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Alla ricerca di sé con Stelle di zucchero: Il graphic novel di Carpita a tutti che parla di amicizia e autoconsapevolezza

Il 18 marzo arriva in libreria Stelle di zucchero, il graphic novel che segna il debutto su carta del fenomeno social Carpita a tutti, il progetto che ha conquistato ben 100.000 follower con le sue riflessioni piene di sensibilità, ironia e dolcezza. Questo libro, una vera e propria guida alla comprensione di sé e delle proprie emozioni, non è solo una lettura da consumare velocemente, ma un’opera che invita a fermarsi, riflettere e sorridere insieme ai protagonisti della storia, Orso e Carpa.

La trama si sviluppa attorno alla figura di Orso, un personaggio che incarna l’insicurezza, la malinconia e una certa pigrizia esistenziale. Orso è il tipo che ama rifugiarsi nella sua tana, un luogo sicuro dove può evitare la confusione del mondo esterno. Ma la sua vita tranquilla viene sconvolta quando, durante un momento di debolezza, si imbatte in una merendina dimenticata tra i cuscini di un vecchio divano in soffitta. Questo semplice morso rappresenta l’inizio di un viaggio profondo, un viaggio dentro se stesso, che lo porterà a confrontarsi con le sue paure più nascoste e le sue emozioni più complesse.

Il mondo interiore di Orso è rappresentato da personaggi affascinanti e misteriosi che si manifestano come delle figure surreali: alieni che minano la sua autostima, un pinguino che non sa di poter volare, e uno scienziato intrappolato nelle sue ossessioni. Ogni incontro diventa un’occasione di crescita, un’opportunità per Orso di superare i suoi limiti e, soprattutto, di accettarsi per quello che è. Ma fortunatamente, Orso non è solo. Al suo fianco c’è Carpa, l’amica sagace che con le sue parole semplici e benefiche lo guida in questo percorso di consapevolezza, aiutandolo a scoprire il coraggio che non pensava di avere.

Stelle di zucchero è un libro che riesce a trattare temi complessi come l’amicizia, la difficoltà nelle relazioni e l’accettazione di sé, senza mai risultare pesante. Il tono ironico e delicato che pervade l’intero racconto rende il libro accessibile a tutti, ma allo stesso tempo, ci invita a confrontarci con le nostre insicurezze e paure più intime. Ogni pagina di questo graphic novel ci ricorda che, in fondo, siamo tutti un po’ Orso: persone fragili, insicure, ma anche capaci di fare il passo giusto quando siamo supportati da chi ci vuole bene.

Il progetto Carpita a tutti non si limita a essere una semplice storia: è un manifesto di speranza, una riflessione sul bisogno di libertà da giudizi esterni e interni. Come scrive Orso: «Voglio sentirmi bene, voglio sentirmi libero dai miei giudizi e da quelli degli altri. Non voglio più quella poltrona nella mia vita. Eppure non riesco ancora a non pensarci.» Un pensiero che, probabilmente, risuona dentro ognuno di noi, in un mondo che troppo spesso ci chiede di essere sempre forti, perfetti, mai vulnerabili.

Marco Maraziti, mente creativa dietro Carpita a tutti, esplora con questo libro una parte di sé che affonda le radici in un percorso personale di crescita e riflessione. La sua passione per la scrittura si unisce alla sua esperienza nel mondo della pubblicità, dove ha dimostrato di saper comunicare emozioni con grande efficacia. Al suo fianco, Greta Pinto, illustratrice e art director a-typica, arricchisce la narrazione con le sue illustrazioni evocative che danno forma ai mondi interiori di Orso e Carpa. La sua capacità di mescolare tecnica e creatività, unita a una visione artistica unica, dona al graphic novel una dimensione visiva che amplifica il messaggio emotivo del libro.

In definitiva, Stelle di zucchero non è solo un graphic novel, ma un invito a essere più gentili con noi stessi, a capire che anche nei momenti di insicurezza possiamo trovare la forza di crescere. Perché, come ci insegna Carpa, tutti possiamo carpire a tutti la dolcezza di sentirci così: imperfetti, ma autentici.

