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Addio Nova Launcher: L’Icona di Android Chiude i Battenti

Preparate i fazzoletti, fan di Android: Nova Launcher, la leggendaria app che ha rivoluzionato la personalizzazione dei nostri smartphone, sta per chiudere i battenti. E no, non è un brutto sogno, è tutto vero.

Immaginatevi la scena: siete lì, tranquilli, a smanettare con la vostra home screen super personalizzata, quando all’improvviso arriva la mazzata. Kevin Barry, il papà di Nova Launcher, ha annunciato la sua uscita da Branch, l’azienda che aveva acquisito il gioiellino nel 2022. E con lui, se ne va anche la speranza di vedere Nova Launcher resuscitare come progetto open source, un regalo che in molti sognavano per dare una seconda vita a questo strumento iconico.

L’EPOCA D’ORO DI NOVA LAUNCHER: UN AMORE LUNGO 10 ANNI

Ricordate quando la personalizzazione di Android era una cosa seria? Beh, Nova Launcher era il re indiscusso di quel mondo. Per oltre dieci anni ci ha permesso di stravolgere l’aspetto della nostra home, di infarcirla di widget, icone, colori, gesture e notifiche, rendendo ogni smartphone un pezzo unico. Oltre 50 milioni di utenti hanno scelto Nova, un numero che parla da solo. Ha resistito a un decennio di aggiornamenti di Android, adattandosi e migliorando, sempre un passo avanti.

Ma, come spesso accade, le cose belle finiscono. Il declino è iniziato proprio con l’acquisizione da parte di Branch nel 2022. L’azienda ha fatto piazza pulita, licenziando quasi tutti e lasciando Barry solo al timone. Un po’ come vedere il vostro supereroe preferito combattere da solo contro un’intera armata.

IL SIPARIO CALA: NIENTE OPEN SOURCE, SOLO UN ADDIO AMARO

Nonostante i tentativi di Barry di dare nuova linfa a Nova, il destino era già scritto. L’ultima batosta? L’impossibilità di rendere il codice open source. Branch ha detto “no”, bloccando il lavoro di “pulizia del codice sorgente, revisione delle licenze, rimozione o sostituzione del codice proprietario e coordinamento con l’ufficio legale” che Barry stava portando avanti. Una vera pugnalata al cuore per la community, che sperava di poter mettere le mani sul codice e far vivere Nova per sempre.

Quindi, per ora, potete ancora scaricare Nova Launcher. Ma sappiate che è destinato a rimanere un’app abbandonata, un monumento alla personalizzazione Android che non riceverà più aggiornamenti né supporto. Un vero peccato, ma un addio doveroso a un’app che ha segnato un’epoca.

E VOI, COS’AVETE PROVATO USANDO NOVA LAUNCHER? Qual è stata la vostra personalizzazione più epica? Fatecelo sapere nei commenti!

Akihabara perde un pezzo di storia: chiude lo storico GiGO Arcade!

Ragazzi e ragazze amanti del Giappone, dei videogiochi e della cultura pop, preparatevi a stringere i denti: Akihabara, il quartiere nerd per eccellenza di Tokyo, sta per dire addio a un vero e proprio pezzo di storia. Stiamo parlando del GiGO Akihabara Building 1, che molti di voi conoscono ancora come l’indimenticabile SEGA Arcade #1.

Dopo oltre trent’anni di onorato servizio, questo tempio dei videogiochi, gestito da GENDA GiGO Entertainment, chiuderà i battenti. Trent’anni! Pensate a quanti cabinati si sono accesi e spenti, a quante sfide si sono consumate e a quanti otaku (come noi!) hanno varcato quella soglia per immergersi nel puro divertimento arcade.

Il GiGO Akihabara Building 1 non era una sala giochi qualunque. Era un vero e proprio simbolo di Akihabara, un’icona riconoscibile a livello globale che ha contribuito a rendere il quartiere la mecca che è oggi per gli appassionati di anime, manga, videogiochi e tecnologia. La sua chiusura non è solo la fine di un’attività commerciale, ma un piccolo strappo nel tessuto culturale di un luogo leggendario.

