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Comics Street Food 2025: Lentate sul Seveso si trasforma nella capitale nerd del gusto tra anime, cosplay e cultura giapponese

Per chi vive a pane e manga, per chi colleziona action figure come fossero reliquie sacre e sogna un mondo dove si possa mangiare come nei migliori anime… l’attesa è finita. Lentate sul Seveso, in provincia di Monza e Brianza, si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più esaltanti dell’anno per tutti i fan della cultura otaku. Dal 6 all’8 giugno 2025, l’Area Feste di Camnago si trasformerà nel cuore pulsante del divertimento nerd grazie all’arrivo del Comics Street Food, un evento destinato a lasciare il segno nel cuore degli appassionati.

Immaginate di passeggiare tra stand che sembrano usciti da Akihabara, circondati da profumi che evocano le izakaya di Tokyo e le bancarelle dei matsuri estivi. È proprio questo il tipo di esperienza che Comics Street Food promette di regalare: una full immersion nel mondo giapponese tra cibo, cosplay, spettacoli e ospiti leggendari, il tutto con ingresso gratuito e un orario esteso dalle 12:00 alle 24:00 per vivere ogni istante senza fretta.

A rendere l’evento ancora più epico è il suo programma ricchissimo. Venerdì 6 giugno sarà una giornata memorabile grazie alla presenza di Gianluca Iacono, la voce italiana di personaggi entrati nella leggenda come Vegeta in Dragon Ball Z, Roy Mustang in Fullmetal Alchemist, Gordon Ramsay nei suoi reality culinari e persino Marshall in How I Met Your Mother. Una vera icona del doppiaggio che incontrerà i fan in un clima di festa e passione condivisa.

Ma non finisce qui: tra le chicche della giornata inaugurale ci sarà Chef Ojisan, pronto a deliziare i visitatori con piatti direttamente ispirati agli anime più amati, e uno spettacolo musicale dal titolo “Il Magico Mondo di Laura”, un viaggio emozionante attraverso le sigle Disney più amate, reinterpretate dal vivo in chiave nostalgica e coinvolgente.

Il sabato sarà all’insegna dell’energia pura: sul palco saliranno i Gremlins Soundtracks, band specializzata nel reinterpretare le sigle cult degli anni ’80 e ’90 in chiave rock, per un concerto che farà vibrare il cuore a ogni nota. Nel frattempo, l’area boardgames sarà sempre attiva con la presenza di Angelo Porazzi, game designer noto a tutti gli appassionati di giochi da tavolo italiani, disponibile per incontri, dimostrazioni e chiacchiere nerd a 360 gradi.

La domenica, infine, sarà il giorno delle celebrazioni e delle grandi emozioni. Il Cosplay Contest – vero e proprio must per ogni evento che si rispetti – sarà presentato dal vulcanico Fabio Aquilino Baumiao e affiancato da un karaoke show che darà voce a tutti i fan delle sigle anime. Per il vincitore del contest ci sarà un buono di 200 euro Amazon  e una fraccata di premi per le altre categorie tra figure gadget memorabilia con in giuria Clara D’Agostino, Max Pietrasanta e Ismaele Danzi. A seguire, lo spettacolo k-pop delle Moon & Sun Crew animerà il palco con coreografie esplosive e tutta la potenza della musica made in Korea. Il gran finale sarà affidato nuovamente a “Il Magico Mondo di Laura”, che chiuderà l’evento con una carrellata di sigle dei cartoni animati che hanno segnato l’infanzia di intere generazioni.

Tutto questo avverrà in una cornice dove il vero protagonista sarà il gusto. Perché se c’è una cosa che unisce l’amore per gli anime a quello per lo street food, è la passione. Ramen fumanti, takoyaki dorati, mochi colorati, onigiri perfettamente triangolari e mille altre specialità ispirate al Giappone accompagneranno ogni momento, trasformando ogni pausa in una scoperta culinaria.

Il Comics Street Food a Lentate sul Seveso non è solo un evento, ma un’esperienza completa per chi vuole vivere – e assaporare – la cultura nerd con tutti i sensi. Non importa se sei un otaku di vecchia data o un curioso alle prime armi: dal 6 all’8 giugno 2025, Camnago diventa il tuo portale per il mondo geek. Segui la pagina ufficiale dell’evento per non perdere nemmeno un aggiornamento, dai nuovi ospiti ai contenuti esclusivi che saranno annunciati nei prossimi giorni. E se hai già in mente chi portare con te, taggalo subito: l’evento più “gustosamente nerd” dell’anno ti aspetta.

Lamaland Cosplay and Games 2025: un tripudio nerd nel cuore medievale di Anagni

C’è un momento magico, quando i vicoli antichi e solenni di un borgo come Anagni si riempiono di luci colorate, di costumi sfavillanti e di musica che vibra nell’aria. Un momento in cui la Storia incontra la Fantasia, e il quotidiano si fonde con l’epico. È accaduto di nuovo, e questa volta con una forza travolgente, in occasione della seconda edizione del Lamaland Cosplay and Games, andata in scena l’11 maggio 2025. Un evento che non è stato solo una fiera, ma un vero e proprio viaggio multisensoriale dentro l’universo della cultura pop, del cosplay, del gioco e dell’inclusività sociale. Già dalle prime luci del giorno, il centro storico di Anagni – con le sue splendide Piazza Cavour e Piazza Papa Innocenzo III – si è trasformato in un gigantesco palco a cielo aperto. Migliaia di appassionati hanno varcato le soglie di questo mondo parallelo, pronti a perdersi tra spade laser, bacchette magiche, mech giganti e creature uscite direttamente da un JRPG o da un manga anni ’90.

Dietro questo trionfo di fantasia e partecipazione c’è la passione dell’Associazione Culturale Lama Forevent, che dopo il successo della prima edizione ha saputo alzare ulteriormente l’asticella, regalando al pubblico una manifestazione ancora più ricca, coinvolgente e – diciamolo – emozionante.

Il cuore pulsante della giornata è stato, senza ombra di dubbio, l’area cosplay, che ha attratto cosplayer da tutta Italia. Artisti, sognatori, performer: ognuno con la propria visione del personaggio, con la propria interpretazione, con l’orgoglio di raccontarsi attraverso stoffe, cuciture, accessori e pose studiate nei minimi dettagli. Sfilate, contest e workshop si sono susseguiti in un vortice creativo che ha lasciato tutti a bocca aperta. Non era solo bellezza estetica, ma anche espressione profonda di una cultura che sa unire passione e impegno. “È la prima volta che mi sento davvero me stessa, in mezzo a persone che capiscono quello che provo”, ci ha detto Giulia, 19 anni, cosplayer di una splendida Mikasa versione steampunk.

A rendere ancora più speciale l’atmosfera, ci hanno pensato gli ospiti d’onore, vere e proprie icone del doppiaggio e della creazione di contenuti nerd. Riccardo Suarez, Rossa Caputo, Luisa Varriale, Ale Mori e Romina Cozzolino hanno dialogato con i fan, firmato autografi e condiviso storie di passione e carriera. Presente anche la brillante Chiara Cecilia Santamaria, conosciuta sul web come @machedavvero, che con il suo carisma ha conquistato il pubblico in un talk tutto dedicato al rapporto tra genitorialità, cultura pop e creatività digitale.

Ma Lamaland non si ferma al cosplay. Il mondo dei giochi da tavolo, giochi di carte collezionabili e giochi di ruolo è stato un altro grande protagonista. In particolare, l’area gaming è diventata una vera e propria oasi per tutti gli appassionati di Yu-Gi-Oh!, Dungeons & Dragons, Magic: The Gathering e tante altre perle del panorama ludico. Grandi e piccoli si sono cimentati in tornei serrati, avventure condivise e momenti di pura adrenalina.

In ogni angolo del centro, l’aria era pervasa da suoni e voci. Musica, danze, esibizioni artistiche e concerti hanno scandito il ritmo della giornata, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza immersiva e continua. Dai flashmob ispirati agli anime cult alle esibizioni vocali delle sigle anni ’80 e ’90, ogni performance è stata un omaggio all’immaginario nerd, capace di unire generazioni diverse sotto lo stesso, meraviglioso cielo.

E in tutto questo tripudio sensoriale, non poteva mancare una curata area food, che ha saputo unire gusto e storytelling. I visitatori hanno potuto assaporare hamburger galattici degni del Millennium Falcon, ramen degno di Naruto e bevande ispirate a Evangelion e Sailor Moon. Una festa del gusto che ha trasformato ogni pausa pranzo in un momento di gioco e scoperta.

Ma Lamaland Cosplay and Games non è solo divertimento. È anche impegno sociale, attenzione all’inclusività, lotta al bullismo e al cyberbullismo. L’Associazione Lama Forevent ha portato avanti con determinazione progetti come “Lama School – Un Ponte verso la socialità”, portando il cosplay nelle scuole per promuovere il rispetto e l’inclusione tra i giovani.Non è tutto: i volontari dell’associazione hanno collaborato con enti ospedalieri per portare supereroi e principesse Disney nei reparti pediatrici, regalando sorrisi e abbracci ai più piccoli. E il raduno organizzato al Romics ha dimostrato ancora una volta che il cosplay può essere una forma potente di aggregazione e supporto per chi si sente emarginato o non compreso.Con lo slogan “La tua passione, la nostra attenzione, verso un mondo più inclusivo e sicuro”, Lamaland si è affermato come un faro nella galassia degli eventi nerd, un esempio virtuoso di come l’amore per il fantastico possa tradursi in un cambiamento concreto e positivo nella società.

Quella dell’11 maggio non è stata solo una data da segnare in calendario. È stata una celebrazione della cultura nerd in tutte le sue sfumature, una dichiarazione d’amore collettiva per il cosplay, il gioco, la creatività e l’identità. Lamaland ha dimostrato che anche un piccolo borgo può diventare l’epicentro di qualcosa di grande, universale, straordinariamente umano.

