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La Ragazza del Mare

Il film Disney La Ragazza del Mare, la straordinaria storia vera di Trudy Ederle, la prima donna ad aver attraversato a nuoto il canale della Manica, sarà disponibile in streaming su Disney+ dal 19 luglio. Il film, uscito nelle sale statunitensi e inglesi il 31 maggio 2024, è stato accolto calorosamente dalla critica, così come l’interpretazione di Daisy Ridley.

Katie Walsh del LOS ANGELES TIMES ha dichiarato:

“Questo entusiasmante biopic sportivo è un ritorno a quelle storie ispirazionali che tanto amiamo che parlano di personaggi ‘underdog’, come ‘Rudy’, con al centro il tema di una donna che sfida la natura e combatte per il girl power”.

Tomris Laffly di VARIETY ha scritto:

“Daisy Ridley stupisce e fa piangere il pubblico in questo film meravigliosamente classico”.

La Ragazza del Mare vede protagonista Daisy Ridley nel ruolo dell’abile nuotatrice nata da genitori immigrati a New York nel 1905. Grazie al fermo sostegno della sorella maggiore e degli allenatori che l’hanno incoraggiata, superò le avversità e l’ostilità di una società patriarcale per scalare i ranghi della squadra di nuoto olimpica e completare un’impresa sbalorditiva: una nuotata di 21 miglia dalla Francia all’Inghilterra. La Ragazza del Mare, interpretato anche da Tilda Cobham-Hervey, Stephen Graham, Kim Bodnia, Christopher Eccleston e Glenn Fleshler, è diretto da Joachim Rønning, scritto da Jeff Nathanson ed è basato sul libro “Young Woman and the Sea: How Trudy Ederle Conquered the English Channel and Inspired the World” di Glenn Stout. I produttori sono Jerry Bruckheimer, Chad Oman e Jeff Nathanson, mentre John G. Scotti, Daisy Ridley e Joachim Rønning sono i produttori esecutivi.

Doctor Who: chi è il Dottore più amato?

“Doctor Who” è una di quelle serie televisive che sfida ogni logica, e a volte anche la pazienza dei fan più appassionati, soprattutto quando si tratta di addii. Non parliamo solo dei personaggi secondari, che nel corso dei decenni hanno lasciato il posto ad altri, ma soprattutto del protagonista: il Dottore, che, pur rimanendo lo stesso individuo, cambia continuamente volto e personalità grazie al suo processo di rigenerazione. Un meccanismo che, se da un lato gli consente di sfuggire alla morte, dall’altro costringe i fan a vederlo mutare nel corso del tempo, affezionandosi però sempre a un nuovo aspetto del personaggio.

Nel corso della sua lunga storia, “Doctor Who” ha visto avvicendarsi ben tredici incarnazioni del Dottore. Ognuno di questi volti è stato capace di lasciare un segno indelebile nel cuore dei fan, che inevitabilmente hanno avuto un “Dottore preferito”. Non è facile, però, decretare un unico preferito: ci sono troppi elementi che rendono ogni interpretazione unica, eppure “The Radio Times”, una delle riviste britanniche più autorevoli in ambito televisivo e cinematografico, ha lanciato un sondaggio per stabilire quale sia il Dottore più amato di tutti i tempi. A rispondere sono stati circa 50.000 fan della serie, in un voto che ha visto una lotta serrata fino all’ultimo voto.

I risultati sono sorprendenti, eppure confermano una tendenza che i fan avevano già intuito: il Dottore più amato di tutti i tempi è il Decimo Dottore, interpretato da David Tennant. Con ben 10.518 voti, che rappresentano il 21% del totale, Tennant ha superato di poco l’attuale Tredicesimo Dottore, Jodie Whittaker, che ha ottenuto 10.423 voti, rimanendo così a un passo dal primo posto. Segue al terzo posto il Dodicesimo Dottore, interpretato da Peter Capaldi, con 8.897 voti, mentre l’Undicesimo Dottore, interpretato da Matt Smith, si piazza quarto con 7.637 voti. E così via, con il Quarto Dottore, Tom Baker, che arriva al quinto posto, mentre il leggendario Primo Dottore, William Hartnell, ottiene “solo” 1.983 voti, confermando che il fascino della serie ha saputo evolversi con il tempo.

