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Atelier Yumia: The Alchemist of Memories & the Envisioned Land – Un Viaggio Emotivo nel Mondo dell’Alchimia e della Memoria

Nel panorama dei giochi di ruolo giapponesi, la saga di Atelier ha saputo farsi largo grazie a una formula che ha conquistato i cuori di milioni di giocatori in tutto il mondo. Da oltre venticinque anni, Koei Tecmo e Gust portano avanti questa serie che, pur non godendo della stessa fama delle grandi saghe JRPG, ha sempre avuto il suo pubblico di appassionati. Con un totale di 7,5 milioni di copie vendute e 2 milioni attribuiti alla trilogia di Atelier Ryza, il franchise è arrivato oggi a un capitolo che promette di scuotere un po’ le cose: Atelier Yumia: The Alchemist of Memories & the Envisioned Land.

Ci troviamo di fronte a una nuova protagonista, Yumia Liessfeldt, una giovane alchimista che vive in un mondo segnato da rovine e disillusioni. Le terre che un tempo erano il cuore pulsante dell’Aladissian Empire ora giacciono desolate, e l’alchimia, una volta arte di grande potere, è stata bandita, additata come una pratica maledetta. Ma la nostra protagonista non si fa scoraggiare da questo mondo che sembra aver dimenticato ogni speranza, e parte alla ricerca della verità dietro la caduta dell’impero, raccogliendo i frammenti di una memoria perduta che potrebbero rivelare segreti cruciali per il futuro. La trama, quindi, si sviluppa su un doppio piano: quello personale e quello globale, mentre Yumia si sforza di ricostruire la storia di una civiltà distrutta, ma anche di ricomporre il puzzle della propria esistenza e delle proprie radici.

Questo capitolo segna una vera e propria svolta nella saga. Atelier Yumia non si limita ad esplorare il consueto tema della crescita personale, ma pone l’accento su temi più maturi, come la memoria e la riscoperta di ciò che è stato perduto. Le scelte che il giocatore farà lungo il cammino non solo influenzeranno l’immediato, ma plasmeranno il destino del mondo stesso, con finali che si ramificano a seconda delle decisioni prese. La narrazione diventa quindi il cuore pulsante del gioco, con un’intensità emotiva che non era mai stata così forte prima. In un mondo devastato, dove le cicatrici del passato non sono facili da dimenticare, i personaggi si troveranno a fare i conti con ombre personali e sociali, e ogni azione potrebbe avere ripercussioni pesanti sul futuro.

L’aspetto che sicuramente salta agli occhi è la rinnovata enfasi sulla sintesi e sul crafting, che diventano elementi chiave non solo per il gameplay ma anche per lo sviluppo della trama. L’alchimia, che da sempre è il fulcro delle meccaniche di gioco, qui si evolve in qualcosa di molto più profondo. Non si tratta solo di creare oggetti utili o potenziamenti, ma di manipolare una forma di energia mistica chiamata “mana”, che conferisce potere agli oggetti e ne influenza gli effetti in battaglia. Ogni elemento creato diventa quindi non solo uno strumento, ma un vero e proprio veicolo di potere, e la scelta dei materiali gioca un ruolo fondamentale nella strategia.

Il sistema di combattimento, a sua volta, abbandona la tradizione del turn-based per adottare un approccio più dinamico e simile a quello della serie Tales. La possibilità di alternare tra attacchi a distanza ravvicinata e a lungo raggio aggiunge una componente di strategia in tempo reale, facendo delle battaglie momenti di grande intensità. Gli oggetti sintetizzati non sono più solo per la difesa, ma diventano veri e propri strumenti offensivi, trasformandosi in armi che il giocatore può usare contro i nemici. Questo nuovo approccio rende il combattimento più frenetico e coinvolgente, pur mantenendo quella sensazione di scoperta e creatività tipica della serie Atelier.

La componente esplorativa non è da meno. L’ambientazione è vasta e ricca di luoghi da scoprire, ma il design di Atelier Yumia mette al centro l’idea di non dover accumulare ogni singolo oggetto. Il gioco premia la pianificazione strategica: ogni scelta, sia nell’esplorazione che nel crafting, può influire sulla progressione della trama, evitando il fastidioso backtracking e incentivando il giocatore a concentrarsi solo sugli elementi più utili e rilevanti. La narrazione si intreccia perfettamente con l’esplorazione e l’alchimia, dando vita a un mondo che sembra vivo e in continuo mutamento.

Sotto il profilo visivo, Atelier Yumia conserva lo stile inconfondibile della saga, con design dei personaggi che mescolano elementi tradizionali con influenze più moderne, come nel caso della protagonista Yumia, che ricorda molto lo stile K-pop. La grafica non è al livello di altre produzioni AAA, ma riesce comunque a trasmettere un’atmosfera unica, con una resa più dettagliata rispetto ai titoli precedenti della serie. La colonna sonora, firmata da Kohana Lam, è un altro punto forte del gioco: il tema principale, “Remember”, ci accompagna in un viaggio di riflessione e nostalgia, con melodie che variano da momenti più leggeri e spensierati a toni più intensi e drammatici, rendendo ogni scena emotivamente coinvolgente.

Una delle novità più apprezzabili riguarda la possibilità di sintetizzare oggetti in qualsiasi momento durante l’esplorazione, eliminando la necessità di tornare a una postazione fissa. Questo, insieme a un sistema di personalizzazione del laboratorio e a nuovi mezzi di trasporto come la moto o la teleferica, contribuisce a rendere l’avventura più fluida e dinamica. Non manca, poi, la possibilità di affrontare enigmi ambientali, che aggiungono una componente puzzle all’esperienza.

Tuttavia, non tutto è perfetto. Dal punto di vista tecnico, le prestazioni su PC non sono ottimali, con alcune limitazioni nel supporto delle risoluzioni ultrawide e un consumo elevato della batteria su Steam Deck. Inoltre, la grafica, pur migliorata rispetto ai precedenti capitoli, non raggiunge vette particolarmente impressionanti, risultando comunque inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare da un gioco attuale. Atelier Yumia: The Alchemist of Memories & the Envisioned Land rappresenta una vera e propria evoluzione per la saga, con una storia più matura, meccaniche di gioco più approfondite e una componente esplorativa che finalmente si fa sentire. Se siete fan della serie Atelier, questo capitolo è un must-play, ma potrebbe anche rappresentare l’occasione perfetta per avvicinarsi a questo affascinante universo, che, con questa nuova incarnazione, sembra pronta ad accogliere nuovi giocatori con un’esperienza fresca e coinvolgente.

Longvinter: Un’Esperienza di Sopravvivenza Unica

Esistono titoli che, a prima vista, sembrano semplici esperimenti ludici, ma che si rivelano poi capaci di incatenare il giocatore a un’esperienza profonda e stratificata. Longvinter, sviluppato da Uuvana Studios, è uno di quei giochi che sfuggono a una catalogazione immediata, oscillando tra il sandbox di sopravvivenza e il life-simulator, con una spruzzata di PvP pericolosamente letale. Dopo tre anni di sviluppo, un’interazione costante con la community e una moltitudine di aggiornamenti, finalmente il gioco è giunto alla versione 1.0, portando con sé una ventata di novità e affinamenti che meritano di essere esplorati.