E ora tocca a voi, cari lettori del CorriereNerd.it! Avete partecipato a Lamaland? Avete scattato foto, conosciuto nuovi amici, vissuto momenti indimenticabili? Raccontatecelo nei commenti e condividete questo articolo sui vostri social. Perché il bello della nostra community è proprio questo: vivere insieme le nostre passioni, una fiera nerd alla volta!

Alla scoperta del Monogatari: l’anima narrativa del Giappone antico

C’è un termine che risuona dolcemente tra le pagine della letteratura giapponese, un termine che porta con sé il fascino delle corti imperiali, il sussurro della poesia e la potenza immaginifica del racconto epico: monogatari. Da appassionata di cultura giapponese e divoratrice di manga, anime e testi classici, ogni volta che incontro questa parola sento come se si spalancasse un portale verso un tempo in cui narrare era un atto quasi sacro, un’arte che fondeva voce e poesia.

Il monogatari, che in giapponese significa letteralmente “racconto”, è molto più di una semplice storia. È un genere letterario che affonda le radici nella tradizione orale del Giappone antico, ma che si è evoluto nei secoli diventando qualcosa di unico e profondamente radicato nella cultura nipponica. Si tratta di lunghe narrazioni in prosa, spesso paragonate alle epopee occidentali, ma con un’anima tutta loro: fluida, poetica, e spesso intrisa di malinconia.

Pensiamo ad esempio al Genji monogatari, il capolavoro assoluto di Murasaki Shikibu, una donna straordinaria che visse nell’epoca Heian e che ci ha regalato una delle prime opere narrative della storia mondiale. La sua opera è un viaggio intimo nella psicologia dei personaggi, un ritratto dell’aristocrazia giapponese, e un esempio perfetto di come il monogatari riesca a fondere finzione e poesia con eleganza disarmante. Un altro pilastro è il Heike monogatari, che racconta in modo epico – ma sempre con uno sguardo velato di tristezza – le guerre tra i clan Taira e Minamoto.

All’interno di questo genere, si distinguono due principali filoni. Da un lato c’è il tsukuri monogatari, ovvero il “racconto di finzione”, in cui la narrazione è la protagonista assoluta. Dall’altro troviamo lo uta monogatari, letteralmente “racconto poetico”, dove la storia ruota attorno a componimenti poetici (spesso waka) che fungono da motore emotivo e da filo conduttore per la vicenda. È come se la narrazione fosse un giardino e le poesie, i suoi fiori più preziosi.

Il periodo d’oro del monogatari si colloca tra il IX e il XV secolo, in particolare nel X e nell’XI, quando la cultura di corte fioriva e le dame e i nobili amavano dedicarsi alla scrittura e alla lettura di queste storie raffinate. Secondo una raccolta del XIII secolo, il Fūyō Wakashū, esistevano all’epoca quasi duecento monogatari. Oggi ne sono sopravvissuti circa quaranta, reliquie preziose di un’epoca che continua a parlarci con voce poetica.

E se pensate che il termine “monogatari” sia qualcosa di relegato al passato, pensateci bene: in Giappone, questa parola ha continuato a vivere, a trasformarsi e a reinventarsi. Oggi la troviamo nei titoli di opere contemporanee – pensiamo alla celebre serie di light novel di Nisio Isin, appunto intitolata Monogatari – e persino nei titoli di traduzioni di capolavori stranieri: Il Signore degli Anelli diventa Yubiwa monogatari e Il Racconto di due città diventa Nito monogatari. Un’eredità linguistica e culturale che non ha mai smesso di vibrare.

Personalmente, ogni volta che leggo o sento la parola “monogatari”, mi sento trasportata in una Kyoto antica, tra tende di seta e profumi di incenso, dove le parole erano carezze dell’anima e le storie, incantesimi. Il monogatari non è solo un genere: è un modo di pensare, di sentire e di vivere la narrazione. Un invito a guardare il mondo con occhi più lenti, più profondi, più poetici.

E per chi, come me, ama scoprire le radici delle emozioni che anime e manga riescono a trasmetterci ancora oggi, il monogatari è una chiave preziosa per entrare nel cuore della cultura giapponese. Una porta che vale la pena aprire, ogni volta che si cerca una storia capace di toccarci davvero.

“Ken il Guerriero è tornato, e con lui la mia adolescenza”: un viaggio personale tra le pagine di Nippon Shock Magazine n.24

Quando ho saputo che Nippon Shock Magazine sarebbe tornato con il numero 24 dopo una lunga pausa, ho sentito un tuffo al cuore. Per chi, come me, ha passato interi pomeriggi a guardare anime giapponesi negli anni ’90, questa rivista rappresenta qualcosa di più di una semplice pubblicazione: è una finestra su un mondo che ha segnato profondamente la nostra immaginazione e la nostra formazione culturale. Il fatto poi che questo nuovo numero sia interamente dedicato a Hokuto no Ken – che noi italiani abbiamo imparato ad amare col nome di Ken il Guerriero – ha reso l’attesa ancora più carica di emozione.

Non è solo una rivista, ma un vero e proprio evento editoriale. Con la distribuzione già avviata nelle fumetterie e librerie di tutta Italia e una disponibilità online prevista entro il 20 maggio 2025, questo numero speciale si presenta come una monografia curatissima, quasi un libro, con una foliazione di 180 pagine in formato 15×21 e un prezzo decisamente accessibile di 9,50 euro. La sensazione che ho avuto sfogliandolo per la prima volta è stata quella di stringere tra le mani un pezzo importante di storia dell’animazione giapponese.

Ken è stato molto più di un semplice personaggio per noi ragazze cresciute negli anni Ottanta e Novanta. Con i suoi muscoli scolpiti, la sua sete di giustizia e quella struggente malinconia negli occhi, rappresentava una figura tragica e affascinante allo stesso tempo. In un mondo devastato dalla guerra, dove l’umanità sembrava scomparsa, lui combatteva non solo per sopravvivere, ma per proteggere chi non poteva difendersi. Nippon Shock Magazine n.24 riesce a catturare in pieno questa essenza, restituendo a Kenshiro tutta la sua complessità attraverso articoli, testimonianze e contributi preziosi.

Una delle sezioni che mi ha maggiormente colpita è quella dedicata all’analisi approfondita della serie animata e dei film, dove si esplorano con intelligenza i grandi temi di Hokuto no Ken: il sacrificio, la redenzione, la sopravvivenza. Temi eterni, universali, che parlano al cuore di tutti noi. Ma la cosa davvero straordinaria è la cura con cui sono stati coinvolti i protagonisti reali della produzione giapponese. Leggere le parole di Yoshio Takami, Toyoo Ashida, Masami Suda, Junichi Hayama e Nobuhiko Horie – figure chiave dietro le quinte della serie – è stato come entrare in un dietro le quinte affascinante, fatto di passione, fatica e genialità.

Ma non è solo il Giappone a parlare in queste pagine. C’è anche tanta Italia. Emozionante l’intervista ad Alessio Cigliano, la voce di Kenshiro per noi italiani, e a Claudio Maioli, autore di quella sigla che ancora oggi riesce a farmi vibrare l’anima non appena sento le prime note. Leggere le loro parole mi ha fatto sentire parte di una comunità affiatata, composta da appassionati che, nonostante gli anni, non hanno mai smesso di credere nella potenza evocativa di questa storia.

E poi c’è l’universo dei videogiochi, dai cabinati arcade che ho visto da bambina nelle sale giochi delle località balneari, fino alle versioni più moderne per console. Ogni gioco viene analizzato con occhio critico, ma anche con la passione di chi ha davvero giocato, combattuto, e magari perso più di una volta nei panni di Kenshiro. Accanto a questo, un viaggio affascinante nel merchandising: dai giocattoli vintage degli anni ’80 – oggi veri e propri tesori per collezionisti – alle edizioni limitate più recenti che celebrano l’eredità commerciale del personaggio.

Un altro momento magico è stata la sezione dedicata alla musica, all’impatto culturale globale della serie e alle tecniche di animazione che, pur con le limitazioni dell’epoca, riuscivano a trasmettere pathos e intensità come poche altre. Il colpo finale al cuore me lo ha dato la galleria di fanart: opere spettacolari di artisti italiani e internazionali che omaggiano i personaggi con uno stile originale ma pieno di rispetto. C’è qualcosa di profondamente commovente nel vedere come l’amore per Ken e i suoi compagni attraversi confini geografici e generazionali.

Ma la cosa più bella è che questa non è la fine. Nippon Shock Magazine n.24 è solo la prima parte di un progetto più ampio: seguirà infatti una seconda monografia interamente dedicata al manga originale di Buronson e Tetsuo Hara, con ulteriori analisi, approfondimenti e tributi. Un modo per completare quello che può essere definito a tutti gli effetti un omaggio definitivo a Hokuto no Ken.

Dopo mesi di pausa, dovuti a una riorganizzazione interna, Nippon Shock Edizioni torna quindi con un numero che non è solo una rivista, ma una dichiarazione d’amore. Una rinascita editoriale che si percepisce anche nella grafica, più curata che mai, e nella qualità dei contenuti, capaci di parlare sia ai fan di lunga data sia a chi si avvicina ora a questa leggenda. Io, da appassionata e da donna cresciuta a pane e anime, non posso che ringraziare chi ha reso possibile tutto questo.

Ken il Guerriero ci ha insegnato che “sei già morto” può essere una promessa di giustizia e riscatto. Nippon Shock Magazine n.24 ci ricorda che quel mondo, fatto di sabbia, pugni e cuore, è ancora vivo – e continua a battere forte dentro di noi.

NaonisCon 2025: Il Festival Epico di Fumetti, Giochi e Cosplay a Pordenone

Se siete appassionati di fumetti, giochi da tavolo, cosplay e tutto ciò che riguarda il fantastico mondo nerd, preparatevi per una delle esperienze più emozionanti dell’anno: NaonisCon – Pordenone Games & Comics 2025! Questo evento, ormai diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della cultura pop, del gaming e delle arti visive, si terrà il 18 maggio 2025 presso la Fiera di Pordenone, ma le sorprese iniziano già dal giorno precedente, il 17 maggio, con un pomeriggio ricco di conferenze presso il Palazzo del Fumetto di Pordenone. Pronti a vivere un’avventura epica? Vediamo insieme cosa vi attende!

