Quando un’icona della letteratura per bambini come il Gatto col Cappello torna sul grande schermo, non lo fa mai in punta di piedi. Anzi, lo fa rotolando dentro casa con un fragoroso trambusto, magari scatenando un uragano di colori, giochi di parole e disastri esilaranti… sempre con un tocco di charme irresistibile. E questa volta, lo fa in grande stile, con un nuovo adattamento animato prodotto da Warner Bros. Pictures Animation, pronto a conquistare il pubblico con un mix esplosivo di umorismo, cuore e quella folle genialità tipica delle creazioni di Dr. Seuss.
Sì, perché The Cat in the Hat, o meglio Il Gatto col Cappello, è molto più di un semplice ritorno. È un vero e proprio reboot in chiave moderna e animata di un classico intramontabile, ed è anche – e qui i nerd più attenti drizzeranno le orecchie – il primo tassello ufficiale di un universo narrativo condiviso: il Seussiverse.
Un viaggio lungo come una rima Seussiana
Per arrivare a questo nuovo film, il cammino è stato tutt’altro che lineare. Le prime voci di un nuovo adattamento animato circolavano già nel 2012 sotto l’egida di Illumination Entertainment. Ma solo nel 2018 le cose hanno iniziato a prendere davvero forma, quando Warner Animation Group ha siglato un accordo con Dr. Seuss Enterprises per dar vita a un ciclo di film animati ispirati al fantastico e bizzarro universo creato da Theodor Seuss Geisel, alias Dr. Seuss.
Tra questi progetti, uno dei primi a ricevere il via libera è stato proprio The Cat in the Hat. Dopo vari cambiamenti creativi, nel 2023 è arrivato al timone il regista italiano Alessandro Carloni, già noto per aver diretto Kung Fu Panda 3, affiancato dalla sceneggiatrice Erica Rivinoja. E la visione che entrambi hanno messo in campo promette di rivoluzionare la percezione che abbiamo del Gatto con il Cappello, portando sul grande schermo non solo la sua consueta follia, ma anche un lato più profondo, psicologico e persino terapeutico.
A dare voce (e anima) al protagonista sarà Bill Hader, attore e comico brillante già apprezzato in Barry e Saturday Night Live, che oltre a interpretare il Gatto sarà anche produttore esecutivo. Il cast vocale è un’autentica parata di stelle: Quinta Brunson, Bowen Yang, Xochitl Gomez, Matt Berry, America Ferrera, Giancarlo Esposito e Paula Pell. Una squadra da sogno per dare vita ai personaggi stravaganti dell’universo Seussiano.
Un Gatto, due fratelli e un cappello magico a rischio
La trama del nuovo The Cat in the Hat non è una semplice rivisitazione del libro originale del 1957. Anzi, rappresenta un’espansione narrativa, una nuova avventura che parte dopo il libro. Qui incontriamo Gabby e Sebastian, due fratelli che stanno vivendo il trauma di un trasloco in una nuova città, lontani dalle loro abitudini e da tutto ciò che conoscevano. È in questo contesto di spaesamento emotivo che irrompe il nostro Gatto preferito, mandato in missione dall’I.I.I.I. – l’Institute for the Institution of Imagination and Inspiration, LLC. Un nome che suona come uscito direttamente da una parodia di Men in Black, ma che racchiude l’essenza del messaggio: riportare immaginazione e ispirazione nella vita dei bambini.
La missione, però, ha le sue regole. Se il Gatto dovesse esagerare – cosa che, ovviamente, succederà – rischia di perdere per sempre il suo cappello magico. Un conflitto inaspettato, che introduce un elemento drammatico in mezzo al caos: la paura di perdere ciò che lo rende unico.
La psichedelia visiva e il rispetto per l’originale
A curare l’aspetto visivo sarà DNEG Animation, uno studio noto per la sua capacità di fondere tecnologia avanzata con uno stile visivo distintivo. E il risultato, almeno da quanto visto nel trailer ufficiale, è una vera esplosione di colori e forme strambe, perfettamente in linea con le illustrazioni originali di Dr. Seuss. È come se il libro prendesse vita, rimanendo fedele alle sue radici ma aggiornandosi con una grafica che incanta gli occhi senza tradire lo spirito dell’autore.
