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La Festa di San Patrizio tra storia e leggende

Ogni anno, il 17 marzo, l’Italia e gran parte del mondo si tingono di verde in onore di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda. Le strade si riempiono di cortei colorati, di musica tradizionale e, naturalmente, di abbondanti consumi di birra, con una celebrazione che ha ormai assunto una dimensione internazionale. Tuttavia, ciò che molti non sanno è che la festa di San Patrizio non ha origini antiche come potrebbe sembrare, né tanto meno è nata in Irlanda. In realtà, le celebrazioni così come le conosciamo oggi sono un’invenzione delle comunità irlandesi emigranti negli Stati Uniti, nella seconda metà dell’Ottocento.

Le radici moderne della festa affondano in un contesto ben preciso: le comunità irlandesi, che si trovavano a fare i conti con le difficoltà della vita americana, crearono questa tradizione come un modo per riaffermare l’orgoglio nazionale, rievocando l’identità culturale irlandese attraverso cortei, serate musicali e abbondanti consumi di birra. La tradizione si consolidò con il passare degli anni, tanto che la festa di San Patrizio, già celebrata in modo simile negli Stati Uniti, divenne ufficialmente una festività nazionale in Irlanda solo nel 1903, durante il periodo di lotta per l’indipendenza dal Regno Unito.

In Irlanda, la celebrazione ha acquisito un valore sempre più legato all’identità nazionale. Sebbene la festa fosse inizialmente vista come un’occasione religiosa, con il tempo è diventata anche una manifestazione di orgoglio irlandese. La tradizione dei cortei pubblici, la musica folk irlandese, e il consumo di cibo e bevande tipiche, come la Guinness, sono ormai pilastri dell’evento. È proprio in questo periodo che si inizia a celebrare la figura di San Patrizio con una serie di rituali legati alla cultura locale, che si diffondono gradualmente anche nei paesi dove sono presenti comunità irlandesi, come nel Regno Unito e, più recentemente, anche in Italia.

In Italia, la festa di San Patrizio è stata accolta con entusiasmo negli ultimi decenni, principalmente grazie alla passione degli italiani per la birra e la cultura anglosassone. Ogni anno, numerosi pub e birrerie organizzano serate a tema, con eventi e concerti che richiamano il folklore irlandese. Anche se la celebrazione in Italia non ha radici storiche profonde come in altri Paesi, la crescente popolarità della festa dimostra come, ormai, San Patrizio sia diventato un simbolo di condivisione e allegria, al di là delle sue origini religiose.

Ma chi è davvero San Patrizio, e cosa rappresenta questa figura nella cultura irlandese? San Patrizio, il cui vero nome era Maewyin Succat, nacque nella Britannia Romana intorno al 385 d.C. In gioventù fu rapito dai pirati e portato in Irlanda, dove visse come schiavo per sei anni. Dopo la sua liberazione, tornò in patria e successivamente divenne vescovo, intraprendendo una missione di evangelizzazione in Irlanda a partire dal 431 d.C. In pochi anni, riuscì a diffondere il cristianesimo tra le popolazioni irlandesi, che all’epoca praticavano principalmente culti celtici. San Patrizio morì il 17 marzo 461, data che, come sappiamo, è diventata l’occasione di celebrazione annuale.

Uno degli aspetti più affascinanti di San Patrizio è il legame tra la sua figura e alcune leggende che ne arricchiscono la storia. Una delle più celebri riguarda la cacciata dei serpenti dall’Irlanda. Secondo la leggenda, San Patrizio avrebbe scacciato i serpenti dall’isola, scagliando una campana da una collina. Sebbene non ci siano mai stati serpenti in Irlanda, e questa storia sembri più una metafora, la leggenda è diventata un simbolo della potenza del santo. Un altro simbolo associato a San Patrizio è il trifoglio, che secondo una tradizione diffusa nel XVIII secolo, il santo avrebbe usato per spiegare il concetto cristiano della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo, tre entità distinte ma unificate in un unico Dio.

