La quarta stagione di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba, intitolata Hashira Training Arc, è finalmente arrivata il 12 maggio 2024, mettendo fine a una lunga attesa che sembrava quasi infinita. Questo nuovo capitolo della saga, che prepara il terreno per l’epico finale, è stato prodotto dallo studio Ufotable, che ormai ha preso il comando della serie con il suo stile visivo mozzafiato e le sue animazioni spettacolari. Quest’arco narrativo è un passaggio fondamentale nella storia, dove i protagonisti, Tanjiro e compagni, entrano finalmente in contatto con i Pilastri, i guerrieri più potenti della Demon Slayer Corps. Un’opportunità unica per loro di allenarsi con i migliori, imparando le tecniche segrete necessarie per affrontare l’odiato Muzan.
L’inizio della stagione ci introduce a un Tanjiro ancora provato dai combattimenti precedenti e a una Nezuko che ormai possiede la capacità di camminare alla luce del sole, una caratteristica che non solo sorprende i suoi amici, ma soprattutto Muzan, che vedrà in lei una minaccia crescente. Questo nuovo potere di Nezuko, che si rivela essere uno degli sviluppi più interessanti di tutta la saga, alza la posta in gioco, e segna un punto di svolta importante nella trama. Per contrastare il pericolo crescente rappresentato da Muzan, i Pilastri decidono di allenare Tanjiro e gli altri giovani cacciatori in un programma duro e intenso, ma come vedremo, la strada verso il miglioramento non sarà priva di ostacoli.
La stagione non è priva di alcune critiche, soprattutto per la gestione del ritmo e la presenza di episodi che potrebbero sembrare un po’ più “riempitivi” rispetto al cuore della trama. Sebbene l’introduzione di nuovi personaggi, come Obanai Iguro e Sanemi Shinazugawa, arricchisca l’universo di Demon Slayer, molti di questi episodi non riescono a scendere troppo in profondità nelle storie individuali dei Pilastri, rimanendo piuttosto superficiali. Nonostante ciò, c’è un chiaro intento da parte degli sceneggiatori di preparare il terreno per l’imminente scontro finale con Muzan, e lo studio Ufotable riesce comunque a mantenere un livello di qualità altissimo, soprattutto nelle sequenze di combattimento e nelle scene più drammatiche.
La parte centrale della stagione, quella in cui Tanjiro e gli altri affrontano il duro allenamento, è sicuramente quella che suscita più emozioni contrastanti. Il ritmo narrativo accelera parecchio, e sebbene le scene di combattimento siano molto ben realizzate, sono anche relativamente brevi e non riescono a soddisfare pienamente la grande attesa che si era accumulata tra le stagioni. Tanjiro sembra progredire con una rapidità quasi innaturale, come se fosse stato spinto a superare ostacoli che in realtà dovrebbero richiedere più tempo. Altri personaggi, invece, sembrano arrancare, come se non riuscissero a tenere il passo con il ritmo frenetico degli allenamenti. Questo a volte fa sembrare che la crescita dei protagonisti avvenga troppo velocemente, privando alcune scene di quell’intensità emotiva che ci aveva conquistato in passato.
A un certo punto della stagione, la narrazione si concede anche qualche momento più leggero, ma è in queste fasi che l’animazione subisce un calo qualitativo, lasciando trasparire il carattere “di passaggio” di queste sequenze. Ma non temete: quando la serie si concentra sugli scontri tra i Pilastri, è come se tutto si trasformasse, e lo studio Ufotable non delude mai, regalandoci alcune delle scene più stilisticamente affascinanti di questa stagione. Nonostante alcune scelte narrative discutibili, come il ricorso alle “Azioni Ripetute” per spiegare i progressi di Tanjiro, il livello di animazione e la cura nei dettagli riescono a mantenere alta l’attenzione, fino al climax finale.
Il finale di questa stagione, con la sua qualità visiva straordinaria e la tensione che sale alle stelle, segna il momento in cui la serie si prepara finalmente a entrare nel vivo della guerra contro Muzan. Sebbene la stagione non abbia offerto tante emozioni e combattimenti memorabili, se non nell’ultimo episodio, le premesse per il futuro sono più che promettenti. La saga sta per entrare nel suo arco finale, e il fatto che la storia si concluderà con una trilogia cinematografica lascia presagire che ci aspettino sviluppi epici e una conclusione che, speriamo, saprà soddisfare tutte le aspettative.
In definitiva, la Hashira Training Arc di Demon Slayer ha sollevato un mix di emozioni tra i fan. Se da un lato la qualità tecnica resta una delle principali forze della serie, con animazioni impeccabili e una colonna sonora che accompagna perfettamente le scene più intense, dall’altro lato la stagione soffre un po’ della sua natura di preparazione al grande finale, con momenti di calma che sembrano diluire l’intensità che ci eravamo abituati a vedere. Nonostante ciò, Demon Slayer continua a sorprendere e a lasciare i fan in trepidante attesa per quello che sarà il gran finale, che si preannuncia senza dubbio indimenticabile.