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Star Trek Vs The Expanse. Perché sì

Da ormai qualche anno sta spopolando anche in Italia la serie TV The Expanse, in streaming su Amazon Prime Video. Si tratta di una serie sci-fi futuristica, ambientata nel 23° secolo. Se chi sta leggendo questo articolo è un Trekkie di vecchia data come me, non potrà non aver mai fatto un confronto con un’altra serie sci-fi futuristica ambientata nel 23° Secolo. Ovvero Star Trek (di cui è in arrivo la nuova serie Strange New Worlds). Ma tra le due, quale è quella più valida? Quale quella più affascinante? In quale potremmo provare a identificarci meglio? Domande che non troveranno mai una risposta univoca, in quanto non esiste. È sempre tutto molto soggettivo, ma in questo articolo proverò a mettere a confronto diversi aspetti delle due serie, cercando di essere il più obiettivo possibile. Così anche tu che stai leggendo, se non hai mai visto nessuna di queste due serie, magari sarai invogliato a cominciare. Iniziamo subito:

Star Trek Vs The Expanse: L’ambientazione

Come ho detto nell’introduzione, The Expanse è ambientato nel 23° Secolo. Star Trek invece è un universo di serie che ha una cronologia di eventi che parte dal 22° Secolo di Star Trek: Enterprise, fino al 24° della terza stagione di Star Trek: Discovery (passando per il 21° Secolo nel film Star Trek: Primo Contatto). Per metterla a confronto con The Expanse quindi dobbiamo soffermarci sulle serie a lei contemporanee, ovvero la Original Series, le prime due stagioni di Discovery e quindi l’imminente Strange New Worlds. Quindi, d’ora in avanti, quando dirò “Star Trek” intenderò solo le serie ora citate.

Star Trek

La cover-image di Star Trek: Strange New Worlds

Il 23° Secolo di Star Trek vede un pianeta Terra avanzatissimo, con una flotta stellare dotata di astronavi in grado di viaggiare a velocità curvatura (Warp Drive) e quindi di muoversi nello spazio profondo, all’interno dei quadranti Alfa e Beta della Via Lattea. Questo enorme balzo in avanti tecnologico è derivato dalla condivisione delle conoscenze tecnologiche con i Vulcaniani, un’avanzatissima razza proveniente dal pianeta Vulcano e amica dei terrestri. I Vulcaniani giunsero sulla Terra nel 21° Secolo, più precisamente il 4 Aprile 2063, il giorno in cui Zefram Cochrane provò con successo la sua nuova invenzione: il motore a curvatura (Star Trek: Primo Contatto). Da allora i terrestri sono stati presi sotto l’ala protettiva dei Vulcaniani come una sorta di “fratellini minori” da istruire, fino ad arrivare alla fondazione della Federazione Unita dei Pianeti (finale di serie di Star Trek: Enterprise). Nella Federazione, oltre a Umani e Vulcaniani, sono presenti anche Tellariti e Andoriani. Ai confini della Federazione troviamo l’Impero Klingon, popolato dall’omonima razza, i Romulani, gli Xindi, i Ferengi (la popolare razza di commercianti), il Dominio Cardassiano e i Tholiani. La Flotta Stellare è un organo misto militare e civile, che ha il compito di difendere i pianeti confederati quando essi sono in pericolo, ma nel contempo anche quello di esplorare “strani nuovi mondi, per arrivare coraggiosamente là dove nessuno è mai giunto prima”. Le varie fazioni, sebbene non in guerra totale, vivono all’interno dei propri confini rispettando precisi patti di non sconfinamento. Ci sono state guerre in passato (come quella tra la Federazione e i Klingon nella prima stagione di Discovery), e per questo gli equilibri sono molto delicati. Ma sostanzialmente, la missione principale delle navi protagoniste delle serie che ci interessano, cioè l’Enterprise, l’Enterpise-A, e la Discovery, è quella di esplorare e mappare il cosmo (le due Enterprise) e di fare ricerca scientifica (la Discovery).