San Patrizio è anche noto per la sua capacità di fondere la religione cristiana con le tradizioni celtiche. Si dice che abbia introdotto il simbolo del sole, che era molto venerato dai Celti, nella croce cristiana, creando così una rappresentazione visiva che fosse più facilmente accettata dalla popolazione locale. La sua figura è circondata da miracoli e leggende, come quella del biancospino che fiorisce in inverno grazie alla sua benedizione o del Pozzo di San Patrizio, che si dice conducesse a luoghi ultraterreni come l’Inferno, il Purgatorio e persino il Paradiso.

Oggi, la figura di San Patrizio è più di un semplice simbolo religioso. È un emblema dell’Irlanda, della sua cultura e delle sue tradizioni. La sua capacità di unire la fede cristiana con le radici celtiche ha reso la sua figura centrale nella storia religiosa dell’isola, e le leggende che lo circondano continuano a essere un potente richiamo per chiunque desideri conoscere meglio le tradizioni di una nazione affascinante e ricca di storia.

La festa di San Patrizio, seppur lontana dalle sue origini religiose, è oggi un’occasione di celebrazione e orgoglio per gli irlandesi e per tutti coloro che amano la cultura e la tradizione dell’isola. Con il passare degli anni, questa festa si è trasformata in un evento globale, che ha conquistato anche l’Italia, dove le birrerie e i pub si riempiono di persone pronte a brindare con una pinta di Guinness, mentre la musica folk risuona nelle strade. E anche se la leggenda dei serpenti e del trifoglio rimangono nel cuore di questa celebrazione, ciò che conta è che, ogni anno, il 17 marzo, l’Irlanda e la sua cultura sono festeggiate con un abbraccio verde che non conosce confini.

Il 16 agosto 2024 non perdete la Serata a tema Cosplay @ Carosino Beer Fest

Il Carosino Beer Fest, in programma dal 15 al 18 agosto 2024, è pronto a far vibrare Carosino con quattro giorni di festa, musica e birra di alta qualità. Questa terza edizione dell’evento, organizzata dall’Ass. Il Simposio dello Ionio, in collaborazione con Event Sound Music, promette di superare ogni aspettativa con un programma ricco di sorprese e intrattenimento di prima classe. Situato in Via dello Stadio, il festival aprirà le sue porte ogni sera a partire dalle 20:00, accogliendo i partecipanti in un’atmosfera vivace e coinvolgente. Gli amanti della birra e del divertimento possono già pregustare un’esperienza sensoriale unica, con una selezione di birre artigianali e specialità gastronomiche che renderanno ogni momento memorabile.

Il 16 agosto sarà un giorno particolarmente speciale, poiché il festival si trasformerà in un caleidoscopio di colori e fantasia grazie alla “Serata a tema Cosplay”. Questa giornata dedicata ai fan della cultura nerd e dei cartoni animati sarà animata dalla musica degli Ipergalattici, una cover band che rivisita i brani più iconici dei cartoons con un’energia travolgente. Dalle ore 19:00, l’area del festival si riempirà di stand tematici, raduni di cosplayers e opportunità per scattare foto con personaggi del mondo dell’animazione e della cultura pop. Un punto culminante della serata sarà l’incontro con la riproduzione 1:1 dell’Hulkbuster, il celebre costume di Iron Man dal film “Avengers”. Questo straordinario pezzo di memorabilia rappresenta una delle principali attrazioni dell’evento, offrendo ai partecipanti l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva nel mondo dei supereroi.

La sfilata cosplay, aperta a tutti i partecipanti, è uno degli eventi più attesi della serata. Per iscriversi è sufficiente inviare un messaggio alla pagina Nakama – Comics & Manga. Ogni partecipante verrà premiato con un regalo di partecipazione, ei migliori cosplay maschili e femminili riceveranno riconoscimenti speciali. È l’occasione perfetta per sfoggiare la propria creatività e passione per il cosplay, divertendosi in un contesto festoso e accogliente.

