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La Festa di San Patrizio tra storia e leggende

Ogni anno, il 17 marzo, l’Italia e gran parte del mondo si tingono di verde in onore di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda. Le strade si riempiono di cortei colorati, di musica tradizionale e, naturalmente, di abbondanti consumi di birra, con una celebrazione che ha ormai assunto una dimensione internazionale. Tuttavia, ciò che molti non sanno è che la festa di San Patrizio non ha origini antiche come potrebbe sembrare, né tanto meno è nata in Irlanda. In realtà, le celebrazioni così come le conosciamo oggi sono un’invenzione delle comunità irlandesi emigranti negli Stati Uniti, nella seconda metà dell’Ottocento.

Le radici moderne della festa affondano in un contesto ben preciso: le comunità irlandesi, che si trovavano a fare i conti con le difficoltà della vita americana, crearono questa tradizione come un modo per riaffermare l’orgoglio nazionale, rievocando l’identità culturale irlandese attraverso cortei, serate musicali e abbondanti consumi di birra. La tradizione si consolidò con il passare degli anni, tanto che la festa di San Patrizio, già celebrata in modo simile negli Stati Uniti, divenne ufficialmente una festività nazionale in Irlanda solo nel 1903, durante il periodo di lotta per l’indipendenza dal Regno Unito.

In Irlanda, la celebrazione ha acquisito un valore sempre più legato all’identità nazionale. Sebbene la festa fosse inizialmente vista come un’occasione religiosa, con il tempo è diventata anche una manifestazione di orgoglio irlandese. La tradizione dei cortei pubblici, la musica folk irlandese, e il consumo di cibo e bevande tipiche, come la Guinness, sono ormai pilastri dell’evento. È proprio in questo periodo che si inizia a celebrare la figura di San Patrizio con una serie di rituali legati alla cultura locale, che si diffondono gradualmente anche nei paesi dove sono presenti comunità irlandesi, come nel Regno Unito e, più recentemente, anche in Italia.

In Italia, la festa di San Patrizio è stata accolta con entusiasmo negli ultimi decenni, principalmente grazie alla passione degli italiani per la birra e la cultura anglosassone. Ogni anno, numerosi pub e birrerie organizzano serate a tema, con eventi e concerti che richiamano il folklore irlandese. Anche se la celebrazione in Italia non ha radici storiche profonde come in altri Paesi, la crescente popolarità della festa dimostra come, ormai, San Patrizio sia diventato un simbolo di condivisione e allegria, al di là delle sue origini religiose.

Ma chi è davvero San Patrizio, e cosa rappresenta questa figura nella cultura irlandese? San Patrizio, il cui vero nome era Maewyin Succat, nacque nella Britannia Romana intorno al 385 d.C. In gioventù fu rapito dai pirati e portato in Irlanda, dove visse come schiavo per sei anni. Dopo la sua liberazione, tornò in patria e successivamente divenne vescovo, intraprendendo una missione di evangelizzazione in Irlanda a partire dal 431 d.C. In pochi anni, riuscì a diffondere il cristianesimo tra le popolazioni irlandesi, che all’epoca praticavano principalmente culti celtici. San Patrizio morì il 17 marzo 461, data che, come sappiamo, è diventata l’occasione di celebrazione annuale.

Uno degli aspetti più affascinanti di San Patrizio è il legame tra la sua figura e alcune leggende che ne arricchiscono la storia. Una delle più celebri riguarda la cacciata dei serpenti dall’Irlanda. Secondo la leggenda, San Patrizio avrebbe scacciato i serpenti dall’isola, scagliando una campana da una collina. Sebbene non ci siano mai stati serpenti in Irlanda, e questa storia sembri più una metafora, la leggenda è diventata un simbolo della potenza del santo. Un altro simbolo associato a San Patrizio è il trifoglio, che secondo una tradizione diffusa nel XVIII secolo, il santo avrebbe usato per spiegare il concetto cristiano della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo, tre entità distinte ma unificate in un unico Dio.

San Patrizio è anche noto per la sua capacità di fondere la religione cristiana con le tradizioni celtiche. Si dice che abbia introdotto il simbolo del sole, che era molto venerato dai Celti, nella croce cristiana, creando così una rappresentazione visiva che fosse più facilmente accettata dalla popolazione locale. La sua figura è circondata da miracoli e leggende, come quella del biancospino che fiorisce in inverno grazie alla sua benedizione o del Pozzo di San Patrizio, che si dice conducesse a luoghi ultraterreni come l’Inferno, il Purgatorio e persino il Paradiso.

Oggi, la figura di San Patrizio è più di un semplice simbolo religioso. È un emblema dell’Irlanda, della sua cultura e delle sue tradizioni. La sua capacità di unire la fede cristiana con le radici celtiche ha reso la sua figura centrale nella storia religiosa dell’isola, e le leggende che lo circondano continuano a essere un potente richiamo per chiunque desideri conoscere meglio le tradizioni di una nazione affascinante e ricca di storia.

