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Philips Fixables: Ora Puoi Stampare in 3D i Pezzi di Ricambio dei Tuoi Gadget (e non buttarli via!)

Ti è mai capitato che si rompesse un pezzettino minuscolo del tuo fido gadget Philips, tipo il regolabarba o lo spazzolino elettrico, e non riuscissi a trovare il ricambio da nessuna parte? Magari un aggancio, una guida… quel dettaglio essenziale che rende inutilizzabile tutto il resto? Beh, preparati, perché Philips ha avuto un’idea davvero interessante che strizza l’occhio al mondo del Fai Da Te e alla stampa 3D! Hanno appena lanciato un’iniziativa chiamata “Philips Fixables” che potrebbe cambiarti la vita (o almeno la vita dei tuoi dispositivi).

Cosa sono i Philips Fixables? L’unione tra Philips, Stampa 3D e Prusa!

Di cosa si tratta? In pratica, Philips ha deciso di mettere a disposizione i file digitali di alcune piccole ma essenziali parti di ricambio per i suoi prodotti di “cura personale”. Pensa a quelle guide che si incastrano sui trimmer, o altri piccoli accessori che si perdono o si rompono con facilità. Invece di impazzire a cercare il ricambio originale o, peggio, buttare via il dispositivo (anche se funziona perfettamente!), potrai stampartelo direttamente a casa tua con la tua stampante 3D.

L’iniziativa è partita in sordina nella Repubblica Ceca – non a caso, visto che è la patria di Prusa Research, uno dei big della stampa 3D, che è partner in questa avventura. Ma la parte davvero figa è che i file per stampare questi pezzi saranno condivisi in modo libero e accessibile a tutti sulla piattaforma https://www.google.com/search?q=Printables.com, già un punto di riferimento per chi smanetta con le stampanti 3D. Quindi, non importa dove ti trovi, se hai una stampante 3D, potenzialmente sei a cavallo per riparare i tuoi gadget Philips!

Non puoi stampare un nuovo motore… (ancora!), ma un pettine sì!

Ok, mettiamo subito i puntini sulle “i”: non è che se ti si rompe il motore del regolabarba o muore la batteria puoi stampartene uno nuovo… per ora! L’idea è concentrarsi sui piccoli accessori, quelle parti che spesso sono la prima cosa a cedere o a sparire. Avere la possibilità di stampare al volo una guida di taglio, ad esempio, ti evita la rottura di cercare un ricambio introvabile, aspettare spedizioni infinite o, nella peggiore delle ipotesi, dover comprare un dispositivo nuovo solo per un dettaglio rotto. È un bel passo avanti contro l’obsolescenza programmata mascherata da “difficoltà nel trovare ricambi”!

Philips, ovviamente, ci tiene alla qualità e alla sicurezza (mica vorrai farti male con una guida di taglio stampata male, no?). Per questo lavorano a stretto contatto con Prusa Research per assicurarsi che i design dei file siano certificati e funzionino. Però, attenzione: la durata e il corretto funzionamento del pezzo stampato dipenderanno molto da te! Philips fornirà delle linee guida precise su quale materiale usare (solitamente filamento PLA standard, il più comune e facile da stampare) e come orientare il pezzo sulla piastra di stampa. Seguire quelle istruzioni è fondamentale per un risultato ottimale.

Il primo pezzo disponibile: il pettine del Philips OneBlade!

Al momento, l’iniziativa è davvero agli inizi. Su https://www.google.com/search?q=Printables.com trovi un solo pezzo ufficiale marcato Philips disponibile per il download: un piccolo pettine regolabile pensato per l’amatissimo trimmer Philips OneBlade. Questo è l’apripista! Philips raccomanda di stamparlo usando filamento PLA standard, senza supporti (il file è pensato per questo) e mantenendo l’orientamento originale. Avvisano anche: non fare il furbo modificando il file per risparmiare filamento o tempo, perché potresti compromettere quanto dura il pezzo. Insomma, “trust the process” e segui le istruzioni!

Il Futuro è Riparabile? Speriamo!

Ok, l’idea è ottima e l’applaudiamo forte! Però, diciamocelo, un solo pezzo per ora non è che cambi chissà quanto le cose a livello di sostenibilità globale. La vera svolta arriverà se Philips si impegna a rilasciare molti più pezzi. Per fortuna, stanno già anticipando l’arrivo di altre parti stampabili in 3D: guide regolabili per regolabarba più complessi, componenti per spazzolini elettrici (addio copritestina rotto?) e persino per asciugacapelli. Non hanno dato date precise (ahinoi!), ma l’idea è quella.

La cosa interessante è che hanno anche messo su un modulo dove noi consumatori possiamo richiedere specificamente un’alternativa stampabile in 3D per una parte rotta o persa di un nostro dispositivo Philips. Non c’è la garanzia che lo faranno, né un’idea dei tempi di rilascio (dopotutto devono testarli per qualità e sicurezza), ma almeno sanno cosa ci serve e a cosa dare priorità. È un segnale positivo che ascoltano la community!

Insomma, Philips Fixables è un’iniziativa con un potenziale enorme. Se Philips continuerà su questa strada, rilasciando un flusso costante di nuovi pezzi stampabili in 3D, potrebbe davvero fare la differenza per il portafoglio (risparmi sul ricambio/nuovo acquisto) e per il pianeta (meno rifiuti!). Noi nerd che amiamo la tecnologia e magari smanettiamo già con la stampa 3D non possiamo che tifare per loro e sperare che questo sia solo l’inizio di una rivoluzione “riparabile”!

E voi, cosa ne pensate? Avete già una stampante 3D? Quale pezzo Philips vi si è rotto e vorreste poter stampare? Ditecelo nei commenti!

Enter the Gungeon 2: il sequel bullet hell in 3D arriva nel 2026 su PC e Nintendo Switch 2

La notizia che molti fan stavano aspettando è finalmente arrivata: Enter the Gungeon 2 è ufficialmente in sviluppo! Dopo quasi un decennio dal lancio del primo capitolo, che ha conquistato i cuori di milioni di appassionati con la sua formula bullet hell frenetica e irresistibile, Dodge Roll e Devolver Digital hanno deciso di portare il dungeon crawler a un nuovo livello. L’annuncio è stato fatto durante il Nintendo Direct, con Dave Crooks di Dodge Roll a svelare i primi dettagli del gioco che promette di riprendere tutto ciò che ha reso il predecessore un classico e di rinnovarlo in modo entusiasmante.

La grande novità di Enter the Gungeon 2 riguarda lo stile grafico: il gioco abbandona la sua iconica grafica 2D a pixel art, per abbracciare un design in 3D che trasforma completamente l’esperienza visiva. Non si tratta solo di un cambio estetico, ma di una vera e propria rivoluzione che conferisce al gioco un nuovo respiro. I fan del primo capitolo potranno quindi scoprire un Gungeon in tre dimensioni, con battaglie ancora più dinamiche. Le battaglie non si limiteranno più a un piano bidimensionale: ora, i nemici potranno essere lanciati in aria e gettati in profondità nei cunicoli del dungeon, per un’esperienza ancora più caotica e spettacolare. La grafica 3D, pur mantenendo il fascino del gioco originale, riesce a rendere tutto più coinvolgente e vivace.

