry”. Parola del regista J.J. Abrams.
  • La storica e famosa franchise “Star Trek” vanta ben 6 serie TV e 11 film. Il film “Star Trek” diretto da J.J. Abrams costituisce infatti l’undicesimo capitolo cinematografico e ne rappresenta il “prequel”, in cui si spiega come ha avuto inizio l’epopea galattica più famosa di tutti i tempi. Secondo il regista/ produttore J.J. Abrams era infatti necessario tornare alle origini della storia per riuscire a comprenderne il senso e l’evoluzione: “Mi piaceva molto la serie originale, e anche se non ne sono mai stato un vero e proprio patito, un cosiddetto ‘Trekker’, sentivo che c’era qualcosa di ‘incompiuto’ in Star Trek”.
  • Nel film recita anche il mitico Leonard Nimoy, storico interprete di Spock nella serie televisiva e nei film, interpretando lo Spock anziano che il giovane Kirk incontrerà nel corso del suo avventuroso viaggio nel tempo. Nimoy ha dichiarato che è stato il suo incontro con Abrams e gli autori a riaccendere il suo interesse per “Star Trek”.
  • J.J. Abrams in un’intervista ha ammesso che: “Non sono mai stato un fan di Star Trek e il film ho deciso di farlo per i non appassionati come me”. Abrams, dopo aver letto la sceneggiatura del film, ha dichiarato di non aver saputo resistere alla tentazione di dirigere il film e ora si dichiara completamente “innamorato” di Star Trek.
  • Nei suoi oltre 40 anni di vita, con una storia che vanta un forte impatto su molteplici generazioni, “Star Trek” è diventato un’icona della moderna cultura pop, nella sua rappresentazione della meraviglia, del coraggio e dell’audacia dell’umano desiderio di raggiungere le stelle. Le indimenticabili parole del titolo della serie televisiva originale degli anni ’60 “Spazio, Ultima Frontiera”, hanno inaugurato una serie di elettrizzanti viaggi nel cosmo, che ancora oggi continuano a celebrare il brivido dell’avventura, il desiderio di esplorazione e l’impulso verso un futuro straordinario, ancora più ricco di possibilità.
  • I personaggi di “Star Trek”, specialmente il Capitano James T. Kirk e il suo leale e scontroso Primo Ufficiale Spock, sono fra i personaggi più noti del 20° secolo.
  • Ogni qualvolta veniva sollevato un dubbio rispetto alle regole della Flotta Stellare o alla storia di una razza aliena, gli autori non esitavano a contattare i numerosissimi fan appassionati e super esperti.
  • Alla non facile traduzione italiana dei dialoghi del copione, fino ad arrivare alla sala di doppiaggio, ha collaborato Alberto Lisiero, l’ammiraglio del fan club ufficiale italiano di Star Trek (STIC – Star Trek Italian Club), massimo esperto italiano in materia.
  • È già stata annunciata l’intenzione di realizzare il prossimo film di “Star Trek”, diretto nuovamente da J.J. Abrams.