Per chi ha avuto la fortuna di visitarlo, questo arcade rappresentava l’essenza di Akihabara: luci neon, suoni assordanti di videogiochi, gru piene di irresistibili plushie e un’atmosfera vibrante che non trovavi da nessun’altra parte. Era un punto di riferimento, un luogo di pellegrinaggio per ogni nerd in visita a Tokyo.

La sua scomparsa ci fa riflettere su come stia cambiando il mondo degli arcade, ma il ricordo di questo iconico edificio resterà nel cuore di chiunque abbia mai sentito il richiamo della sala giochi. Un vero peccato, ma un motivo in più per celebrare la sua incredibile eredità!

#Akihabara #GiGO #SEGA #Arcade #CulturaPop #Videogiochi #Giappone #NewsNerd

Edenlandia riapre: il cuore di Napoli torna a battere!

Dal 7 marzo, il silenzio aveva avvolto Edenlandia, il primo parco divertimenti italiano. Le risate dei bambini si erano spente, le giostre avevano smesso di girare e il sogno di generazioni sembrava sospeso nel tempo. Ma il cuore pulsante del parco divertimenti più amato di Napoli non ha mai smesso di lottare. Oggi, dopo settimane di incertezza e attesa, possiamo finalmente dirlo: bentornata, Edenlandia!

Il parco divertimenti di Fuorigrotta riaprirà ufficialmente le porte il 22 marzo 2025, segnando il ritorno di una delle attrazioni più iconiche della città. Il CEO Gianluca Vorzillo ha voluto rassicurare il pubblico, dichiarando che Edenlandia è pronta ad accogliere i visitatori con un giorno speciale, pieno di sorprese e con un regalo per tutti i partecipanti. Con un biglietto di soli 10 euro, sarà possibile ottenere un bracciale illimitato per godere di tutte le attrazioni, un gesto simbolico per celebrare questo atteso ritorno.

Un pezzo di storia napoletana

Prima che Edenlandia prendesse vita, a Napoli esisteva solo un piccolo luna park all’interno della villa comunale. Le attrazioni erano semplici, ma già riuscivano a regalare qualche momento di divertimento: c’era il trenino, l’autoscontro, l’autopista, le montagne russe, i dischi volanti e, naturalmente, la ruota panoramica.

Il 19 giugno 1965 segna una svolta per il divertimento partenopeo: Edenlandia apre ufficialmente i battenti. Il progetto nasce grazie all’impegno degli imprenditori Oreste Rossotto e Ciro De Pinto, affiancati dall’avvocato Luca Grezio, legale della società. La realizzazione del parco è frutto della visione di Cesare Rosa, che disegna alcune delle attrazioni più iconiche, come l’Autopista del Sole e le Cascate del Niagara (i celebri tronchi). Edenlandia è un’idea ambiziosa, il primo esperimento in Europa di un parco ispirato direttamente a Disneyland, inaugurato dieci anni prima in California. Anche il logo riflette questo legame: un castello stilizzato e una scritta in caratteri gotici, con i colori giallo e blu a simboleggiare il parco. Questo design rimarrà invariato fino al 1990, quando verrà arricchito da una corona di stelle.

Nel corso degli anni ’70, Edenlandia diventa una meta imperdibile non solo per i napoletani, ma anche per turisti italiani e stranieri. Le giostre si moltiplicano, abbracciando diversi temi, e il nome stesso del parco richiama un luogo magico e adatto a tutti, grandi e piccini. Un dettaglio curioso: in questo periodo la Disney decide di fare un regalo speciale a Edenlandia, donandole una giostra dedicata a Dumbo, che verrà ribattezzata “Jumbo”. Ma non è solo il divertimento a rendere il parco celebre: le graffe fritte di Ciro De Pinto e sua moglie Annunziata Capozzi diventano leggendarie, richiamando visitatori da ogni angolo della città. Tuttavia, nel 1975 nasce Gardaland, che nel giro di pochi anni diventa il parco più grande e famoso d’Italia, con una superficie di oltre 500mila metri quadrati, contro i 38mila di Edenlandia.