Nonostante la varietà di preferenze, c’è un elemento che sembra essere costante: David Tennant è, senza dubbio, il Dottore che ha avuto l’impatto maggiore, sia sul piano emotivo che culturale. Se si considerano altre classifiche, come quella di Digital Spy del 2017, che ha valutato i Dottori in base a personalità, stile, compagni di viaggio e gli episodi, si conferma che il Decimo Dottore ha avuto un ruolo centrale nell’evoluzione della serie, guadagnandosi la prima posizione anche in quella valutazione. Stesso discorso per la classifica di IGN, che nel 2013 ha premiato Tennant per la sua influenza e il suo carisma, mettendolo al secondo posto dopo Tom Baker.

Questo consenso unanime non è frutto del caso, ma di una performance che ha saputo conquistare pubblico e critica. Tuttavia, dietro l’iconicità del Dottore interpretato da Tennant si nasconde una curiosa storia che potrebbe sembrare surreale a molti fan. Infatti, nel momento in cui Tennant ricevette la proposta di diventare il Decimo Dottore, la sua carriera non era affatto quella di un attore consacrato, ma era ancora agli inizi. Durante un episodio del suo podcast, “David Tennant Does a Podcast With…”, l’attore ha rivelato un retroscena che lascia davvero sorpresi: il suo agente gli consigliò di rifiutare l’offerta.

A quell’epoca, infatti, “Doctor Who” non era ancora l’enorme fenomeno che conosciamo oggi, e la sua fama era ben lontana dall’essere consolidata. Il revival della serie, che aveva avuto inizio nel 2005 sotto la guida di Russell T Davies, era ancora in una fase di incertezze, e il Dottore interpretato da Christopher Eccleston non era ancora riuscito a riportare il programma agli antichi splendori. La proposta di Tennant arrivò proprio in quel contesto, quando la serie stava cercando di stabilire un nuovo corso, e il ruolo del Dottore sembrava essere un azzardo. Il suo agente, preoccupato per il rischio di essere “imprigionato” da un ruolo che sarebbe diventato iconico, gli suggerì di rifiutare.

Eppure, nonostante i consigli contrari, Tennant decise di seguire il suo istinto e accettò la proposta, supportato anche dall’entusiasmo di Russell T Davies, che lo invitò personalmente a casa sua per mostrargli gli episodi della serie e parlargli del progetto. La sua decisione si rivelò cruciale, non solo per la sua carriera, ma per la storia della televisione. La sua versione del Dottore, un personaggio capace di passare dall’ironia alla tragedia con una naturalezza sorprendente, ha conquistato i cuori dei fan in tutto il mondo, riportando “Doctor Who” al centro della cultura popolare.

Dal 2005 al 2010, Tennant ha saputo interpretare il Dottore con una passione e una dedizione che sono diventate un punto di riferimento per tutti gli attori che hanno seguito. E sebbene abbia lasciato il ruolo, il suo ritorno nel 2023 per gli episodi speciali del 60° anniversario, dove ha interpretato anche il Quattordicesimo Dottore, ha fatto impazzire di gioia i fan di lunga data, dimostrando che la sua incarnazione del Dottore è ancora oggi la più amata e la più iconica.

In fin dei conti, quella che sembrava essere una decisione coraggiosa e incerta si è rivelata una delle più importanti nella storia della televisione. Se oggi è difficile immaginare “Doctor Who” senza Tennant, è perché la sua interpretazione ha ridefinito il personaggio, facendolo diventare il cuore pulsante di una serie che ha continuato a evolversi e a conquistare nuovi fan. Il legame che si è creato tra Tennant e il Dottore è qualcosa che va oltre il semplice ruolo: è una vera e propria connessione che continua a vivere nel cuore degli spettatori.

Doctor Who: il nuovo corso dal 2005

La serie televisiva di fantascienza Doctor Who è iniziata 1963. La trama segue un misterioso alieno viaggiatore del tempo chiamato il Dottore, che esplora l’universo a bordo del Tardis, una macchina in grado di cambiare forma e attraversare il vortice temporale. Durante le sue avventure, il Dottore è generalmente accompagnato da compagni di viaggio umani con i quali affronta nemici e salva civiltà.

La serie classicadi Doctor Who consiste in 26 stagioni che sono andate in onda dal 1963 al 1989, per un totale di 697 episodi. Tuttavia, a causa del declino degli ascolti e della mancanza di fondi, la serie è stata sospesa nel 1989. Nel 1996 è stato realizzato un film per la televisione che avrebbe dovuto servire come pilota per una nuova serie, ma purtroppo non ha avuto successo. Fortunatamente, nel 2005, la serie è stata ripresa da Russell T Davies con una nuova produzione e un cast completamente rinnovato.