L’ambientazione di Longvinter è una delle prime cose che colpiscono. L’isola su cui veniamo catapultati ha un aspetto apparentemente pacifico, con la sua estetica minimalista che richiama in modo inequivocabile Animal Crossing, ma sotto questa patina rilassante si nasconde una lotta continua per la sopravvivenza. Il concept alla base del titolo è semplice ma efficace: esplora, raccogli risorse, costruisci il tuo rifugio e fai attenzione agli altri giocatori. Il mondo di gioco non è solo un’arena in cui sopravvivere, ma anche uno spazio da vivere e modellare. Ogni angolo dell’isola è stato curato manualmente dagli sviluppatori, e questa attenzione ai dettagli si traduce in un ambiente che stimola la curiosità e il senso di scoperta. La ricerca di luoghi perfetti per pescare, la raccolta di bacche e la scelta del punto ideale per allestire un accampamento diventano attività quotidiane che, sorprendentemente, non stancano mai.

Crafting, Costruzione e Personalizzazione

Uno degli aspetti più intriganti di Longvinter è la sua libertà costruttiva. Il giocatore ha la possibilità di montare una tenda, accendere un fuoco e, man mano che accumula risorse, ampliare il proprio insediamento con oltre 500 oggetti craftabili. Il sistema di crafting è profondo e premia l’intraprendenza, permettendo di creare strumenti, armi e accessori personalizzabili. Per chi ama la personalizzazione, la possibilità di decorare la propria base è un valore aggiunto che incentiva a investire tempo nell’espansione del proprio angolo di paradiso (o di guerra, a seconda dell’approccio scelto).

PvP e PvE: Due Anime in Conflitto

Uno degli aspetti più polarizzanti di Longvinter è la sua doppia natura: da un lato un’esperienza tranquilla e rilassante, dall’altro una lotta feroce per la sopravvivenza. Il PvP è una componente fondamentale del gioco, e chi desidera competere per il controllo delle risorse deve essere pronto a scontri spesso spietati. Il sistema di alleanze e tradimenti rende ogni interazione carica di tensione, e la gestione delle aree strategiche, come le nuove piattaforme petrolifere, aggiunge profondità tattica al gameplay.

Per chi invece preferisce evitare il conflitto diretto, il PvE offre un’alternativa altrettanto stimolante. L’isola è popolata da mercenari ostili, basi sotterranee e pericoli naturali, tra cui animali selvatici come linci, lupi e alci (alcuni dei quali possono anche essere cavalcati). Affrontare queste minacce richiede una preparazione attenta e un’ottima gestione delle risorse, trasformando Longvinter in un survival game a tutto tondo.

L’Aggiornamento 1.0: Contenuti e Innovazioni

Con la versione 1.0, Longvinter ha fatto un salto di qualità, arricchendosi di nuove funzionalità che espandono ulteriormente il gameplay. Tra le aggiunte più significative troviamo le piattaforme petrolifere, che introducono un nuovo sistema di crafting basato sulla raffinazione del petrolio. Questo meccanismo ha un impatto notevole sull’economia di gioco, offrendo ai giocatori un nuovo modo per accumulare risorse e potenziare le proprie strutture.

Altre novità includono eventi dinamici, come incidenti aerei e l’arena sotterranea, che offrono sfide inedite e opportunità di loot di alto livello. L’espansione della fauna e le nuove rotte di trasporto rendono l’esplorazione più coinvolgente, mentre le migliorie visive e le nuove animazioni contribuiscono a un’esperienza di gioco più immersiva.

Un Futuro di Espansione: Agricoltura e Socialità

Il viaggio di Longvinter non si ferma qui. Gli sviluppatori hanno già annunciato l’aggiornamento 1.1, che introdurrà l’agricoltura come nuova meccanica di gioco. I giocatori potranno coltivare il proprio cibo, venderlo e persino specializzarsi nella cucina, aggiungendo un ulteriore livello di profondità al gameplay. Un’altra novità interessante sarà la possibilità di affittare appartamenti e formare comunità condivise, incentivando la collaborazione tra i giocatori e rafforzando l’elemento sociale del gioco.

Luci e Ombre di Longvinter

Nonostante le sue molte qualità, Longvinter non è esente da difetti. L’ottimizzazione del gioco è ancora un punto critico, con problemi di stabilità che possono compromettere l’esperienza, soprattutto nei server più affollati. I bug occasionali e alcune problematiche di connessione sono elementi fastidiosi, ma non tali da rendere il gioco ingiocabile.

Un altro aspetto che potrebbe scoraggiare alcuni giocatori è la mancanza di un tutorial approfondito. L’inizio può essere disorientante per chi non è abituato ai survival, e la curva di apprendimento potrebbe risultare un po’ ripida per i neofiti.

Longvinter è un titolo che sorprende per la sua capacità di mescolare generi e offrire un’esperienza variegata e ricca di possibilità. La sua estetica rilassante nasconde un cuore pulsante di sopravvivenza e strategia, con un sistema di crafting e costruzione che premia la creatività e l’ingegno. Per chi ama il genere survival con un tocco di socialità e competizione, Longvinter è un titolo da provare assolutamente. Con aggiornamenti costanti e una community attiva, il gioco ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nel panorama degli MMO sandbox. Resta da vedere come gli sviluppatori gestiranno i prossimi aggiornamenti e se riusciranno a risolvere le criticità tecniche, ma le premesse sono decisamente promettenti. Se siete pronti a immergervi in un’avventura tra relax e tensione, esplorazione e combattimento, Longvinter potrebbe essere proprio il gioco che stavate cercando.

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Cralon: il dungeon crawler di Pithead Studio che omaggia i classici del genere

Gli amanti dei dungeon crawler hanno un nuovo titolo da tenere d’occhio: Cralon, il primo gioco firmato Pithead Studio, si ispira ai classici immortali come Ultima Underworld e Arx Fatalis per offrire un’esperienza hardcore e immersiva. Se l’idea di perderti in un dedalo di cunicoli oscuri, tra trappole mortali e creature inquietanti, ti elettrizza, allora preparati a scendere negli abissi di una miniera maledetta. Nei panni di Cralon il Prode, il giocatore si ritrova sulle tracce di un demone responsabile di numerose sparizioni in un villaggio vicino. Ma il cacciatore diventa preda quando la creatura lo trascina nel pozzo di una miniera abbandonata, sigillandolo all’interno di un labirinto oscuro e pericoloso. Da qui inizia una disperata lotta per la sopravvivenza, in cui ogni passo potrebbe essere l’ultimo. L’atmosfera del gioco è densa di tensione, con una narrazione che si sviluppa attraverso documenti, dettagli ambientali e incontri con creature bizzarre, alcune ostili, altre pronte a fornire indizi preziosi. Ma attenzione: più ci si addentra nelle viscere della miniera, più diventa chiaro che c’è qualcosa di molto più sinistro all’opera.