Un’Edizione Da Non Perdere

La NaonisCon è una manifestazione che unisce tutti i mondi che amiamo: dai supereroi ai cavalieri, dai maghi ai viaggiatori dello spazio, passando per i videogiochi, il modellismo e l’arte del cosplay. Non importa se siete veterani dei giochi di ruolo o se siete alle prime armi, a Pordenone troverete un’incredibile varietà di attività da vivere. Il programma prevede una giornata intera dedicata al divertimento e alla scoperta, dalle 9.00 alle 20.00, con una serie di eventi che spaziano dal gioco di ruolo dal vivo, al modellismo, alla cultura giapponese, senza dimenticare la presenza di ospiti di spicco.

L’ingresso a NaonisCon avrà un costo di 8 euro dalle 9.00 alle 18.00, ma attenzione, dopo le 18.00 l’ingresso sarà completamente gratuito per tutti! Quindi, se siete amanti delle fiere, non dovete far altro che segnare la data sul calendario, perché l’opportunità di partecipare a una manifestazione così ricca è davvero unica.

Un Mondo di Giochi e Fumetti

Una delle caratteristiche principali di NaonisCon è la sua capacità di abbracciare tutto il mondo del gaming e dei fumetti. La fiera offrirà una vasta esposizione di giochi da tavolo, giochi di carte, giochi di ruolo e, per gli appassionati, un’area Bring&Buy dove sarà possibile acquistare giochi usati a prezzi vantaggiosi. Non mancheranno anche stand dedicati al modellismo, alla ludoteca e alle ultime novità nel settore ludico. Se siete collezionisti o semplici appassionati, avrete la possibilità di scoprire rarità difficili da trovare nei negozi tradizionali.

Ma NaonisCon non è solo giochi: per tutti gli appassionati di fumetti, ci sarà un ampio spazio dedicato alla mostra-mercato, dove troverete tanto fumetto nuovo quanto da collezione. Se amate le action figure, i gadget e tutto ciò che riguarda il mondo del comics, questo è il posto giusto dove fare acquisti e, magari, incontrare gli autori e i disegnatori che hanno dato vita ai vostri personaggi preferiti.

Gli Ospiti e le Conferenze

Ma NaonisCon non è solo shopping e giochi. Durante l’evento, avrete anche l’opportunità di partecipare a conferenze e workshop che spaziano tra diversi argomenti. Quest’anno, infatti, la manifestazione si arricchisce di una serie di incontri e panel che toccheranno tematiche legate al mondo dei giochi, dei fumetti e della cultura giapponese. Le conferenze di NaonisTalk promettono di essere un vero e proprio momento di crescita culturale, in cui i partecipanti potranno confrontarsi con esperti del settore.

Alcuni degli ospiti di questa edizione includono nomi di spicco come Daniele Di Rubbo, autore indipendente e content creator, e Davide Milano, game designer presso Mana Project Studio. Non mancheranno anche illustratori e autori come Denis Amadio, Helios Pu, Lorenzo La Neve e Matteo Mosca, pronti a condividere la loro passione per l’arte visiva e il fumetto. Inoltre, ci sarà spazio anche per un confronto con i cosplayer più noti, tra cui Kat von Rouge, Killary e Piece of Cake, che faranno parte della giuria per il concorso cosplay di quest’anno.

Un Tuffo Nella Cultura Giapponese

NaonisCon non è solo un evento per gli appassionati di fumetti e giochi. Dal 2017, infatti, è stato introdotto un programma dedicato alla cultura giapponese, con eventi, mostre e attività che permettono ai partecipanti di immergersi nelle tradizioni del Sol Levante. Se siete appassionati di manga, anime, e della cultura nipponica in generale, questo è un appuntamento che non potete perdere. Avrete la possibilità di incontrare Makiko Wakita, maestra di tradizione giapponese, che porterà con sé tutto il fascino di una cultura che continua a influenzare profondamente la nostra.

Come Arrivare a NaonisCon

La Fiera di Pordenone si trova in una posizione facilmente raggiungibile sia in auto che in treno. Dall’autostrada A28, basta prendere l’uscita Fiera e seguire le indicazioni per il centro di Pordenone. Se arrivate in treno, la Stazione Ferroviaria di Pordenone è a pochi passi dalla fiera, con un comodo percorso che vi condurrà all’ingresso sud. Non preoccupatevi del parcheggio: c’è un ampio parcheggio disponibile, così da permettervi di godervi l’evento senza pensieri.

NaonisCon 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per tutti gli amanti della cultura nerd, dei giochi, dei fumetti e del cosplay. Con una combinazione perfetta di divertimento, cultura e opportunità di incontrare autori e esperti del settore, NaonisCon è l’appuntamento ideale per trascorrere una giornata all’insegna della passione e della creatività. Non perdete l’occasione di far parte di questa grande avventura, seguite gli aggiornamenti e preparatevi a vivere un’esperienza che vi lascerà senza fiato!

Il Mondo delle Fessure Rotonde: Il Giappone degli Yokai sbarca in Occidente attraverso la penna di Shigeru Mizuki

C’è un universo nascosto tra i vicoli illuminati al neon di Tokyo e le ombre silenziose delle montagne giapponesi. Un mondo abitato da creature misteriose, spiriti dimenticati e leggende che respirano ancora. Questo universo prende vita ne Il Mondo delle Fessure Rotonde, un’antologia imperdibile che porta per la prima volta in Occidente una selezione di storie firmate dal maestro Shigeru Mizuki, uno dei più influenti mangaka giapponesi, creatore di un immaginario popolato da yokai, fantasmi e figure arcane del folklore nipponico. Pubblicato da Canicola in occasione della mostra Mondo Mizuki, Mondo Yokai – curata da Vincenzo Filosa e Mizuki Productions per la 27° edizione del Far East Film Festival – questo volume rappresenta una vera e propria reliquia culturale. Un libro che ha il sapore dell’incanto e della scoperta, un viaggio onirico dentro una cultura che ha saputo mescolare tradizione e modernità come nessun’altra.

Shigeru Mizuki non è semplicemente un autore: è un narratore di confine, un ponte vivente (e disegnato) tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. Le sue opere pubblicate tra il 1964 e il 1972 sulla rivista Garo – la bibbia del manga alternativo – vengono qui raccolte e proposte con una cura editoriale che è già di per sé un atto d’amore verso l’arte del fumetto. Il Mondo delle Fessure Rotonde non è solo una raccolta di storie inedite, ma un prezioso documento storico, una lente che ci permette di guardare nel profondo dell’anima giapponese attraverso la sensibilità unica di un autore che ha saputo dare forma al soprannaturale senza mai privarlo della sua carica emotiva, spesso malinconica, a volte beffarda, sempre umanissima.

Nel cuore di queste storie si muovono creature che sembrano uscite da un sogno febbrile: verruche parlanti, cloni ninja, alchimisti da strapazzo e mantelli volanti. Ma il tono non è mai grottesco per il gusto di esserlo. Mizuki si diverte, sì, ma sempre con uno scopo più grande: quello di raccontare come gli spiriti del passato, le leggende che popolavano i racconti delle nonne e le paure infantili, siano ancora presenti, nascosti sotto la patina scintillante del Giappone moderno.

Le città diventano quindi il palcoscenico per queste antiche entità, le metropoli vibrano di presenze che sfuggono agli occhi dei più, ma che Mizuki riesce a catturare con la sua penna. Ed è così che nelle sue tavole possiamo vedere un’anziana che passeggia teneramente con un piccolo teppistello in erba, oppure scorgere la silhouette di uno yokai appollaiato sopra un grattacielo. I confini tra realtà e leggenda si assottigliano, le fessure rotonde del titolo diventano veri e propri portali da cui il passato può riaffacciarsi sul nostro presente.

C’è un altro elemento che rende quest’opera ancora più preziosa: oltre ai manga, il volume include scritti autobiografici e riflessioni profonde di Mizuki sul linguaggio stesso del fumetto. Un’opportunità rara per avvicinarsi al pensiero creativo di un autore che ha rivoluzionato il modo di raccontare attraverso le immagini. Le sue parole ci guidano tra le pieghe della sua arte, svelandoci quanto ogni scelta stilistica, ogni inquadratura, ogni volto mostruoso nasconda una riflessione sulla società, sulla memoria, sull’identità.

E se il nome Garo suona familiare agli appassionati, è perché su quella stessa rivista hanno pubblicato giganti come Yoshiharu Tsuge – assistente di Mizuki e anch’egli figura chiave del manga d’autore – contribuendo a definire una nuova poetica, alternativa e profondamente libera. Un vero laboratorio creativo che ha dato voce a visioni fuori dagli schemi, dove anche il grottesco, l’onirico e il surreale trovavano spazio per fiorire.

Con Il Mondo delle Fessure Rotonde, i lettori italiani hanno finalmente accesso a un tesoro nascosto. Non solo un tributo a Mizuki a dieci anni dalla sua scomparsa, ma una riscoperta viva, palpitante, di un intero immaginario che continua a influenzare manga, anime, film e videogiochi. Un’opera fondamentale per chiunque voglia comprendere davvero le radici del fantastico giapponese e il modo in cui queste si intrecciano con il nostro presente.

Se amate i manga, se siete affascinati dal folklore giapponese, se il vostro cuore batte un po’ più forte ogni volta che sentite parlare di yokai e spiriti inquieti, allora questo libro fa per voi. È una porta aperta su un mondo meravigliosamente inquietante, uno di quelli da attraversare con gli occhi sgranati e la mente pronta a lasciarsi stupire.