Ma non è solo la grafica a cambiare: Enter the Gungeon 2 promette di arricchire ulteriormente l’arsenale di armi a disposizione del giocatore. Se c’è una cosa che il primo capitolo aveva fatto benissimo, quella era proprio offrire una varietà infinita di armi, ognuna più esagerata e creativa della precedente. E ora, con il sequel, il roster di armi sarà ancora più ampio, permettendo ai giocatori di sperimentare con nuovi strumenti di distruzione che promettono di regalare ore di divertimento. Oltre alle armi, il gioco presenterà anche nuove tipologie di nemici, i temibili Gundead, che daranno del filo da torcere a chiunque si avventuri nelle profondità del dungeon. Le aree da esplorare saranno sia familiari, per i veterani del primo capitolo, che nuove e misteriose, piene di segreti ancora da svelare.

Una delle novità più interessanti riguarda il roster dei protagonisti. I Gungeoneers, gli eroi che si lanciano nella mischia per affrontare il Gungeon, saranno più numerosi che mai, con personaggi già conosciuti e nuovi arrivati pronti a unirsi alla lotta. Ogni eroe avrà abilità uniche che, combinate con oggetti passivi e attivi, permetteranno ai giocatori di personalizzare il proprio stile di gioco e affrontare le sfide in modo sempre diverso. In più, sarà possibile salvare altri eroi intrappolati nel dungeon, il che offrirà nuove opportunità di gameplay e di crescita per il proprio personaggio.

La trama di Enter the Gungeon 2 rimane avvolta nel mistero, ma una cosa è certa: il Gungeon, ormai in rovina, non ha ancora rivelato tutti i suoi segreti. Perché i nostri eroi si ritrovano di nuovo a combattere in questo inferno di proiettili? Sarà una delle domande che spingeranno i giocatori a proseguire nell’avventura, mentre esploreranno i sotterranei del dungeon alla ricerca di risposte.

Il gioco, previsto per il 2026, sarà disponibile su PC (via Steam) e su Nintendo Switch 2, la nuova console di Nintendo. Durante il Nintendo Direct, sono stati annunciati anche altri titoli per Switch 2, come Daemon X Machina: Titanic Scion, ma è stato Enter the Gungeon 2 a catturare l’attenzione, grazie a questa combinazione perfetta di gameplay frenetico, innovazioni grafiche e la promessa di una nuova esperienza ancora più esaltante.

Il trailer di Enter the Gungeon 2 ha fatto capolino con un breve video di 30 secondi, che ha però suscitato già una grande curiosità. Nonostante la brevità, la transizione al 3D è evidente e ben realizzata, riuscendo a mantenere il fascino che aveva reso unico il primo capitolo. Il trailer non ha svelato moltissimo, ma ha sicuramente dato un assaggio di cosa aspettarsi, mostrando nemici, armi e un’ambientazione che promette di essere all’altezza delle aspettative. A distanza di quasi dieci anni dal debutto di Enter the Gungeon, il cambiamento di stile riflette anche come l’industria dei videogiochi sia evoluta, portando con sé nuove possibilità per esperienze di gioco sempre più ricche e coinvolgenti.

In sintesi, Enter the Gungeon 2 si preannuncia come un sequel che non deluderà i fan. Con la sua nuova grafica 3D, un arsenale ancora più variegato e meccaniche di gioco migliorate, il gioco promette di mantenere intatto il caos esilarante che ha fatto del primo capitolo un successo, ma arricchendo l’esperienza con novità in grado di attrarre sia i veterani che i nuovi giocatori. Non vediamo l’ora di tornare a lottare contro le orde di Gundead, esplorando un Gungeon che ha ancora tanto da offrire.

Sigil: La Magia del Gioco da Tavolo in 3D per D&D

Sigil è un’esperienza che fa sognare i fan di Dungeons & Dragons e rappresenta un passo importante nel futuro dei giochi da tavolo digitali. Immaginate di poter giocare alla vostra avventura in un mondo tridimensionale, dove i personaggi si muovono su scenari realistici, gli incantesimi si animano e l’illuminazione dinamica trasforma ogni angolo oscuro in una nuova scoperta. È in questo spazio che Sigil si inserisce come una proposta unica nel panorama dei virtual tabletop (VTT), una piattaforma che non solo emula la tradizione di D&D ma la eleva a un livello completamente nuovo.

Un Viaggio Tridimensionale nel Mondo di D&D

Sigil non è un videogioco come tanti, ma piuttosto un’espansione del concetto di gioco da tavolo, con una realizzazione digitale che rimane fedele allo spirito del gioco fisico. In effetti, non si tratta di un’esperienza come quella che si potrebbe vivere in giochi come Baldur’s Gate o Divinity: Original Sin, dove il controllo sui personaggi è totale e la narrazione si evolve autonomamente. In Sigil, invece, le miniature rimangono statiche, proprio come quelle che si sposterebbero su un tavolo fisico. Ma la vera magia nasce nell’introduzione di effetti digitali che danno vita a un mondo interattivo e dinamico. Gli incantesimi prendono vita, i dadi rotolano realisticamente e le ambientazioni, illuminate da luci e ombre, diventano quasi tangibili.

Quello che Sigil riesce a fare è unire il meglio della tradizione analogica con la potenza della tecnologia moderna. Grazie all’uso di Unreal Engine 5, la piattaforma è in grado di riprodurre scenari altamente dettagliati, ma sempre con la sensazione di stare manovrando pezzi su una mappa, come se si fosse di fronte a una tavola di gioco vera e propria. È questo mix di fisicità e digitalizzazione a rendere Sigil un’esperienza affascinante per chiunque abbia amato il gioco da tavolo di Dungeons & Dragons.

L’Integrazione con D&D Beyond: Una Transizione Fluida

Uno degli aspetti più entusiasmanti di Sigil è la sua perfetta integrazione con D&D Beyond, la piattaforma ufficiale per la creazione e gestione dei personaggi. I fan di D&D che già utilizzano D&D Beyond per creare i loro personaggi, equipaggiamenti e abilità troveranno in Sigil una continuità naturale, una transizione praticamente senza interruzioni. Questo significa che se hai già investito tempo nel creare il tuo personaggio su D&D Beyond, non dovrai rifare tutto da capo. Sigil ti permette di portare quel personaggio, con tutte le sue caratteristiche e abilità, direttamente nel mondo tridimensionale, in modo che tu possa continuare la tua avventura con la stessa coerenza e fluidità.

La possibilità di trasferire e utilizzare i dati di D&D Beyond in un contesto visivo e interattivo è un grande punto di forza, che conferisce a Sigil un valore aggiunto rispetto ad altri VTT. Ma non è solo l’integrazione a rendere il gioco interessante: la piattaforma fornisce una vasta gamma di strumenti per la creazione di mappe e l’interazione con le miniature. Gli utenti possono personalizzare completamente le loro ambientazioni, giocando con texture, luci e pennelli per creare mondi che rispecchiano la loro visione.

Un’Esperienza Visiva e Artistica

Sigil non si limita a riprodurre l’esperienza di gioco da tavolo, ma la rende visivamente coinvolgente, trattando le miniature con un’attenzione artistica rara da trovare in altre piattaforme simili. Ogni miniatura, infatti, è progettata per sembrare una figura di alta qualità, come quelle che potremmo acquistare nei negozi di modellismo. Ma non è solo la qualità dei modelli a colpire: Sigil vuole che queste miniature abbiano un aspetto dipinto, ma con un tocco di realismo che permette di apprezzare ogni dettaglio. È come se si avesse in mano una miniatura dipinta a mano, ma con una resa che sfrutta al massimo le potenzialità della grafica digitale.

