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Gardaland SEA LIFE Aquarium in missione per il Pianeta: il cuore nerd della salvaguardia ambientale tra spiagge, oceani e squali

C’è qualcosa di epico, quasi da saga fantasy, in ciò che accadrà il 5 giugno sulle sponde del Lago di Garda. No, non parliamo di un crossover tra sirene e supereroi o dell’inizio di una nuova stagione di Stranger Things ambientata in Veneto. Stiamo parlando di una vera e propria impresa collettiva, una mobilitazione internazionale per la salvezza del nostro mondo – o meglio, per quella dei suoi oceani e delle sue spiagge – e l’Italia ha un paladino d’eccezione: Gardaland SEA LIFE Aquarium.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente e con lo sguardo puntato verso l’8 giugno, quando si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, l’acquario più nerd-friendly d’Italia (fidatevi: ci sono tunnel trasparenti dove puoi guardare squali passarti sopra la testa!) ha deciso di “scendere in campo” per davvero, guanti alle mani e sacchi alla cintura, per partecipare alla “24 Ore Global Beach Clean”, l’iniziativa globale promossa da SEA LIFE Trust.

Ma cosa significa davvero partecipare a questa “maratona ecologica”? Significa unirsi, per un’intera giornata, ad altre 50 strutture SEA LIFE sparse in ben 17 Paesi, tutte coordinate in un gigantesco lavoro di squadra degno di una Justice League dell’ambiente. L’obiettivo è semplice ma potentissimo: ripulire le spiagge dai rifiuti e, al tempo stesso, sensibilizzare chiunque su quanto sia urgente e necessario proteggere gli oceani. Perché, che tu viva a Peschiera o a Tokyo, quel che accade nei mari riguarda tutti noi.

Nel caso dell’Italia, l’onore (e l’onere) di rappresentarci spetta proprio al team di Gardaland SEA LIFE Aquarium, che il 5 giugno coinvolgerà oltre 50 collaboratori, amici e familiari per ripulire le spiagge di Peschiera del Garda, Lazise e Castelnuovo del Garda. Tre location meravigliose, spesso affollate da turisti e famiglie, che per un giorno si trasformeranno in campi base di una vera e propria operazione anti-spazzatura.

A guidare idealmente la carica c’è Sabrina Repetto, Senior Curator dell’Acquario, che ha condiviso un pensiero tanto semplice quanto profondo: “La partecipazione alla Global Beach Clean del 5 giugno assume quest’anno un significato ancora più profondo, poiché unisce due ricorrenze fondamentali. La salute degli oceani è legata a doppio filo alla nostra: ci offrono ossigeno, regolano il clima, forniscono acqua e cibo. Per questo il nostro appello è di scendere in campo non solo in occasione di queste giornate ma ogni giorno dell’anno!”

E come darle torto? I dati parlano chiaro e fanno paura: ogni anno finiscono nei mari circa 8 milioni di tonnellate di plastica. E se nessuno interviene, entro il 2050 i nostri oceani potrebbero contenere più plastica che pesci. Una distopia che nemmeno il più catastrofico film sci-fi avrebbe osato immaginare. Eppure è una possibilità concreta, reale, tangibile. Basta guardarsi intorno: durante le ultime edizioni della Global Beach Clean sono stati raccolti oggetti bizzarri e assurdi, dai coni stradali alle dentiere, passando per portiere d’auto e persino un fez (sì, proprio come quello del Dottor Who).

Dietro a questa iniziativa, però, non c’è solo il desiderio di “pulire”. C’è una visione. Una missione che Gardaland SEA LIFE Aquarium porta avanti da diciassette anni: educare, affascinare, incuriosire grandi e piccini sul mondo marino, sulle sue incredibili meraviglie e su quanto sia fragile il suo equilibrio.

Visitare l’acquario significa infatti immergersi in un viaggio che parte dal fiume Sarca, attraversa il Lago di Garda e il Delta del Po, per poi spingersi fino ai fondali dell’Oceano Indiano, passando per il Mar Rosso. Un viaggio narrativo, quasi da open world videoludico, fatto di 40 vasche tematizzate, oltre 5.000 creature marine, 100 specie diverse e ambientazioni curate nei minimi dettagli, pensate anche per i più piccoli. E sì, lo ammetto: anche noi adulti nerd ci lasciamo trasportare come bambini davanti agli squali, ai pesci tropicali, alle meduse fluorescenti o ai cavallucci marini.