La terza edizione del Carosino Beer Fest è più di un semplice festival: è una celebrazione del divertimento, della musica e della cultura geek, destinata a creare ricordi indimenticabili per tutti i partecipanti. Non perdere l’opportunità di vivere quest’esperienza unica; assicurati il ​​tuo biglietto in prevendita e preparati a immergerti in una delle feste più vibranti dell’estate. Per info: https://rb.gy/8ru67y.

Giornata Mondiale della Birra

Oggi è un giorno speciale per tutti gli amanti della birra: si celebra la Giornata Mondiale della Birra! Questa tradizione, che ha preso piede nel 2007 a Santa Cruz, California, ricorre ogni primo venerdì di agosto e ha ormai conquistato il cuore di molte nazioni. Negli Stati Uniti, è un evento molto sentito, ma anche in Italia è tempo di brindare, approfittando dell’estate e del prossimo weekend per festeggiare.

La birra è da sempre una delle bevande alcoliche preferite per le occasioni conviviali.

Un brindisi tra amici, e l’effetto relax è assicurato. Non sorprende, dunque, che i dati Assobirra rivelino un consumo medio di 31,8 litri per persona ogni anno in Italia. La birra Made in Italy è molto apprezzata anche all’estero, con esportazioni che raggiungono i 2,7 milioni di ettolitri. Il nostro Paese si inserisce così tra le tradizioni birrarie globali con un tocco di eleganza e qualità.

Ma non possiamo dimenticare la Germania, spesso associata alla birra grazie all’iconico Oktoberfest di Monaco. Qui, la qualità della birra è regolata da una legge del 1516 che impone l’uso esclusivo di acqua, malto d’orzo e luppolo, oltre al lievito. E non è tutto: la città di Praga è famosa per la sua produzione di birra di altissima qualità. La cultura della birra ha radici antiche e universali; già nell’antico Egitto, si consumavano circa 4 litri di birra al giorno, considerata una sorta di “pane liquido”. Inoltre, la birra è diventata di recente Patrimonio dell’Umanità in Belgio.

Scopriamo insieme alcune curiosità affascinanti su questa amata bevanda che non può mancare sulle nostre tavole.

La prima birra è stata prodotta in Mesopotamia circa 7000 anni fa, mentre oggi, in Iran, la legge musulmana ne vieta la produzione e il consumo. Il termine “birra” deriva dal latino “bibere”, che significa bere, mentre la parola spagnola “cerveza” si ispira a Ceres, la dea greca dell’agricoltura. Un tempo, le prime maestre birraie erano donne, una tradizione che sta lentamente tornando in voga. Esiste anche una fobia vera e propria di trovare il boccale vuoto, nota come “cenosillicafobia”, che può provocare veri attacchi di panico. Nella Repubblica Ceca, si registra il consumo più elevato di birra, con circa 160 litri a persona all’anno, mentre la Cina ferma il record globale con 350 milioni di ettolitri bevuti in un anno.

Il mondo della birra è vasto e variegato, con circa 400 tipi diversi, molti dei quali provengono dal Belgio. La birra più costosa del mondo è la Vielle Bon Secours, venduta a 1000 dollari in bottiglia presso il Bierdrome di Londra. Il birrificio più antico del mondo, Bayerische Staatsbrauerei Weihenstephan, si trova nei pressi di Monaco e risale al 1040.Non possiamo dimenticare il “birradotto” di Gelsenkirchen, un sistema di tubi lungo circa 5 chilometri che trasporta birra ai bar locali nei pressi dello stadio. Infine, un evento storico: il London Beer Flood del 1814, quando una cisterna della fabbrica di birra Meux esplose, sommergendo Londra con circa 1 milione e 470 mila litri di birra.La prima IPA della storia nacque per caso quando la Gran Bretagna, per conservare meglio le sue pale ales destinate ai coloni in India, aggiunse più alcol e luppolo, ottenendo così una birra amara e alcolica chiamata Indian Pale Ale.

Oggi, alziamo i bicchieri e brindiamo a questa giornata che celebra una delle bevande più amate e apprezzate del mondo. Buona Giornata Mondiale della Birra!