Inoltre, Sigil riesce a restituire il feeling di un gioco da tavolo anche nell’interazione. I dadi, che rotolano sulle mappe virtuali, sono una delle caratteristiche più affascinanti di questa piattaforma. Quel suono familiare del dado che rotola e si ferma, la sensazione di attesa che tutti noi conosciamo durante le nostre partite da tavolo, è perfettamente ricreato in Sigil, aggiungendo un tocco di realismo che rende il gioco ancora più coinvolgente.

I Requisiti Tecnici e la Piattaforma

Come accennato, Sigil è una piattaforma che sfrutta Unreal Engine 5, e per godere appieno delle sue potenzialità è necessario disporre di un PC da gaming con specifiche tecniche elevate. I requisiti minimi non sono eccessivamente impegnativi, ma per una performance ottimale, è consigliato avere una GPU potente come una Nvidia RTX 2080 o una AMD R9 380, oltre a 16 GB di RAM. Questo, ovviamente, per evitare lag o rallentamenti durante le partite, che potrebbero compromettere l’esperienza di gioco.

Al momento, Sigil è disponibile esclusivamente su Windows, ma l’azienda ha già annunciato l’intenzione di espandere la compatibilità su altre piattaforme, come console e dispositivi mobili, aprendo così la strada a una più ampia accessibilità per tutti i giocatori.

Sigil rappresenta una delle proposte più promettenti nel panorama dei giochi da tavolo digitali. Grazie alla sua fusione tra il gioco tradizionale e la grafica tridimensionale, offre ai fan di Dungeons & Dragons la possibilità di vivere un’esperienza di gioco unica. Non si tratta solo di un semplice VTT, ma di un mondo in cui la creatività e la tecnologia si incontrano, permettendo ai giocatori di costruire e interagire con mondi fantastici in un modo mai visto prima. Sebbene ci siano piattaforme simili come Talespire, Sigil si distingue per la sua integrazione con D&D Beyond e per l’estetica delle miniature e degli ambienti, che aggiungono un valore artistico all’esperienza. Se sei un appassionato di Dungeons & Dragons, Sigil rappresenta una nuova frontiera per vivere il gioco, un passo verso il futuro che, senza dubbio, cambierà il modo in cui vediamo il gioco da tavolo.

Among Us 3D: La Nuova Era del Gioco di Collaborazione e Tradimento

Innersloth ha finalmente svelato la versione tridimensionale tanto attesa di Among Us, dando vita a Among Us 3D, un gioco che, pur mantenendo intatta la formula di collaborazione e tradimento che ha fatto innamorare milioni di fan in tutto il mondo, introduce una novità di rilievo: la visuale in prima persona. Un cambiamento che si preannuncia rivoluzionario, capace di trasformare l’esperienza di gioco e aggiungere ulteriore intensità alla già alta tensione che caratterizza le partite.

Fin dalla sua uscita nel 2018, Among Us ha conquistato il pubblico con la sua formula semplice ma adrenalinica, dove i giocatori si trovano a bordo di una navetta spaziale con il compito di completare incarichi, mentre tra di loro si nascondono degli impostori che cercano di sabotare e uccidere senza farsi scoprire. La dinamica di gioco si sviluppa intorno alla fiducia reciproca, all’inganno e alla tattica, con sessioni di “riunioni” in cui i sospetti vengono discussi e, se necessario, l’impostore viene espulso dalla navetta. Sebbene il gioco sia stato lanciato con scarsa attenzione da parte del mainstream, è stato l’inaspettato boom del 2020, alimentato dalla popolarità di noti streamer su Twitch e dal rilascio di The Henry Stickmin Collection, a far esplodere il fenomeno.

Con Among Us 3D, il gioco entra in una nuova dimensione – letteralmente. La grande novità è che, pur mantenendo il cuore pulsante del gameplay originale, ora i giocatori si troveranno a vivere l’esperienza in un mondo tridimensionale, dove ogni angolo dell’astronave può nascondere un pericolo e ogni mossa può rivelarsi fatale. La visuale in prima persona, infatti, aggiunge una dose di immersività e realismo che amplifica la tensione e la sensazione di essere costantemente osservati e in pericolo. Immaginate di camminare nei corridoi della navetta, sentire i rumori degli altri membri dell’equipaggio e, improvvisamente, trovarvi faccia a faccia con l’impostore: un’esperienza che sarà senza dubbio un’emozione completamente nuova.

Tra le altre caratteristiche innovative, spicca la chat vocale di prossimità, che consente ai giocatori di comunicare direttamente nel gioco senza bisogno di ricorrere a piattaforme esterne. Questa novità si inserisce perfettamente nell’idea di un gioco che punta a favorire l’interazione immediata e diretta tra i partecipanti, rafforzando ulteriormente la sensazione di connessione e di sospetto che aleggia durante le partite. I mini-giochi, alcuni dei quali inediti, offrono nuove sfide che si adattano alla nuova visuale e ai comandi in prima persona, dando freschezza a incarichi già noti ma che ora si svolgeranno in modo decisamente più coinvolgente.

Un’altra caratteristica molto attesa è la compatibilità cross-play, che permette ai giocatori di PC di unirsi alle partite con chi gioca su piattaforme VR. Sebbene questa versione di Among Us 3D non sarà compatibile con l’originale gioco, l’idea di fondere in un unico universo le versioni tradizionale e VR è un segno di come Innersloth stia cercando di evolvere l’esperienza di gioco, creando una base comune che permetta a tutti di giocare insieme, indipendentemente dalla piattaforma scelta. È un passo audace che potrebbe segnare un cambiamento fondamentale per il futuro dei giochi multiplayer.

Anche la personalizzazione del personaggio, uno degli aspetti più amati della serie, non è stata trascurata. I giocatori potranno scegliere tra una vasta gamma di cappelli, guanti e skin per creare il proprio “fagiolo” unico, ma con una novità: l’introduzione di una nuova valuta, Stardust, che permetterà di acquistare oggetti cosmetici aggiuntivi per arricchire il guardaroba. Un dettaglio che permetterà ai fan di esprimere ancora di più la propria personalità nel gioco.

La demo di Among Us 3D sarà resa disponibile durante il Steam Next Fest che si terrà dal 24 febbraio al 3 marzo. Sebbene questa versione di prova non includa tutte le funzionalità previste per il lancio definitivo – come la compatibilità cross-play con la versione VR e gli oggetti cosmetici extra – sarà un’ottima opportunità per i fan di dare un primo sguardo al gioco e di scoprire se la nuova esperienza 3D saprà soddisfare le aspettative. Al momento, però, la demo sarà disponibile solo per i giocatori negli Stati Uniti, e non è ancora chiaro se sarà estesa anche ad altri paesi.

Among Us 3D segna una vera e propria svolta nella saga, portando la serie a nuovi livelli di immersività e coinvolgimento. Grazie alla visuale in prima persona, alla compatibilità cross-play, ai nuovi incarichi e alla possibilità di personalizzare ulteriormente il proprio personaggio, il gioco si appresta a diventare un must per tutti gli appassionati di Among Us e per chi cerca un’esperienza multiplayer ancora più avvincente e dinamica. Sebbene la data di uscita non sia ancora stata annunciata, i fan possono stare certi che l’attesa non sarà lunga.