Con l’arrivo degli anni ’80 e ’90, Edenlandia inizia a perdere il suo fascino iniziale. La concorrenza si fa sempre più agguerrita: parchi come Mirabilandia, inaugurato nel 1992, offrono attrazioni più moderne e coinvolgenti, mettendo in difficoltà la storica struttura napoletana.

Nel 2003, la società Park&Leisure di Cesare Falchero prende in gestione Edenlandia, insieme allo zoo e all’ex cinodromo di Napoli. C’è un tentativo di rilancio, con tanto di spot promozionali lanciati sul web nel 2008, ma il declino del parco sembra ormai inarrestabile.Nel 2010 vengono aggiunte nuove attrazioni, ma la crisi economica e la scarsa affluenza portano alla richiesta di fallimento nel 2011. Il Comune di Napoli e la Mostra d’Oltremare, proprietaria del terreno su cui sorge il parco, tentano di trovare un acquirente per dare una nuova vita a Edenlandia. Nel 2012, la Brain’s Park, società londinese specializzata in parchi tematici, vince il bando per la gestione, ma pochi mesi dopo rinuncia per problemi burocratici e la presenza di strutture abusive all’interno del parco.

Nonostante le difficoltà, la speranza di rivedere Edenlandia in attività non si spegne. Nel 2014, la società New Edenlandia prende in mano il parco con la promessa di riaprirlo nell’estate del 2015. Tuttavia, la vera svolta arriva nel novembre 2017, quando la GCR Outsider Holding del gruppo Vorzillo rileva la gestione. Finalmente, il 26 luglio 2018, Edenlandia riapre le porte al pubblico, cercando di restituire alla città un pezzo della sua storia e della sua magia.

La chiusura e la rinascita

L’8 marzo 2025, a seguito di una denuncia anonima e di ispezioni tecniche, il Comune di Napoli aveva ordinato la chiusura immediata del parco per gravi carenze nella manutenzione delle attrazioni. Secondo i rapporti ufficiali, molte giostre versavano in condizioni di degrado, rappresentando un rischio per la sicurezza pubblica. Vorzillo, allibito dalla decisione, ha contestato le accuse, sostenendo che i problemi riguardavano solo due giostre su trenta. La battaglia legale che ne è seguita ha portato a un lungo periodo di incertezza, fino alla svolta del 21 marzo, quando è stata finalmente annunciata la riapertura.

Un ritorno atteso con entusiasmo

Il 22 marzo 2025 non sarà una semplice riapertura, ma una vera e propria festa per tutta la città. Dopo settimane di lavori e miglioramenti, Edenlandia è pronta a riaprire più bella che mai. Il parco si presenta con nuove attrazioni, una manutenzione rinnovata e l’entusiasmo di sempre. Per tutti coloro che sono cresciuti con il sogno di Edenlandia, questa giornata rappresenta un ritorno all’infanzia, un simbolo di speranza e resilienza.

La storia di Edenlandia è fatta di successi, battute d’arresto e rinascite, ma una cosa è certa: il cuore di Napoli non ha mai smesso di battere per il suo parco divertimenti. L’attesa è finita. Le giostre vi aspettano. Edenlandia è viva, più che mai!

La Fine di MultiVersus: Un Addio all’Iconico Picchiaduro Cross-Over

La fine di MultiVersus sembra ormai imminente. Un post ufficiale sul social X ha confermato quello che, da tempo, era un destino che si profilava all’orizzonte: il picchiaduro free-to-play di Warner Bros. sta per abbassare il sipario. Ma com’è iniziato tutto questo progetto ambizioso, e come ha affrontato l’evoluzione nel corso del tempo? Ripercorriamo insieme la storia di un gioco che ha cercato di spingersi oltre le consuete barriere dei picchiaduro, proponendo un mix esplosivo di generi e universi che ha catturato l’immaginazione dei fan.