La birra cilena che irruppe in Star Wars: storia di un meme virale

Cerveza Cristal: un nome che, per i fan di Star Wars cileni, evoca un ricordo indelebile. Non si tratta solo di una birra, ma di una vera e propria icona pop, protagonista di una campagna pubblicitaria entrata a far parte della leggenda.

La campagna:

Correva l’anno 2003 e la Cerveza Cristal decise di lanciare una campagna promozionale in occasione della messa in onda della trilogia originale di Star Wars su Canal 13. L’idea era semplice ma geniale: integrare il prodotto all’interno delle scene del film, creando un effetto surreale e divertente.

Immaginate Obi-Wan Kenobi che, invece della spada laser, estrae una birra ghiacciata per Luke Skywalker. Oppure, immaginate lo stesso Obi-Wan che, per disattivare gli scudi della Morte Nera, afferra una birra al posto della leva.

La campagna, intitolata “La Fuerza está con Cerveza Cristal”, ebbe un successo strepitoso. Tanto da essere replicata con altri film di successo come American Beauty, Notting Hill e Il Gladiatore.

Le ire di George Lucas:

Tuttavia, la genialità della campagna non placò l’ira di George Lucas. Nel settembre 2004, Lucasfilm presentò un reclamo al comitato cileno per l’autoregolamentazione e l’etica pubblicitaria, accusando la Cerveza Cristal di violazione del diritto d’autore e del codice etico.

Il comitato diede ragione a Lucasfilm, ordinando la rimozione della pubblicità. Ma internet ha una memoria lunga e, grazie ai meme e al finto merchandising, la campagna “La Fuerza está con Cerveza Cristal” vive ancora oggi, a imperitura memoria di una trovata pubblicitaria davvero unica.

Belgian Beer World: un tempio dedicato alla birra belga nel cuore di Bruxelles

Birra e Belgio: un binomio inscindibile, come dimostrano le oltre 1.600 etichette prodotte in più di 430 birrifici in ogni angolo del Paese. Un binomio che affonda le sue radici in una cultura secolare, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, a cui la città di Bruxelles da quest’anno dedica il Belgian Beer World, vero e proprio “tempio della birra”, realizzato nell’iconico Le Bourse, il Palazzo della Borsa, riportato al suo antico splendore dopo 3 anni di lavori.

Una location prestigiosa, che ha anche un significato particolare: il palazzo ospita infatti le spoglie di Jan Primus, duca del Brabante, che secondo la leggenda sarebbe il mitico re Gambrinus, ritenuto l’artefice delle famose birre belghe e, per alcuni, l’inventore della stessa birra, oggi diventato simbolo per eccellenza della passione per la birra in tutto il mondo.

IL PALAZZO E LA GALLERIA

Costruito alla fine del XIX secolo, il Palazzo della Borsa di Bruxelles è un magnifico edificio in stile neorinascimentale, impreziosito dalle decorazioni eseguite da un giovane Rodin: dopo aver ospitato per più di un secolo la sede del mercato azionario, è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione del valore di 100 milioni di euro, che lo ha trasformato in un hotspot culturale e artistico di 12.000 metri quadri dando un nuovo volto al centro storico della città.

Il piano terra dell’edificio, un tempo riservato ai burocrati della finanza, è ora aperto a turisti e visitatori provenienti da tutto il mondo: dalla splendida scalinata affacciata su Place de la Bourse si accede alla galleria principale che attraversa l’intero edificio e permette di uscire sul lato opposto, a una manciata di metri dalla Grand Place. L’imponente lavoro di recupero ha riportato all’originale splendore le maestose colonne e l’imponente cupola centrale, sulla quale sono state aperte nuove vetrate per lasciar entrare la luce naturale. Tra le novità, le terrazze che si affacciano sulla galleria, adornate da piante e composizioni floreali, e l’opera d’arte in granito rosa e mosaico che decora il pavimento nel centro della sala principale, progettata dall’artista brussellese Valérie Mannaerts. Concepita come un vero e proprio “salotto”, la galleria ospita un caffè e dispone di spazi espositivi per allestire mostre, spettacoli e altri eventi.