Big Helmet Heroes: Un Beat ‘Em Up 3D dal Divertimento Puro

Nel vasto panorama dei giochi beat ’em up, una nuova proposta sta facendo capolino, rinfrescando il genere con un approccio divertente, leggero e senza pretese: Big Helmet Heroes, sviluppato da Exalted Studios e pubblicato da Dear Villagers. Questo titolo, pur rimanendo fedele agli elementi classici che caratterizzano il genere, si distingue per il suo tono spensierato e la sua accessibilità, offrendo un’esperienza perfetta per i giocatori alla ricerca di un’avventura da condividere senza stress.

Un Cuore Cooperativo: L’Avventura Senza Pressioni

Il fulcro di Big Helmet Heroes è la modalità cooperativa a due giocatori, un aspetto che contribuisce fortemente alla sua identità. A differenza di molti beat ’em up che spingono il giocatore a superare difficoltà crescenti e a districarsi in narrazioni intricate, Big Helmet Heroes punta a un’esperienza che scorre leggera e fluida. Il gioco si concentra sul divertimento immediato, con battaglie contro una schiera di nemici, l’esplorazione di regni fantasiosi e, soprattutto, la scoperta dei tanti eroi nascosti da liberare. Ogni sessione di gioco diventa un’opportunità per ridere insieme, con il gameplay che premia il coinvolgimento e la complicità tra i giocatori.

La semplicità di Big Helmet Heroes è ciò che lo rende così piacevole: non è necessario memorizzare combo complicate o affondare in strategie intricate. I controlli sono semplici, i movimenti fluidi, e la curva di apprendimento è così dolce da risultare quasi impercettibile. È il tipo di gioco che, una volta iniziato, non si vorrebbe più smettere di giocare.

Eroi Unici, Ogni Battaglia è Diversa

Una delle caratteristiche più affascinanti di Big Helmet Heroes è la varietà dei suoi eroi, ognuno con un proprio stile di combattimento. Immaginate di affrontare i nemici nei panni di un Guerriero equilibrato, pronto a sfoderare la spada e lo scudo con maestria, oppure di scatenare la furia di un Bruto, che brandisce un enorme martello con una forza devastante. Se preferite l’agilità, il Monaco è la scelta ideale, combattendo con velocità e precisione. Infine, il Ninja è un esperto delle armi leggere, capace di abbattere i nemici con rapidi e letali attacchi.

Il gioco non rende tutti gli eroi disponibili fin dall’inizio, ma li fa scoprire e liberare mano a mano che si progredisce. Questa meccanica aggiunge un tocco di esplorazione che aumenta il valore del gioco e rende ogni nuova scoperta una ricompensa che tiene alta la curiosità. I giocatori possono scegliere i personaggi che meglio si adattano al loro stile, con la possibilità di alternarsi tra eroi per mantenere l’esperienza fresca e stimolante.

Umorismo e Divertimento Senza Fine

Ma ciò che davvero distingue Big Helmet Heroes è il suo tono giocoso e l’umorismo che permea ogni angolo del gioco. Non solo le animazioni dei personaggi sono brillanti e divertenti, ma anche le battaglie stesse sono intrise di momenti comici, come l’evocazione di pecore che aiutano a spazzare via i nemici. La grafica, vivace e colorata, sfoggia uno stile cartoonesco che si sposa perfettamente con l’atmosfera generale del gioco, regalando continui sorrisi anche nei momenti più concitati. Ogni movimento dei personaggi, ogni colpo inferto, è accompagnato da un’animazione fluida che aggiunge una marcia in più all’esperienza. Anche il sound design è pensato per immergere il giocatore in un mondo di risate, con suoni distintivi per ogni eroe.

I nemici e i boss sono progettati con cura e hanno peculiarità interessanti, anche se, a lungo andare, tendono a diventare un po’ ripetitivi. Tuttavia, la varietà di livelli e nemici aiuta a mantenere alta l’attenzione, e le battaglie contro i boss, pur rimanendo accessibili, richiedono un minimo di strategia, mantenendo l’esperienza divertente senza mai diventare frustrante.

Sfide Leggere, Ma Non Senza Difetti

Nonostante la mancanza di una difficoltà punitiva, ci sono alcuni piccoli difetti che potrebbero influire sull’esperienza. La visibilità in alcuni livelli può essere compromessa da luci troppo forti o da oggetti che ostacolano la visuale, creando qualche momento di frustrazione, soprattutto durante i combattimenti più intensi. Un altro aspetto che lascia l’amaro in bocca è l’assenza di una modalità per quattro giocatori. Con una varietà di eroi così ampia, sarebbe stato interessante poter godere dell’esperienza insieme a più amici, in un’esperienza cooperativa ancora più dinamica.

Tuttavia, questi piccoli inconvenienti non minano il cuore di Big Helmet Heroes, che punta al divertimento spensierato. Le battaglie, seppur semplici, sono coinvolgenti e ideali per sessioni rapide che non richiedono un impegno mentale eccessivo, ma regalano comunque momenti di pura spensieratezza.

Un Beat ‘Em Up Perfetto per Pausa e Divertimento

In conclusione, Big Helmet Heroes è un gioco che sa come farsi amare senza dover ricorrere a meccaniche complesse o sfide impossibili. Con la sua grafica vivace, il gameplay dinamico e il tono comico, il titolo si presenta come una proposta perfetta per chi cerca un’esperienza di beat ‘em up accessibile e leggera. Nonostante qualche piccola pecca, come la visibilità in certe aree e la mancanza di una modalità per quattro giocatori, Big Helmet Heroes è un gioco che sa come far sorridere, con una formula che rende ogni partita fresca e divertente. Se sei un fan dei beat ‘em up e desideri un’esperienza senza stress, questo è un titolo che non puoi lasciarti sfuggire.

Epic Games: il colosso che minaccia il futuro della creazione 3D

Epic Games: una minaccia per il nostro patrimonio digitale?

Chi avrebbe mai pensato che un’azienda famosa per i videogiochi potesse rivoluzionare il mondo della cultura e della ricerca? Epic Games, il colosso dietro Fortnite, sta costruendo un impero digitale che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui creiamo, condividiamo e conserviamo i contenuti 3D. Ma a quale prezzo?

L’ascesa di un gigante

Con l’acquisizione di piattaforme come Quixel, ArtStation e Sketchfab, Epic Games sta monopolizzando il mercato degli asset 3D. La creazione di Fab, un marketplace globale per contenuti 3D, segna un punto di svolta: un’unica piattaforma che controlla l’intera filiera, dall’ideazione alla distribuzione.

Le conseguenze per la cultura e la ricerca

Questa centralizzazione del potere digitale ha profonde implicazioni per il mondo della cultura e della ricerca. La decisione di Sketchfab di rendere a pagamento l’accesso ai contenuti gratuiti è solo la punta dell’iceberg. Immagina un mondo in cui l’accesso al patrimonio culturale digitale è limitato da un’unica azienda. Un mondo in cui la ricerca scientifica è vincolata alle politiche di un’impresa privata.

L’Italia è impreparata

Le nostre istituzioni culturali e accademiche sono ancora troppo legate a soluzioni gratuite e poco sostenibili. Molti musei e università conservano i loro asset digitali su piattaforme commerciali, senza una strategia a lungo termine. Cosa succederebbe se queste piattaforme chiudessero o modificassero le loro politiche? Perderemmo un patrimonio inestimabile, frutto di anni di ricerca e investimenti.