E ora tocca a voi, cari lettori del CorriereNerd.it: siete pronti a varcare la soglia delle fessure rotonde? Conoscete già le opere di Shigeru Mizuki o è la prima volta che vi imbattete nei suoi yokai? Raccontateci nei commenti le vostre impressioni, esperienze e scoperte. E se questo articolo vi ha incuriosito o emozionato, condividetelo sui vostri social: aiutiamo insieme questi spiriti antichi a trovare nuovi occhi in cui rispecchiarsi!

Comicon Napoli 2025: un successo pop tra fumetto, arte, inclusione e passione nerd – cronaca di un’edizione da record

Chi l’avrebbe mai detto, venticinque anni fa, che quel festival nato tra le mura di Castel Sant’Elmo sarebbe diventato oggi uno degli appuntamenti culturali più importanti d’Europa? E invece, eccoci qui: il COMICON Napoli 2025 ha chiuso i battenti della sua venticinquesima edizione con numeri da capogiro, emozioni a non finire e un trionfo che parla chiaro non solo agli appassionati di cultura pop, ma a tutta l’Italia e al mondo. Dal 1 al 4 maggio, la Mostra d’Oltremare si è trasformata in una vera e propria capitale del multiverso nerd, registrando 183.000 visitatori – un nuovo record (+4,6% rispetto al 2024) – e consolidando la posizione del festival tra i top 5 eventi europei del settore.

Il cuore pulsante della cultura pop

Se dovessimo cercare una definizione di COMICON Napoli, sarebbe questa: un’oasi di socialità nerd, un laboratorio creativo in continua evoluzione dove le arti visive, il fumetto, l’animazione, il cinema, la musica, il game design e le subculture geek convivono e si contaminano. Ma anche un hub internazionale della cultura, che ha saputo attrarre delegazioni da oltre 15 paesi (tra cui Taiwan, Giappone, Corea, Francia, Germania, Portogallo, Croazia e Regno Unito), dare voce a professionisti e artisti da ogni parte del globo, e allo stesso tempo valorizzare il tessuto urbano e culturale partenopeo con il programma diffuso COMIC(ON)OFF, che ha trasformato tutta Napoli in un’epopea urbana della cultura pop.

COMICON ha saputo costruire un ecosistema inclusivo: eventi tradotti in lingua dei segni, aree accessibili ai disabili e ai loro accompagnatori, alternative alimentari per intolleranti e progetti sociali come Se io non voglio tu non puoi e Strade di rinascita sono solo alcune delle iniziative che lo rendono un modello di festival sostenibile e accogliente.

Il trionfo di Murphy e la visione di Jamie Hewlett

Il big bang visivo di questa edizione è esploso già con l’annuncio del poster ufficiale firmato da Jamie Hewlett, co-creatore dei mitici Gorillaz. A rappresentare lo spirito del festival, Hewlett ha scelto Murphy, una ragazza ribelle, energica, incollata ai fumetti e ai suoi sogni: l’incarnazione perfetta dello spirito nerd, anticonformista e passionale che da sempre anima COMICON. “Murphy è tutti noi”, si sarebbe potuto dire mentre la sua immagine campeggiava ovunque in fiera.

Tanino Liberatore, Magister della XXV edizione

Ogni anno COMICON incorona un Magister, un artista che ha segnato in maniera indelebile il mondo del fumetto. Il 2025 ha visto protagonista Tanino Liberatore, vera leggenda vivente, che ha curato una mostra personale e una seconda esposizione dedicata a un autore internazionale. Le sue tavole hanno parlato un linguaggio viscerale e visionario, in perfetta sintonia con lo spirito sovversivo e libero del festival.

Ospiti da sogno e contenuti stellari

L’elenco degli ospiti potrebbe riempire un intero volume: tra i primi annunci internazionali, Jon J. Muth (per la prima volta in Italia), Arthur de Pins (assente da 15 anni), Darick Robertson, Boichi, Thomas Taylor, Álvaro Martínez Bueno e molti altri hanno trasformato la Mostra d’Oltremare in una mecca per gli amanti del fumetto mondiale.

Uno degli eventi più attesi è stato senza dubbio l’arrivo di Shin’ichi Sakamoto, maestro del manga d’autore con opere come The Climber e #DRCL midnight children, ospite di J-POP Manga. Il mangaka ha incontrato i fan, firmato copie e condiviso riflessioni sul suo processo creativo in eventi che hanno fatto il tutto esaurito.

E ancora, Altan, icona della satira e della narrativa disegnata italiana, ha ricevuto il Premio Speciale COMICON 2025 alla Carriera, tra applausi e standing ovation. A lui, una celebrazione affettuosa e doverosa per un autore che ha plasmato l’immaginario di generazioni.

COMICON Napoli: motore culturale ed economico

La dimensione di COMICON va oltre quella del festival nerd: è un evento con una ricaduta economica imponente, capace di generare 42 milioni di euro nel 2024, un boost per tutto il sistema ricettivo e commerciale di Napoli. Il 71% dei visitatori proviene da fuori città, e il dato demografico è altrettanto emblematico: il 60% del pubblico ha meno di 25 anni, confermando Napoli come la “città dei giovani” e COMICON come catalizzatore generazionale.

“COMICON è parte integrante del brand Napoli – dichiara Carlo Cigliano, amministratore delegato – e ne qualifica l’offerta culturale e turistica. La crescita di reputazione del festival a livello internazionale è sotto gli occhi di tutti, come dimostrano le delegazioni della stampa estera e la presenza istituzionale di enti prestigiosi come il Parlamento Europeo, il Ministero della Cultura, e per la prima volta anche il Ministero per lo Sport e i Giovani”.

Una line-up da palcoscenico

Tra gli eventi più affollati: l’incontro con Max Pezzali per il lancio del suo primo comic book, l’anteprima della nuova stagione di Pesci Piccoli dei The Jackal, l’attesa per il live action di Dragon Trainer, la serie animata Il Baracchino con le voci di Lillo e Frank Matano, e un firmacopie da sogno con Zerocalcare, vincitore del Premio Miglior Fumetto COMICON 2025 con Quando muori resta a me (Bao Publishing).

Da brividi i panel con leggende come Yuji Horii (papà di Dragon Quest), la cantautrice Francesca Michielin, l’attrice e regista Asia Argento, i mangaka Kafka Asagiri e Sango Harukawa (Bungo Stray Dogs), e i grandi del fumetto americano Scott Snyder e Nick Dragotta. Momenti che hanno fatto vibrare il cuore dei fan e acceso discussioni ovunque.

Verso la XXVI edizione (spoiler: sarà epica)

Il Silver Pass, pass deluxe lanciato per l’anniversario, è andato sold out in pochi minuti, testimoniando la voglia famelica di cultura pop che COMICON riesce a suscitare. “Vedere centinaia di ragazzi accampati davanti ai cancelli la notte prima dell’apertura è la più grande ricompensa per il nostro lavoro”, ha dichiarato Claudio Curcio, presidente di COMICON. “La nostra è una sfida continua, costruire ogni anno un dialogo tra le arti, tra le culture, tra le persone. COMICON non è solo un festival: è una comunità, un’agorà del futuro”.

E ora, i riflettori sono già puntati sul futuro. L’appuntamento per la XXVI edizione è già fissato, e se questa XXV è stata memorabile, possiamo solo immaginare quali sorprese ci attendano. La città di Napoli è pronta. Il popolo nerd, pure. COMICON 2026, siamo già con te.

Savix-Comics & Bricks 2025: Il Festival Nerd di Savigliano con Ospiti Speciali e Novità Esclusive

Il Savix-Comics & Bricks 2025 è pronto a tornare con una terza edizione che promette di far vibrare l’anima di tutti gli appassionati di fumetti, anime, videogiochi, cosplay e LEGO. Questo evento unico, che ha già conquistato il cuore di migliaia di fan nelle edizioni precedenti, trasformerà Savigliano in un epicentro del divertimento nerd, il 10 e 11 maggio, con una serie di appuntamenti imperdibili che inizieranno già il 9 maggio.

La kermesse sarà inaugurata venerdì sera al Teatro Milanollo con uno spettacolo molto speciale: Mauro Repetto, ex membro degli 883, porterà sul palco il suo show “Alla ricerca dell’Uomo Ragno”. Un viaggio nostalgico che unirà musica e racconti della sua carriera, un evento che, tra l’altro, ha già registrato il sold-out. Chi meglio di lui per aprire le danze di un festival che mescola il meglio del passato e del presente della cultura pop?

Il sabato pomeriggio vedrà uno degli ospiti più amati dal pubblico: Danilo Bertazzi, l’indimenticato “Tonio Cartonio” della Melevisione. Con il suo sorriso e il carisma che lo hanno reso un’icona della televisione per bambini, Bertazzi regalerà ai fan momenti di puro divertimento e nostalgia, rivelando aneddoti e curiosità sulla sua carriera e sul mondo di Melevisione.

E come ogni grande evento che si rispetti, il Savix 2025 si chiuderà con un finale esplosivo domenica 11 maggio. Cristina D’Avena, insieme ai Gem Boy, farà cantare e ballare il pubblico con le sigle più iconiche che hanno segnato l’infanzia di intere generazioni. Un concerto che promette di essere un tuffo nel passato, con un’energia che non smette mai di emozionare.

Ma Savix non è solo una serie di ospiti illustri e concerti indimenticabili. Quest’edizione si arricchisce di numerose novità, a cominciare dalle aree tematiche che quest’anno sono ancora più vaste e coinvolgenti. Il Main Stage, che accoglierà il pubblico sotto i cieli di piazza Cavour, sarà il cuore pulsante del festival. L’Ala polifunzionale di piazza del Popolo ospiterà invece l’Area Japan, un angolo dedicato a tutto ciò che riguarda la cultura nipponica, dove sarà possibile immergersi in un’atmosfera che va dal manga al cibo tradizionale. Per chi cerca esperienze più interattive, l’Area Media Stage in piazza Turletti ospiterà talk, workshop e meet & greet con ospiti speciali del settore, un’opportunità imperdibile per approfondire temi legati al mondo dei fumetti, dei videogiochi e del cinema.