IL BELGIAN BEER WORLD

Il secondo e il terzo piano del palazzo sono interamente dedicati al Belgian Beer World, centro espositivo permanente sulla cultura della birra belga. Il fulcro è rappresentato dalle mostre che esplorano e descrivono l’origine della birra belga, risalente al Medioevo, e la sua evoluzione nel tempo, rivelando i segreti tramandati di generazione in generazione. Attraverso un percorso di visita interattivo, che comprende anche laboratori e workshop, i visitatori possono scoprire ciò che distingue la birra belga dalle altre, a partire dalle specifiche tecniche di fermentazione, e approfondire il processo di produzione, avvicinandosi così alla moltitudine di aromi, sapori e colori delle diverse varietà di birra: si possono toccare con mano gli ingredienti, malto, lievito e luppolo, ammirando e gustando le differenze che diversi tipi di acqua possono determinare sul prodotto finito.

Il centro coinvolge un centinaio di produttori di birra provenienti da tutto il Belgio, tra cui si annoverano realtà emergenti e di nicchia, affiancate da marchi più affermati: l’obiettivo non è creare un museo, ma un un’esperienza immersiva dedicata alla cultura della birra belga, volta a diffondere e custodire nel tempo la sua particolarità.

La visita ideale del Belgian Beer World termina con la degustazione di una birra nella cornice del nuovo Skybar panoramico, ospitato su una terrazza di 350 metri quadrati ricavata sul tetto del Palazzo della Borsa: con un boccale in mano, i visitatori possono brindare alla birra belga sullo sfondo di Bruxelles!

L’ULTIMA SORPRESA

Al termine della visita, il Beer Shop permette ad appassionati e curiosi di portare a casa un pezzo della loro esperienza, optando per uno dei tanti souvenir disponibili, mentre una scala invita a scendere nel sottosuolo, alla scoperta di Bruxella 1238, sito archeologico che custodisce i resti del monastero francescano sul quale è stato realizzato il palazzo della Borsa.

Perché la storia della stampante di birra è una boiata pazzesca

LA BIRRA CON LE BUSTINE. Prendi un po’ d’acqua, aggiungi il color(ant)e che vuoi: giallo, no anzi più giallo, più marrone o più rosso. Ecco, così. Poi mettici un pizzico di sapore, tipo quando apri le bustine di aromi sul barbecue: di luppolo, di malto, di frumento, forse pure di cioccolato perché no.

E poi decidi quanto alcol ci vuoi aggiungere, in una gradazione da zero a poco di più. Mescola. Mescola bene. Fatto? Brav*. Pensi di avere in mano una birra?

La tua risposta non vogliamo saperla, ma ti anticipiamo che quella corretta è “no, hai solo acqua aromatizzata con aggiunta di alcol”. E per capire il perché, chiediti: cosa è che fa di una birra, una birra e non altro? Il malto, il luppolo, fermentati. Qui ne hai? No. Hai colorante? Sì.

LE REDAZIONI CI SONO CASCATE. Eppure i giornali di mezzo mondo si sono esaltati alla notizia della “stampante che stampa birra”, come fosse una nuova stampante 3d (con cui davvero si può fare di tutto, come vi diciamo qui o anche qui, ad esempio) in grado di poter produrre in casa una delle bevande più apprezzate da uomini e donne di ogni latitudine.

Chiariamoci, qualcosa di buono (non il gusto, secondo noi) dovrà pur esserci, altrimenti non si spiega come abbia fatto la Startup belga Bar.on a raccogliere fondi per 1.8 milioni di euro. Eppure, a nostro avviso, qualcosa ancora non torna. Come spiega bene chi se ne intende davvero, come gli amici di Cronache di birra in questo articolo.

E dunque, dopo quello che abbiamo detto: siamo davvero sicuri che sia proprio birra?

Facciamo chiarezza sulla storia della stampante che produce birra

Se ora siete giù per esservi esaltati all’idea di produrre in casa ogni sera la vostra pinta (o più di una), provate a tirarvi su con qualche altra notizia a tema. 