Cosa possiamo fare?

È urgente sviluppare una strategia nazionale per la conservazione del patrimonio digitale. Dobbiamo investire in infrastrutture digitali aperte e sostenibili, promuovere l’uso di formati aperti e incoraggiare la collaborazione tra istituzioni.

Le domande a cui dobbiamo rispondere:

  • Come garantiamo l’accessibilità a lungo termine dei nostri dati digitali?
  • Come promuoviamo la cultura dell’open data nel mondo della cultura e della ricerca?
  • Come possiamo rendere le nostre istituzioni più resilienti di fronte ai cambiamenti tecnologici?

Il futuro della cultura e della ricerca è digitale. Non possiamo permetterci di rimanere indietro.

The Plucky Squire: Un’avventura 2D e 3D che ti farà innamorare dei videogiochi

Quando giochi da tanto tempo, trovare qualcosa di veramente originale può sembrare un’impresa impossibile. Ma The Plucky Squire è riuscito nell’impresa, offrendo un’esperienza di gioco unica e coinvolgente.

Un’avventura tra le pagine di un libro

In questo titolo sviluppato da All Possible Futures e pubblicato da Devolver Digital, vestirai i panni di un coraggioso scudiero che vive le sue avventure all’interno di un libro di fiabe. Passerai da un mondo 2D, ricco di illustrazioni animate, a un mondo 3D in miniatura, dove ogni oggetto di uso quotidiano diventa un’enorme sfida.

Un gameplay innovativo

  • Esplora e risolvi enigmi: Ogni pagina del libro è un puzzle da risolvere, con meccaniche ispirate ai classici Zelda.
  • Combatti contro nemici bizzarri: Affronta nemici unici e divertenti, utilizzando la tua spada (o penna stilografica) e abilità speciali.
  • Viaggia tra due dimensioni: Passa senza soluzione di continuità dal mondo 2D al mondo 3D, scoprendo nuove aree e sfide.

Un’estetica accattivante

La grafica di The Plucky Squire è semplicemente stupenda, con uno stile cartoon che ricorda i classici dei videogiochi. Le animazioni sono fluide e i colori vivaci creano un’atmosfera magica e divertente.

Perché giocare a The Plucky Squire?

  • Originalità: Un’idea di gameplay unica e innovativa.
  • Divertimento: Un’avventura piena di sorprese e risate.
  • Grafica e audio: Un’esperienza visiva e sonora di alta qualità.
  • Accessibilità: Un gioco adatto a giocatori di tutte le età.

Disponibile dal 17 settembre su PS Plus Extra e altre piattaforme.

Conclusioni

The Plucky Squire è un’avventura che ti farà innamorare dei videogiochi. Non perdere l’opportunità di esplorare un mondo magico e di vivere un’esperienza di gioco indimenticabile.

PlaMo: l’animazione virtuale prende vita con realismo mozzafiato

NVIDIA svela PlaMo, il rivoluzionario sistema di animazione che dona vita agli umanoidi virtuali in mondi 3D complessi

Dagli abili ingegneri di NVIDIA Research in Israele nasce PlaMo, un’innovazione destinata a stravolgere il panorama dell’animazione virtuale. Questo sofisticato sistema computazionale permette di animare umanoidi virtuali in ambienti 3D complessi con un livello di realismo e naturalezza senza precedenti.

Un connubio perfetto tra intelligenza e fisica per movimenti fluidi e realistici

Il segreto del successo di PlaMo risiede nella sua ingegnosa architettura, che combina un pianificatore di percorsi “intelligente” con un controller del movimento basato sulla fisica. Questa sinergia permette agli umanoidi virtuali di muoversi in modo fluido e naturale, rispondendo a semplici istruzioni testuali.

Come funziona PlaMo? Un’orchestra di tecnologie al servizio dell’animazione

  1. Istruzioni semplici: L’utente, con un linguaggio naturale, descrive la destinazione e il tipo di movimento desiderato per l’umanoide virtuale (ad esempio, “cammina verso il tavolo e siediti”).
  2. Pianificazione del percorso: Il pianificatore di percorsi di PlaMo entra in azione, analizzando l’ambiente 3D virtuale e identificando il percorso più efficiente e sicuro per l’umanoide. Ostacoli statici e dinamici, terreni accidentati e altri vincoli vengono attentamente considerati per garantire un movimento impeccabile.
  3. Controllo del movimento realistico: Il controllore del movimento traduce il percorso pianificato in azioni motorie realistiche. L’umanoide si muove in modo fluido e naturale, adattandosi alle caratteristiche dell’ambiente circostante e superando ostacoli con disinvoltura.

Un universo di possibilità per videogiochi, film e mondi virtuali

PlaMo apre le porte a un futuro di animazione virtuale rivoluzionario. Personaggi virtuali più realistici, mondi 3D più immersivi e interazioni uomo-macchina più coinvolgenti: PlaMo rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di esperienze virtuali di altissimo livello.

Meta 3D Gen: rivoluzione AI nella creazione di modelli 3D

Dalle parole alle immagini tridimensionali in un batter d’occhio: ecco l’impresa compiuta da Meta 3D Gen, il rivoluzionario strumento basato sull’intelligenza artificiale sviluppato dai ricercatori di Meta.

Un vero e proprio salto nel futuro per il mondo della computer grafica, dove la magia dell’AI trasforma descrizioni testuali in modelli 3D di alta qualità in meno di un minuto.

Un potenziale immenso per artisti e professionisti

Che si tratti di creare personaggi per videogiochi, ambientazioni per film o modelli per applicazioni AR/VR, Meta 3D Gen si configura come un alleato prezioso per artisti e professionisti del settore. La possibilità di generare texture realistiche e materiali PBR (Physically Based Rendering) apre nuove frontiere alla resa visiva, permettendo di ottenere risultati fotorealistici in tempi record.

Un futuro incerto per i professionisti 3D

Se da un lato Meta 3D Gen rappresenta un enorme passo avanti in termini di velocità ed efficienza, dall’altro solleva interrogativi sul futuro del lavoro in questo settore. La capacità dell’AI di automatizzare la creazione di modelli 3D potrebbe infatti mettere a rischio il posto di lavoro di molti professionisti che svolgono questo tipo di mansioni.

Un invito all’adattamento e alla riqualificazione

In questo scenario in evoluzione, la chiave per rimanere competitivi risiede nell’adattamento e nella riqualificazione. I professionisti 3D dovranno sviluppare nuove competenze e specializzarsi in aree che richiedono un maggior coinvolgimento umano, come la direzione artistica, la concettualizzazione e la cura dei dettagli più complessi.

Meta 3D Gen: un nuovo paradigma per la creazione 3D

Indipendentemente dalle implicazioni sul mondo del lavoro, Meta 3D Gen rappresenta un paradigma rivoluzionario per la creazione di modelli 3D. La sua capacità di democratizzare l’accesso a strumenti di alta qualità e di accelerare i processi creativi apre nuove possibilità per artisti, designer e professionisti di svariati settori.

Un futuro ricco di sfide e opportunità

Il futuro della computer grafica si preannuncia ricco di sfide e opportunità. L’intelligenza artificiale continuerà a giocare un ruolo sempre più importante, ma la creatività e l’ingegno umano rimarranno elementi imprescindibili per dare vita a esperienze visive coinvolgenti e di valore.