Il punto forte? Il mitico tunnel oceanico trasparente, dove ogni passo è un’emozione tra squali, razze e banchi di pesci che ti scorrono sopra la testa come in un film in 3D… ma senza effetti speciali: tutto reale, vivo, vibrante. Un piccolo assaggio di oceano nel cuore del Veneto.

Questa attenzione all’ambiente e alla divulgazione scientifica si inserisce perfettamente nella filosofia del gruppo Merlin Entertainments, leader mondiale dell’intrattenimento tematico con collaborazioni prestigiose come LEGO®, Peppa Pig, DreamWorks e Ferrari. Ed è proprio attraverso il binomio perfetto tra edutainment e missione ecologica che Gardaland SEA LIFE riesce a catturare l’interesse e il cuore di chi lo visita.

E allora, in questo giugno così speciale, l’invito è uno solo: diventare protagonisti attivi di questo cambiamento. Non serve essere biologhi marini o attivisti a tempo pieno. Basta poco: partecipare a un evento locale, evitare la plastica monouso, parlare di questi temi, condividerli. SEA LIFE Trust, per esempio, offre una guida online su come ridurre l’uso di plastica, e magari sarà proprio quella la tua prima mossa da eroe green.

Per chi ama il mondo marino quanto ama Aquaman, o per chi vorrebbe vivere su Pandora tra creature bioluminescenti, è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche. Perché salvare gli oceani non è solo una questione di ambiente. È una questione di futuro. E di passione. Quella che ci fa vibrare quando guardiamo un pesce tropicale, una stella marina o un piccolo cavalluccio… e capiamo che lì, sotto la superficie, c’è ancora tanta magia da proteggere.

E tu? Hai mai partecipato a una beach clean-up o pensi di farlo? Condividi questo articolo con i tuoi amici nerd e aiutaci a spargere la voce! #GlobalBeachClean #GardalandSEA LIFE #NerdsForTheOcean

22 aprile: Giornata Mondiale della Terra. Un Appello alla Sostenibilità per il Futuro del Pianeta

Il 22 aprile, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Mondiale della Terra, un evento fondamentale per sensibilizzare il pubblico sui temi della sostenibilità e della salvaguardia ambientale. In questo giorno, il Pianeta Terra è al centro di un’attenzione globale che coinvolge 175 paesi e si propone di stimolare azioni concrete per fermare il degrado ambientale, promuovere l’adozione di stili di vita più sostenibili e dare un forte impulso alla tutela delle risorse naturali. La Giornata della Terra, o Earth Day, rappresenta non solo un’occasione di riflessione, ma anche un potente strumento educativo che cerca di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di preservare il nostro ambiente per le future generazioni.

L’origine della Giornata della Terra risale al 1970, un periodo in cui l’eco-attivismo iniziava a prendere piede in modo serio e strutturato. Da allora, la Giornata è diventata un appuntamento annuale che coincide con il periodo post-equinoziale, il 22 aprile, per simboleggiare la nuova stagione e la necessità di una “rinascita” della Terra. Più di cinquant’anni dopo, l’iniziativa continua a evolversi, abbracciando nuove sfide e preoccupazioni ambientali. Tra le principali problematiche messe in luce in occasione di questo evento, troviamo l’inquinamento atmosferico, la contaminazione delle acque, il consumo eccessivo di risorse naturali e la perdita di biodiversità. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone, ma soprattutto le istituzioni e le aziende, ad agire per proteggere l’ambiente e garantire la sostenibilità a lungo termine.

Nel contesto attuale, la Giornata della Terra assume un significato ancora più profondo. Il cambiamento climatico, un fenomeno ormai inarrestabile, ha accelerato il processo di modificazione degli ecosistemi globali, mettendo in serio pericolo la vita sulla Terra. L’aumento delle temperature, l’innalzamento del livello del mare, e la crescente frequenza di eventi climatici estremi sono solo alcuni dei segnali allarmanti che ci ricordano l’urgenza di adottare misure più efficaci per limitare i danni già causati. In questo scenario, la Giornata della Terra non è solo una celebrazione, ma una chiamata all’azione, un invito a tutti a partecipare attivamente alla lotta per un futuro più verde e sostenibile.