LE BIRRE, QUELLE VERE E NERD. Come il fatto che Beck’s, in occasione dei suoi 150 anni, ha lanciato Autonomous, una birra in edizione limitata dal look “futuristico”, interamente definita e sviluppata da Intelligenza Artificiale (A.I.). dalla ricetta, al suo logo e packaging, fino ad arrivare alla campagna marketing a supporto.

Servendosi della capacità di proporre nuovi sapori e varianti con rapidità, Beck’s ha lanciato ad A.I. la sfida di creare la sua versione della ricetta perfetta. Ricavata da milioni di diverse combinazioni di sapore, il prodotto finale è una birra realizzata con un mix di acqua, malto, luppoli e lievito (no bustine, no spruzzetti, no liofilizzati) con in più un quinto ingrediente segreto: tanti anni di esperienza e competenza umana, artigianato e creatività, il tutto tenuto insieme da intelligenza artificiale.

Se vi avanza qualche migliaio di euro, fatevi avanti ora o mai più, perché Beck’s produrrà solamente 450 Autonomous in edizione limitata tra Germania, Italia e UK. Per saperne di più, ci si potrà collegare al sito ufficiale, e iscrivere alla newsletter per rimanere aggiornati. Un’esclusiva da non perdere per gli appassionati della categoria e per gli entusiasti (o gli scettici) del mondo A.I..

I GRANDI CLASSICI. Per i nostri amici nerd invece, rifatevi la bocca (almeno virtualmente) rispolverando i tempi dello sbarco della mitica birra Duff in Italia o dando un’occhiata a queste lattine di Astrid per gli appassionati del fumetto.

La Birra Romunala … francese!

Tutti gli appassionati di Star Trek avrebbero voluto provarla almeno una volta nella vita: la leggendaria Birra Romulana dal caratteristico colore blu che, se pur illegalmente, fluiva a fiumi tra le astronavi della Flotta Stellare. Nel franchise creato da Gene Roddenberry infatti è considerata una bevanda “proibita”, ma Kirk e soci erano soliti procurarsela per festeggiare momenti speciali! In Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto, il mitico Jim dichiarò, trionfo della sua scorta personale:

“…uno dei vantaggi di trovarsi a migliaia di anni luce dal Quartier Generale della Federazione”. 

Senza andar avanti nel tempo di qualche secolo, oggi, una Birra Blu è effettivamente a disposizione degli amanti delle pinte! Francia, anno 2022, questi sono i viaggi del birrificio artigianale Hoppy Urban Brew di Lille che, aggiungendo alga spirulina, sono in grado di dare  colore blu intenso alla birra prodotta.

Sebastien Verbeke, un dipendente di Hoppy Urban Brew, ha dichiarato, visto il crescente interesse dei beer lover sui social (oltre 1500 bottiglie di birra blu sono state vendute tra ottobre e dicembre dello scorso anno):

“La birra sta vendendo bene… Sta suscitando un enorme interesse e curiosità da parte del pubblico“.

L’alga spirulina contenuta nella Birra Blu è coltivata dall’azienda Etika Spirulina nel nord della Francia: è il suo componente chiamato ficocianina, aggiunto alla birra durante il processo di birrificazione, a dare il colore desiderato mentre al palato, il risultato di questa puffosa miscela risulta come luppolato, leggero e con note fruttate. 

Come tutti i Trekker già sanno, come riporta il sito web Beer Advocate, un’altra “versione” della bevanda di Romulus era già in commercio da qualche anno: si tratta della Romulan Ale prodotta dalla Cervecería Centro Americana in Sud Africa ma non dovrebbe essere più disponibile!

Birra VS Gnocca

Una birra è sempre bagnata.
La gnocca va incoraggiata.
* 1 Punto alla birra.

Una birra fa schifo servita calda.
* 1 Punto alla gnocca.

Una birra ghiacciata ti soddisfa.
* 1 Punto alla birra.

Se ti ritrovi un pelo nei denti bevendo birra, potresti aver voglia di
vomitare.
* 1 Punto alla gnocca.