To Be: Il cortometraggio animato contro il bullismo e il cyberbullism

La Rai ha lanciato il cortometraggio animato To Be per celebrare la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, trasmesso il 7 febbraio alle ore 16.10 su Rai 3 e alle 19.10 su Rai Gulp, con disponibilità anche su RaiPlay. Questo speciale di animazione si propone di sensibilizzare il pubblico, in particolare i più giovani, sui temi della fiducia in se stessi, del body-shaming e della lotta contro le aspettative sociali spesso irrealistiche legate all’aspetto fisico.

Il cortometraggio, prodotto da Graphilm Entertainment in collaborazione con Rai Kids, trasporta gli spettatori in un mondo digitale immersivo chiamato Beautyverse, un universo virtuale dove gli utenti hanno la possibilità di creare il proprio “Avatar Perfect Shape” (APS), una versione idealizzata di sé stessi. In questo contesto, tutto sembra perfetto, ma dietro questa facciata si celano problemi reali che colpiscono i giovani nella loro vita quotidiana. To Be racconta la storia di Jamila, una ragazza introversa e appassionata d’arte, che inizialmente non è interessata al Beautyverse. La sua vita cambia quando i suoi amici la convincono a partecipare al “King and Queen Party Contest”, un evento scolastico in cui il premio va alla coppia più bella e più talentuosa. Spinta dalla curiosità, Jamila decide di creare un avatar perfetto, alto, slanciato e completamente diverso da come è nella realtà.

Inizialmente, Beautyverse sembra una fantastica opportunità per Jamila di esprimere se stessa, scoprendo che le sue opere d’arte possono prendere vita nel mondo virtuale. Inoltre, il suo avatar perfetto la fa diventare popolare, attirando l’attenzione del ragazzo più bello della scuola. Tuttavia, ciò che sembrava un sogno si trasforma in un incubo quando Jamila diventa vittima di un gioco crudele orchestrato dai suoi compagni. La sua identità segreta viene smascherata, e la situazione si complica ulteriormente. Nonostante ciò, un misterioso e affascinante APS appare nella sua vita, offrendole un’opportunità di riscatto e di riflessione. Il cortometraggio si concentra su come l’amore e la comprensione possano spingere le persone a superare le apparenze, ponendo l’accento sulla bellezza autentica che va oltre gli stereotipi fisici.

To Be affronta con delicatezza i temi dell’autostima e delle difficoltà psicologiche che molti giovani vivono a causa degli standard di bellezza imposti dalla società. I media e i social amplificano il fenomeno, facendo sentire i ragazzi costantemente sotto giudizio. Il bullismo e il cyberbullismo, come evidenziato nel film, sono una diretta conseguenza di questa pressione sociale, spesso alimentata da commenti offensivi sul corpo e sull’aspetto fisico. Questo cortometraggio si propone, quindi, di sensibilizzare i giovani riguardo i pericoli di queste dinamiche e di promuovere valori come l’autenticità, la diversità e il rispetto per le differenze.

La regia di Maurizio Forestieri e la sceneggiatura di Anna Lucia Pisanelli e Forestieri offrono una narrazione coinvolgente e adatta al pubblico giovane, rendendo il tema facilmente comprensibile attraverso una trama avvincente. Le illustrazioni di Barbara Borsetti e la colonna sonora originale di Roberto Frattini arricchiscono l’esperienza, creando un’atmosfera emozionante che invita alla riflessione. To Be non è solo un cortometraggio, ma una vera e propria occasione educativa per parlare di autostima e di come affrontare le sfide che la società moderna impone ai giovani.

Lanciato il 7 febbraio in occasione di una data significativa, To Be vuole essere una risorsa per combattere il bullismo, sia fisico che online, attraverso un linguaggio fresco e innovativo, capace di raggiungere il cuore dei più giovani. Rai, con questo progetto, si propone di accompagnare le nuove generazioni in un viaggio di consapevolezza, dove la vera bellezza non risiede nelle apparenze, ma nella genuinità dell’essere. Con To Be, la televisione italiana offre uno strumento di riflessione fondamentale, contribuendo alla diffusione di un messaggio positivo e inclusivo che, speriamo, possa influenzare profondamente il futuro delle nuove generazioni.