L’avventura di MultiVersus è partita in modo trionfante. L’open beta è stata lanciata il 26 luglio 2022, seguita da una stagione ufficiale dal 15 agosto dello stesso anno. Nonostante fosse ancora in fase di sviluppo, il gioco ha lasciato tutti a bocca aperta, registrando numeri incredibili fin dal primo giorno. Con 143.000 giocatori attivi il giorno del lancio, e 153.433 il giorno successivo, il picchiaduro ha subito conquistato il cuore degli appassionati. A fare la differenza, l’incontro di alcuni dei più celebri personaggi di Warner Bros., come Batman, Superman e Bugs Bunny, che hanno creato un crossover tra universi che si è rivelato non solo fattibile, ma irresistibile. E, a confermare la qualità del titolo, MultiVersus ha anche ricevuto il premio di “Miglior Picchiaduro” ai The Game Awards del 2022. Ma, come spesso accade nell’industria videoludica, la strada non è stata sempre liscia. Dopo la seconda stagione, il gioco è stato rimosso dagli store digitali nel marzo 2023, e l’open beta ha chiuso i battenti il 25 giugno dello stesso anno. Nonostante ciò, i fan hanno continuato a sperare nella versione definitiva, che è arrivata il 28 maggio 2024, con il reset delle stagioni e l’introduzione di nuove funzionalità. Ma, come ogni storia, anche questa è destinata a finire. Il 30 maggio 2025, MultiVersus dirà addio al supporto online, rimanendo accessibile solo in modalità offline.

Una delle caratteristiche più apprezzate di MultiVersus è stata la sua formula di gioco innovativa, che ha mescolato elementi tipici dei picchiaduro con quelli dei giochi platform. Le arene multi-livello, ricche di ostacoli e ambienti interattivi, hanno dato ai combattenti l’opportunità di sfruttare ogni angolo a loro favore, creando battaglie frenetiche e dinamiche. La modalità principale era il 2v2 online, che enfatizzava la cooperazione tra i giocatori. Tuttavia, il gioco non ha trascurato gli amanti delle modalità più classiche, come il 1v1 e il TCT (Tutti contro Tutti). Le mappe sono state un’altra grande attrattiva per i fan del crossover, con ambientazioni iconiche come la Batcaverna e la casa sull’albero di Jake e Finn di Adventure Time. Con l’arrivo di aggiornamenti, sono state aggiunte nuove location ispirate a Rick and Morty e altre sorprese che continuavano ad arricchire l’universo di gioco.

Non meno interessante è stato il supporto cross-platform, che ha eliminato le barriere tra PC (Steam e Epic Games Store), Xbox e PlayStation. Grazie a sei server globali, i giocatori di tutto il mondo si sono sfidati senza preoccuparsi della piattaforma di gioco. Inoltre, la personalizzazione ha rappresentato un altro aspetto che ha contribuito a rendere MultiVersus speciale. Sebbene il gioco fosse gratuito, gli sviluppatori avevano creato un sistema di sblocco basato su monete, guadagnabili attraverso le partite, e una valuta premium chiamata Gleamium, utilizzabile per acquistare cosmetici. Tuttavia, il gioco ha evitato il temuto “pay-to-win”, assicurandosi che gli oggetti estetici non influenzassero il gameplay, e permettendo ai giocatori di sbloccare contenuti anche tramite il Battle Pass, con missioni stagionali e giornaliere. Ogni combattente aveva anche un set di perks personalizzabili, consentendo agli utenti di adattare il proprio stile di gioco a seconda delle preferenze.

Il vero cuore di MultiVersus, però, era il suo roster. Con 33 combattenti al lancio, il gioco ha unito personaggi provenienti da universi completamente diversi: dal DC Universe, con Batman e Superman, ai protagonisti di Adventure Time, fino alle leggendarie icone dei Looney Tunes. Non sono mancati anche crossover con personalità del mondo reale, come LeBron James. La Warner Bros. aveva promesso di aggiornare costantemente il roster, mantenendo alto l’entusiasmo dei fan, anche se, purtroppo, Gandalf è stato escluso a causa di problemi legali relativi ai diritti de Il Signore degli Anelli. Tuttavia, il sogno di un crossover epico è rimasto vivo per tutti gli appassionati. A fare da ciliegina sulla torta, un doppiaggio stellare che ha visto attori di fama internazionale come Kevin Conroy (Batman) e Mark Hamill (Joker), dando vita ai personaggi con una qualità che ha fatto la differenza anche nella versione italiana, con voci come Marco Balzarotti e Riccardo Peroni.