Se torni a casa puzzando di birra, tua moglie ti rimprovera.
Se torni a casa puzzando di gnocca, tua moglie potrebbe lasciarti.
* Punteggio pari (punti di vista!:-))

Dieci birre in una notte, e non puoi più guidare.
Dieci gnocche in una notte, e non c’e più bisogno di guidare.
* 1 Punto alla gnocca.

Compra troppa birra, e diventi grasso.
Compra troppa gnocca, e diventi povero.
* Punteggio pari.

Se ti fai una birra in un locale affollato, è normale.
Se ti fai una gnocca in un locale affollato, diventi un mito.
* 1 Punto alla gnocca.

Se un poliziotto ti sente addosso puzza di birra, potrebbe arrestarti.
Se un poliziotto ti sente addosso puzza di gnocca, potrebbe offrirti una
birra.
* 1 Punto alla gnocca.

La birra, più è stagionata, meglio è.
* 1 Punto alla birra.

Se ti fai una birra con un preservativo indossato, non senti la differenza
di gusto.
* 1 Punto alla birra.

Tanta birra può farti vedere gli ufo.
Tanta gnocca può farti vedere Dio.
* 1 Punto alla gnocca.

Se ti chiedi sempre come sarà la prossima gnocca, sei normale.
Se ti chiedi sempre come sarà la prossima birra, sei alcolizzato.
* 1 Punto alla gnocca.

Strappare l’etichetta da una bottiglia di birra è divertente.
Strappare le mutandine da una gnocca è MOLTO più divertente.
* 1 Punto alla gnocca.

Lo stato tassa la birra.
* 1 Punto alla gnocca.

Se provi a farti una birra durante il lavoro, potresti essere licenziato.
Se provi a farti una gnocca durante il lavoro, potresti essere arrestato per
molestie sessuali.
* 1 Punto alla birra.

Se ti cade una birra, potrebbe rompersi.
Se ti cade una gnocca, potrebbe prenderti a calci in culo come il cane che
sei.
* 1 Punto alla birra.

Se cambi birra, potresti amaramente ricordarti del vecchio sapore.
* 1 Punto alla gnocca.

La piu bella gnocca che ti sei mai fatto non è scomparsa appena te la sei
goduta.
* 1 Punto alla gnocca.

La peggiore gnocca che ti sei mai fatto non è scomparsa appena te la sei
goduta.
* 1 Punto alla birra.

Se ti fai un’altra birra, la prima non s’incazza.
* 1 Punto alla birra.

Sei sempre sicuro di essere il primo ad “aprire” una birra.
*1 Punto alla birra.

Se fai agitare una birra, dopo un po’ si calma da sola.
*1 Punto alla birra.

Bionda, rossa, bruna o nera, in qualsiasi momento puoi scegliere la birra
che vuoi.
*1 Punto alla birra.

Di una birra, si sa esattamente al centesimo quanto verrà a costare.
*1 Punto alla birra.

La birra non si lamenta mai che le cinture di sicurezza sono troppo strette.
*1 Punto alla birra.

La birra non si lamenta mai se la porti dove vuoi tu.
*1 Punto alla birra.

La birra non ti dice di diventare vegetariano.
*1 Punto alla birra.

La birra non urla per piccolezze come il coperchio del cesso alzato.
*1 Punto alla birra.

La birra non ha una madre.
La birra non ha un avvocato.
*1 Punto alla birra.

La birra spesso ne sa più di computer di una donna…
*1 Punto alla birra.

La birra non impazzisce una volta al mese.
*1 Punto alla birra.

La birra non ti dice “zitto che svegli i bambini”.
*1 Punto alla birra.

La birra non vuole la parità di diritti.
*1 Punto alla birra.

La birra non scapperà mai con la tua carta di credito.
*1 Punto alla birra.

Quando cambi birra, non devi pagare gli alimenti.
*1 Punto alla birra.

Quando prima la guardi, e poi le dici che te la vuoi fare, la birra non si
mette a urlare.
*1 Punto alla birra.

* Punteggio finale: BIRRA batte GNOCCA 26-13.

(Se sei una donna ed in questo momento ti stai incazzando sappi che la birra
non avrebbe rotto le palle se avesse perso questo scontro: un altro punto
alla birra!)