Esplorazione, combattimento e sopravvivenza: il cuore pulsante di Cralon

Il gameplay promette una miscela avvincente di esplorazione, combattimenti brutali e enigmi ambientali. La struttura del dungeon è interconnessa, senza caricamenti tra le varie aree, per un’esperienza fluida e immersiva. La varietà dei nemici e la possibilità di interagire con elementi dello scenario rendono ogni run diversa dalla precedente. Non mancheranno le scelte morali, con dialoghi completamente doppiati che influenzeranno il corso della storia. Il protagonista potrà utilizzare un sistema di combattimento che mescola corpo a corpo e attacchi a distanza, oltre a un ricco arsenale di oggetti e incantesimi da scoprire. E per chi ama la personalizzazione, sarà possibile potenziare il proprio equipaggiamento e creare pozioni grazie a un sistema di crafting.L’atmosfera di Cralon si spinge oltre il classico dungeon crawler, sfiorando l’horror con momenti di puro terrore. Trappole nascoste, suoni inquietanti e la costante sensazione di essere osservati renderanno l’esplorazione un’esperienza da vivere con il fiato sospeso. E per chi vuole approfondire il lore, il gioco offre una raccolta di documenti e immagini che svelano i segreti della miniera.

Dietro lo sviluppo di Cralon ci sono Bjorn e Jennifer Pankratz, veterani del settore noti per il loro lavoro sulla serie Gothic. Il loro tocco è evidente nell’attenzione ai dettagli e nella costruzione di un mondo vivo, denso di mistero e pericoli.Attualmente, il titolo è stato annunciato solo per PC e non ha ancora una data di uscita ufficiale. Ma gli appassionati del genere sono già in fermento, pronti a tuffarsi in un’esperienza che promette di riportare in auge il fascino dei dungeon crawler old-school.Riuscirai a sfuggire alle profondità della miniera e a fermare il demone? Solo il tempo – e il tuo ingegno – potranno dirlo!

Survival Machine: L’avventura Co-op che Rivoluziona il Gioco di Sopravvivenza

Il 24 febbraio 2025, gli appassionati del genere survival possono finalmente tuffarsi in Survival Machine, un titolo che promette di ridefinire il concetto di gioco cooperativo. Con l’inizio del Steam Next Fest, i giocatori hanno la possibilità di mettere alla prova la nuova modalità co-op del gioco, un’aggiunta che arricchisce ulteriormente l’esperienza di gioco e che offre un assaggio di ciò che Survival Machine ha da offrire. La sua trama, l’ambientazione e le dinamiche di gioco sono un richiamo irresistibile per gli amanti di sfide estreme e atmosfere post-apocalittiche.

In Survival Machine, i giocatori sono catapultati in un mondo dilaniato da orde di zombie, ma non sono soli. La trama del gioco ruota attorno alla sopravvivenza a bordo di una macchina gigantesca, una sorta di fortezza mobile che funge da rifugio e centro di comando. In un contesto in cui le risorse scarseggiano e la minaccia di morte è sempre dietro l’angolo, l’obiettivo diventa chiaro: raccogliere ciò che serve per sopravvivere, costruire difese robuste e prepararsi a respingere l’assalto dei morti viventi durante la notte.

A prima vista, Survival Machine si distingue da molti altri titoli del genere per la sua prospettiva unica. Non si tratta di una semplice guerra contro gli zombie, ma di una vera e propria lotta per costruire e proteggere una casa, un rifugio che viaggia attraverso biomi vari e dinamici, ognuno con le proprie peculiarità e insidie. La macchina che i giocatori controllano non è solo un mezzo di trasporto, ma una sorta di estensione del proprio pensiero strategico. Ogni modifica che si apporta alla macchina avrà ripercussioni sul gameplay, costringendo il giocatore a ponderare ogni scelta.

Cooperazione e Creatività: Il Cuore del Gioco

Il vero punto di forza di Survival Machine risiede però nel suo approccio cooperativo. La nuova modalità co-op, introdotta in occasione del Steam Next Fest, permette ai giocatori di unire le forze per affrontare la battaglia contro le orde di zombie. Non si è più soli a combattere, ma parte di una squadra che può condividere il peso delle scelte difficili, delle esplorazioni rischiose e delle difese da erigere. L’interazione tra i membri del gruppo non si limita alla mera difesa: ogni giocatore ha un ruolo preciso, che va dalla raccolta delle risorse all’aggiornamento della macchina, fino alla progettazione delle fortificazioni necessarie per fronteggiare le creature che popolano il mondo di gioco.

Questo aspetto cooperativo dà una nuova linfa al gameplay, conferendo una dimensione sociale che raramente si trova in altri giochi di sopravvivenza. Piuttosto che doversi accontentare di un’esperienza solitaria, i giocatori possono condividere strategie, risorse e persino momenti di tensione. La cooperazione diventa un elemento fondamentale non solo per sopravvivere, ma per godere appieno della ricchezza di contenuti che il gioco offre.

L’Esplorazione e la Costruzione: Un Gioco di Sopravvivenza Dinamico

La bellezza di Survival Machine sta anche nella sua capacità di offrire un’esperienza di esplorazione senza pari. I biomi, con le loro caratteristiche uniche, offrono sfide sempre nuove, costringendo i giocatori a adattarsi e a trovare soluzioni creative per sopravvivere. Ogni area presenta risorse esclusive, che possono essere usate per migliorare la macchina e le difese, mentre il ciclo giorno/notte aggiunge una sfida strategica non indifferente.

Durante il giorno, i giocatori devono raccogliere risorse, costruire e potenziare la macchina. Ma quando la notte arriva, la vera sfida ha inizio. Le orde di zombie non sono solo un ostacolo, ma una prova costante della resistenza e della preparazione del gruppo. L’approccio alla difesa diventa fondamentale: armi corpo a corpo, artiglieria a distanza e costruzioni difensive devono essere combinati in modo intelligente per affrontare l’attacco senza soccombere.

L’aspetto della personalizzazione della macchina è un altro elemento che rende il gioco straordinariamente avvincente. Ogni giocatore può scegliere come strutturare la propria fortezza mobile, adattandola al proprio stile di gioco. Le opzioni sono praticamente infinite e la macchina si evolve con il progresso della partita, rendendo ogni sessione unica.

Un’Esperienza Che Va Oltre la Semplice Sopravvivenza

Survival Machine non è solo un gioco di sopravvivenza; è una tela bianca dove ogni giocatore può dipingere la propria avventura. La possibilità di esplorare, costruire e affrontare le sfide insieme agli amici è una delle caratteristiche che, con il tempo, daranno al gioco una longevità che pochi titoli del genere riescono a garantire. La combinazione di esplorazione, crafting e survival si fonde perfettamente con il gioco di squadra, creando una dinamica che può intrattenere per ore senza mai risultare ripetitiva.

Con l’introduzione della modalità co-op, Survival Machine diventa un gioco che offre molto di più di quanto si possa immaginare a prima vista. Non si tratta solo di affrontare zombie, ma di costruire, proteggere e sopravvivere insieme, in un mondo che cambia continuamente. Per chi è alla ricerca di un’esperienza di gioco profonda, in grado di stimolare la creatività e la collaborazione, Survival Machine è senza dubbio un titolo da tenere d’occhio. La demo, disponibile dal 24 febbraio su Steam, è solo un assaggio di ciò che il gioco ha in serbo, e ogni singolo dettaglio promette un’avventura unica nel suo genere.