L’Area Bricks, uno degli spazi più amati, si espande quest’anno, trovando casa nei suggestivi palazzi Muratori-Cravetta e Taffini. Qui, gli appassionati di LEGO potranno ammirare opere spettacolari che combinano arte, storia e creatività. Per gli amanti delle atmosfere più fantasy e medievali, l’Area Fantasy nel Parco Graneris sarà il luogo ideale dove vivere battaglie, spettacoli e attività a tema storico.

Per tutti gli appassionati di giochi da tavolo e videogiochi, l’Area Games sarà il regno delle sfide, con una selezione di giochi in scatola, di carte e retrogames, e l’Area Expo in Piazza Santarosa che ospiterà espositori e stand tematici, per soddisfare le curiosità più nerd. E una novità assoluta per Savix 2025 sarà l’Artist Alley, in collaborazione con le associazioni Papersera e Linea Cinetica, che offrirà agli appassionati del fumetto e dell’illustrazione la possibilità di incontrare artisti di fama internazionale, scoprire nuove opere e, perché no, portarsi a casa un pezzo di arte originale.

Un altro punto forte della manifestazione sarà la gara cosplay, che ogni anno regala momenti di pura magia grazie a costumi spettacolari e performance straordinarie. Quest’anno, in collaborazione con Cosplay e Contest, la sfilata dei cosplayer avrà una visibilità ancora maggiore, portando il centro storico di Savigliano a essere il palcoscenico perfetto per un’esibizione che farà sognare tutti.

Il tema di quest’edizione, come mostrato nell’illustrazione ufficiale del festival, celebra la forza e il carisma dei personaggi femminili nel mondo del fumetto e dei cartoni animati. Un tributo visivo che non solo omaggia i personaggi iconici, ma che sottolinea anche lo spirito inclusivo che Savix ha sempre voluto promuovere.

Savix Comics & Bricks 2025 è un’occasione unica per vivere in prima persona l’emozione di una città che si trasforma, per due giorni, in un mondo parallelo dove ogni angolo racconta una storia di passione, creatività e nostalgia. Un appuntamento che, dopo il successo delle prime due edizioni, si conferma come uno degli eventi più attesi per tutti gli appassionati della cultura pop e nerd in Italia. Savigliano vi aspetta dal 9 all’11 maggio 2025 per un viaggio che promette di essere, ancora una volta, indimenticabile.

Tutti i dettagli, gli ospiti e il programma completo sono disponibili su www.savixcomicsandbricks.it. Non mancate!

Comix Park 2025: la cultura nerd esplode a Guidonia tra fumetti, cosplay, fantasy e pop

La cultura nerd torna a brillare nel cuore del Lazio con la sesta edizione del Comix Park, dal 9 all’11 maggio, la sesta edizione del festival accenderà di entusiasmo la Pinetina di viale Roma, nella suggestiva cornice di Piazza Caduti di Nassiriya a Guidonia (RM), trasformando questo angolo della provincia romana in un crocevia di universi fantastici, dal Giappone all’Occidente, tra manga, cinema, serie TV e molto altro.

Quello che nel 2018 era un progetto ambizioso partorito dalla mente appassionata di Giuliano Mazzitelli, oggi è un punto fermo nella mappa degli eventi italiani dedicati alla cultura nerd e pop. L’organizzazione, affidata all’Associazione Sorrisi e Cartoni APS di Campolimpido e patrocinata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Lombardo, è pronta a offrire un’edizione esplosiva, pensata per intrattenere e affascinare grandi e piccoli, cosplayer navigati e neofiti incuriositi.

Non è un semplice festival. Comix Park è un inno all’immaginazione, un grande abbraccio tra generazioni unite dal linguaggio universale della cultura pop. E questo spirito inclusivo è la vera chiave del suo successo. Tra un torneo di spade laser della Star Wars Academy, una gara di K-pop, una sfida a Magic: The Gathering, e un’esibizione cosplay da lasciare senza fiato, la Pinetina si animerà di colori, suoni, e personaggi provenienti da ogni angolo del multiverso nerd.

A rendere l’esperienza ancora più immersiva saranno le scenografie tematiche che trasformeranno l’area del festival in una sorta di “parco a tema” a cielo aperto. Ogni fan troverà il suo spazio ideale: chi ama i fumetti, potrà perdercisi tra stand ricchi di volumi rari, anteprime e autori emergenti; gli appassionati di videogiochi avranno a disposizione postazioni per il free play e tornei avvincenti; gli amanti del modellismo e dei giochi da tavolo vivranno sfide da manuale, tra dadi, miniature e strategie.

Ma c’è di più. Il Comix Park è anche una piattaforma culturale, un trampolino per giovani talenti dell’illustrazione e della scrittura fumettistica. Ogni edizione ospita artisti indipendenti che possono confrontarsi con un pubblico variegato, vendere le proprie creazioni, farsi conoscere, e magari – perché no – trovare nuove collaborazioni professionali.

Anche l’amministrazione comunale ha colto l’importanza dell’evento come leva per il rilancio turistico e culturale del territorio. Non è un caso che sia stata scelta proprio la Pinetina di Guidonia, uno spazio identitario e simbolico, che durante i tre giorni del festival diventa un palcoscenico a cielo aperto per la fantasia e la creatività.

In attesa del calendario definitivo degli appuntamenti, il fermento è già altissimo. Online le community di appassionati si stanno mobilitando per organizzare la trasferta, i cosplayer stanno lucidando armature e cucendo nuovi abiti, e i fan dei cartoni animati anni ’80 e ’90 contano i giorni per rituffarsi nei ricordi di un’infanzia fatta di robottoni, trasformazioni magiche e sigle che ancora oggi ci fanno battere il cuore.

Insomma, Comix Park 2025 si prepara a essere non solo un evento imperdibile, ma anche un’autentica celebrazione della cultura nerd in tutte le sue sfaccettature. Se siete amanti di Goku, Darth Vader, Pikachu, Batman o Sailor Moon – o anche solo curiosi di scoprire un mondo dove ogni passione ha dignità e ogni fan è protagonista – segnatevi queste date: 9, 10 e 11 maggio. Guidonia vi aspetta, con il suo parco dei sogni pronto a prendere vita.

Sei già pronto per l’evento nerd più atteso del Lazio?

Japan Days 2025: l’Ippodromo Capannelle si trasforma in un angolo di Giappone

C’è un luogo, ogni primavera, dove la magia del Giappone antico si fonde con l’energia elettrica della cultura pop contemporanea. Un luogo dove si respira il profumo degli Okonomiyaki, si ascolta il suono possente dei Taiko, si osserva con occhi incantati la vestizione di un kimono o la precisione meditativa di un bonsai. Quel luogo è Roma, e più precisamente l’Ippodromo delle Capannelle, che il 17 e 18 maggio 2025 ospiterà l’attesissimo Japan Days – 18th Anniversary, la manifestazione di J-Culture più longeva e amata d’Italia.

Un compleanno da festival, una celebrazione da ricordare

Diciotto anni. Una tappa importante per qualsiasi evento, ma nel caso dei Japan Days è un vero rito di passaggio. Il festival, nato quasi due decenni fa con l’obiettivo di avvicinare il pubblico italiano alla bellezza della cultura giapponese, oggi è diventato un punto di riferimento per otaku, appassionati di tradizioni nipponiche, cosplayer, foodie di street food orientale e cultori dell’arte marziale. E l’edizione 2025 si preannuncia come la più ricca e coinvolgente di sempre: un’esplosione di contenuti, ospiti speciali, laboratori, showcase, talk e spettacoli dal vivo che spaziano dalle arti tradizionali al mondo degli anime e dei manga.

Tra cerimonie, samurai e Spiriti del Ghibli: due giorni di pura immersione

L’atmosfera sarà quella dei grandi matsuri giapponesi: tra lanterne, yukata e stand coloratissimi, il pubblico potrà vivere un’esperienza multisensoriale che tocca ogni aspetto della cultura giapponese, dalle radici millenarie ai suoi volti più moderni.

Il programma è un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio. Si comincia sabato 17 maggio con una suggestiva esibizione di arti marziali tradizionali a cura del Kobukan Dojo, seguita dal primo live cooking show con Mikachan che preparerà il celebre Okonomiyaki. Spazio poi alla raffinatezza con “Kimono Tales”, un’intensa dimostrazione della vestizione del kimono tenuta dalla Maestra Fumiko Oh, e all’arte calligrafica con l’inimitabile Yoko Kawabata, protagonista di uno showcase interattivo sul sumi-e, l’inchiostro che diventa emozione.

Ma uno dei momenti più attesi è senza dubbio “Ghibli World”, lo show musicale firmato Erika Japan: la sua voce potente e dolce insieme attraverserà le atmosfere incantate dei film del maestro Hayao Miyazaki, facendo vibrare il cuore degli spettatori più nostalgici. E ancora: il teatro comico dei samurai con lo spettacolo Kyogen del collettivo Italo Kyogen, e l’immancabile live dei Taiko Drums con le Taiko Trio guidate da Rita Superbi, un trio tutto al femminile che saprà scuotere terra e spirito.

La domenica si replica, e si alza il livello dell’emozione

Il 18 maggio sarà un’altra giornata imperdibile. Oltre alla replica di molti show di sabato, come Ghibli World e Kimono Tales, il pubblico potrà assistere a nuove esibizioni, come quella dell’Iaido Academy Italia, con le loro dimostrazioni di stili come Mugairyu e Nito Ryu, affascinanti quanto letali.

Alle 13.30 torna la calligrafia di Yoko Kawabata, seguita da uno showcase unico sull’Ikebana, l’antica arte della composizione floreale, curata dalla maestra Yuri Maruyama del prestigioso Ikebana Ohara Chapter di Roma. E poi? Musica, naturalmente. Tra le note del sax di Leonardo e le atmosfere chill, si scivola verso il pomeriggio, in attesa della performance di Flow Art firmata Grace Karmatek. Le sue due opere sceniche, “Yuki-onna” e “Hannya”, trasformeranno leggende e demoni del folklore giapponese in danza visiva, tra manipolazione di oggetti e suggestioni teatrali.