“La nuova Serie” del Doctor Who

Le nuove serie del Doctor Who sono composte da 13 stagioni, trasmesse dal 2005 al 2021, per un totale di 166 episodi. Le nuove serie hanno mantenuto la continuità con le serie originali, introducendo nuovi concetti, personaggi e mostri, ma anche riprendendo alcuni elementi classici della serie. Le nuove serie hanno anche ampliato il pubblico della serie, rendendola più popolare e apprezzata a livello internazionale.

Tra le caratteristiche distintive delle nuove serie del Doctor Who c’è la regenerazione del Dottore, ovvero il processo che gli permette di cambiare aspetto e personalità quando è in fin di vita. Questo espediente ha permesso alla serie di rinnovarsi nel tempo e di avere diversi attori nel ruolo del protagonista. I

La tredicesima stagione della nuova serie televisiva Doctor Who, sottotitolata Flux, composta da sei episodi più tre speciali, va in onda a partire dal 31 ottobre fino al 5 dicembre 2021 su BBC One². Protagonista della stagione è il Tredicesimo Dottore, interpretata da Jodie Whittaker, assieme ai suoi compagni: Yasmin Khan (Mandip Gill) e Dan Lewis (John Bishop). La stagione è preceduta dall’episodio speciale Revolution of the Daleks e seguita dall’episodio speciale Eve of the Daleks. La trama della stagione ruota attorno al Flux, una misteriosa forza che minaccia di distruggere l’universo. Il Dottore e i suoi compagni dovranno affrontare vari nemici e alleati provenienti da ogni parte dell’universo, tra cui i Sontaran, gli Angeli Piangenti, le creature note come Ravager e il Grand Serpent. La stagione promette di essere ricca di azione, suspense e colpi di scena³.

Le nuove serie del Doctor Who hanno avuto anche diversi spin-off, ovvero serie derivate che si focalizzano su alcuni personaggi o ambientazioni della serie principale. Tra gli spin-off più noti ci sono Torchwood (2006-2011), che racconta le vicende di una squadra segreta che si occupa di fenomeni alieni; The Sarah Jane Adventures (2007-2011), che riprende il personaggio della ex compagna del Dottore Sarah Jane Smith e dei suoi giovani alleati; Class (2016), che si svolge in una scuola frequentata da alcuni studenti coinvolti in eventi soprannaturali; e K-9 (2009-2010), che segue le avventure del cane robotico K-9.

Le nuove serie del Doctor Who sono ancora oggi oggetto di studio, analisi e apprezzamento da parte di critici, studiosi e fan. La serie ha avuto un impatto significativo sulla cultura britannica e mondiale, ispirando altre opere di fantascienza e generando un vasto merchandising.

I dottori di Doctor Who dal 2005 sono i seguenti:

– Il Nono Dottore, interpretato da Christopher Eccleston, è il primo della nuova serie e appare nella stagione del 2005. È un sopravvissuto alla Grande Guerra del Tempo, che ha distrutto il suo pianeta natale Gallifrey e la sua specie, i Signori del Tempo. Ha un carattere sarcastico, ribelle e compassionevole. Viaggia con Rose Tyler, una ragazza di Londra, e incontra anche il Capitano Jack Harkness, un ex agente del tempo. Si rigenera dopo aver assorbito l’energia temporale per salvare Rose.
– Il Decimo Dottore, interpretato da David Tennant, appare dal 2005 al 2010. È più allegro, ottimista e romantico del precedente. Viaggia con Rose Tyler fino a quando lei non viene intrappolata in un universo parallelo. Successivamente ha come compagni Martha Jones, una studentessa di medicina; Donna Noble, una segretaria; e Wilfred Mott, il nonno di Donna. Affronta vari nemici, tra cui i Dalek, i Cybermen, il Maestro e Davros. Si rigenera dopo aver assorbito una letale dose di radiazioni.
– L’Undicesimo Dottore, interpretato da Matt Smith, appare dal 2010 al 2014. È più giovane, eccentrico e infantile degli altri. Viaggia con Amy Pond, una ragazza scozzese; Rory Williams, il fidanzato e poi marito di Amy; e River Song, una misteriosa donna che si rivela essere la figlia di Amy e Rory. Scopre anche l’esistenza dei Silenziosi, una razza aliena che manipola la storia umana. Si rigenera dopo aver ricevuto una nuova serie di rigenerazioni dai Signori del Tempo.
– Il Dodicesimo Dottore, interpretato da Peter Capaldi, appare dal 2014 al 2017. È più anziano, severo e sarcastico degli altri. Viaggia con Clara Oswald, una insegnante di scuola; Bill Potts, una studentessa universitaria; e Nardole, un umanoide cyborg. Affronta vari nemici, tra cui i Dalek, i Cybermen, Missy (una versione femminile del Maestro) e i Monaci. Si rigenera dopo aver combattuto contro i Cybermen su Mondas.
– Il Tredicesimo Dottore, interpretato da Jodie Whittaker, appare dal 2017 al 2022. È la prima versione femminile del Dottore. Viaggia con Graham O’Brien, un autista di autobus vedovo; Yasmin Khan, una poliziotta; e Ryan Sinclair, un ragazzo dislessico. Affronta vari nemici, tra cui i Dalek, i Judoon, i Sontaran e il Maestro (in una nuova versione maschile). Si scopre anche che il Dottore ha avuto molte altre vite precedenti a quelle conosciute. La Whittaker lascerà la serie dopo la tredicesima stagione e tre speciali. Il suo successore non è ancora stato annunciato.