Meta 3D Gen: un’occasione per riflettere sul futuro del lavoro e sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale nel mondo creativo.

Trasformare le immagini 2D in 3D con l’intelligenza artificiale: un mondo di possibilità a portata di click!

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui creiamo e fruiamo dei contenuti digitali, e uno dei campi più interessanti è la conversione di immagini 2D in modelli 3D.

Come funziona?

Questi strumenti utilizzano reti neurali addestrate su enormi quantità di dati di immagini 2D e modelli 3D corrispondenti. Analizzando queste coppie di esempi, l’intelligenza artificiale impara a riconoscere le relazioni tra le caratteristiche bidimensionali di un’immagine e la sua rappresentazione tridimensionale.

Quali sono i vantaggi?

  • Accessibilità: La conversione automatica da 2D a 3D rende la creazione di modelli 3D accessibile a chiunque, indipendentemente dalle competenze tecniche.
  • Rapidità: Il processo di conversione è spesso molto veloce, permettendo di ottenere modelli 3D in pochi minuti o addirittura secondi.
  • Basso costo: La maggior parte degli strumenti è gratuita o offre piani a prezzi accessibili, eliminando la necessità di investire in software costosi.
  • Creatività: Questi strumenti aprono nuove possibilità creative per artisti, designer, sviluppatori e chiunque voglia sperimentare con la grafica 3D.

Quali sono alcuni strumenti disponibili?

Ecco alcuni esempi di strumenti che permettono di trasformare immagini 2D in 3D:

  • Make3D: Un’app web gratuita che crea immagini 3D con effetti di profondità da foto 2D.
  • Alpa 3D: Uno strumento freemium che converte immagini 2D e descrizioni testuali in modelli 3D realistici.
  • Tripo AI: Un servizio freemium che genera modelli 3D da immagini 2D, offrendo anche opzioni di animazione e stili artistici.
  • Immersity AI: Uno strumento che converte immagini 2D in video 3D e contenuti motion parallax.
  • Meshy: Un servizio freemium che offre la conversione da 2D a 3D con opzioni di editing avanzate per i modelli 3D generati.
  • Spline: Un software di modellazione 3D con funzionalità di generazione AI che crea modelli 3D da immagini 2D o descrizioni testuali.

Applicazioni

La conversione da 2D a 3D ha diverse applicazioni, tra cui:

  • Creazione di contenuti 3D per siti web e app: Modelli 3D di prodotti, personaggi o ambienti possono rendere i siti web e le app più coinvolgenti e interattivi.
  • Prototipazione rapida: La conversione di schizzi 2D in modelli 3D può velocizzare il processo di prototipazione di prodotti o oggetti.
  • Ricostruzione 3D da immagini storiche: Le foto storiche possono essere trasformate in modelli 3D per creare esperienze immersive di realtà virtuale o aumentata.
  • Creazione di contenuti didattici: Modelli 3D di oggetti complessi possono facilitare la comprensione di concetti scientifici o tecnici.
  • Accessibilità: La conversione di immagini 2D in 3D può rendere i contenuti più accessibili a persone con disabilità visive.

Conclusione

La conversione di immagini 2D in 3D è una tecnologia in rapida evoluzione con un enorme potenziale per trasformare il modo in cui creiamo, interagiamo e fruiamo dei contenuti digitali. Con l’intelligenza artificiale che diventa sempre più accessibile e potente, possiamo aspettarci di vedere ancora più innovazioni e applicazioni di questa tecnologia negli anni a venire.

Cinema VR: il futuro è immersivo? Viaggio tra hype e realtà con un pizzico di nerdaggine!

L’industria cinematografica ha sempre avuto un occhio di riguardo per l’innovazione tecnologica, cercando costantemente nuovi modi per arricchire l’esperienza visiva e sensoriale del pubblico. Dalla nascita del sonoro alla transizione al colore, passando per la tecnologia IMAX e il 3D, Hollywood non è mai stata estranea all’evoluzione tecnologica. Ora, con l’arrivo della Realtà Virtuale (VR), l’industria cinematografica sembra pronta a intraprendere una nuova avventura, un flirt con una tecnologia destinata a lasciare il segno. Ma sarà davvero la chiave per il futuro del cinema?

Visori VR: da videogiochi a oggetti per l’intrattenimento domestico

In passato, la VR è stata associata principalmente ai videogiochi, con esperienze immersive che permettevano ai giocatori di entrare in mondi virtuali fantastici. Tuttavia, con l’introduzione di dispositivi come l’Apple Vision Pro, la realtà virtuale sta rapidamente facendo il salto nel mainstream. Non si tratta più solo di videogiochi, ma di una nuova frontiera per la visione di film, serie TV e persino eventi sportivi. Questi visori non sono più considerati semplici gadget tecnologici, ma veri e propri strumenti per un intrattenimento domestico completamente nuovo. Immaginate di guardare il vostro film preferito, non più attraverso uno schermo piatto, ma in un ambiente virtuale in cui ogni dettaglio è amplificato e dove l’esperienza visiva diventa un’avventura in tre dimensioni. Questo è solo l’inizio: la VR è pronta a cambiare il modo in cui viviamo il cinema a casa.

Cinema 2.0: dallo schermo infinito alla Realtà Mista

Uno degli sviluppi più affascinanti che la VR potrebbe portare è la possibilità di ridefinire il concetto di “secondo schermo”. Invece di visualizzare informazioni aggiuntive su un dispositivo separato mentre si guarda un film, la VR potrebbe integrare l’informazione direttamente nell’ambiente di visione. Immaginate di essere immersi in un film, dove non solo la storia si sviluppa davanti a voi, ma anche elementi interattivi e contestuali vengono proiettati nell’ambiente circostante, creando una “realtà mista”. In questo scenario, la linea tra la realtà e la finzione si farebbe sempre più sottile, offrendo un’esperienza cinematografica che trascende i limiti tradizionali dello schermo. Questo tipo di esperienze potrebbe rappresentare il “Cinema 2.0”, dove il film non è più un evento passivo, ma un viaggio dinamico che coinvolge i sensi in maniera completa.

Sfide e opportunità per la produzione di contenuti VR

Se da un lato la VR offre opportunità straordinarie per i creatori di contenuti, dall’altro porta con sé sfide significative. Per piattaforme come Netflix e YouTube, che ancora non si sono sbilanciate nella produzione di contenuti VR di grande portata, la questione rimane aperta. La produzione di contenuti VR richiede un nuovo approccio creativo, in cui la linearità tradizionale del cinema cede il passo a una narrazione che può avvolgere lo spettatore su tutti i lati. Il “rettangolo” dello schermo, che per decenni ha delimitato l’immagine cinematografica, diventa in questo contesto un confine che può essere abbattuto. I registi e gli sceneggiatori hanno così la possibilità di esplorare nuovi linguaggi visivi e narrativi, spingendo la creatività verso territori inediti. Ma la domanda è: l’industria sarà pronta a fare il salto, o la VR rimarrà un’opzione di nicchia per pochi appassionati?

Immersività al centro: la VR riporterà in auge il 3D?

