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Baby Boss 2 – Affari di Famiglia

Nel sequel della commedia campione d’incassi di DreamWorks Animation nominata agli Oscar, i fratelli Templeton – Tim (James Marsden, noto per il franchise di X-Men) e il suo fratello minore Baby Boss Ted (Alec Baldwin) – sono diventati adulti e si sono allontanati.

Tim è un papà e marito pantofolaio a tempo pieno. Ted è un CEO di fondi speculativi. Ma un nuovo baby boss dall’approccio innovativo e dall’atteggiamento positivo li riunirà e sarà d’ispirazione per un nuovo affare di famiglia. Tim e sua moglie, Carol (Eva Longoria), la vera capofamiglia, vivono nella periferia con la loro super-intelligente figlia Tabitha (Ariana Greenblatt, Avengers: Infinity War) e l’adorabile nuova bambina Tina (Amy Sedaris, BoJack Horseman – Netflix). Tabhita, che è la migliore della sua classe al Centro Acorn per Bambini Dotati, idolatra suo zio Ted and vorrebbe diventare come lui, ma Tim, ancora in contatto con la sua iperattiva immaginazione giovanile, è preoccupato che lei si stia impegnando troppo a discapito di un’infanzia normale.

Quando la piccola Tina rivela di essere (SORPRESA!) un agente segreto tra i migliori della BabyCorp in missione per scoprire gli oscuri segreti della scuola di Tabhita e del suo misterioso fondatore Dr. Erwin Armstrong (Jeff Goldblum), i fratelli Templeton si trovano riuniti nei modi più inaspettati e sono portati a rivalutare il significato di famiglia e a scoprire cosa conta veramente. Lisa Kudrow e Jimmy Kimmel riprenderanno i loro ruoli come genitori di Ted e Tim. Ereditando il successo del primo film, che ha guadagnato più di 500 milioni di dollari nel Mondo, Boss Baby 2 – Affari di Famiglia è diretto nuovamente da Tom McGrath e prodotto da Jeff Hermann (Kung Fu Panda 3).

Le 5 leggende

“Le 5 leggende” è un film d’animazione prodotto dalla DreamWorks Animation, diretto da Peter Ramsey e basato sulla serie di libri “I guardiani dell’infanzia” e il corto “L’uomo della Luna” di William Joyce. Il film racconta la storia di cinque eroi, ognuno dotato di superpoteri, che si uniscono per lottare contro il malvagio Pitch, l’Uomo nero e re del regno delle tenebre, che vuole impadronirsi della Terra. I cinque eroi sono Nord, ovvero Babbo Natale, il Coniglietto Pasquale Calmoniglio, Sandman l’uomo di sabbia, la Fatina dei denti Dentolina e Jack Frost, un elfo proveniente da una tradizione folkloristica che lo vuole accanto a Babbo Natale come suo collaboratore nonché portatore di neve.

Il film è stato interpretato in lingua originale da Chris Pine, Alec Baldwin, Jude Law, Isla Fisher e Hugh Jackman. La sceneggiatura è stata diretta da David Lindsay-Abaire. Il film è stato distribuito nelle sale il 30 novembre 2021.

“Le 5 leggende” è un film d’animazione che offre una trama avvincente e coinvolgente, con personaggi ben caratterizzati e una grafica di alta qualità. Il film è adatto a tutta la famiglia e riesce a rinnovare le icone dell’infanzia in modo originale e divertente. Tuttavia, alcune recensioni criticano il film per essere troppo incentrato sulle festività e per non avere una trama particolarmente originale. In ogni caso, “Le 5 leggende” è un film che merita di essere visto per la sua capacità di trasportare lo spettatore in un mondo fantastico e pieno di avventura.

Perl Harbor

Sono passati sessant’anni da quel 7 dicembre del’41 e, al solo ricordo, l’America di oggi ancora rabbrividisce, come se le fosse rimasto un nervo scoperto. L’attacco a sorpresa dell’aviazione giapponese segnò un punto di non ritorno nella coscienza del Paese: “una data – come sentiamo nel film dalla voce del presidente Roosvelt (interpretato da John Voight) – che vivrà segnata dall’infamia”. Il pacifico isolamento americano era finito per sempre. Non solo gli Stati Uniti si videro catapultati in una guerra sentita come lontana, ma da quel momento nessuno, in nessun angolo della terra, poteva sentirsi al riparo.

Ancora un altro film sulla Seconda guerra mondiale, ancora un altro inno e un’altra autocelebrazione degli U.S.A. In questo caso la vicenda presa in esame è il noto attacco sferzato alla flotta statunitense, presente nel porto di Perl Harbor, dall’aviazione nipponica; gesto che convincerà gli americani a prendere parte al secondo conflitto mondiale. Il bombardamento subito dagli americani appare in quest’opera come la giustificazione alle successive azioni  belliche compiute dagli americani, soprattutto al bombardamento di Tokio, portato a termine da un manipolo di “eroi”, che ci viene mostrato nella seconda metà del film.  Le vicende di guerra  sono contornate da un triangolo amoroso, tanto romantico quanto patinato e fasullo. Chiaramente non mancano una overdose di effetti speciali, scene di battaglia aerea e tanta, tanta retorica e autoesaltazione.

Insomma tutto come di norma nei recenti kolossal hollywoodiani, opere lontano da noi geograficamente, storicamente e culturalmente che riescono, però, ad ottenere larghi consensi ed un grande successo, grazie ad un pubblico disposto a bersi il grande mito americano; la sua presunta superiorità razziale, mai mostrata apertamente ma sempre adombrata; l’ideale di U.S.A. salvatore del mondo. Certo questo è lo scotto da pagare per potere assistere a film di elevatissimo potere spettacolare e indubbia qualità tecnica, realizzabili solo in un sistema cinematografico come quello hollywoodiano il quale ha a disposizione, oltre a grandi capitali e attrezzature, anche un sistema collaudato e di sicuro successo che riesce ad appassionare milioni di persone a prescindere dalla nazionalità e dai gusti. Insomma siamo davanti ad un vero e proprio “Mc Donald’s della cinematografia”  che offre in tutto il mondo prodotti ben confezionati, veloci, gustosi quanto basta ma mai abbastanza da essere ricordati, non impegnativi, che omologano e appiattiscono i gusti e le culture,  che ognuno può consumare senza sapere da dove provengano e cosa esattamente contengano.

Valeria Doddi