CorriereNerd.it

Starcadia Quest – Una nuova sfida nello spazio a bordo di un’astronave piena di alieni

Nel vasto universo dei giochi da tavolo, dove draghi, pirati e detective spuntano dietro ogni angolo di un tabellone, c’è una piccola galassia che brilla più forte delle altre. Si chiama Starcadia Quest ed è una space opera da tavolo in technicolor, una scorribanda tra stelle e alieni con il cuore da cartone animato e l’anima da strategico competitivo. E oggi è tempo di un nuovo episodio di Gameplay, la rubrica dedicata agli amanti del tavolo e del dado, per scoprire cosa rende Starcadia Quest un titolo imperdibile per ogni nerd che si rispetti.

La prima cosa che colpisce di Starcadia Quest, spin-off cosmico del celebre Arcadia Quest, è la sua estetica pop: miniature curatissime che sembrano uscite da una serie animata sci-fi anni ’90, illustrazioni vivaci e un’atmosfera da avventura intergalattica tutta da ridere… e da combattere. Il gioco è edito da CMON, garanzia di materiali abbondanti e componenti ben studiati. Diciamolo subito: la scatola è un piccolo tesoro spaziale. Aprirla è come spacchettare un’astronave LEGO – ci sono così tanti elementi che quasi ci si sente sopraffatti. Ma è solo l’inizio del divertimento.

Nel cuore del gioco ci sono le squadre di eroi, composte da due personaggi per giocatore, scelti da un pool di otto (ognuno con abilità e personalità ben distinte). Questi piccoli coraggiosi viaggiatori dello spazio dovranno esplorare moduli di plancia interconnessi, combattere nemici alieni, raccogliere equipaggiamenti e, naturalmente, ostacolare senza pietà gli altri giocatori. Perché sì, qui non si coopera: si compete, si intriga, si sgambetta. L’obiettivo? Accumulare il maggior numero di insigne di gesta e trionfare al termine della campagna. E magari battere il temibile Comandante Thorne, boss finale con manie di dominio galattico.

Il sistema di gioco è a turni, con dinamiche facili da apprendere ma difficili da padroneggiare davvero. L’azione ruota attorno a un sapiente mix di dadi e carte, che rendono ogni combattimento un mix esilarante di strategia e fortuna. Gli eroi possono equipaggiarsi con gadget assurdi, armi potentissime e bonus tattici, personalizzando così il proprio stile di gioco. La varietà di carte evento, carte gesta e carte mostro garantisce un’elevata rigiocabilità, rendendo ogni missione diversa dalla precedente.

Ma la vera gemma di Starcadia Quest è la campagna modulare, una sequenza di missioni collegate tra loro da scelte narrative e risultati di battaglia. Ogni partita incide sulla successiva, con modifiche alla storia e alle condizioni di vittoria. Questo sistema narrativo a bivi è perfetto per chi cerca un’esperienza coinvolgente senza dover affrontare la complessità di un vero gioco di ruolo.

Dal punto di vista della componentistica, siamo di fronte a un prodotto di alto livello: la scatola contiene ben 30 miniature (tra cui 8 eroi e 22 mostri), 10 dadi personalizzati, moduli di tabellone, carte a non finire, segnalini di ogni tipo e persino un blocco per tenere traccia della campagna. Il tutto è racchiuso in un sistema di stoccaggio che, e questo è un dettaglio spesso trascurato, è davvero ben organizzato. Ogni elemento ha il suo scomparto, le miniature sono protette, le carte non vagano libere come asteroidi impazziti. Questo fa sì che, nonostante l’abbondanza di contenuti, il setup e il riordino siano relativamente gestibili – con una buona mezz’oretta aggiuntiva a inizio e fine partita, ma sempre con il sorriso sulle labbra.

Certo, non tutto è perfetto: alcuni elementi, come le plance dei personaggi, sono un po’ troppo sottili e tendono a incurvarsi, e il manuale – pur ben scritto e completo – può intimidire con le sue 31 pagine fitte di regole e dettagli. Il consiglio spassionato? Leggetelo in due o tre, magari con una tazza di tè e il tema di Guardiani della Galassia in sottofondo, e suddividetevi il compito di spiegare le regole agli altri giocatori. Ne guadagnerete in ritmo e divertimento.

Un altro grande pregio del gioco è la varietà tattica: le abilità uniche dei personaggi, la disposizione casuale dei moduli e le carte sempre diverse rendono ogni partita una nuova avventura. Se pensavi che dopo tre partite avresti già visto tutto, ti sbagliavi di grosso: qui le strategie evolvono di missione in missione, e ci sarà sempre quel gadget assurdo o quell’evento inaspettato che ribalterà le sorti del match. Starcadia Quest non è un gioco per solitari contemplativi: è un titolo per chi ama il confronto, la sorpresa, le battute taglienti tra amici e la voglia di buttarsi a capofitto in un’avventura galattica dai toni scanzonati.

Insomma, se stai cercando un gioco che esca dagli schemi classici dei gestionali tipo Catan e vuoi provare qualcosa di più “nerd”, più visivo, più dinamico, Starcadia Quest potrebbe essere il biglietto per la tua prossima odissea spaziale. È perfetto per gruppi da 2 a 4 giocatori, consigliato dai 14 anni in su, e offre ore di divertimento avventuroso e competitivo. Magari non è il gioco da iniziare alle undici di sera con amici stanchi, ma con il gruppo giusto e un tavolo spazioso, diventerà una delle esperienze ludiche più memorabili della tua collezione.

E tu? Hai già solcato le stelle con la tua squadra di eroi? Hai battuto il Comandante Thorne o sei stato disintegrato da un alieno incazzato? Raccontaci la tua esperienza con Starcadia Quest nei commenti o condividi questo articolo sui tuoi social: che la battaglia spaziale abbia inizio, nerdonauti!

Lo Chef Ludico

Lo Chef Ludico

Angelo Minestrini è noto come "Lo Chef Ludico", Perugino d.o.c. classe '69, vive a Roma dove lavora come capo Gastronomo; Nerd senza ritegno appassionato di videogiochi, musica anni '80 e retrowave, serie tv e cinema. Da tempi immemori coltiva una grande passione per i giochi da tavolo che ora condivide nel suo canale come Youtuber, Blogger e da qualche anno anche come Game Designer. La sua missione è una divulgazione ludica espressa con lo stesso spirito e voglia di divertirsi di quando era ragazzino, con tanta semplicità ed autoironia. Il suo motto "il gioco ci mantiene giovani, sa regalare emozioni ed è come un buon piatto casereccio, se lo consumi con gli amici ha più gusto".
Segui il canale su
https://www.youtube.com/c/LoChefLudico

Aggiungi commento

Seguici sui social