 

Amber Isle: Il Simulatore di Gestione del Negozio Preistorico Arriva su Nintendo Switch

Il mondo del gaming accoglie un nuovo titolo destinato a conquistare il cuore degli appassionati di simulazione e creature preistoriche. Ambertail Games e Team17 Digital hanno lanciato ufficialmente Amber Isle su Nintendo Switch, offrendo ai giocatori un’esperienza unica nel suo genere. Questo gestionale di negozio ambientato in un villaggio preistorico abitato da un colorato cast di Paleofolk, creature ispirate all’era dei dinosauri e oltre, promette ore di divertimento tra commercio, esplorazione e personalizzazione.

Benvenuti su Amber Isle: Un Villaggio da Salvare

Amber Isle porta i giocatori in un’isola incantevole ma in declino, dove la comunità di Paleofolk è alla disperata ricerca di qualcuno che possa riportare il loro villaggio all’antico splendore. Nei panni del nuovo proprietario di un negozio in difficoltà, il compito del giocatore sarà quello di gestire e far prosperare l’attività commerciale, trasformandola nel cuore pulsante della comunità.

Creare il proprio alter ego preistorico sarà il primo passo dell’avventura, permettendo una personalizzazione approfondita del personaggio, dalla scelta di creste e colori fino agli abiti più adatti a uno stile di vita paleo. Una volta pronti, i giocatori dovranno rimboccarsi le maniche e immergersi nelle dinamiche gestionali di un negozio in un’epoca dove il baratto è ancora il metodo di scambio principale.

Gameplay: Commercio, Esplorazione e Vita Sociale

La vita su Amber Isle non si limita alla gestione del negozio. I giocatori potranno esplorare l’isola alla ricerca di materiali rari per ampliare l’inventario, migliorare il proprio spazio commerciale con nuove decorazioni e attirare sempre più clienti soddisfatti. Con 48 diversi Paleofolk da incontrare, ogni giornata porterà nuove interazioni e opportunità di stringere amicizie con creature provenienti da ere preistoriche differenti, tra cui mammiferi dell’era glaciale, anfibi del Permiano e persino abitanti marini.

La crescita del negozio avrà un impatto diretto sulla vita dell’isola: migliorando l’attività e contribuendo alla riqualificazione del villaggio, sarà possibile convincere sempre più Paleofolk a stabilirsi definitivamente su Amber Isle, trasformandola in una comunità fiorente e dinamica.

Un’Esperienza Unica per gli Amanti della Preistoria

Amber Isle non è solo un gestionale, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di combinare una componente di simulazione con elementi RPG e sociali. La possibilità di personalizzare il proprio negozio, gestire gli affari, esplorare il mondo circostante e stringere legami con una varietà di personaggi preistorici rende l’esperienza immersiva e appagante.

Con uno stile artistico affascinante e un’atmosfera rilassante, Amber Isle è un titolo perfetto per chi cerca un gioco che unisca creatività e strategia, con un tocco di umorismo e fascino preistorico. Ora disponibile su Nintendo Switch, questa avventura gestionale promette di regalare momenti indimenticabili a tutti i giocatori pronti a mettere alla prova le proprie abilità di mercante tra dinosauri e antiche creature della Terra.

Siete pronti a prendere le redini del vostro negozio su Amber Isle e a far rivivere la comunità di Paleofolk? Il viaggio nel tempo ha inizio!

Exoborne, preparatevi a dominare l’Apocalisse

I giocatori di tutto il mondo sono stati ufficialmente invitati a entrare nell’affascinante e pericoloso mondo di Exoborne, il nuovo sparatutto tattico open-world sviluppato da Sharkmob e pubblicato da Level Infinite. Lanciato durante i The Game Awards, Exoborne è ambientato in un’America devastata da catastrofi ambientali estreme, dove la lotta per la sopravvivenza è diventata una sfida quotidiana per tutti. Grazie alla disponibilità del playtest, attualmente attivo su Steam fino al 17 febbraio 2025, i giocatori possono vivere un assaggio di ciò che questo gioco ha da offrire, unendo tattiche, esplorazione, e un gameplay frenetico.

Nel cuore di Exoborne, i giocatori assumono il ruolo di “Reborn”, sopravvissuti a un disastro catastrofico dotati di impianti tecnologici avanzati, i cosiddetti Exo-Rig. Questi impianti conferiscono abilità straordinarie, consentendo ai protagonisti di affrontare sia le minacce naturali che i nemici umani in un mondo ormai ridotto a un campo di battaglia apocalittico. L’ambientazione del gioco è tanto suggestiva quanto pericolosa: un territorio devastato dove gli elementi della natura sono imprevedibili e le risorse scarseggiano. In questo scenario, il crafting e la raccolta di rottami tecnologici sono vitali per creare nuovi oggetti e armi, ma i giocatori dovranno costantemente affrontare il rischio di perdere tutto, aumentando l’intensità di ogni missione.

L’approccio strategico di Exoborne non si limita all’esplorazione e al combattimento. La verticalità gioca un ruolo fondamentale, offrendo nuove opportunità per muoversi attraverso l’ambiente, con un sistema che permette di scalare e saltare per sfuggire ai pericoli o posizionarsi in vantaggio sugli avversari. Le abilità degli Exo-Rig, selezionabili e potenziabili, consentono di manipolare l’ambiente e sfruttare le forze della natura a proprio favore. Tuttavia, la scelta di come utilizzare queste capacità determinerà il destino del personaggio in una realtà in cui ogni decisione può essere fatale.

Oltre alla componente PvP, che mette alla prova la strategia di ogni giocatore, Exoborne introduce eventi pubblici e missioni in un gameplay di estrazione che aumenta ulteriormente la tensione. Alla fine di ogni sessione, i partecipanti si trovano di fronte a una scelta cruciale: rischiare tutto per estrarre i propri bottini o attendere un’opportunità migliore, rendendo ogni partita unica e ad alta posta. L’introduzione di una storia in continua evoluzione e aggiornamenti regolari promette di mantenere il gioco fresco, con nuove sfide e misteri che arricchiranno l’esperienza di gioco.

Sharkmob ha recentemente rilasciato un video playthrough, dove Brynley Gibson, produttore esecutivo del gioco, illustra il ruolo centrale degli Exo-Rig. Il video fornisce uno sguardo approfondito sulle meccaniche dinamiche del gioco, mostrando come il movimento veloce e il combattimento PvP si intrecciano con le forze imprevedibili della natura. La combinazione di questi elementi fa di Exoborne un’esperienza ad alto rischio e ad alto guadagno, dove la sopravvivenza dipende non solo dalle abilità individuali, ma anche dalla capacità di adattarsi a un mondo in costante cambiamento.

Il playtest, che si svolgerà su Steam fino al 17 febbraio 2025, è un’opportunità imperdibile per testare il gioco in anteprima e vivere in prima persona l’intensità di Exoborne. Per partecipare, i giocatori possono iscriversi tramite la pagina ufficiale di Exoborne su Steam. Non perdere l’occasione di esplorare un mondo apocalittico e di metterti alla prova in frenetiche battaglie tattiche con altri giocatori in tempo reale.