Talk, cultura e incontri: il cuore pulsante dei Japan Days

Oltre agli spettacoli, i Japan Days sono anche un’occasione di scambio e scoperta. Nell’area talk – gestita con passione e competenza da Silvia Casini, volto ormai iconico dell’evento – si susseguiranno interviste, presentazioni, firma copie e dibattiti con ospiti speciali, autori, studiosi di cultura giapponese e protagonisti della scena nerd italiana. Un angolo che sa di carta stampata, di parole che lasciano il segno, di passione vera.

Workshop e corsi: vivi il Giappone con le tue mani

La Japan Experience si fa concreta con i tanti workshop e corsi pratici: dai laboratori di origami e calligrafia, al kintsugi, passando per il bonsai, la pittura zen e tanto altro. Momenti pensati per tutte le età, perfetti per chi desidera portarsi a casa non solo gadget o snack, ma una vera esperienza vissuta e creata.

Area Market, Street Food e tanto intrattenimento nerd

Naturalmente, non sarebbero i Japan Days senza l’amatissima area market, che quest’anno ospiterà oltre 100 espositori da tutta Italia: tra kimono, action figures, artigianato, oggettistica kawaii, manga rari e gadget esclusivi, sarà il paradiso dello shopping nerd.

E poi la food zone, che si ispira ai Matsuri: una passeggiata tra i sapori autentici dello street food giapponese – takoyaki, ramen, onigiri, dorayaki – e le immancabili bibite colorate da fotografare e gustare.

A completare il tutto, una valanga di attività d’intrattenimento: dai tornei arcade alla musica J-pop e K-pop, dai playground tematici agli spazi per famiglie e bambini, ogni angolo dell’Ippodromo sarà animato dalla voglia di condividere l’amore per il Giappone.

I Japan Days 2025 non sono semplicemente un evento: sono un rito collettivo, una celebrazione corale, un appuntamento che negli anni ha saputo mantenere intatto il proprio spirito e al contempo rinnovarsi, evolvere, crescere. In una parola? Emozionare. Se ami il Giappone – quello dei samurai e dei manga, dei Matsuri e degli idol, del silenzio zen e delle sigle anime – non puoi mancare.Tutte le info e il programma dettagliato sono consultabili su  japandays.it e mercatinogiapponese.it.

Appuntamento a Roma, il 17 e 18 maggio. Arigatou, Japan Lovers. そして、おめでとうございます Japan Days!

Oggi è il No Pants Day: La Festa della Libertà e della Trasgressione che Sfida le Convenzioni Sociali

Ogni anno, il primo venerdì di maggio, una follia che sfida la convenzione e celebra la libertà individuale prende piede in numerosi paesi di lingua inglese: il No Pants Day. Una festa eccentrica e decisamente fuori dagli schemi, che trasforma una parte dell’abbigliamento generalmente considerata intima in una dichiarazione di libertà e audacia. Il concetto è semplice, ma provocatorio: in questa giornata, i partecipanti abbandonano i pantaloni (e ogni altro indumento inferiore, come gonne, pantaloncini e vestiti) e si presentano in pubblico con solo la biancheria intima, tipicamente mutande, boxer, slip o shorty.

Cosa rende speciale questo evento? È la sensazione di libertà che nasce nel vedere le persone che, senza imbarazzo, indossano il minimo indispensabile e si divertono a sfidare le norme sociali e la percezione comune di ciò che è “accettabile” in pubblico. Questo, oltre al gioco di reazioni che si innesca intorno, è ciò che rende il No Pants Day un’occasione di puro divertimento e rottura di tabù, un atto di disinibizione collettiva che lascia trasparire un lato della società che raramente viene mostrato.

Le origini di questa festa sono piuttosto misteriose e controverse. Sebbene non ci sia una data ufficiale e chiara di inizio, molti tracciano le radici del No Pants Day agli anni ’80, più precisamente intorno al 1985-1986. Il primo evento documentato è stato organizzato dal “Cavalierato di BUH” (a Texas, all’Università del Texas ad Austin), che ha dato il via alla tradizione. Questo piccolo e particolare gruppo studentesco è ritenuto l’artefice di quella che sarebbe poi diventata una vera e propria celebrazione, che si sarebbe diffusa nel corso degli anni in tutta la città di Austin e, successivamente, in altri angoli del mondo. Austin, dal 1997, è diventata la capitale indiscussa di questa giornata di esibizione eccentrica, con partecipanti che si sono uniti per creare una parata di libertà e irriverenza.

Ma il No Pants Day non è un evento che appartiene esclusivamente all’Occidente. Infatti, anche in Giappone esiste una celebrazione che ruota attorno all’idea di biancheria intima, sebbene con sfumature diverse. Si tratta del Pantsu Day (Pantsu no Hi), che si celebra il 2 agosto di ogni anno. “Pantsu” è un termine giapponese che deriva dall’inglese “panties” e si riferisce, in modo generale, alla biancheria intima femminile. Questa data, pur non avendo la stessa risonanza globale del suo corrispettivo occidentale, è particolarmente amata dagli appassionati di anime e manga, dove le mutandine delle protagoniste sono spesso usate in modo umoristico e talvolta imbarazzante nelle trame di molti cartoni giapponesi. Qui, il riferimento alla biancheria intima è usato per suscitare risate e situazioni comiche, ma è anche un’occasione per celebrare una parte della cultura pop giapponese che abbraccia l’estetica della provocazione.

Ritornando al No Pants Day, la sua filosofia non è soltanto un gioco di trasgressione, ma una sorta di liberazione collettiva. Quando ci si libera dei pantaloni, si rompe una barriera invisibile che ci impone di nascondere determinate parti del corpo. Il messaggio è semplice: nessuno dovrebbe sentirsi in imbarazzo per come è vestito o per cosa indossa. Non si tratta nemmeno di fare una protesta o di mettere in discussione l’intero sistema sociale, ma piuttosto di dimostrare, in modo giocoso, che a volte vale la pena ridere delle convenzioni. In un mondo sempre più dinamico e diversificato, dove i canoni estetici e culturali sono sempre più sfumati, eventi del genere come il No Pants Day contribuiscono a rimettere in discussione la serietà con cui spesso affrontiamo la moda e il comportamento pubblico.

Se a volte ci si sente un po’ troppo prigionieri delle apparenze o delle convenzioni sociali, il No Pants Day diventa un modo divertente per ricordarci che la vita può essere meno formale e più leggera. E chissà, forse è anche un’occasione per riflettere sul fatto che, alla fine, ciò che conta veramente non è tanto l’abbigliamento, ma la nostra capacità di ridere insieme, di rompere schemi e, perché no, di sentirsi un po’ più liberi, anche solo per un giorno.

Quindi, che tu scelga di indossare mutande colorate, boxer stravaganti o slip inusuali, il No Pants Day non è solo un invito a sfidare le regole, ma un’occasione per celebrare la libertà di essere chi siamo, senza paura del giudizio altrui. E la prossima volta che vedrai qualcuno senza pantaloni, ricorda che non sta cercando di scandalizzarti, ma semplicemente di invitarti a partecipare a una giornata all’insegna della leggerezza, del sorriso e, perché no, dell’originalità.

Via Japan 2025 a Roma: un viaggio tra i sapori autentici dello street food giapponese

Chiudete gli occhi per un momento e immaginatevi a Shibuya: la frenesia della gente, i profumi inebrianti che si mescolano nell’aria, le luci al neon che dipingono la notte come un quadro in continua evoluzione. Se come me amate visceralmente il Giappone, sapete quanto questo mondo possa affascinare e conquistare i sensi. Ora, immaginate di poter vivere tutto questo senza dover prendere un volo intercontinentale. Sembra un sogno, vero? E invece no, è realtà! Da giovedì 8 a domenica 11 maggio, Roma diventa una piccola Tokyo grazie a Via Japan 2025, un festival dedicato interamente all’autentico street food giapponese. La location scelta è perfetta: Testaccio, nel cuore della città, ospiterà questa esplosione di sapori, cultura e magia asiatica, trasformandosi in un vero e proprio angolo del Sol Levante.

L’ingresso è gratuito (sì, avete letto bene!) e partecipare è semplicissimo: basta scrivere il proprio nome e il numero di partecipanti sulla bacheca dell’evento o nei commenti per ricevere tutte le informazioni in anteprima. Un modo meraviglioso per creare comunità ancora prima di varcare la soglia della festa!

Gli orari dell’evento sono pensati per permettere a tutti di immergersi in questo universo giapponese: giovedì dalle 18:00 a mezzanotte, venerdì fino all’una di notte, sabato non-stop dal mezzogiorno fino a tardi, e domenica ancora una lunga maratona di gusto.

Ma veniamo alla parte più succulenta: il cibo! Non solo ci sarà un tripudio di stand gastronomici, ma ogni angolo offrirà vere e proprie icone dello street food giapponese. Io, personalmente, non vedo l’ora di affondare le bacchette in un piatto fumante di ramen, perdermi nella morbidezza di un bao ripieno, scoprire il sapore autentico di un gyudon cucinato come a Tokyo, o lasciarmi conquistare dalle deliziose sfere di takoyaki, il tipico street food di Osaka.E ancora: yakisoba, okonomiyaki, gyoza, sushi (ovviamente!), onigiri perfetti da sgranocchiare passeggiando, dorayaki per una dolce coccola, i soffici pancake fluffy che sembrano nuvole, e i mochi ice, piccoli scrigni di freschezza e dolcezza.Oltre al paradiso del food, Via Japan 2025 offrirà anche ben 12 punti bar per dissetarsi e un’area kids pensata per le famiglie, perché il Giappone sa essere un’esperienza magica anche per i più piccoli. E per gli amanti delle esperienze autentiche, imperdibile il Sakè Corner by Shibataya, che promette di farci scoprire i segreti del raffinato nettare giapponese.Non mancheranno poi spettacoli live (di cui si saprà presto di più!) e un partner d’eccezione: il Ramen Bar Akira, una vera istituzione per chi cerca il vero ramen giapponese in Italia.