Una delle sfide più evidenti del nostro tempo è la crescente urbanizzazione. Ogni anno, milioni di persone si spostano dalle aree rurali verso le città, alla ricerca di migliori opportunità economiche e sociali. Questo fenomeno, che sta trasformando il volto delle metropoli, presenta sia opportunità che rischi. Da un lato, le città offrono la possibilità di innovazione e progresso, dall’altro, la loro rapida espansione può portare a un aumento della pressione sulle risorse naturali, come l’acqua e l’energia, e contribuire all’inquinamento atmosferico e acustico. Tuttavia, se le città saranno progettate e gestite in modo sostenibile, con investimenti in tecnologie verdi e politiche ecologiche, esse potranno diventare luoghi in cui vivere in armonia con l’ambiente.

Un aspetto centrale della Giornata della Terra è l’educazione. Infatti, sono proprio le generazioni più giovani a detenere la chiave per un cambiamento radicale e positivo. Per questo motivo, eventi come Earth Day Italia giocano un ruolo cruciale nel sensibilizzare e formare il pubblico italiano sulle problematiche ambientali. L’organizzazione, partner ufficiale dell’Earth Day Network, ha l’obiettivo di promuovere la nascita di una nuova coscienza ambientale, raccogliendo le forze di individui, associazioni e realtà locali per creare progetti concreti di tutela del Pianeta. L’iniziativa mira non solo a sensibilizzare, ma a mobilitare attivamente la società, invitando chiunque abbia idee, progetti o manifestazioni legate alla salvaguardia dell’ambiente a unirsi e fare la differenza.

La Giornata della Terra, quindi, non è solo un appuntamento annuale, ma una vera e propria occasione di cambiamento. Un invito a ciascuno di noi a fare un passo in più verso la sostenibilità, sia a livello individuale che collettivo. Se un miliardo di persone si unisce per agire, la forza di questa azione collettiva può davvero cambiare il destino del nostro Pianeta. Ogni piccola scelta, ogni azione, conta. Proteggere la Terra è una responsabilità che riguarda tutti, e il 22 aprile è un promemoria per non dimenticarlo mai.

“I Vagabondi del Mare”: quando il plancton diventa eroe nerd tra scienza, poesia e battaglie ecologiche

Nel vasto universo della pop culture, tra supereroi radioattivi, mostri marini e astronavi intergalattiche, è raro che il vero protagonista di una storia sia… invisibile. Eppure, nell’epoca in cui il climate change minaccia gli equilibri del nostro pianeta e la scienza si fa sempre più storytelling, arriva un libro destinato a fare breccia nel cuore degli eco-nerd, dei naturalisti da divano e di chi, cresciuto a pane e documentari, trova poesia persino in una pozzanghera.

In arrivo il 14 maggio 2025 per Codice Edizioni, “I vagabondi del mare. Le tante vite del plancton, tra bioluminescenza, equilibri ecologici e cambiamento climatico” è il nuovo saggio firmato dalla giornalista ambientale Giorgia Bollati e dalla biologa marina e illustratrice Marta Musso. Un’opera che sembra uscita direttamente da un multiverso in cui la scienza è arte, e l’invisibile ha superpoteri veri.

Il plancton: un protagonista da blockbuster biologico

Altro che creature microscopiche senza volto. Il plancton, in questo libro, è il vero protagonista epico della nostra biosfera: un eroe silenzioso che, come un Jedi nascosto nelle pieghe della Forza, tiene in equilibrio l’intero ecosistema terrestre. Basterebbe sapere che produce gran parte dell’ossigeno che respiriamo per considerarlo una specie di Iron Man degli oceani. Ma c’è di più: il plancton assorbe anidride carbonica, regola le reti trofiche marine, e popola ogni angolo d’acqua, dalle profondità oceaniche alle pozze d’acqua piovana.

In questo viaggio affascinante, Bollati e Musso ci guidano tra meduse eteree, larve di crostacei e creature bioluminescenti che sembrano uscite da Avatar o da una campagna di Dungeons & Dragons ambientata sott’acqua. Ogni pagina è un piccolo salto quantico tra biologia, arte e filosofia, e ci ricorda quanto poco sappiamo — o vogliamo sapere — di ciò che tiene in piedi il nostro mondo.