La festa di San Patrizio, seppur lontana dalle sue origini religiose, è oggi un’occasione di celebrazione e orgoglio per gli irlandesi e per tutti coloro che amano la cultura e la tradizione dell’isola. Con il passare degli anni, questa festa si è trasformata in un evento globale, che ha conquistato anche l’Italia, dove le birrerie e i pub si riempiono di persone pronte a brindare con una pinta di Guinness, mentre la musica folk risuona nelle strade. E anche se la leggenda dei serpenti e del trifoglio rimangono nel cuore di questa celebrazione, ciò che conta è che, ogni anno, il 17 marzo, l’Irlanda e la sua cultura sono festeggiate con un abbraccio verde che non conosce confini.

Il grande ritorno del Fairylands Celtic Festival: dal 12 al 16 Luglio 2023

Con sommo gaudio apprendiamo che il Festival di musica e cultura celtica, il più grande del centro/sud d’Italia nel suo genere, il Fairylands Celtic Festival torna a Guidonia Montecelio,  alle porte di Roma, dopo l’ultima edizione svoltasi nel 2017, dal 12 al 16 Luglio 2023 presso l’iconica Pineta.

Tutto il popolo degli appassionati laziali di fantasy e di cultura celtica erano rimasti basiti della cancellazione del Festival e siamo entusiasti che gli organizzatori siano riusciti a continuare questo sogno di una notte di inizio estate!

Così hanno commentato gli organizzatori in un comunicato stampa:

In questi mesi “il Clan” si è riunito diverse volte per capire e analizzare le problematiche inerenti alla fattibilità di poter riproporre a tutti gli appassionati di Guidonia e non solo, questa importante kermesse culturale. Nel corso di questi incontri è cresciuta la voglia di ripartire riscontrata anche nel constante sostegno dei cittadini di Guidonia, tale sentimento ha pervaso anche le stanze dell’amministrazione comunale insediatasi di recente, con la quale in una comunione di intenti si è scelto di ripartire da dove avevamo lasciato…Il programma ricalcherà quello delle edizioni passate nel solco di una tradizione inaugurata quasi un ventennio fa, ampio spazio alla musica celtica e folk e ai balli irlandesi oltre alle ricostruzioni storiche e di tiro con l’arco. Uno spazio particolare verrà dedicato ai più piccoli con un villaggio a tema. Si sono intrapresi dei contatti con diversi gruppi di cosplayer, con i quali si pensa di creare un contest a loro dedicato. Non mancheranno birra, sidro, cibi tradizionali o meno come i fantastici arrosticini”.

Questa storica e amata manifestazione, nelle sue tante edizioni a Guidonia Montecelio, attraverso una variegata offerta musicale, artistica e gastronomica, si è sempre posta come obiettivo quello di promuovere la conoscenza della cultura e della civiltà celtica, patrimonio comune dei popoli Europei, che tutt’ora riesce ad affascinare un pubblico sempre maggiore grazie alla molteplicità delle sue espressioni figurative, letterarie e musicali. Ampio spazio nel corso dell’evento è stato sempre dato agli aspetti interattivi mirati a coinvolgere il pubblico attraverso danze, ricostruzioni storiche e attività ludiche.

Il Festival vuole essere la rievocazione di una delle più antiche e suggestive culture che hanno permeato la storia e la tradizione d’Europa, attraverso i suoni delle arpe e dei violini, delle cornamuse e dei flauti, dal gusto della birra ed il sidro, dalla gastronomia, per finire con la letteratura ed il folklore millenario dei Celti. Il tutto si realizza all’interno di un tipico villaggio, ricreato ogni anno per l’occasione, assieme ad una realistica ricostruzione megalitica, fantastico sfondo dei molteplici concerti e dei balletti tradizionali che si sono sempre svolti ogni sera dopo il tramonto. Confidiamo con tutto il cuore che questo 2023 sia veramente l’anno della “ripartenza” di questa magia!!!

 

Siete pronti a partecipare al contest cosplay a tema elfico e fate?

Per tutti gli appassionati, un momento da non perdere per mostrare la propria creatività e immergersi ancor di più nella magica atmosfera celtica. Presso lo stand de “Le Guerriere di Minerva e gli Atlantidei“, venerdì 14 e sabato 15 luglio 2023, dalle ore 21.00 alle 22.00/22.30, inizieranno le iscrizioni gratuite con photo shoot mentre domenica ore 22.30 premiazioni – premi a cura di Artic Defense. Tutti i partecipanti saranno valutati tenendo conto della cura del dettaglio, dei tempi di realizzazione e della mobilità con il costume indossato.