La mia senpai è un ragazzo: il manga LGBTQIA+ che ha conquistato il cuore dei lettori

J-POP Manga porta in Italia una delle opere più apprezzate degli ultimi anni, che ha conquistato lettori di tutto il mondo con la sua trama coinvolgente e la capacità di trattare temi profondi con leggerezza e sincerità. “La mia senpai è un ragazzo”, scritto da Pom, non è solo un manga originale, ma anche un’opera che esplora delicatamente le tematiche LGBTQIA+, toccando il cuore di chi ama le storie di crescita personale, accettazione di sé e amore senza pregiudizi.

Vincitore del Next Manga Award nel 2021, “La mia senpai è un ragazzo” non è semplicemente un manga romantico, ma un’opera che si inserisce perfettamente nel filone delle storie che riflettono sulla fluidità di genere e sull’importanza di essere se stessi, sfidando le aspettative sociali. Non solo il manga, ma anche la serie anime “Senpai is an Otokonoko”, disponibile in streaming su Crunchyroll, ha contribuito a far conoscere questa storia a un pubblico ancora più ampio.

Al centro della trama c’è Saki Aoi, una giovane ragazza che si ritrova a fare i conti con un sentimento difficile da spiegare. Saki è affascinata da Makoto Hanaoka, un membro del consiglio studentesco noto per la sua bellezza travolgente. Ma la ragazza teme che i suoi sentimenti non siano ricambiati. Quando finalmente trova il coraggio di dichiararsi, la sua risposta è ben lontana da quella che si aspettava: Makoto è, infatti, un “otokonoko”, un ragazzo travestito da ragazza. Ma anziché allontanarsi, Saki si avvicina ancora di più a lui, accogliendo con cuore aperto la sua identità senza giudicare.

Questa scoperta non fa che rafforzare il legame tra i due, che intraprendono un viaggio emotivo di scoperta e accettazione. La storia esplora temi come l’amore che supera i pregiudizi e il coraggio di affrontare la propria identità, anche quando la società non è pronta ad accoglierla.

Ma il manga non parla solo dell’amore tra Saki e Makoto. La vicenda di Makoto, infatti, è quella di tanti giovani che faticano ad accettarsi in un mondo che ha difficoltà a comprendere le differenze. Makoto ha sempre amato l’abbigliamento femminile, ma ha dovuto nascondere questa sua passione per paura del giudizio altrui, in particolare di sua madre. A scuola, però, riesce finalmente ad indossare ciò che gli piace e a sentirsi libero. Tuttavia, fuori dall’ambiente scolastico, si scontra con le difficoltà del mondo reale e con le aspettative di chi lo circonda.

L’incontro con Aoi rappresenta un punto di svolta per Makoto, che capisce che l’amore non ha pregiudizi e che essere sé stessi è un atto di coraggio. Aoi, infatti, non è sconvolta dalla sua identità di genere, ma al contrario, è ancora più attratta da lui. La sua sincerità e la sua mancanza di pregiudizi aiutano Makoto a superare le barriere che si era costruito, rendendogli possibile un percorso di accettazione.

In questa storia non manca un altro elemento che aggiunge profondità alla trama: il triangolo amoroso che si sviluppa con l’ingresso di Ryuji, il migliore amico di Makoto. Ryuji è da sempre innamorato di lui, e il suo sentimento nei confronti di Aoi è quello della gelosia e della paura di perdere il suo amico. Tuttavia, piuttosto che essere un ostacolo, Ryuji diventa un alleato, imparando ad accettare la relazione di Makoto con Aoi e riconoscendo l’effetto positivo che lei ha sulla vita del suo amico.

Il tratto di Pom è semplice, ma estremamente evocativo. La narrazione si concentra soprattutto sui personaggi e sui loro stati emotivi, mentre gli sfondi sono essenziali, lasciando che la luce giochi un ruolo importante nel sottolineare i momenti chiave della storia. La luce fredda accompagna i momenti di scoperta e riflessione di Makoto, mentre la luce calda evidenzia i momenti di felicità tra i protagonisti, creando un contrasto che amplifica l’intensità emotiva della storia.

“La mia senpai è un ragazzo” non è solo un manga d’amore, ma una riflessione sull’identità, sull’accettazione e sul coraggio di essere vulnerabili. L’edizione italiana, prevista per il 19 febbraio in una splendida versione a colori, è destinata a conquistare anche il pubblico italiano, pronto ad immergersi in una storia che celebra la diversità, l’inclusività e la bellezza di essere se stessi. Una lettura che, senza dubbio, lascerà il segno nel cuore di chi la intraprende.