Una narrazione nerdamente affascinante

La forza de I vagabondi del mare non sta solo nei suoi contenuti scientifici, ma nel modo nerd e sensibile con cui questi vengono narrati. Il tono è poetico, evocativo, quasi cinematografico. Le parole della Bollati, affilate come un codice di programmazione per chi ama la scienza pop, si fondono con le illustrazioni di Musso, che trasformano ogni micro-organismo in un piccolo capolavoro visivo. È il tipo di libro che unisce rigore accademico e sensibilità artistica, come se David Attenborough avesse scritto un manga ambientato negli abissi.

Non a caso, il volume si inserisce nella scia di successi come L’ordine nascosto di Merlin Sheldrake o Metazoa di Peter Godfrey-Smith — opere capaci di conquistare menti curiose, appassionati di ecologia, biologi wannabe e lettori che cercano nei saggi quella scintilla narrativa che spesso manca nei testi scientifici tradizionali.

Tra crisi climatica e consapevolezza ambientale

Ma attenzione: I vagabondi del mare non è solo un’ode alla bellezza nascosta del plancton. È anche — e forse soprattutto — un grido silenzioso sull’orlo del cambiamento climatico. Il libro mette in luce come l’innalzamento delle temperature, l’acidificazione degli oceani e lo sconvolgimento delle correnti stiano alterando profondamente la vita di queste minuscole creature e, di conseguenza, la nostra. È un invito a guardare l’invisibile, a comprendere che ciò che non si vede è spesso ciò che ci tiene in vita. Un vero e proprio monito nerd dal cuore blu.

Chi sono le autrici?

Giorgia Bollati, giornalista ambientale specializzata in economia circolare, biodiversità e rinnovabili, collabora con il Corriere della Sera ed è una voce autorevole nel mondo della divulgazione ecologica. Marta Musso, biologa marina e fondatrice del progetto Possea, ha fatto dell’ocean literacy una missione pop, capace di portare la scienza marina anche tra i banchi di scuola, nei laboratori e negli eventi divulgativi. Insieme, creano un duo potente come Batman e Alfred — ma in chiave ecologista.

Perché non puoi perdertelo?

Se sei il tipo di lettore che ha sognato di esplorare l’universo con Carl Sagan, che si emoziona per le simmetrie dei frattali, o che trova sacro il silenzio di un acquario illuminato di notte, questo libro è per te. I vagabondi del mare è una dichiarazione d’amore nerd alla vita invisibile, un saggio che sfida le leggi della percezione comune e ti trasporta in un mondo tanto reale quanto magico.

Con un formato 14×21 cm, 208 pagine e un prezzo di copertina di 17 euro, questo libro è una vera gemma da collezionare e regalare, da tenere sul comodino accanto a un modellino di Nautilus o a un Funko Pop di Poseidone.

Preparatevi a salpare, perché il mare — anche quello che non si vede — ha ancora mille storie da raccontare. E I vagabondi del mare è la bussola perfetta per iniziare il viaggio.

Inaugura a Zoomarine il primo Game Experience Center: il futuro dei videogiochi sostenibili

Il 12 aprile 2025 segna una data speciale per tutti gli appassionati di videogiochi e per chi è sensibile ai temi della sostenibilità. Oggi, infatti, apre ufficialmente i battenti la prima edizione del Game Experience Center, un’area interattiva innovativa che unisce il mondo dei videogiochi al tema della tutela ambientale. Questo nuovo progetto nasce dalla collaborazione tra Zoomarine, parco divertimenti a pochi chilometri da Roma, e Nintendo, gigante dell’intrattenimento videoludico, con l’obiettivo di offrire ai visitatori un’esperienza di gioco unica, educativa e sostenibile.

Un’esperienza che va oltre il gioco

Lo Game Experience Center non è solo una nuova area di gioco, ma un vero e proprio punto di incontro tra divertimento, tecnologia e consapevolezza ambientale. L’area si estende su 300 metri quadrati e si trova nella zona del Zoorassico, un angolo già amato dai visitatori del parco, ma che ora assume un significato del tutto nuovo grazie a questa iniziativa. In questo spazio, infatti, il gioco diventa un alleato della sostenibilità e un’opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della conservazione dell’ambiente.

Uno degli aspetti più affascinanti di questa nuova esperienza è l’integrazione di Endless Ocean Luminous, un videogioco che permette ai partecipanti di esplorare i fondali marini e interagire con la fauna oceanica. Grazie a questa attività, i giovani visitatori potranno apprendere in modo coinvolgente e divertente il valore della protezione degli ecosistemi marini, un tema sempre più urgente e rilevante nel nostro tempo.