Un altro aspetto interessante riguarda la possibile rinascita del 3D, che da fenomeno temporaneo è diventato uno dei tratti distintivi di alcune delle produzioni più ambiziose degli ultimi decenni. James Cameron, pioniere del 3D con film come “Avatar”, ha definito la VR come un’esperienza “religiosa”, suggerendo che questa nuova tecnologia potrebbe davvero portare alla creazione di mondi cinematografici in tre dimensioni che siano più coinvolgenti e profondi di quanto mai visto prima. Se il 3D tradizionale aveva bisogno di occhiali e schermi speciali, la VR promette un’esperienza tridimensionale più naturale e completa, non più legata a un espediente tecnico ma a una realtà virtuale dove la profondità e la prospettiva diventano una parte integrale della narrazione. In questo scenario, la VR potrebbe essere la chiave per riportare in auge il 3D, ma in un contesto molto più immersivo, capace di avvolgere lo spettatore in un’esperienza multisensoriale mai provata prima.

Visione collettiva vs esperienza individuale: la VR ucciderà il cinema?

Uno degli interrogativi più dibattuti riguarda il futuro del cinema come luogo di aggregazione sociale. La VR, infatti, è intrinsecamente un’esperienza individuale, in cui ogni spettatore è immerso nel proprio mondo virtuale. Questo potrebbe segnare la fine della visione collettiva che ha caratterizzato il cinema per oltre un secolo. Tuttavia, alcuni esperti suggeriscono che la VR potrebbe, al contrario, rafforzare il valore del cinema come luogo di esperienze uniche e condivise. In un futuro prossimo, le sale cinematografiche potrebbero diventare spazi in cui la VR è utilizzata per creare esperienze collettive altamente immersive, dove l’interazione tra pubblico e film diventa un’esperienza condivisa. La fruizione di film in VR non annullerà il valore del cinema come luogo di incontro, ma lo trasformerà, aprendo nuove possibilità per la socialità e la connessione tra spettatori.

Autori e VR: chi saranno i pionieri del nuovo cinema?

Alcuni registi di fama mondiale, come Alejandro González Iñárritu, Kathryn Bigelow e Darren Aronofsky, hanno già sperimentato con la VR, portando la tecnologia sul grande schermo. I pionieri di questo nuovo cinema virtuale avranno il compito di guidare la narrazione verso territori inesplorati, creando contenuti che non solo sfruttano le potenzialità della VR, ma che siano anche capaci di emozionare e coinvolgere un pubblico ampio. Il futuro del cinema dipenderà dalla capacità di attrarre nuovi talenti, ma anche di sviluppare una narrazione capace di sfruttare appieno le peculiarità della VR, con un focus sulla qualità artistica e sulla creatività.

VR: una rivoluzione o una semplice evoluzione?

La Realtà Virtuale non si prospetta come una semplice sostituzione del cinema tradizionale, ma come una nuova frontiera per la narrazione audiovisiva. La VR rappresenta una sorta di evoluzione del linguaggio cinematografico, un terreno fertile per la sperimentazione e la creatività. Se i film in 2D ci hanno permesso di vivere storie in modo visivo, la VR promette di trasformare la nostra esperienza del cinema, portandola oltre il confine dello schermo e immergendoci completamente nel mondo della storia raccontata. In questo senso, la VR non ucciderà il cinema tradizionale, ma lo arricchirà, offrendoci nuovi modi di raccontare e vivere storie.

In conclusione, Hollywood e la Realtà Virtuale stanno vivendo un flirt destinato a durare, seppur con le dovute sfide e opportunità. La VR è pronta a cambiare il nostro modo di fruire dei film, ma resta da vedere come l’industria risponderà a questa nuova tecnologia. Se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che Hollywood sa come abbracciare il futuro, e con la VR potrebbe avere trovato un nuovo capitolo per il cinema del futuro.

Comics on The Road: Contest di illustrazione

Altracultura S.r.l.s. e la Concessionaria Auto System S.r.l. di Palermo, bandiscono il Concorso a Premi per fumettisti e aspiranti (in Sicilia e non solo), graphic designers, 3D artist e illustratori in collaborazione con la Scuola del Fumetto di Palermo e Grafitex Decorazioni. Il fine è quello di promuovere e stimolare la fantasia creativa, attraverso la forma espressiva del fumetto, per rappresentare la nostra città e la sua cultura. In palio per l’illustrazione più bella, la possibilità di vedere il proprio nome e la propria opera prendere vita e “vestire” un veicolo Auto System che girerà per la città di Palermo per tutto il mese di Settembre, a scopi promozionali per la manifestazione.

L’artista che si aggiudicherà il primo premio verrà invitato alla cerimonia d’inaugurazione che si terrà presso la sede della concessionaria Auto System (per maggiori dettagli leggere il Regolamento) in data da decidersi, per svelare al pubblico il veicolo nonché la sua opera che verrà anche esposta durante la manifestazione. Il vincitore verrà coinvolto in altre attività future relative al mondo del fumetto promosse da Auto System; riceverà l’abbonamento per Palermo Comic Convention 2017 e una targa di riconoscimento che gli verrà consegnata sul palco durante la manifestazione.

Prima di inviare la propria partecipazione leggere il regolamento online su: http://www.cospladya.it/2017/pdf/contest/Comics_on_the_Road.pdf

Durata contest. Contest già attivo, è possibile consegnare gli artwork fino al 15 di agosto.Inizialmente la consegna era fissata per il 30 Luglio (data che troverete nel file di regolamento) , si è deciso di modificare l’impostazione della gara e quindi la data di consegna per dare la possibilità ad artisti che non fossero solamente fumettisti, di partecipare.

Il contest. In collaborazione con Altracultura S.r.l, Concessionaria Auto System S.r.l, Scuola del Fumetto e Grafitex Decorazioni si bandisce un Concorso a Premi per graphic artists (fumettisti, 3D artist, illustratori, concept artist), che prende il nome di Comics on the Road.Il fine è quello di promuovere e stimolare la fantasia creativa, attraverso forma illustrata (dunque sviluppata con i mezzi che si preferiscono) per rappresentare la città di Palermo e la sua cultura.

Semplice chiarimento: A seguito di alcune domande da parte di partecipanti attivi al di fuori della nostra amata città e regione, rispondiamo per chi non conosce Palermo e domanda ”come faccio a valorizzare un luogo che non ho frequentato?” con un semplicissimo archivio fotografico delle principali reference da poter seguire per la realizzazione.

In palio: Le illustrazioni, prodotte rispettando alcune direttive date dal regolamento verranno sottoposte a giudizio e l’artista realizzatore della più bella vedrà la sua opera e il suo nome prendere vita e “vestire” un veicolo Auto System che girerà per la città di Palermo per tutto il mese di Settembre, a scopi promozionali, aprendo così una finestra di visibilità a tutte le figure coinvolte nel progetto.

Partecipazione: Cogliere l’occasione per aumentare la propria visibilità non è mai stato così semplice , basterà produrre un file JPG o vettoriale EPS o PDF utilizzando il file mock up che troverete all’interno del regolamento completo.

Regolamento http://www.cospladya.it/2017/pdf/contest/Comics_on_the_Road.pdf

 

Vuoi iscriverti? ti chiediamo solo di rispondere ad alcune domande e fornirci dei dati per comunicarti l’esito del concorso! visita il seguente link :https://goo.gl/forms/U3iOA7ATkff5zEm42 

Hullabaloo, lo steampunk al servizio del 2D

Nel 2013 l’amministratore delegato di Walt Disney Animation Studios, Bob Iger, annunciò che non avrebbero più prodotto lungometraggi in 2D, questo per via degli incassi derivanti dalle nuove produzioni in 3D. Senza mettermi a scrivere cifre su cifre che non interessano a nessuno, vi parlerò di Hullabaloo.