Tutto questo nella splendida cornice della Città dell’Altra Economia a Largo Dino Frisullo, nel suggestivo ex Mattatoio di Testaccio, uno spazio che sembra nato per accogliere eventi così vibranti e multiculturali. Io sto già lucidando le bacchette e scaldando il cuore per questo viaggio straordinario nei sapori del Giappone. E voi? Vi aspetto per condividere questa avventura, scattare foto da sogno e magari scoprire insieme qualche nuovo piatto preferito. Se anche voi sentite il richiamo del Giappone, non perdete l’occasione di vivere Via Japan 2025: condividete questo articolo con chi, come noi, ha il Giappone nel cuore e preparatevi a vivere un’esperienza indimenticabile.

Liberty Walk: Dalle Strade Giapponesi al Mondo, Il Re del Tuning Che Fa Discutere (e Impazzire)

Nel vasto e variegato universo del tuning auto, pochi nomi riescono a suscitare reazioni così forti e immediate come Liberty Walk. Che li ami o li odi, l’impatto di questo tuner giapponese sul mondo delle auto customizzate è innegabile e ha ridefinito un intero stile: quello del widebody estremo.

Direttamente dal Giappone, questo atelier di customizzazione guidato dal carismatico Kato Wataru ha trasformato auto di lusso e supercar da sogno in vere e proprie bestie da strada aggressive e inconfondibili. Ma cos’è esattamente Liberty Walk e perché è diventato un fenomeno globale?

Chi è Liberty Walk? La Storia Dietro il Fenomeno

Fondata da Wataru Kato nella prefettura di Aichi, in Giappone, Liberty Walk (spesso abbreviato in LB-Works) non è nata subito come l’icona del tuning che conosciamo oggi. Inizialmente, nei primi anni ’90, era un semplice rivenditore di auto usate. La passione di Kato per le auto e la sua visione unica lo hanno spinto presto verso la personalizzazione, iniziando con lavori su auto giapponesi e poi espandendosi verso supercar europee.

La svolta è arrivata con l’introduzione del loro stile widebody distintivo, che è rapidamente diventato il loro biglietto da visita a livello mondiale, lanciandoli nell’Olimpo dei tuner più audaci e influenti.

Lo Stile Inconfondibile: Parafanghi, Rivetti e Assetti Rasoterra

Il tratto distintivo di Liberty Walk è inconfondibile e non lascia spazio a interpretazioni. Il loro stile è aggressivo, volutamente rozzo (in senso buono!) e con un’attitudine “noncurante” che sfida le convenzioni:

  1. I Kit Widebody: L’elemento centrale sono i passaruota allargati in modo esagerato. Non sono integrati fluidamente nella carrozzeria, ma spesso applicati esternamente.
  2. I Rivetti a Vista: Questo è forse il dettaglio più iconico e controverso. I pannelli allargati vengono fissati alla carrozzeria originale (spesso tagliata senza pietà!) con rivetti ben visibili, un richiamo al motorsport e a uno stile quasi artigianale.
  3. Assetti Estremi (Shakotan): Le auto Liberty Walk sono notoriamente bassissime, spesso con sospensioni pneumatiche per poterle alzare all’occorrenza, ma concepite per stare “rasoterra”. Questo stile si rifà al concetto giapponese di Shakotan (auto ribassata) e all’estetica esagerata delle auto Bosozoku, le cui modifiche erano pensate per farsi notare.
  4. Spoiler Esagerati e Dettagli Aggressivi: A completare il look ci pensano alettoni posteriori massicci, diffusori imponenti e dettagli aerodinamici che conferiscono un aspetto da auto da corsa pronte a scendere in pista (o, più realisticamente, a sfilare in strada e ai raduni).

Questo mix crea un look che non passa inosservato, volutamente “too much” per alcuni, ma venerato come arte per altri.

Non Solo Estetica: LB-Works, LB-Performance e Altro

Sebbene i kit widebody siano il loro prodotto più famoso (soprattutto quelli sotto il brand LB-Works), Liberty Walk offre una gamma più ampia di personalizzazioni:

  • LB-Performance: Kit meno estremi rispetto agli LB-Works, per chi cerca un look aggressivo ma leggermente più discreto.
  • LB-Super Silhouette: Ispirato alle auto da corsa degli anni ’70 e ’80, con carrozzerie quasi completamente ridisegnate e aerodinamica estrema.
  • LB-Nation: Kit pensati per auto più “comuni” o molto diffuse nel mondo del tuning.
  • Scarichi Performanti: Sistemi di scarico che esaltano il sound dei motori (spesso V8, V10, V12!).
  • Cerchi Dedicati: Collaborazioni con brand di cerchi per creare design che si abbinano perfettamente ai loro kit widebody.
  • Sospensioni: Soluzioni per ottenere l’assetto desiderato, spesso pneumatiche.
  • Merchandise Originale: Abbigliamento, modellini e accessori per i fan del brand.

La lista di auto su cui hanno messo mano è sbalorditiva e include modelli iconici come Lamborghini (Aventador, Huracan, Murcielago), Ferrari (458, 488), McLaren, Nissan GT-R (un cavallo di battaglia!), BMW, Audi, Ford Mustang e persino mini car come la Suzuki Jimny!

La Filosofia “Imagine That!”: Osare Senza Paura

La filosofia dietro ogni creazione Liberty Walk si riassume nel motto di Kato: “Imagine That!” (Immagina un po’!). È un invito a osare, a non porsi limiti, a trasformare le visioni più folli in realtà. Kato Wataru è un personaggio estroso, un grande comunicatore e un appassionato genuino, e la sua personalità si riflette perfettamente nel brand: audace, irriverente e con una grande voglia di divertirsi e stupire. Non si prendono troppo sul serio, ma prendono molto sul serio la loro passione per le auto.

Impatto Globale e Controversie

Lo stile Liberty Walk ha generato un vero e proprio movimento nel mondo del tuning, ispirando imitazioni (più o meno riuscite) e polarizzando le opinioni. Molti puristi rabbrividiscono all’idea di tagliare i parafanghi originali di una supercar milionaria. Eppure, proprio questa audacia e questo approccio senza compromessi hanno creato una fanbase enorme e fedele in tutto il mondo.

Eventi come il SEMA Show di Las Vegas o il Tokyo Auto Salon sono diventati palcoscenici d’elezione per presentare le loro ultime, folli creazioni, generando sempre un’enorme attenzione mediatica. Hanno dimostrato che nel tuning c’è ancora spazio per la creatività estrema e la rottura degli schemi.

Vuoi un Pezzo di Stile Giapponese?

Se sognate di trasformare la vostra auto con il look inconfondibile di Kato-san, sappiate che i kit widebody Liberty Walk e gli altri prodotti sono disponibili globalmente tramite una rete di distributori ufficiali. Spesso realizzati in FRP (vetroresina) o fibra di carbonio, richiedono un’installazione professionale data la natura invasiva delle modifiche.

In sintesi, Liberty Walk è molto più di un semplice preparatore; è un vero e proprio fenomeno culturale che incarna l’essenza del tuning giapponese più audace e spettacolare. Con il loro stile unico, la filosofia “Imagine That!” e la capacità di trasformare auto già straordinarie in opere d’arte (o mostri, dipende dai gusti!) su ruote, Liberty Walk continuerà sicuramente a far parlare di sé e a spingere i confini della customizzazione automobilistica per gli anni a venire.

Cassino Fantastica 2025 “Multiversum”:un weekend tra Ritorno al Futuro e Profondo Rosso, Cultura Pop e Anime Iconici

Anche quest’anno, Cassino si trasformerà per due giorni nel crocevia delle meraviglie pop. Il 31 maggio e il 1° giugno 2025, gli spazi dell’Istituto Paritario San Benedetto (Via Marconi, fronte civico 48) ospiteranno la quinta edizione di Cassino Fantastica, evento diventato ormai punto di riferimento per appassionati di fumetti, manga, anime, cultura pop e nerd in tutte le sue forme. Il tema di quest’anno? Il MULTIVERSUM, declinato in un caleidoscopio di incontri, mostre, performance live, omaggi al cinema e incursioni nel mondo del cosplay e del gaming.

La manifestazione, inizialmente prevista per aprile, è stata posticipata a causa del Lutto Nazionale proclamato per la scomparsa del Santo Padre. Ma l’attesa non ha fatto che aumentare la curiosità per un programma ricchissimo, denso di eventi unici che celebrano pietre miliari della cultura nerd.

Omaggi a due miti: Ritorno al Futuro e Profondo Rosso

Quest’edizione celebra due anniversari che parlano direttamente al cuore di ogni appassionato: i 40 anni del primo film di Ritorno al Futuro e i 50 di Profondo Rosso, capolavoro horror firmato Dario Argento. Due opere diversissime, eppure ugualmente rivoluzionarie nel loro linguaggio, nella loro estetica, nel loro impatto culturale. E proprio su questi due pilastri si innestano talk, laboratori e performance che faranno vibrare le corde della nostalgia e della scoperta.

Sabato 31 maggio, ad esempio, nella Sala Conferenze, si parte con un omaggio ai 50 anni di Goldrake, raccontato da Il Vecchio Nerd, con un tributo speciale a Nicoletta Artom, la storica adattatrice italiana delle serie giapponesi. A seguire, un’immersione nel mondo di Ritorno al Futuro con Max Gobbo e ancora Il Vecchio Nerd: non solo analisi critica della trilogia, ma anche un laboratorio di scrittura creativa per esplorare fanfiction e viaggi temporali con la penna in mano.

Spazio poi a Godzilla e ai B-movie nipponici, tra approfondimenti e ironia, in compagnia di Marco Fulgione e Henna Onna, che proporranno anche due pillole di lingua giapponese – un assaggio culturale da non perdere per chi sogna il Sol Levante.