Un tuffo nei giochi Nintendo

Chi non ha mai sognato di entrare nell’universo di Super Mario, The Legend of Zelda o Mario Kart? Ebbene, i fan di Nintendo potranno vivere un’esperienza immersiva unica con ben 25 postazioni di gioco, tutte equipaggiate con Nintendo Switch, pronte a offrire un divertimento senza fine. I titoli iconici che accompagneranno gli ospiti sono tra i più amati e popolari della storia del videogioco: Super Mario Bros. Wonder, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, e Mario Kart 8 Deluxe. Ogni partita si trasformerà in un momento speciale, grazie anche alla presenza di un maxischermo che ospiterà eventi esclusivi e competizioni tra i partecipanti, aggiungendo così un tocco di adrenalina e competizione a un’esperienza che mira a essere, prima di tutto, educativa.

L’obiettivo di questo progetto non è solo quello di intrattenere, ma anche di creare un legame emotivo tra i giovani e i temi ambientali, portando la sostenibilità all’interno di uno dei mondi più amati e seguiti: quello dei videogiochi. In un’epoca in cui la responsabilità ecologica diventa fondamentale, Zoomarine si fa pioniere di un nuovo modo di concepire l’intrattenimento, puntando su una narrativa che sensibilizza, educa e diverte al contempo.

Un’inaugurazione speciale per una causa ancora più speciale

L’inaugurazione ufficiale del Game Experience Center si terrà oggi, 12 aprile 2025, alle 10.00, con un evento che si preannuncia ricco di sorprese. Accanto ai tanti invitati e agli appassionati di videogiochi, ci saranno anche i piccoli ospiti della Casa Famiglia Aps Chiara e Francesco, che vivranno un’esperienza unica e inaspettata grazie al parco che, da anni, supporta attività di solidarietà. Un gesto simbolico che sottolinea l’impegno di Zoomarine verso la comunità, offrendo opportunità a chi ne ha più bisogno. Questo evento di apertura si inserisce anche nel contesto dei festeggiamenti per i 20 anni di attività del parco, che promette un anno ricco di eventi e iniziative.

E non mancheranno, ovviamente, le mascotte più amate del mondo Nintendo, quelle di Animal Crossing, che daranno il benvenuto ai visitatori in modo speciale. Questi personaggi, simbolo di un mondo fatto di amicizia e condivisione, sono particolarmente cari ai fan di tutte le età e faranno da cornice a un giorno che promette di essere indimenticabile.

Un nuovo capitolo per il parco Zoomarine

Con questa nuova iniziativa, Zoomarine conferma la sua posizione di parco innovativo e attento ai temi sociali e ambientali. Il Game Experience Center non è solo una novità tecnologica, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti: i videogiochi possono diventare uno strumento potente per educare e sensibilizzare. E l’alleanza con Nintendo e Materia Entertainment, che ha curato la parte creativa, è la garanzia che l’esperienza sarà non solo divertente, ma anche memorabile e significativa per tutti i partecipanti.

Insomma, non resta che prepararsi a vivere un’avventura all’insegna del gioco, della cultura videoludica e della sostenibilità. Il Game Experience Center è pronto ad accogliere tutti coloro che vorranno immergersi in un mondo dove il divertimento e l’impegno ecologico si intrecciano in modo inedito e affascinante.

Per maggiori informazioni e per scoprire tutte le novità sul parco Zoomarine, è possibile visitare il sito ufficiale www.zoomarine.it.

L’Ape Maia festeggia 50 anni con un nuovo alveare a Milano: un messaggio di sostenibilità

In occasione del suo cinquantesimo anniversario, L’Ape Maia, uno dei personaggi più amati e longevi della storia dell’animazione, è pronta a riscrivere la sua storia con un potente messaggio di sostenibilità e cura della natura. Maia, che ha attraversato generazioni e continenti, troverà un nuovo rifugio a Milano, più precisamente nell’Oasi apistica di BEE It, un progetto innovativo che ha come obiettivo principale la tutela delle api, la biodiversità e l’ambiente. Questo spazio verde, dedicato alla preservazione degli impollinatori, diventa simbolo di un impegno concreto per la sostenibilità, e proprio qui Maia inaugurerà un’arnia tutta sua.