Infine, David Tennant, il famoso attore scozzese, riprenderà il suo iconico ruolo della quattordicesima incarnazione del Dottore nella serie nel mese in una serie di tre episodi speciali previsti per il 2023 in occasione del 60º anniversario della serie. Dal 2023, invece, Ncuti Gatwa, un giovane attore britannico di origine ruandese, si prepara a interpretare la quindicesima incarnazione del Dottore.

Doctor Who – Time Lord Victorious: una nuova epopea crossmediale che sfida le convenzioni narrative

Il mondo di Doctor Who, la mitica serie britannica che ha incantato generazioni di fan, si prepara a compiere un ambizioso passo verso il futuro della narrazione. Il progetto Time Lord Victorious, che si estende ben oltre il piccolo schermo, promette di essere una delle esperienze più coinvolgenti e innovative della saga del Dottore. Con un approccio multimediale che abbraccia libri, fumetti, videogiochi, podcast e altre forme di intrattenimento, questo nuovo capitolo non solo celebrerà il passato della serie, ma lo trasformerà, gettando le basi per un viaggio che si snoda attraverso il tempo e lo spazio.

Annunciato come un’epopea straordinaria, Time Lord Victorious sarà un’avventura che unirà tre diverse incarnazioni del Dottore: l’ottavo (Paul McGann), il nono (Christopher Eccleston) e il decimo (David Tennant), accanto al graditissimo ritorno di Rose Tyler, interpretata da Billie Piper. La storia si svilupperà attorno alla difesa di Gallifrey, il pianeta natale dei Signori del Tempo, minacciato da un pericolo mortale, e si svolgerà in un’epoca primordiale, ai tempi oscuri che segnarono la giovinezza degli Eterni, quando l’universo stesso era ancora giovane e misterioso.

Come ha dichiarato la BBC in un comunicato ufficiale, Time Lord Victorious offrirà una trama inedita, ambientata nei primi e più remoti periodi dell’universo, quando nemmeno i più grandi nemici del Dottore, come i Dalek e gli Ood, erano ancora del tutto conosciuti. Questo progetto non si limita a essere una semplice estensione delle avventure televisive, ma un crocevia narrativo che affronterà tematiche complesse e epiche, mescolando generi e media per una fruizione del tutto nuova.

A fare da filo conduttore saranno, quindi, le tre versioni del Dottore, che si incontreranno per affrontare una minaccia comune. Il progetto, tuttavia, lascia spazio all’incertezza per quanto riguarda il coinvolgimento fisico degli attori principali. Non è ancora chiaro se Paul McGann, Christopher Eccleston e David Tennant parteciperanno attivamente al progetto o se la loro presenza sarà limitata all’utilizzo della loro immagine. Di certo, il ritorno di Billie Piper nei panni di Rose Tyler è uno degli aspetti più attesi dai fan, che da tempo sperano di rivedere uno dei personaggi più amati della serie.

L’ambizione di Time Lord Victorious è stata descritta come un’esperienza crossmediale di grande portata, una saga che si snoderà su 12 settimane, dalla fine del 2020. Un’iniziativa che coinvolge una vasta rete di partner, tra cui Penguin Random House, BBC Books, Titan Comics, Doctor Who Magazine, Big Finish, BBC Audio, e tanti altri. Questi licenziatari stanno collaborando per raccontare la storia attraverso il loro specifico mezzo, che si tratti di libri, fumetti, audiolibri, videogiochi o esperienze immersive. Unendo tutte queste forme di intrattenimento, Time Lord Victorious si propone di creare un “patchwork potente” che collegherà diversi pezzi di un’unica grande narrazione.