Per info: fairylandsfestival.org

Luoghi di fiaba in Europa

Il caldo opprime tutti, lo sappiamo. Che siate dei nerd costretti in casa a cercar di raffreddare il vostro pc in ogni modo possibile, o alla ricerca di un’idea “insolita”, per le vostre ferie, questo articolo fa al caso vostro! Se avete avuto sempre la mania di sognare di inseguire fate, folletti, spiritelli e perchè no? Anche qualche demonietto, continuate nella lettura, poiché vi proporrò qualche location che ai vostri occhi apparirà più che fatata! Pronti per questo sogno ad occhi aperti? Partiamo!

Foto di Taxiarchos228

Il Castello di Neuschwanstein, Baviera

Costruito alla fine del XIX secolo, situato nei pressi di Füssen, questo castello che si può tradurre in italiano come Nuova Pietra del Cigno, fu commissionato da Re Ludovico II di Baviera come ritiro personale ed omaggio al genio del musicista Richard Wagner. Se vi è familiare e pensate di averlo rivisto in qualche film di animazione, ebbene sappiate che le fiabe della Walt Disney hanno preso più di una volta a modello questo castello per le sue pellicole; tra queste si annoverano: Rapunzel, Biancaneve ed i Sette nani, Cenerentola, La bella addormentata nel bosco. Inoltre, anche i gapponesi hanno preso ispirazione da questo castello per quel riguarda la casa di Pandora, nella serie anime I Cavalieri dello Zodiaco.

Foto di Finlay McWalter

Wallace Monument, Scozia

No. Non è la torre di Orthanc di Isengard e sicuramente in cima non ci troverete nessun Palantir, tanto meno Saruman o Grima Vermilinguo, per quanto sappiamo ci sarebbe piaciuto (soprattutto alla sottoscritta)! Quello di cui parliamo è uno dei più importanti monumenti nazionali Scozzesi, il monumento storico di Stirlig che troneggia al di sopra dei campi sui quali William Wallace guidò le truppe alla vittoria della battaglia del ponte di Stirling, divenendo così Eroe Nazionale, oltre che un grande guerriero. Quindi cosa aspettate, se siete fan del film Brave Heart, o dei super appassionati di storia o che amiate semplicemente la Scozia, questo è il luogo adatto a voi!

Foto di Colin Park

The Dark Hedges, Irlanda

Un viale di faggi piantato dalla famiglia Stuart nel XVIII secolo nei pressi di Bregagh Armoru che in 300 anni di vita si sono incurvati e intrecciati tra di loro, formando un tunnel suggestivo, tra i fenomeni più fotografati dell’Irlanda del Nord. Attraversando questo faggeto, ci si trova catapultati in un paesaggio a metà tra il fiabesco ed il Burtoniano, aspettandosi di vedere un folletto attraversarci di corsa la strada, chissà incappare in un banchetto del gioviale e sempre dispettoso piccolo popolo. Una leggenda, inoltre aleggia in questo posto. Si dice che il fantasma della Grey Lady si aggiri sotto il sottile nastro di strada ornato dai faggi. A quanto pare lo spirito della donna appaia solo al tramonto e che attraversi tutta la strada, scomparendo poi accanto all’ultimo faggio. Alcuni dicono che sia il fantasma di una cameriera, altri credono che sia uno spirito che appartiene ad un cimitero abbandonato nei pressi del viale alberato. Sembra che la notte di Halloween, la Grey Lady passeggi assieme alle altre anime tormentate, sepolti accanto a lei. Inoltre la locations dei Dark Hedgesè stata più volte usata per le riprese della celeberrima serie tv: Game of Thrones.

Foto di Akerbeltz

Blood River, Devil’s Pulpit, Scozia

Finnich Glen, una gola da dove sgorga una sorgente sulfurea, nota anche come pulpito del diavolo. La leggenda narra che chiunque beva l’ acqua della sorgente e menta subito dopo, avrà la punizione che la sua anima bruci più o meno immediatamente. Un buon metodo per scovare i bugiardi ed un ottimo deterrente per dire sempre la verità! Sia mai che poi non ci troviate Belzebù in persona a sciacquarsi gli zoccoli! Questa bellissima location è comparsa nella prima stagione dell’altrettanto meravigliosa serie tv, Outlander.

Foto di Ben Skála

Sacro Bosco di Bomarzo, Italia

Ultimo ma non ultimo, un luogo tutto italiano. Il Sacro Bosco di Bomarzo, conosciuto anche come il Parco dei Mostri e la Villa delle Meraviglie, è un parco naturale monumentale che sorge vicino Viterbo nel XVI secolo creato dall’architetto ed antiquario Pirro Ligorio su commissione di Pier Francesco Orsini. Il Sacro Bosco è immerso nel verdeggiante freschetto naturale, abellito da diverse sculture in basalto.  Durante questa passeggiata tra conifere e latifogli potete trovare Draghi, sfingi, balene e tartarughe, spendendo una mattinata o un pomeriggio in un paesaggio che vi farà pensare di aver varcato quel sottile confine che separa il mondo reale dal mondo delle fiabe.

di Michela Maddy Catalani