Nata nel 1975, L’Ape Maia è sempre stata un’icona di curiosità, esplorazione e rispetto per la natura. Non solo un personaggio animato, ma anche un ambasciatore di valori positivi per le giovani generazioni, Maia ha sempre invitato bambini e famiglie a prendersi cura del mondo che li circonda. Con il suo nuovo alveare all’interno dell’Oasi di BEE It, Maia non celebra solo il suo compleanno, ma anche un’occasione di riflessione sull’importanza di proteggere la biodiversità, un tema che le è sempre stato caro. Questo progetto, che unisce l’educazione all’ambiente con il divertimento, è un invito a partecipare attivamente alla salvaguardia del nostro pianeta, un messaggio di speranza per il futuro.

L’Oasi apistica di BEE It si trova in via Ettore Ponti, a Milano, ed è gestita in collaborazione con l’Associazione Opera in Fiore. In questo angolo di verde, le api trovano il loro habitat naturale e vengono protette in un ambiente studiato per garantire loro una vita sana e produttiva. Maia, che da sempre è stata un simbolo di questa missione, con il suo nuovo alveare diventa parte integrante di un progetto che mira a sensibilizzare il pubblico sul ruolo fondamentale degli impollinatori nell’ecosistema. Con il suo arrivo nell’Oasi, Maia non solo celebra il suo passato, ma si impegna a diventare una sentinella per la natura, educando le nuove generazioni all’importanza della sostenibilità.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra DeAPlaneta Entertainment e BEE It, una società benefit impegnata nella rigenerazione ambientale e nella creazione di Oasi Apistiche, aree verdi progettate per favorire la vita delle api e la biodiversità. Questo impegno si inserisce perfettamente all’interno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per il periodo 2020-2030, promuovendo modelli di consumo virtuoso, produzione sostenibile e tutela della biodiversità.

L’Ape Maia ha avuto una carriera che ha varcato i confini della semplice serie animata. La sua prima apparizione avvenne nel 1975, quando la serie fu prodotta dalla Zuiyo e successivamente dalla Nippon Animation. Maia, con la sua vivacità e curiosità, ha conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo. La serie ha avuto un enorme successo internazionale, specialmente in Germania, Francia, Italia e Spagna, dove è diventata un simbolo culturale. Il suo aspetto si è evoluto nel corso degli anni: dalla versione 2D degli anni ’70 alla più recente rappresentazione in 3D, che ha permesso al personaggio di rimanere al passo con i tempi, pur mantenendo intatti i suoi valori e il suo spirito indomito.

Nel 2025, per celebrare i suoi 50 anni, i canali social ufficiali di L’Ape Maia (Facebook, Instagram, TikTok) proporranno una serie di contenuti speciali. La rubrica “Bee Buzz”, che partirà nell’ultima settimana di febbraio, offrirà curiosità scientifiche sui ruoli cruciali degli impollinatori nell’ecosistema, mentre un’altra serie, “La Casa di Maia: Work in Progress”, racconterà passo dopo passo la costruzione del nuovo alveare, coinvolgendo i fan nel processo di creazione di un luogo che diventerà la nuova casa della famosa ape.

L’inaugurazione ufficiale dell’alveare di Maia avverrà il 5 aprile 2025, un evento che si preannuncia come un’importante occasione di incontro e sensibilizzazione. L’Oasi di BEE It diventerà, infatti, un palcoscenico ideale per promuovere l’educazione ambientale, sensibilizzando il pubblico sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente e degli impollinatori. L’iniziativa mira a coinvolgere grandi e piccini in una giornata dedicata alla natura, con Maia che continuerà il suo cammino come punto di riferimento per tutte le generazioni che vogliono impegnarsi nella protezione del nostro pianeta.

In un mondo che ha bisogno di segnali forti per affrontare le sfide ambientali, L’Ape Maia ci invita a guardare la natura con occhi nuovi. Il suo messaggio di sostenibilità, sempre attuale, ci ricorda che ogni piccolo gesto conta. Con l’inaugurazione del suo alveare, Maia non celebra solo sé stessa, ma anche l’impegno di tutti per un futuro più verde e sostenibile. La sua casa a Milano diventa un simbolo di un’era in cui l’educazione ambientale è più che mai fondamentale, e dove la bellezza della natura va custodita con amore e responsabilità.