Non si tratta solo di un singolo prodotto da fruire passivamente, ma di un invito a immergersi completamente nell’universo del Dottore, raccogliendo fumetti, ascoltando drammi audio, leggendo romanzi e partecipando a esperienze coinvolgenti come escape room o giochi virtuali. In un certo senso, questo progetto si propone di diventare una sorta di “saga crossover” alla maniera del Marvel Cinematic Universe, dove i fan dovranno seguire tutti i vari canali per comprendere appieno la storia. L’entusiasmo dei produttori e dei licenziatari è palpabile, e James Goss, produttore della serie, ha parlato di un’opera che sarà “piena di nemici, emozioni e divertimento”, destinata a fare la storia nel panorama delle produzioni crossmediali.

La risposta del pubblico, tuttavia, potrebbe non essere immediatamente entusiasta. Non tutti i fan sono pronti a seguire un progetto che richiede un investimento in termini di tempo, denaro e impegno. Le difficoltà logistiche di seguire l’intera trama su piattaforme diverse potrebbero risultare ostiche, e non è ancora chiaro come l’accessibilità al materiale sarà garantita a livello globale, specialmente per quanto riguarda le esperienze fisiche come le escape room, che potrebbero essere limitate al pubblico britannico.

Per il momento, i dettagli precisi su come e dove fruire di tutti gli elementi della saga non sono ancora stati rivelati. Gli appassionati dovranno pazientare fino a ulteriori aggiornamenti sul sito ufficiale DoctorWho.TV della BBC Studios, che continuerà a fornire informazioni sui vari rilasci e gli sviluppi del progetto. Ciò che è certo è che Time Lord Victorious si preannuncia come una delle esperienze più ambiziose e originali per il vasto mondo del Doctor Who, in grado di spingere i confini del storytelling e di offrire ai fan un’avventura che li accompagnerà per un lungo periodo, come mai prima d’ora.

Thor: The Dark World

“Thor: The Dark World”, diretto da Alan Taylor, è il secondo capitolo della saga dedicato al Dio del Tuono, ed è il film numero otto dell’universo cinematografico Marvel. Questo seguito, che segue il primo “Thor” del 2011, è un’opera che unisce dramma, avventura e una buona dose di azione cosmica, tutti elementi che hanno conquistato il pubblico e gli appassionati dei supereroi.

Il film si apre con un prologo che ci riporta migliaia di anni indietro, quando Bor, il padre di Odino, ha sconfitto gli elfi oscuri guidati da Malekith. Questi ultimi ambivano a ottenere l’Aether, una sostanza fluida e potentissima capace di riportare l’universo alla sua oscurità primordiale durante un raro allineamento planetario noto come “Convergenza”. Per prevenire una catastrofe, Bor decide di nascondere l’Aether nel cosiddetto “mondo oscuro” e Malekith, sconfitto ma non annientato, fugge. Nel presente, la trama si svolge principalmente su Asgard e sulla Terra, dove Thor, interpretato da Chris Hemsworth, ei suoi alleati, inclusi i guerrieri e Lady Sif, sono impegnati a mantenere il ritmo nei Nove Regni devastati dai Marauders. La vita di Thor viene sconvolta quando Jane Foster, interpretata da Natalie Portman, scopre un’anomalia gravitazionale a Londra che la trasporta nel mondo oscuro. Qui, Jane viene posseduta dall’Aether, e Thor, avvisato da Heimdall, la porta ad Asgard per curarla. La risurrezione dell’Aether segna la rinascita di Malekith e dei suoi elfi oscuri. Questi, attraverso una serie di eventi drammatici, minacciano Asgard e costringono Thor a intraprendere un viaggio per fermarli. Dopo la tragica morte della regina Frigga e il conseguente funerale, Thor decide di allearsi con Loki, interpretato da Tom Hiddleston, il quale è stato imprigionato per i suoi crimini precedenti sulla Terra. La trama si intensifica quando Loki, inizialmente un traditore, si dimostra essenziale per affrontare la minaccia di Malekith. Il film culmina in una battaglia finale che si svolge a Greenwich, durante il quale Thor e Jane affrontano Malekith ei suoi seguaci in una lotta drammatica per salvare l’universo. Le scene post-crediti aggiungono ulteriori spunti per il futuro dell’universo Marvel, con l’Aether che viene affidato al Collezionista e la rivelazione che Loki ha preso il posto di Odino.