Ora, con l’arrivo della fine di MultiVersus e la chiusura dei server prevista per il 30 maggio 2025, i giocatori hanno l’ultima occasione di vivere l’esperienza online. L’ultimo aggiornamento stagionale, che sarà disponibile a partire dal 4 febbraio 2025, introdurrà Aquaman e Lola Bunny come nuovi combattenti, sbloccabili gratuitamente tramite il gameplay. Dopo il 30 maggio, il gioco sarà fruibile solo in modalità offline, con la possibilità di giocare contro l’IA o sfidare amici in locale. Con la disabilitazione delle transazioni in denaro reale dal 31 gennaio, siamo entrati nella fase finale di un’avventura che, nonostante il suo breve cammino, ha lasciato un segno profondo nel cuore dei fan. Il team di Player First Games ha voluto esprimere il proprio immenso grazie alla community per il supporto ricevuto durante gli anni, rendendo la fine di MultiVersus un addio che lascia un sapore agrodolce, ma con un ricordo indelebile.

La fine di un’era per i fan con la chiusura dello Square Enix Café di Tokyo

Nel cuore di Akihabara, il distretto giapponese della cultura pop, un simbolo indiscusso per ogni appassionato di giochi e anime sta per chiudere definitivamente. Dopo oltre otto anni di attività, lo Square Enix Café di Tokyo, situato all’interno dello store Yodobashi Camera, chiuderà le sue porte il 31 marzo 2025, segnando la fine di un’era per i fan dei leggendari titoli firmati dalla celebre casa di sviluppo giapponese. L’annuncio ha suscitato una grande emozione tra coloro che, negli anni, hanno avuto la fortuna di vivere un’esperienza unica, immersa nei mondi fantastici di giochi come Final Fantasy, Kingdom Hearts, e Dragon Quest.

Inaugurato nell’ottobre del 2016, il Square Enix Café non è stato semplicemente un locale dove mangiare e bere, ma un luogo dove la passione per il mondo videoludico e quello delle saghe di Square Enix si fondevano in un’esperienza sensoriale a tutto tondo. Il menù tematico, infatti, era uno degli elementi più apprezzati, offrendo piatti e drink ispirati ai giochi più iconici del marchio. Dall’udon azzurro che richiama l’universo di Final Fantasy al ghiacciolo al sale marino ispirato a Kingdom Hearts, ogni portata era una piccola opera d’arte, capace di sorprenderci non solo per l’aspetto, ma anche per il sapore. Non mancavano anche drink esclusivi, tra cui cocktail a tema, che immergevano i visitatori in un’atmosfera quasi magica, come se avessero sorseggiato un elisir direttamente da uno dei mondi fantastici di Square Enix.

Ma lo Square Enix Café non era solo cibo e bevande: l’ambiente stesso era pensato per evocare l’essenza dei giochi della compagnia. L’arredamento, semplice ma affascinante, combinava il minimalismo moderno con elementi che richiamavano le ambientazioni iconiche di titoli come Final Fantasy e Kingdom Hearts, creando un’atmosfera rilassante e accogliente. Nonostante non fosse invaso da decorazioni appariscenti, il caffè aveva il potere di far sentire ogni visitatore come parte di un mondo più grande, una dimensione parallela in cui i sogni e la fantasia di Square Enix prendevano vita.

Anche per chi amava i gadget e i souvenir, il caffè aveva un angolo speciale. Il negozio all’interno del locale offriva una selezione di articoli esclusivi, che andavano da action figures a tazze e magliette, passando per altre chicche da collezione. Sebbene il negozio non fosse enorme, la varietà di prodotti era comunque in grado di soddisfare le richieste dei fan più sfegatati, che amavano arricchire la loro collezione con articoli tematici.