Alcuni animatori,tra cui l’ideatore del progetto Hullabaloo, James Lopez, si allontanarono  dalla Disney proprio per questo motivo. James decide di coinvolgere più persone possibili per cercare di dare vita alla sua creatura e venne contattato da alcuni animatori interessati, provenienti dagli ambienti Disney, Pixar, Dreamworks. Feriti dalla decisione presa da Disney, ma spinti dall’amore per l’arte, Bruce Smith, (supervising animator per successi come Tarzan e Le follie dell’imperatore), Rick Farmiloe,  La sirenetta, Aladdin e La bella e la bestia, e Sandro Cluezo, La principessa e il ranocchio e Come d’incanto, insieme a James Lopez hanno lavorato da casa, incontrandosi saltuariamente.

Nel giugno del 2015 viene aperta una campagna su Indiegogo  per ottenere un finanziamento. Dopo aver raggiunto e superato di molto la cifra richiesta, gli autori decidono di dividere la storia di Veronica Daring in episodi: i primi due saranno pronti per fine anno, mentre il terzo e il quarto arriveranno nella primavera del 2017. In un primo momento saranno disponibili solo per coloro che hanno partecipato al crowdfunding. Se il rischio è quello di non vedere più cartoni animati ancora oggi molto attuali, come ad esempio la Bella e la Bestia, la speranza è che il successo di Hullabaloo possa essere di ispirazione per le persone che vogliono continuare a produrre cartoni animati a mano di alta qualità. Il futuro del 2D dipende dalla nostra generazione: solo se noi continueremo a usarla, questa tecnica non sarà abbandonata dai futuri filmmaker, dice James Lopez.

James Lopez non vuole che tutto ciò che ha causato la rinascita della Disney negli anni ’90 sia buttato via. Oggi la tecnologia fa di tutto per attribuire ai lavori in digitale l’effetto dei disegni a mano, quindi sembrerebbe un contro senso imitare qualcosa che già esiste e costituisce la base e il punto di partenza dell’evoluzione in termini di animazione. Se proprio si deve utilizzare la nuova dimensione perché non continuare a coltivare anche la vecchia? A mio avviso restano più affascinanti i vecchi film piuttosto che i nuovi, mantengono sempre una vena romantica che difficilmente si riuscirà a eguagliare. E’ anche interessante la scelta dello steampunk – filone della narrativa fantastica/fantascientifica che introduce una tecnologia anacronistica all’interno di un’ambientazione storica, spesso l’Ottocento e in particolare la Londra vittoriana dei romanzi di Conan Doyle e H. G. Wells (Wikipedia) –  come tema per il salvataggio del 2D, in questo caso è il “vecchio” che tenta di farsi strada nel nuovo, nella tecnologia. In più la storia di Veronica Daring, che vuol salvare il padre richiama il nucleo centrale del progetto di Lopez, ossia la protezione del 2D da  qualcosa di “pericoloso” che ne potrebbe portare alla definitiva estinzione.

Hullabaloo  ha per protagonista Veronica Daring, una giovane scienziata che indaga sulla scomparsa di suo padre. Si tratta di una sorta di webserie che adotta lo stile fantascientifico steampunk.

Come funzionano la stereoscopia e il cinema in 3 dimensioni?

La stereoscopia è una tecnica che permette di creare l’illusione di profondità e tridimensionalità a partire da due immagini bidimensionali. Questa tecnica si basa sul principio della visione binoculare, ovvero il fatto che i nostri occhi sono situati a una certa distanza l’uno dall’altro e vedono gli oggetti da angolazioni leggermente diverse. Il cervello elabora queste due immagini e le fonde in una sola, creando la percezione dello spazio tridimensionale.

Il cinema in 3 dimensioni, noto anche come cinema 3D o cinema stereoscopico, è un tipo di proiezione cinematografica che sfrutta la stereoscopia per fornire una visione tridimensionale delle immagini. Per la corretta fruizione sono necessari accorgimenti tecnici sia per la ripresa che per la proiezione e la visione.

Ripresa

Per ottenere l’effetto 3D, durante la produzione del film, vengono utilizzate due fotocamere o due obiettivi posizionati a una distanza simile a quella tra gli occhi umani (stereoscopia naturale) o a una distanza maggiore o minore nel caso si voglia modificare la percezione della profondità (stereoscopia artificiale). Queste telecamere catturano immagini da prospettive leggermente diverse, simulando il modo in cui vediamo il mondo reale.

Proiezione

Le immagini catturate dalle due telecamere vengono proiettate sullo schermo in rapida successione, generalmente a una frequenza di 24 fotogrammi al secondo per ciascun occhio. Ogni immagine è destinata a un solo occhio e deve essere separata dall’altra per evitare la sovrapposizione e la confusione. Esistono diverse tecnologie per realizzare questa separazione, tra le quali le più diffuse sono:

  • Anaglifo: si tratta di un sistema che utilizza occhiali con lenti colorate, solitamente rosse e ciano, che filtrano le immagini proiettate con i colori complementari. In questo modo, ogni occhio vede solo l’immagine che gli corrisponde e il cervello crea l’effetto 3D. Questo sistema è il più semplice e economico, ma ha lo svantaggio di alterare i colori originali del film e di ridurre la luminosità e il contrasto.
  • Luce polarizzata: si tratta di un sistema che utilizza occhiali con lenti polarizzate, che bloccano la luce con una certa polarizzazione e lasciano passare quella con una polarizzazione diversa. Le immagini proiettate sono polarizzate in modo ortogonale tra loro, così che ogni occhio veda solo l’immagine che gli corrisponde e il cervello crei l’effetto 3D. Questo sistema è più sofisticato e offre una migliore qualità visiva, ma richiede uno schermo apposito che mantenga la polarizzazione delle immagini e un proiettore che possa emettere luce polarizzata.
  • Otturatori alternati: si tratta di un sistema che utilizza occhiali elettronici con lenti a cristalli liquidi, che si oscurano e si illuminano alternativamente in sincronia con le immagini proiettate. In questo modo, ogni occhio vede solo l’immagine che gli corrisponde e il cervello crea l’effetto 3D. Questo sistema è il più avanzato e offre la massima qualità visiva, ma richiede occhiali costosi e una frequenza di proiezione elevata per evitare sfarfallii e mal di testa.

Visione

Per godere appieno dell’esperienza tridimensionale, lo spettatore deve indossare gli occhiali 3D adeguati al sistema di proiezione utilizzato. Gli occhiali 3D hanno il compito di far vedere a ciascun occhio solo l’immagine che gli spetta, creando così la condizione necessaria per la stereoscopia. Inoltre, lo spettatore deve posizionarsi in un punto ottimale della sala, in modo da avere una visione frontale e centrale dello schermo, evitando angoli e distanze eccessive che potrebbero compromettere l’effetto 3D.

Conclusioni

La stereoscopia e il cinema in 3 dimensioni sono due fenomeni affascinanti che ci permettono di vivere esperienze visive coinvolgenti e realistiche. Grazie alle diverse tecnologie disponibili, possiamo immergerci in mondi virtuali, vivere avventure mozzafiato e apprezzare ogni dettaglio come mai prima d’ora. Tuttavia, per godere appieno di queste meraviglie, dobbiamo seguire alcune regole e accorgimenti che ci consentano di avere una visione ottimale e confortevole. Buona visione! 🍿