Nel trailer, già virale tra i fan, c’è una scena irresistibile: il Gatto si becca una spruzzata di spray al peperoncino in pieno muso da due bambini terrorizzati dal suo arrivo improvviso. È un momento esilarante che gioca con l’ansia contemporanea per il “pericolo sconosciuti”, ribaltando l’intera logica su cui si basava la storia originale. Il Gatto, un tempo benvenuto in casa, oggi deve conquistare la fiducia dei piccoli con più fatica. Ma lo fa con la solita astuzia e poesia.
Il Seussiverse prende forma
Il dettaglio che più fa vibrare il cuore dei nerd appassionati di mondi condivisi è l’annuncio ufficiale che questo film è solo l’inizio del Seussiverse. Proprio così: Warner Bros. ha in cantiere un universo narrativo connesso basato sui personaggi di Dr. Seuss, e The Cat in the Hat ne sarà il capitolo inaugurale.
Potenzialmente, ci aspettano crossover con il Grinch, Horton, il Lorax, Sam di Green Eggs and Ham e tanti altri. Ogni opera di Dr. Seuss è un mondo a sé, ma insieme potrebbero comporre una galassia narrativa fantastica, poetica e assolutamente folle. In pratica, una versione lisergica e surreale del Marvel Cinematic Universe, ma tutta a misura di bambino… e di nerd nostalgici.
Non solo risate: un viaggio dentro noi stessi
Ciò che rende davvero speciale questo film è la volontà dichiarata di esplorare un lato più profondo del Gatto col Cappello. I registi hanno parlato della loro intenzione di raccontare non solo un’avventura ricca di gag e disastri, ma anche una storia che possa aiutare i bambini a elaborare le proprie emozioni. Il Gatto diventa quasi un terapeuta non convenzionale, un trickster moderno che con il caos aiuta a ristabilire l’equilibrio emotivo. Dietro ogni scherzo, ogni rima, ogni bizzarria, si nasconde un messaggio positivo: la fiducia in sé stessi, la capacità di affrontare i cambiamenti, l’importanza della fantasia come strumento per superare la paura.
E non mancheranno nemmeno gli amatissimi Thing One e Thing Two, i gemelli birichini, che porteranno ancora più scompiglio nella vita dei due giovani protagonisti.
Un’eredità che vive da oltre 60 anni
Il libro originale The Cat in the Hat fu pubblicato nel 1957 in risposta a una crisi educativa: si cercava un modo più efficace per insegnare a leggere ai bambini, stanchi di testi didattici noiosi. Geisel accettò la sfida, scegliendo due parole in rima – “cat” e “hat” – e costruendo attorno a loro una storia che fece epoca. Il successo fu immediato: più di un milione di copie vendute in tre anni e un impatto culturale che ha attraversato generazioni.
Il Gatto è diventato il volto stesso di Dr. Seuss Enterprises, apparendo in serie TV, film live-action (ricordiamo la controversa versione con Mike Myers del 2003) e ora finalmente in un film animato che sembra davvero all’altezza della sua leggenda.
Appuntamento al cinema (con cappello e popcorn)
La data da segnare in rosso (e bianco, come il cappello del protagonista) è il 27 febbraio 2026, giorno in cui The Cat in the Hat arriverà nei cinema statunitensi. L’uscita internazionale, Italia inclusa, è prevista a partire dal 25 febbraio 2026, strategicamente anticipata per evitare il confronto con il nuovo film Disney/Pixar, Hoppers.
Che siate fan di lunga data con il libro consumato tra le mani, o nuovi esploratori del colorato mondo di Dr. Seuss, questo film ha tutto il potenziale per essere una delle esperienze cinematografiche animate più originali e sentite degli ultimi anni.
E ora tocca a voi: siete pronti a saltare dentro al cappello?
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