“La vita segreta degli alberi”: quando il fumetto ci insegna a respirare con la foresta

Nel fitto di un bosco dove il tempo sembra rallentare e ogni fruscìo di foglia racconta una storia, prende vita una graphic novel capace di unire divulgazione scientifica e lirismo narrativo come poche altre: La vita segreta degli alberi, pubblicata da Electa Comics. Firmata da Peter Wohlleben — la guardia forestale più celebre al mondo — e illustrata con tocco visionario da Benjamin Flao e Fred Bernard, quest’opera riesce in un’impresa non da poco: trasformare un saggio di successo internazionale in una storia visiva intensa, commovente e, soprattutto, profondamente educativa. Il risultato? Un viaggio tra radici, rami e coscienza ecologica che non può lasciare indifferenti.

Peter Wohlleben non è un teorico da scrivania. È uno che i boschi li ha camminati davvero, giorno dopo giorno, per oltre vent’anni, sviluppando un legame empatico con il mondo vegetale che trasuda da ogni parola del suo libro. Con oltre 20.000 copie vendute solo in Italia del suo saggio originale — e ben 25.000 già volate via in Francia nella sua nuova forma grafica — La vita segreta degli alberi non è solo un titolo: è diventato un manifesto di un nuovo modo di pensare la natura. Ora, nella sua versione fumetto, questa visione si espande, si colora, si anima.

Ma attenzione: non ci troviamo davanti a una semplice trasposizione illustrata. Questa graphic novel è un’opera a sé, che prende ispirazione dai testi di Wohlleben per costruire una vera e propria storia di formazione. Al centro c’è un giovane uomo — forse un alter ego dell’autore stesso — che si confronta con le verità silenziose del bosco, apprendendo a sentire ciò che normalmente sfugge allo sguardo distratto: le connessioni invisibili tra gli alberi, il linguaggio delle radici, la solidarietà silenziosa che permea le foreste.

Le tavole di Flao e Bernard sono una festa per gli occhi e per lo spirito nerd. Ogni vignetta è densa, stratificata, piena di dettagli da scoprire con lentezza, proprio come ci si addentra tra i sentieri di una foresta. La loro arte riesce a rendere tangibile ciò che è invisibile: la comunicazione tra alberi attraverso segnali chimici, il “movimento” lentissimo delle piante, le difese collettive contro i parassiti. È qui che la cosiddetta “Wood Wide Web”, la rete biologica che unisce alberi e funghi in un ecosistema cooperativo, prende corpo e anima, affascinando anche il lettore più scettico.

E non è solo scienza. C’è poesia, c’è emozione, c’è quella sensazione profonda di riscoperta del nostro posto nel mondo che solo un grande racconto può dare. Wohlleben, con la sua inconfondibile voce narrativa, ci accompagna in questa passeggiata a fumetti tra chiome fruscianti e sottobosco vivo, mostrandoci quanto gli alberi abbiano da insegnarci: sulla resilienza, sulla pazienza, sulla coesistenza.

Questa graphic novel è perfetta per chiunque ami la natura, ma anche per chi vuole avvicinarsi a tematiche scientifiche con leggerezza senza rinunciare alla profondità. È un libro per ragazzi, sì, ma come spesso accade con le grandi opere, è anche un libro per adulti. Per quegli adulti che hanno dimenticato quanto sia importante ascoltare il silenzio di un bosco, o per quelli che vogliono insegnarlo ai propri figli.

Con uno stile accessibile e al contempo elegante, La vita segreta degli alberi è ottimizzato per parlare a tutti, non solo agli appassionati di scienze naturali o di ecologia. È una lettura che risuona con chi ha voglia di riconnettersi con qualcosa di più grande. E che, magari, sente il bisogno di una guida che mostri la bellezza della lentezza, della cooperazione, del respiro profondo che solo un albero sa insegnare.

In un momento storico in cui il cambiamento climatico è realtà e le foreste bruciano in ogni angolo del pianeta, questa graphic novel arriva come un invito gentile ma urgente. Perché, come ci ricorda Wohlleben stesso: “Avremo sempre bisogno degli alberi. Quindi incrociamo le dita, ma soprattutto non abbassiamo le braccia.”
La foresta non è solo un paesaggio: è un organismo vivo, complesso, che ci osserva, ci accoglie e ci parla. E grazie a La vita segreta degli alberi, ora possiamo imparare ad ascoltarla davvero.