Exoborne è destinato a essere uno dei titoli più coinvolgenti del 2025, grazie alla sua combinazione di gameplay strategico, personalizzazione profonda, e una storia in continua evoluzione che affonda le radici in un’ambientazione apocalittica unica. Gli sviluppatori di Sharkmob hanno messo tutto il loro impegno per creare un mondo ricco di sfide e opportunità, dove ogni partita è diversa e ogni scelta conta. Se sei pronto a lanciarti nel caos e a dimostrare la tua superiorità, Exoborne ti aspetta su Steam.Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale di Exoborne e preparati a vivere un’esperienza unica di sopravvivenza e strategia.

Forest Reigns: La Rivoluzione del Survival nella Parigi Post-Apocalittica

Nel panorama dei videogiochi, arriva una novità destinata a scuotere le fondamenta del genere post-apocalittico: Forest Reigns. Sviluppato da VG Entertainment, un team composto da veterani del settore con alle spalle titoli iconici come S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chornobyl e Survarium, questo ambizioso progetto promette di ridefinire l’esperienza del survival game con un mix esplosivo di narrazione, gameplay dinamico e un mondo tanto affascinante quanto letale.

L’avventura si svolge in una Parigi post-apocalittica, un tempo simbolo di cultura e romanticismo, ora dominata da una foresta mutante. Cinque anni dopo la sua misteriosa comparsa, questa giungla carnivora ha stravolto l’ambiente, lasciando l’umanità sull’orlo dell’estinzione. I celebri monumenti della città, da Notre-Dame alla Torre Eiffel, sono avvolti da rampicanti e creature ostili, offrendo un panorama mozzafiato e carico di tensione. In questo contesto, il giocatore si troverà a esplorare, sopravvivere e fare scelte morali che plasmeranno il destino del mondo.

Il vero protagonista di Forest Reigns è la foresta stessa. Questo ecosistema non è un semplice sfondo: è vivo, intelligente e imprevedibile. Attaccarla potrebbe scatenare una vendetta implacabile, ma, se sfruttata con astuzia, può trasformarsi in un’arma contro i nemici. Questa dinamica introduce un livello strategico mai visto prima, rendendo ogni interazione con l’ambiente una sfida.

Forest Reigns offre un’esperienza che si adatta a ogni stile di gioco. Se ami l’azione, troverai combattimenti intensi e un sistema di gestione delle armi che ti permetterà di personalizzare il tuo arsenale. Se invece preferisci un approccio furtivo, potrai aggirare i nemici sfruttando l’ambiente a tuo favore. La sopravvivenza è il fulcro dell’esperienza: risorse scarse, crafting essenziale e pericoli in ogni angolo. Ogni esplorazione nei meandri della nuova Parigi sarà una lotta per la vita e un’occasione per scoprire i segreti nascosti di questa giungla urbana.

La storia di Forest Reigns è un mosaico di scelte e conseguenze. Quattro fazioni principali si contendono il futuro dell’umanità, e ogni decisione influenzerà gli eventi e il finale del gioco. Supportare una fazione o risolvere una missione in un certo modo non sarà mai banale, garantendo un’esperienza unica a ogni partita.

Con Forest Reigns, VG Entertainment punta a un capolavoro single-player, ispirandosi ai grandi titoli che hanno segnato la loro carriera. Il capo dello studio, Ruslan Didenko, ha sottolineato l’importanza di creare un mondo dove il giocatore possa davvero lasciare il segno, combinando esplorazione, narrazione e gameplay in un ecosistema vivo e interattivo. Forest Reigns non è solo un altro sparatutto: è una visione. Una Parigi trasformata in una giungla vivente, un sistema di fazioni complesso e una foresta che reagisce alle tue azioni rendono questo gioco una promessa di innovazione. Già disponibile per il wishlist su Steam, e presto su console, Forest Reigns ti sfida a sopravvivere in un mondo dove la natura domina.

Sei pronto a immergerti in questa avventura selvaggia?

Bladesong: Il Videogioco di Forgiatura di Spade che Rivoluziona i GDR

Nel mondo dei videogiochi, la magia degli RPG ha sempre avuto il potere di trasportarci in mondi fantastici, pieni di avventure, combattimenti epici e personaggi memorabili. E se c’è una cosa che accomuna tutti i giochi di ruolo è la presenza di armi iconiche. Ma cosa accadrebbe se, invece di essere semplicemente un avventuriero che brandisce una spada, il gioco ti mettesse nei panni di chi queste spade le crea? Ecco che entra in scena Bladesong, un titolo italino che cambia radicalmente il punto di vista degli RPG e pone la forgiatura delle armi al centro dell’azione.

Forgiare la Spada dei Tuoi Sogni

In Bladesong, non siamo i protagonisti che ricevono passivamente un’arma da un fabbro, ma siamo noi a vestire i panni del fabbro stesso. Questo gioco si distingue per un livello di personalizzazione mai visto prima, offrendo ai giocatori l’opportunità di creare spade uniche, sia dal punto di vista estetico che funzionale. La bellezza di Bladesong sta proprio in questa possibilità: progettare un’arma che rifletta la propria visione, unendo abilità tecniche e creatività.

Immaginate di poter lavorare a stretto contatto con ogni dettaglio della vostra spada, modellando la lama, il manico, la guardia, e ogni singolo elemento come se fosse una scultura in metallo. La personalizzazione in Bladesong è incredibilmente dettagliata, tanto che il gioco sembra ispirato al lavoro dei modellatori 3D che creano personaggi nei giochi di ruolo, ma con la particolarità di dover rispettare le specifiche fisiche e stilistiche delle commissioni che riceviamo dai clienti.

Ogni missione che ci viene assegnata ci sfida a creare l’arma perfetta per il cliente, che potrebbe avere richieste precise sia di design che di funzionalità. Ogni scelta che facciamo – dalla composizione del metallo alla forma della lama – influisce sul risultato finale, portandoci a esplorare in profondità un aspetto mai trattato così nel dettaglio nei giochi di ruolo: la creazione delle armi.

Un RPG Che Rende Omaggio alla Tradizione dei Grandi

Il connubio tra Bladesong e i classici GDR non si limita alla creazione di armi. Il gioco si sviluppa in un contesto medievale fantasy originale, ambientato nella città di Eren Keep, dove la maestria nella forgiatura delle spade è considerata un’arte tanto quanto la magia e l’avventura. La città è viva, piena di personaggi che potrebbero aver bisogno delle tue abilità, con missioni che si intrecciano con la trama principale, creando un’esperienza ricca di sfide e soddisfazioni.In molti giochi  di ruolo, i fabbri sono spesso personaggi secondari a cui ci rivolgiamo per migliorare il nostro equipaggiamento. Ma in Bladesong, il fabbro è il cuore pulsante del gameplay. La creazione di armi non è solo un momento di passaggio, ma una parte essenziale della nostra avventura, che si lega strettamente alla nostra crescita come personaggio. Ogni spada che forgiamo non è solo un oggetto: è una parte della nostra storia.