Domenica 1° giugno, sarà il turno del ladro gentiluomo più iconico dell’animazione: Lupin III, seguito da Lady Oscar, protagonista di una riflessione che unisce la nuova pellicola nipponica alla storica serie televisiva. Il film live-action del 1979 firmato Jacques Demy verrà proiettato nel primo pomeriggio, seguito dalla cerimonia di consegna del Premio Lorenzo Bartoli 2025, che onora il talento nel mondo del fumetto e della narrazione.

A chiudere, un incontro imperdibile dal titolo Nippon Bizarre, che esplora il lato più folle e affascinante della produzione culturale giapponese, da Robot Geisha a Chainsaw Man.

Il Palco tra musica, cosplay e tributi

Non solo conferenze: l’Area Palco sarà viva e pulsante, a partire dal live di Alessandra Tzinis (Ale The Voice), passando per le performance di Nanako Chan e i karaoke delle sigle TV che hanno accompagnato l’infanzia di intere generazioni. Il cosplay sarà, come sempre, protagonista: sabato la gara Junior, domenica quella Open, entrambe precedute da esibizioni musicali e tributi spettacolari.

Tra i momenti clou, sabato pomeriggio, l’omaggio musicale a Profondo Rosso, con Bruno Previtali – chitarrista dei Goblin e collaboratore storico del Maestro Simonetti – che racconterà il making of delle celebri colonne sonore che hanno fatto scuola nell’horror.

Domenica, spazio a un tributo musicale indimenticabile: Incanto sotto il mare, il live dedicato a Ritorno al Futuro, con i Raiders of the Lost 80, per rivivere le atmosfere anni ’50 in chiave nerd.

Artist Alley, mostre e giochi: la fiera delle meraviglie

Per tutta la durata del festival sarà attiva l’Artist Alley, con illustratori, fumettisti e creativi indipendenti pronti a incontrare il pubblico. Tra i presenti: Henna Onna, Marco Fulgione, Chiara Romagnoli, Alessia Bottai, Annarita De Iorio, il collettivo Trauma Center Comics e William Giuliani.

Le mostre, vere chicche per i curiosi e gli appassionati, offriranno un viaggio trasversale tra arte e cultura pop: dalle reinterpretazioni pittoriche in chiave fumettistica di PopArtbyDom alle rarissime locandine originali degli anime, fino al reportage fotografico Tokyo Multiverse, scatti d’autore che catturano l’essenza cangiante della capitale giapponese.

Nell’Area Games, invece, si potrà sfidare amici e sconosciuti tra sessioni di Dungeons & Dragons, Othello, giochi da tavolo moderni e classici come gli scacchi. Spazio anche per le community più attive, come Star Realms Roma, e i laboratori ludici di Materia Creativa.

Biglietti e info

L’ingresso per entrambe le giornate prevede un contributo simbolico di 5 euro. Un piccolo prezzo per accedere a un universo parallelo fatto di storie, eroi, creatività e condivisione.

Per ogni informazione utile, compresi regolamenti, contatti della segreteria e dell’ufficio stampa, o indicazioni su come raggiungere la sede, è possibile consultare il sito ufficiale del festival o scrivere a:
festival@cassinofantastica.it | ufficiostampa@cassinofantastica.it

Cassino Fantastica non è solo una fiera, ma un’esperienza condivisa, un atto d’amore verso la cultura nerd e una dichiarazione d’identità per chi sogna con l’immaginazione accesa. Il multiverso ci attende: non mancate.

I Nuovi Orizzonti della Galassia Lontana Lontana: tutti i film di Star Wars in Lavorazione

Di fronte a un oceano di spade laser scintillanti e cuori in tumulto, la Star Wars Celebration 2025 ha preso il via a Tokyo con la forza di un’esplosione stellare. Non è stata solo una convention, ma un’autentica tempesta emotiva che ha travolto i fan accorsi da ogni parte del mondo per assistere a quello che si è rivelato uno degli eventi più memorabili della storia della saga. In un clima che oscillava tra l’entusiasmo collettivo e la commozione nostalgica, Lucasfilm ha sganciato un vero e proprio ordigno galattico: l’annuncio ufficiale di ben otto nuovi film ambientati nell’universo di Star Wars.

Per chi è cresciuto ascoltando il ronzio delle spade laser e sognando mondi lontani, tra Jedi in cerca di equilibrio e Sith consumati dall’odio, tra droidi brillanti di umorismo e contrabbandieri dal cuore più grande delle loro astronavi, questo annuncio rappresenta molto più di una semplice anticipazione. È la promessa di una rinascita, l’inizio di una nuova era per una saga che ha saputo attraversare generazioni senza mai perdere la sua anima.

La cerimonia d’apertura, giunta alla sedicesima edizione della Celebration, ha avuto il tono solenne e vibrante di un rito collettivo. Un video celebrativo ha attraversato decenni di storia cinematografica, riportando in superficie i momenti più intensi della saga. Poi, l’ingresso in scena di due icone intramontabili, C-3PO e R2-D2, ha fatto letteralmente esplodere la sala del Makuhari Messe Convention Center: 9.000 fan in visibilio, sospesi tra ricordi e aspettative. Ma l’apice è stato toccato quando Kathleen Kennedy e Dave Filoni, due delle menti più influenti del presente e del futuro della galassia, hanno preso la parola. È bastato un nome, un titolo, a scuotere le fondamenta del fandom: Star Wars: Starfighter.

Diretto da Shawn Levy e con Ryan Gosling come protagonista, Starfighter sarà ambientato cinque anni dopo L’Ascesa di Skywalker. Un film indipendente rispetto alle saghe precedenti, che introdurrà personaggi completamente nuovi e promette di portarci in una parte inedita della galassia, mai esplorata sul grande schermo. Avventuroso, audace, vibrante: così è stato descritto il tono della pellicola, le cui riprese inizieranno nell’autunno 2025, con l’uscita già fissata per il maggio del 2027. Un salto nell’ignoto, sì, ma con la Forza come compagna di viaggio.

E se questo primo annuncio ha scatenato entusiasmo, il secondo ha letteralmente infiammato la sala. È stato il momento di The Mandalorian and Grogu, il primo film live-action tratto direttamente da una serie Disney+. Il pubblico ha accolto con un boato l’arrivo sul palco di Pedro Pascal, accompagnato da Sigourney Weaver, dallo stesso Grogu e da Jon Favreau, regista e co-sceneggiatore del progetto. L’uscita è prevista per il 20 maggio 2026, e promette un’epopea in grado di intrecciare passato, presente e futuro della saga. Per chi ha seguito le avventure del Mandaloriano e del piccolo essere dotato della Forza, questo film rappresenta la consacrazione definitiva di un legame emotivo nato sul piccolo schermo e destinato a esplodere al cinema.

Ma la vera emozione, quella che ha fatto tremare le ginocchia a molti fan, è arrivata con l’annuncio del ritorno di Daisy Ridley nel ruolo di Rey Skywalker. Il nuovo film, affidato alla regia di Sharmeen Obaid-Chinoy, racconterà il difficile tentativo di ricostruire l’Ordine Jedi, in un futuro ancora segnato dalle cicatrici del passato. Sebbene non sia stata ancora comunicata una data d’uscita ufficiale, il progetto è già in fase avanzata di sviluppo e si preannuncia come un ponte ideale tra le trilogie esistenti e una nuova visione della galassia. Un’opera di rinascita, speranza e identità.

E proprio sulla scia dell’esplorazione delle origini si inserisce un altro progetto attesissimo: Dawn of the Jedi, diretto da James Mangold. Questo film ci porterà indietro nel tempo, molto prima degli eventi noti, in un’epoca in cui i Jedi erano ancora pionieri, esploratori spirituali alla ricerca del significato stesso della Forza. Il tono promesso è quello di un’epopea quasi sacra, un racconto dai tratti biblici che potrebbe riscrivere le fondamenta mitologiche dell’intero universo narrativo.

Tra le novità più enigmatiche, ma anche tra le più intriganti, spicca poi il progetto ancora senza titolo firmato da Taika Waititi. Il regista ha annunciato un film completamente originale, fuori dagli schemi, intriso di ironia, ma capace anche di toccare corde profonde. Poco si sa della trama, ma l’attesa è già altissima: ci si aspetta un Star Wars che ride di sé stesso, ma che allo stesso tempo racconta qualcosa di sorprendentemente autentico. Una scommessa rischiosa? Forse. Ma nel multiverso creativo di Waititi, tutto è possibile.

E infine, l’annuncio che ha lasciato senza fiato: una nuova trilogia numerata, gli Episodi X, XI e XII. A guidare questa titanica impresa sarà Simon Kinberg, già artefice del successo di Star Wars: Rebels. I dettagli sono ancora top secret, ma le speculazioni abbondano: si parla del possibile ritorno di personaggi storici, dell’evoluzione di figure amate come Finn, Poe e Rey, e della nascita di una nuova generazione di Cavalieri della Forza. Una vera e propria espansione del cuore pulsante della saga, che potrebbe segnare una nuova era mitica nel cammino del franchise.

E così, mentre le luci del palco si abbassano e l’eco degli applausi svanisce nel ronzio dei cosplay e nell’abbraccio dei fan, una cosa è chiara: Star Wars è più vivo che mai. Non sono solo le astronavi, le battaglie o i mondi alieni a renderlo immortale. È il legame, profondo e viscerale, che unisce milioni di persone in ogni angolo del pianeta. Un legame che si rinnova ogni volta che un bambino solleva per la prima volta una spada laser giocattolo, ogni volta che un adulto riscopre il bambino che è stato.

Con questi otto film in arrivo, Lucasfilm non solo espande l’universo narrativo, ma rinnova la promessa di raccontare storie che parlano di coraggio, redenzione, amicizia e speranza. La galassia lontana lontana non è mai sembrata così vicina.

E ora, come sempre, non ci resta che attendere. E ascoltare, ancora una volta, la chiamata della Forza.