Tuttavia, non tutte le esperienze sono state all’altezza delle aspettative. Sebbene molti visitatori abbiano elogiato la qualità del cibo e l’atmosfera accogliente, ci sono stati anche pareri contrastanti. Alcuni hanno sollevato obiezioni riguardo ai prezzi, ritenuti un po’ troppo elevati rispetto alla qualità delle porzioni offerte. Inoltre, alcuni si aspettavano un’esperienza ancora più immersiva, con un’offerta di gadget più ampia e un’atmosfera più “super tematica” che purtroppo non sempre si è materializzata. Nonostante ciò, l’esperienza nel suo complesso ha continuato a essere un punto di riferimento per tutti coloro che desideravano vivere da vicino l’universo di Square Enix.

In attesa della chiusura definitiva, Square Enix ha promesso un’ultima collaborazione speciale, che promette di lasciare ai fan un ricordo indelebile di questo luogo iconico. La collaborazione attualmente in corso è quella con il remake HD-2D di Dragon Quest III, che terminerà il 31 gennaio 2025, ma l’azienda ha promesso che il suo ultimo progetto sarà un addio grandioso. Per i fan, questa è l’ultima occasione per visitare il caffè e assaporare la magia che ha animato per anni uno degli angoli più amati di Akihabara.

Vale la pena ricordare che, mentre il Square Enix Café di Tokyo sta per chiudere, altri spazi della compagnia continueranno a vivere. Il caffè Artnia a Shinjuku e il negozio Square Enix Garden a Shibuya rimarranno aperti, continuando a offrire prodotti esclusivi e attività a tema. Inoltre, Taito, che ha operato il caffè fino ad oggi, ha già annunciato che un nuovo spazio dedicato a Square Enix verrà inaugurato dopo un periodo di ristrutturazione.

Per tutti gli appassionati di Square Enix e per coloro che hanno avuto la fortuna di vivere l’esperienza dello Square Enix Café, la chiusura del locale rappresenta un vero e proprio capitolo che si chiude. Una fine che, però, segna anche l’inizio di nuove possibilità, con la speranza che la magia dei mondi di Square Enix continui a vivere in nuovi spazi e iniziative.

World of Warcraft torna in Cina: Blizzard e NetEase firmano un nuovo accordo!

Fan Cinesi di World of Warcraft, gioite (e se ci siete commentate)!

Il vostro gioco preferito sta per tornare in Cina dopo un’assenza di quasi un anno. Blizzard Entertainment e NetEase hanno infatti raggiunto un nuovo accordo editoriale che permetterà ai giocatori cinesi di tornare ad avventurarsi nel mondo di Azeroth a partire dalla prossima estate.

L’accordo, che pone fine a una lunga disputa contrattuale tra le due società, include anche il ritorno di altri titoli Blizzard popolari in Cina, come Hearthstone e Overwatch. Inoltre, le due compagnie hanno espresso l’intenzione di esplorare la possibilità di portare nuovi titoli NetEase sulle console Xbox di Microsoft e su altre piattaforme.

“Siamo entusiasti di ristabilire la nostra partnership con NetEase e di lavorare insieme per offrire esperienze di gioco leggendarie ai giocatori in Cina”, ha dichiarato Johanna Faries, presidente di Blizzard. “Apprezziamo profondamente la collaborazione tra i nostri team e non vediamo l’ora di dare il benvenuto ai giocatori cinesi di nuovo nei nostri mondi.”

La notizia del ritorno di World of Warcraft in Cina è stata accolta con grande entusiasmo dai fan, che non vedevano l’ora di poter tornare ad esplorare Azeroth. Il gioco, che era stato lanciato in Cina nel 2008, era diventato rapidamente uno dei più popolari del paese, con milioni di giocatori attivi.

Tuttavia, nel gennaio 2023, i server cinesi di World of Warcraft erano stati improvvisamente chiusi dopo che le trattative per il rinnovo del contratto tra Blizzard e NetEase erano fallite. La chiusura aveva provocato una grande delusione tra i giocatori cinesi, che avevano dedicato anni della loro vita al gioco.

Il nuovo accordo tra Blizzard e NetEase pone finalmente fine a questo periodo di incertezza e permette ai giocatori cinesi di tornare a godersi i loro giochi Blizzard preferiti. Non resta che attendere la prossima estate per immergersi nuovamente nel fantastico mondo di World of Warcraft!