Dalla Fucina alla Conquista: L’Evoluzione della Tua Forgia

La forgiatura in Bladesong non è un processo lineare. Il gioco ti permette di espandere la tua fucina, migliorando le tue attrezzature, aumentando la tua capacità di produzione e la varietà delle lame che puoi realizzare. Ogni miglioramento ti consente di creare spade più potenti e complesse, mentre la città di Eren Keep evolve, offrendoti nuove sfide e opportunità. Il gioco integra l’arte della forgiatura con un elemento strategico, rendendo ogni decisione di design fondamentale per la creazione di un capolavoro. Ma non è tutto. Se la creazione di armi non fosse abbastanza, Bladesong offre anche una modalità di esplorazione unica. Potrai consegnare le tue spade a clienti in luoghi remoti o avventurarti in pericolosi territori per raccogliere materiali rari. E per rendere le cose ancora più interessanti, potrai utilizzare una motorbroom, una sorta di scopa tecnologica, per esplorare il mondo e affrontare nuove sfide in modo originale.

La Rivoluzione del Crafting negli RPG

Quello che Bladesong propone è un’esperienza che va oltre la semplice forgiatura: è una vera e propria celebrazione della meccanica del crafting nei giochi di ruolo. La possibilità di costruire armi in modo così dettagliato, unita a un sistema che consente di ampliare la propria fucina e di creare nuovi oggetti, rende questo gioco un’esperienza unica per tutti gli appassionati di RPG e crafting. Non solo per chi ama le spade e le armi, ma anche per chi vuole immergersi in un mondo dove ogni decisione ha un impatto tangibile sulla trama e sul gameplay. Bladesong rappresenta una delle proposte più innovative e affascinanti nel panorama degli RPG. Il gioco unisce la passione per la forgiatura con la profondità narrativa e strategica, offrendo una nuova prospettiva su un elemento che nei giochi di ruolo è spesso solo un accessorio: l’arma. Se siete amanti dei GDR e vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se il vostro gioco preferito si concentrasse sulla creazione delle armi, Bladesong è il titolo che stavate aspettando. Con la sua straordinaria attenzione ai dettagli e un gameplay che si intreccia perfettamente con la trama, è destinato a diventare un punto di riferimento per gli appassionati del genere.

“My Cosplay LAB” di Federica Palmisano (Domadraghi Cosplay)

Sei pronto a portare le tue creazioni cosplay al livello successivo? Nel mondo del cosplay, la creatività non ha limiti, ma ogni aspirante cosplayer sa che dietro a un costume ben fatto si nascondono ore di dedizione, tecnica e perfezionamento. È qui che entra in gioco My Cosplay LAB, il nuovo saggio firmato da Federica Palmisano, conosciuta nel mondo del cosplay come Domadraghi Cosplay. Con anni di esperienza e una carriera in costante crescita, Federica ha deciso di condividere tutto ciò che ha appreso nel corso del tempo in una guida che si rivolge tanto ai principianti quanto ai cosmaker più esperti che desiderano affinare la loro tecnica.

Federica Palmisano è una talentuosa cosplayer e cosmaker barese di 28 anni. Laureata in architettura, coltiva dal 2010 la passione per il cosplay, specializzandosi nella creazione di costumi e armature. Nel 2022 ha vinto la prestigiosa Cosplay Challenge Pro e nel 2023 ha conquistato la medaglia d’oro all’European Cosplay Gathering al Japan Expo di Parigi, rappresentando l’Italia con un costume di Astrid da “Dragon Trainer 3”. Oltre ai successi competitivi, Federica condivide online tutorial e contenuti per diffondere la sua passione, mirando ora ai Campionati Mondiali in Giappone.Da sempre impegnata nel diffondere la sua passione attraverso contenuti online e tutorial, ha deciso di condensare il suo sapere in un libro che promette di diventare una risorsa imprescindibile per chiunque voglia immergersi nel mondo del crafting.

Una Guida Completa per Cosplayer di Ogni Livello

Cosa rende My Cosplay LAB un testo così speciale? In primo luogo, si tratta di una guida che offre un percorso strutturato e completo, pensato per chi è alle prime armi ma anche per chi ha già esperienza e vuole migliorarsi. Federica Palmisano ha progettato ogni capitolo per accompagnare il lettore nella realizzazione di armature leggere, resistenti e, soprattutto, esteticamente spettacolari, sfruttando il foam, un materiale versatile e ampiamente utilizzato nel cosplay.

Cosa Troverai nel Libro?

L’approccio pratico è ciò che distingue My Cosplay LAB da altre risorse. Ogni capitolo è un tassello di un percorso didattico chiaro e lineare, corredato da tutorial illustrati che spiegano passo passo ogni fase del processo creativo. Ma non si tratta solo di teoria: Federica condivide trucchi e segreti accumulati in anni di esperienze, competizioni e sfide, che possono fare la differenza tra un’armatura mediocre e una che cattura davvero l’attenzione.

Non mancano consigli pratici per evitare gli errori più comuni che ogni cosmaker ha probabilmente affrontato almeno una volta. Dalla scelta dei materiali, alla creazione delle sagome, fino alla pittura e all’assemblaggio finale, My Cosplay LAB è una guida che non lascia nulla al caso.

Un Metodo Testato sul Campo

Uno dei punti di forza del libro è il metodo testato e perfezionato da Federica durante la sua carriera. Spesso, chi si avvicina al mondo del cosplay si sente sopraffatto dalla quantità di informazioni disponibili online, molte delle quali possono essere contrastanti o incomplete. My Cosplay LAB nasce proprio per colmare questa lacuna, offrendo un punto di riferimento affidabile e basato su anni di esperienze reali. È una guida che ti accompagna passo dopo passo, proprio come farebbe un mentore esperto.

Un’Arte che Va Oltre il Costruire

Per Federica Palmisano, il cosplay non è solo una forma di artigianato, ma un’arte che coinvolge e trasforma a livello personale. Creare un’armatura non significa solo dare forma a un personaggio, ma anche superare i propri limiti, migliorarsi continuamente e sviluppare una serie di competenze, dall’uso dei materiali alla gestione del tempo e delle risorse. My Cosplay LAB riflette questa filosofia, insegnando ai lettori non solo come creare, ma come crescere, tanto come artisti quanto come persone.

Il Momento Giusto per Iniziare

Se hai sempre desiderato cominciare a creare armature o perfezionare le tue tecniche, My Cosplay LAB è il testo che stavi aspettando. Come la stessa Federica ha spiegato in occasione di uno dei suoi panel, ha creato questo libro proprio per aiutare chiunque voglia entrare nel mondo del crafting senza sentirsi perso tra mille informazioni. Ogni pagina è un invito a sperimentare, migliorare e, soprattutto, divertirsi, perché per Federica, il cosplay è prima di tutto una passione da vivere con gioia.

Non perdere l’occasione di scoprire tutti i segreti di Domadraghi Cosplay e di portare le tue creazioni a un livello professionale. My Cosplay LAB non è solo un libro, ma un vero e proprio laboratorio creativo che ti permetterà di liberare la tua immaginazione e di dare vita ai tuoi personaggi preferiti con precisione e stile.

Una Sorpresa Speciale

Per chi volesse approfondire ulteriormente, Federica ha preparato una sorpresa per i partecipanti al lancio del suo libro, un evento atteso da molti fan del cosplay e del crafting. E non solo: iscrivendosi al suo sito ufficiale, sarà possibile ottenere un buono sconto da utilizzare per l’acquisto di My Cosplay LAB, rendendo ancora più accessibile questo prezioso manuale. My Cosplay LAB di Federica Palmisano è dunque una risorsa imperdibile per chiunque voglia intraprendere o perfezionare l’arte della creazione di armature. Con il suo stile chiaro, pratico e ricco di suggerimenti utili, questo libro si posiziona come una delle guide più complete nel panorama del cosplay italiano e internazionale. Non resta che mettersi al lavoro e lasciare che la magia del cosplay prenda forma!

