C’è un luogo, incastonato come una gemma tra le colline di Refrontolo, che per due settimane si trasformerà in un portale verso mondi lontani, creature leggendarie e sogni d’infanzia. Dal 14 al 29 giugno 2025, il suggestivo Molinetto della Croda ospiterà Metamorfosi, una mostra che è molto più di una semplice esposizione: è un’esperienza immersiva tra abiti fantastici, fotografie evocative e la creatività di un’artista che vive a cavallo tra realtà e immaginazione. Dietro questa metamorfosi, nel senso più letterale del termine, c’è Burrovolo, nome d’arte di Laura Bottega, cosplayer, artista e graphic designer originaria dei colli trevigiani. Il suo percorso è quello di una sognatrice che non ha mai smesso di giocare, di travestirsi, di cercare fate tra gli alberi e draghi nei tronchi contorti. Da bambina salvava il mondo come una Yellow Ranger e scopriva antichi misteri come una Relic Hunter, oggi incanta chiunque entri nel suo universo fatto di stoffe, accessori e scatti che sembrano usciti da una fiaba oscura o da un videogioco next-gen.
Metamorfosi raccoglie costumi originali e fotografie realizzati dalla stessa Burrovolo. Non si tratta però di semplici cosplay: sono opere d’arte nate da una fusione di mondi, in cui si incontrano il fantasy, la storia, l’estetica videoludica e la sensibilità artigianale. Le sue creazioni parlano di streghe misteriose, guerriere digitali, principesse selvatiche e creature steampunk, in un’alchimia visiva capace di incantare lo spettatore.
Il Molinetto della Croda, con la sua cascata che scivola tra le rocce e il verde che lo abbraccia da ogni lato, è il palcoscenico perfetto per questo spettacolo silenzioso. Qui, la natura dialoga con l’arte, creando un’atmosfera sospesa, quasi onirica. È come se le pareti del tempo si piegassero, lasciando entrare leggende e fantasie in un angolo nascosto del Veneto.
Ma chi è davvero Burrovolo?
È una creativa poliedrica che si definisce “irregular cosplayer”, perché alterna cosplay fedelissimi a personaggi originali partoriti dalla sua fantasia. Nel suo repertorio troviamo interpretazioni iconiche come Aloy da Horizon Zero Dawn, la Principessa Mononoke, o la valchiria Gondul da God of War 4, ma anche costumi originali realizzati per eventi come il Carnevale di Venezia, dove elementi horror, steampunk e fiabeschi si fondono in abiti unici e sorprendenti. La sua passione per il cosplay nasce nel 2012, durante il suo primo Lucca Comics, un’esperienza rivelatrice che le ha fatto capire quanto potente potesse essere l’arte di trasformarsi. Ma Burrovolo non si limita al costume: ama creare grimori, borse artigianali, candele e qualsiasi oggetto che possa dare forma ai suoi sogni. Per lei, ogni dettaglio è importante, ogni materiale ha una storia da raccontare. Una particolarità affascinante è anche il suo soprannome: “Burrovolo” nasce da un’adorabile gaffe infantile, quando tradusse “butterfly” come “burrovolo”, ispirata da una farfalla domestica con cui giocava da bambina. Un nome che oggi è diventato un marchio di fantasia e libertà creativa.
Tra gli eventi collaterali alla mostra, spicca un’occasione imperdibile per chi ama il mondo nerd in tutte le sue forme: domenica 22 giugno 2025, lo spazio del Molinetto si aprirà in modo informale a cosplayer, fotografi e appassionati, per una giornata di incontro, scatti fotografici, picnic all’aria aperta e – perché no – qualche sessione di Dungeons & Dragons all’ombra degli alberi. Non è un raduno ufficiale, ma un invito a vivere l’esperienza in modo libero, rilassato, lasciandosi trasportare dall’ispirazione del luogo. E se il meteo farà i capricci, l’evento slitterà a domenica 29 giugno, mantenendo intatto tutto il suo incanto.
Chiunque desideri vivere un pomeriggio di pura creatività in un contesto magico è il benvenuto, anche durante gli altri giorni della mostra. L’ingresso al museo e al percorso sopra la cascata è simbolico (4 euro, gratuito sotto i 14 anni) e rappresenta un piccolo prezzo per accedere a un mondo in cui la fantasia prende forma concreta, tra abiti sontuosi, luci sognanti e storie da ascoltare con il cuore aperto.
In un’epoca in cui tutto sembra correre veloce, Metamorfosi ci invita a rallentare, a perderci nei dettagli, a lasciarci stupire. È un elogio alla trasformazione come atto creativo, al cosplay come arte che mescola manualità, passione e narrazione. È un omaggio a chi, come Burrovolo, sa vedere il mondo con gli occhi di un bambino e le mani di un artista.
Hai già segnato le date sul calendario? Hai già immaginato quale costume vorresti indossare sotto la cascata del Molinetto o quale scatto da sogno vorresti immortalare? Raccontacelo nei commenti e condividi questo articolo con i tuoi compagni d’avventura: la magia esiste, ma è più forte quando si vive insieme.