La cinematografia di Taylor è uno dei punti di forza del film: le scene di battaglia sono spettacolari, e le ambientazioni, sia su Asgard che nei mondi oscuri, sono visivamente mozzafiato. La regia di Taylor riesce a dare un senso di epicità e grandezza che si sposa bene con la narrazione drammatica e le dinamiche familiari che sono centrali nella saga di Thor.Chris Hemsworth, nel ruolo di Thor, conferma la sua interpretazione definitiva del personaggio, bilanciando perfettamente forza e debolezza. Tom Hiddleston, con la sua interpretazione di Loki, continua ad essere uno dei punti salienti della serie, con la sua ambiguità e il suo carisma che arricchiscono ogni scena in cui appare. Anthony Hopkins e Rene Russo offrono interpretazioni intense e ricche di emozione, aggiungendo profondità ai personaggi di Odino e Frigga. Malekith, interpretato da Christopher Eccleston, è un cattivo dalla notevole presenza scenica, sebbene il suo background e le motivazioni potrebbero essere approfonditi ulteriormente. Eccleston porta sullo schermo un antagonista minaccioso, ma il personaggio, pur avendo una certa carica, sembra rimanere un po’ nell’ombra rispetto ad altri villain dell’universo Marvel.

“Thor: The Dark World” si rivela così un capitolo solido e coinvolgente della saga Marvel, capace di mescolare avventura cosmica e dramma familiare con grande maestria. Con una regia che esalta la grandiosità dei mondi rappresentati e una trama che approfondisce le relazioni tra i personaggi principali, il film si conferma una tappa fondamentale nel percorso narrativo dell’universo Marvel, promettendo nuove sfide e avventure per i nostri eroi.

28 giorni dopo: il film che ha rivoluzionato il genere zombie

28 giorni dopo è un film del 2002 diretto da Danny Boyle, sceneggiato da Alex Garland e interpretato da Cillian Murphy, Naomie Harris, Brendan Gleeson e Christopher Eccleston. Si tratta di uno dei film più influenti e originali del genere horror, che ha dato nuova vita al tema degli zombi, trasformandoli da lenti e goffi morti viventi a feroci e veloci infetti.

Il film racconta la storia di Jim, un corriere in bicicletta che si risveglia dal coma in un ospedale di Londra, 28 giorni dopo il rilascio accidentale di un virus sperimentale che ha decimato la popolazione e trasformato i sopravvissuti in assassini senza pietà. Jim si ritrova in una città deserta e silenziosa, dove incontra Selena, una giovane donna che gli spiega la situazione e lo mette in guardia dai pericoli che li circondano. Insieme ad altri due superstiti, Frank e sua figlia Hannah, i due decidono di raggiungere un presunto rifugio militare nel nord dell’Inghilterra, sperando di trovare una via di salvezza.

28 giorni dopo è un film che mescola elementi di horror, thriller, dramma e fantascienza, creando un’atmosfera di tensione e angoscia costante, ma anche di speranza e umanità. Il film si distingue per la sua regia dinamica e innovativa, che sfrutta al meglio le potenzialità della fotografia digitale e le riprese a mano, conferendo al film un aspetto realistico e documentaristico. Boyle riesce a creare scene memorabili e suggestive, come quella iniziale in cui Jim cammina per le strade vuote di Londra, o quella in cui i protagonisti attraversano un tunnel buio e infestato di ratti, o ancora quella in cui si scatena la furia degli infetti in una villa isolata.

Il film si basa anche su una sceneggiatura solida e intelligente, che non si limita a mostrare le orrori del virus, ma esplora anche i temi della sopravvivenza, della moralità, della violenza, della religione e della famiglia. I personaggi sono ben caratterizzati e interpretati, e il film non cade mai nel cliché dei buoni e dei cattivi, ma mostra le sfumature e le contraddizioni di ogni essere umano. Il film non offre risposte facili, ma pone domande e riflessioni sul senso della vita e della morte, sulla natura dell’uomo e sulla possibilità di un futuro.

28 giorni dopo è un film da vedere e rivedere, un capolavoro del cinema horror e un esempio di come si possa raccontare una storia avvincente, emozionante e profonda, senza rinunciare alla spettacolarità e alla suspense.