Hyuga Senpai: dalla Passione al Successo nel Mondo del Cosplay

La talentuosa Hyuga Senpai, classe 1999, è emersa come una delle figure più riconoscibili nel panorama del cosplay a partire dal 2021, ma il suo viaggio è iniziato ben prima, nel 2019, quando ha fatto il suo debutto su TikTok. Attraverso i suoi video, che esplorano l’affascinante mondo degli anime e dei manga, Hyuga ha saputo attrarre e conquistare una community affiatata, diventando un punto di riferimento per gli appassionati di cultura pop giapponese. La sua capacità di condividere con passione le sue opere preferite è ciò che la distingue. Hyuga coinvolge i suoi fan con uno stile unico e una simpatia contagiosa, riuscendo a trasmettere l’amore per il cosplay e per i personaggi che interpreta. Ogni suo video è un’opportunità per immergersi in storie avvincenti e per scoprire nuovi aspetti dell’universo anime, rendendo la sua piattaforma non solo un luogo di intrattenimento, ma anche di apprendimento e scoperta.

Il suo nickname, Hyuga, trae ispirazione dal celebre clan presente nell’amato anime Naruto, un nome che significa “attraverso il sole” o “qualcosa di bello ed elegante”. Questa scelta non è casuale: riflette perfettamente la personalità di Hyuga, unita a un’eleganza innata che si manifesta in ogni nuovo progetto. Inizialmente il cosplay per lei era solo un gioco, ma con il passare del tempo è diventato una vera e propria passione. Attraverso il cosplay, Hyuga ha avuto l’opportunità di esplorare vari personaggi, esprimendo la sua creatività e la sua dedizione a questo affascinante mondo.

Tra i personaggi che ha scelto di interpretare, spiccano figure iconiche come Hinata di Naruto, Nico Robin e Nami di One Piece, Gojo e Sukuna di Jujutsu Kaisen, oltre a creazioni originali che includono fatine, elfi e clown a tema Halloween. In particolare, Hyuga nutre un legame speciale con il suo cosplay di Sukuna, un personaggio che le permette di esprimere una parte di sé. Nonostante la sua passione per il crafting, Hyuga ha ancora molto da imparare, in particolare nell’arte della cucitura. Tuttavia, ama creare i propri prop e apportare modifiche ai cosplay esistenti, lavorando con pazienza per aggiungere dettagli che rendano ogni personaggio il più realistico possibile.

La sua curiosità e voglia di apprendere non si fermano ai semplici dettagli: Hyuga ha sviluppato un’abilità nel trucco da cosplayer, ispirandosi a colleghi come Kirapika, ma apprendendo e perfezionando diverse tecniche autonomamente. Crede fermamente che il segreto del successo nel cosplay risieda nell’avere pazienza e nella volontà di imparare dagli errori. “Imparate dagli sbagli e insistere fino a ottenere il risultato desiderato” è il consiglio che condivide con chiunque voglia avvicinarsi a questo mondo.

La partecipazione a eventi di cosplay è un’altra componente importante della sua carriera. Hyuga ha avuto l’opportunità di frequentare numerose fiere, tra cui la Milano Games Week, il Bologna Nerd e la Festa dell’Unicorno, che considera tappe fondamentali del suo percorso. Questi eventi non solo offrono ispirazione, ma rappresentano anche un’occasione per immergersi completamente nella cultura nerd e nel cosplay che tanto ama. Hyuga ha osservato un’evoluzione significativa nel mondo del cosplay negli ultimi anni, specialmente a seguito della pandemia: “Dopo il COVID, c’è stata una vera esplosione nel mondo nerd”, afferma. Questo ha portato a un’espansione della community e a un riconoscimento del cosplay come una vera e propria industria.

Nonostante le sfide, Hyuga è fermamente convinta che sia giusto guadagnare dalla propria passione. “C’è un detto che dice: ‘Se ami il tuo lavoro, non lavorerai mai un giorno’” dice, riflettendo sul suo equilibrio tra passione e professione. La sua carriera come Content Creator si sposa perfettamente con il cosplay, permettendole di connettere la sua creatività con la vita sociale e professionale. Il sostegno della sua famiglia, in particolare della zia Lella, sarta di professione, e del suo ragazzo, che la sprona costantemente e si occupa della fotografia per i suoi profili social, gioca un ruolo cruciale nella sua crescita artistica.

Le critiche, per quanto rare, non hanno mai scalfito la determinazione di Hyuga. Con una sicurezza in sé stessa notevole, afferma: “Se qualcuno ti prende in giro per la tua passione, le sue parole sono solo fumo...” La sua scelta di circondarsi di persone con passioni simili le ha permesso di costruire un ambiente positivo e stimolante.

I social network, in particolare, hanno avuto un impatto significativo sulla diffusione del cosplay. Hyuga è consapevole del loro potere e ha sfruttato queste piattaforme per condividere la sua passione con un pubblico sempre più vasto. Senza di esse, molte delle connessioni e delle opportunità disponibili oggi non sarebbero mai state possibili.

La creatività di Hyuga non si limita al cosplay. Fin da piccola, ha adorato disegnare e dipingere, dando nuova vita a oggetti vecchi. Tuttavia, con l’impegno costante come Content Creator, ha meno tempo da dedicare a queste passioni. Nonostante ciò, la sua vena artistica si riflette nel modo in cui affronta ogni cosplay e nella creazione di contenuti che trasmettono energia e dedizione.

Un aneddoto che Hyuga ricorda con il sorriso riguarda un episodio nei primi mesi della sua carriera: una ragazza che aveva già cinque anni di esperienza nel cosplay aveva parlato male di lei, lamentandosi del suo talento, nonostante il suo breve percorso. “Era come un complimento, anche se detto con l’intento di ferire…” commenta Hyuga, dimostrando una maturità sorprendente.

Hyuga Senpai incarna lo spirito del cosplay moderno: passione, creatività e resilienza. Il suo messaggio finale per chi si avvicina a questo mondo è chiaro: “Fate personaggi che vi fanno stare bene con voi stessi. Non importa se è un personaggio maschile o femminile, alto o basso, magro o grasso. L’importante è che vi piaccia talmente tanto da volerlo personificare. Tutto è possibile con un po’ di crafting e tanta passione!” Con queste parole, Hyuga invita tutti a esplorare e celebrare il meraviglioso mondo del cosplay, dove ogni sogno può prendere forma.

Per approfondire il talento di Hyuga, vi invitiamo a visitare i suoi profili su instragram: professionale e cosplay!

Il Glossario dei Videogiochi: Scopri le Parole Strane che Ogni Gamer Deve Conoscere

Se pensiamo ai videogiochi, immediatamente ci vengono in mente azioni, strategie, sfide, e per molti di noi, la vera essenza del gioco si trova anche nel linguaggio che si sviluppa attorno a esso. Ma cosa succede quando le parole che usiamo per descrivere la nostra esperienza di gioco non sono quelle che ci aspetteremmo di sentire nella vita di tutti i giorni? Ecco che entrano in scena termini come bannare, craftare, cheattare, nerfare, e lootare, che possono suonare misteriosi o incomprensibili a chi non è avvezzo al gergo videoludico.

Negli ultimi anni, infatti, il mondo del gaming online ha visto nascere e diffondere un vocabolario completamente nuovo, che, tra sigle, neologismi e abbreviazioni, ha invaso anche le conversazioni quotidiane. In un contesto dove milioni di giocatori si sfidano in tempo reale, spesso su titoli multiplayer, questi termini diventano essenziali per comunicare rapidamente, scambiare consigli e attuare strategie vincenti. Non a caso, anche l’Accademia della Crusca ha dovuto fare i conti con l’ingresso di queste parole nel nostro linguaggio comune.

Un esempio tipico di come il linguaggio videoludico si sia evoluto è rappresentato dall’espressione craftare, che deriva dal termine inglese crafting, ovvero l’arte di realizzare oggetti, armi e consumabili in un gioco, solitamente tramite la raccolta di risorse. Un’abilità fondamentale in molti RPG come Minecraft, dove i giocatori devono raccogliere materiali dal mondo di gioco per costruire strumenti e risorse che li aiuteranno a proseguire nella loro avventura. Allo stesso modo, un altro verbo che ha guadagnato popolarità è lootare, che significa letteralmente “fare bottino”, ed è usato per descrivere l’azione di saccheggiare armi, risorse o oggetti dopo aver eliminato un nemico o aver trovato un oggetto speciale.

Un altro termine che non può mancare in un dizionario videoludico è cheattare. Questo verbo indica l’uso di trucchi o software illeciti per ottenere vantaggi non previsti nel gioco. I cheater (giocatori che imbrogliano) sono temuti in quasi tutti i giochi competitivi, poiché rompono l’equilibrio di gioco e rovinano l’esperienza agli altri. Un’altra parola strettamente legata ai giochi online è bannare. In questo caso, il termine indica la squalifica di un giocatore che ha infranto le regole del gioco, spesso a causa di comportamenti scorretti come l’uso di cheat o linguaggio offensivo. Il ban è quindi una delle punizioni più temute in qualsiasi videogioco.

Nei giochi multiplayer, specialmente nei titoli MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) come League of Legends, la terminologia si arricchisce con concetti come nerfare e buffare. Nerfare significa ridurre la potenza o l’efficacia di un oggetto o personaggio che è considerato troppo forte, mentre buffare si riferisce all’azione di potenziare le capacità di un personaggio o di un oggetto per renderlo più competitivo nel contesto di gioco. Entrambi i termini sono strettamente legati agli aggiornamenti e alle modifiche periodiche che gli sviluppatori attuano per mantenere il gioco bilanciato.

Ma non è solo il linguaggio legato agli oggetti e alle azioni in gioco a evolversi. Giocatori esperti, o OG (Original Gangster), si trovano spesso ad affrontare situazioni in cui è necessario utilizzare il termine ganking, che indica l’imboscata a un nemico da parte di più giocatori, o zoning, un termine che descrive la capacità di un giocatore di tenere lontani gli avversari da un obiettivo strategico. Questo tipo di vocabolario non solo aiuta i giocatori a comunicare più efficacemente, ma diventa anche un marchio di esperienza e competenza all’interno della community.

Altri termini che spesso sentiamo menzionare includono AFK (Away From Keyboard), che indica un giocatore che si è allontanato dalla tastiera durante una partita, e lag, che descrive il rallentamento della connessione internet che può influire sulla fluidità del gioco. Un altro fenomeno che ha dato vita a numerose discussioni tra i giocatori è il camping, che consiste nell’attendere nascosti in un angolo della mappa per colpire gli avversari ignari, una strategia spesso malvista perché considerata poco sportiva.

Oltre a tutti questi termini, il gaming ha visto l’adozione di vere e proprie leggende come lore, la storia che sta dietro ogni gioco e che contribuisce a creare un mondo ricco e coinvolgente. In giochi come The Legend of Zelda o Dark Souls, la lore è una componente fondamentale per comprendere le motivazioni, i personaggi e gli eventi che danno vita all’universo di gioco.

Il mondo del gaming, quindi, non è solo fatto di giochi, ma anche di un linguaggio che si evolve con esso, influenzando il nostro modo di comunicare e interagire. Che si tratti di lootare, craftare o bannare, ogni termine ha il suo significato e la sua funzione. E per ogni appassionato, conoscere questa lingua è fondamentale non solo per godersi appieno l’esperienza, ma anche per entrare a far parte di una comunità globale che condivide la stessa passione. Se anche tu sei un gamer, preparati a smurfare in ogni nuova avventura e a diventare un esperto del linguaggio che rende unica l’esperienza videoludica online!

Surfpunk: cavalcando le onde dell’azione e del bottino in un GDR marino mozzafiato

Dalle profondità degli oceani emerge Surfpunk, un GDR ad estrazione che sfida i confini del genere con un’ambientazione marina mozzafiato e una carica adrenalinica senza eguali. Sviluppato da Double Stallion Games, i creatori dell’acclamato Convergence: A League of Legends Story, Surfpunk ci invita a vestire i panni di un surfista temerario che solca le onde di un mondo post-apocalittico popolato da creature marine feroci.

Un’avventura da brivido tra tesori sommersi e mostri marini

Nei panni del nostro eroe surfista, ci imbarcheremo in incursioni adrenaliniche su isole infestate da mostri terrificanti. Il nostro obiettivo? Esplorare i fondali marini, recuperare tesori preziosi e sfuggire alle fauci affamate dei nemici per tornare alla base sani e salvi.

Ma Surfpunk non si limita al semplice combattimento. Parte del bottino raccolto potrà essere utilizzato per creare oggetti e equipaggiamenti direttamente sul posto, aumentando le nostre chances di sopravvivenza e rendendo ogni incursione ancora più elettrizzante.

Un connubio di animazione e azione per un’esperienza indimenticabile

Surfpunk si distingue per la sua estetica vibrante ispirata al mondo anime, che conferisce al gioco un’atmosfera unica e coinvolgente. L’azione frenetica si intreccia con elementi di esplorazione e crafting, dando vita a un’esperienza di gioco varia e appagante.

Sfide in solitaria o in compagnia: l’adrenalina non conosce confini

Che si preferisca affrontare le insidie del mare da soli o in compagnia di amici, Surfpunk offre un’esperienza di gioco adattabile a ogni stile di gamer. Collaborazione e strategia saranno la chiave per sopravvivere alle orde di nemici e ottenere i bottini più ambiti.

Ancora in attesa di una data di rilascio, Surfpunk si preannuncia come una perla rara nel panorama dei GDR. Il suo fascino unico, unito all’innovazione del gameplay e alla grafica mozzafiato, lo rende un titolo da tenere d’occhio per tutti gli amanti dell’avventura e dell’azione.

Non perdetevi gli aggiornamenti sulla pagina Steam di Surfpunk e preparatevi a cavalcare le onde di un’esperienza di gioco indimenticabile!