The Expanse

La cover-image di The Expanse

Il 23° Secolo di The Expanse, a differenza di quello descritto in Star Trek, non è popolato di civiltà aliene, né possiede tecnologie avanzatissime come la velocità curvatura, il teletrasporto, i campi di forza e tutte le altre “diavolerie tecnologiche” presenti in Star Trek. Su The Expanse, il 23° Secolo è un’epoca in cui il genere umano ha colonizzato finalmente tutto il Sistema Solare, grazie anche all’invenzione del motore Epstein (Epstein Drive); un motore a propulsione nucleare creato dallo scienziato Solomon Epstein. Dalle ex-colonie sono nate tre grandi civiltà, governate da tre enti distinti: i Terrestri, che vivono tra Terra e Luna e fanno parte dell’ ONU (che in questa serie è diventato l’organo politico governativo della Terra). I Marziani, che vivono tra Marte e i suoi satelliti Fobos e Deimos, governati dalla MCR, ovvero la Martian Congressional Republic. Ultimi, troviamo i Cinturiani, popolo che prende il nome dalla Cintura di Asteroidi e vive principalmente su Ceres. L’organizzazione principale cui fa capo la civiltà Cinturiana è L’APE (in originale OPA – Outer Planets Alliance, ovvero Alleanza dei Pianeti Esterni). La situazione tra queste tre civiltà umane è perennemente in bilico, con Marte e Terra che si contendono le preziose risorse della Cintura e degli altri pianeti colonizzati (come Europa, Io, Ganimede e altri), e i Cinturiani che sono stanchi di essere sfruttati dagli “Interni” (così chiamano i Terrestri e i Marziani) come operai per i loro comodi. Continue tensioni alimentano le trame delle varie puntate, con una guerra totale tra Terra e Marte che si conclude brevemente con un trattato di Pace. Solo dalla terza stagione si comincia a intravedere un secondo attore: la Protomolecola. Una sorta di virus alieno, che poi si rivela essere un organismo senziente che comunica in modi alternativi con alcuni dei protagonisti e finisce per portarli nello spazio profondo attraverso un macchinario speciale, in grado di creare buchi neri.

La storia di The Expanse quindi, è concentrata di più sui rapporti umani tra umani (seppur di civiltà e pianeti diversi), le cui dinamiche sembrano non essere mai cambiate nel tempo. Mentre su Star Trek assistiamo ad un futuro che potrebbe definirsi quasi utopico, con una razza umana unita e in pace con sé stessa, che ha superato i concetti di nazionalità e confini diventando un unico popolo, affiancata da razze aliene amiche e alleate. Alcune di queste razze, compatibilmente con le rispettive caratteristiche fisiche, sono in grado di accoppiarsi (Spock, ad esempio, è mezzo Umano e mezzo Vulcaniano).

Star Trek Vs The Expanse: La tecnologia

Uno degli aspetti più importanti dei film e delle serie di fantascienza ambientati nel futuro è, senza dubbio, la tecnologia. Su Star Trek e The Expanse ne troviamo tanta, ma le due visioni del futuro, sotto questo punto di vista, sono anche qui molto differenti.

Star Trek

Il Teletrasporto nella serie originale

Dalla prima alleanza coi Vulcaniani nel 21° Secolo, la conseguente condivisione delle conoscenze ha portato gli Umani a fare un leggendario “balzo da gigante” tecnologico. Oltre ai motori a curvatura infatti, su Star Trek troviamo una serie di tecnologie avanzatissime e quasi “magiche”. Teletrasporto, campi di forza, stabilizzatore inerziale (che serve a non far disintegrare i corpi che viaggiano a velocità superluminali), pistole e cannoni a phaser (una sorta di raggio laser), gravità artificiale non simulata, alluminio trasparente (per quanto questa tecnologia pare sia stata scoperta da poco) per realizzare oblò e finestre senza il rischio che si distruggano al primo sassolino che viene incontro a velocità spaziali. Per il cibo, i vestiti e altri oggetti utili, esiste un replicatore di materia. Infine il Tricorder: lo strumento che analizza tutto, utilizzabile sia in campo medico, che come scanner ambientale. A tutto ciò si affiancano tecnologie più “abbordabili” come i comunicatori (simili ai nostri vecchi telefoni cellulari), tablet (molto simili ai nostri), tecnologie olografiche, schermi interattivi e software avanzati di comunicazione video (come i nostri Skype, Zoom o qualsiasi altro messenger contenga la video-chiamata).

The Expanse

Roberta “Bobbie” Draper con il suo tablet

Senza un contatto con una civlità aliena ultra avanzata, The Expanse si è sviluppato pensando la tecnologia come un’evoluzione naturale dei tempi moderni. Le astronavi viaggiano coi motori Epstein, ovvero motori con propulsione nucleare, in grado di spingere le navi a velocità elevatissime, sebbene molto lontane da quella della luce. Questa propulsione genera una spinta costante in grado di simulare la gravità all’interno delle astronavi. Al crescere della velocità però, cresce anche la spinta e la relativa pressione sul corpo. Si passa quindi da frazioni di G o 1G, fino a 6G. Per evitare conseguenze sul fisico, i protagnisti si iniettano nelle vene un liquido in grado di stabilizzare l’organismo e sopportare la pressione. Le armi non sono né laser, né a fase. Le navi  fanno uscire i missili, che si accendono appena fuori dai cannoni e partono verso l’obiettivo. questo per evitare che la spinta dello “sparo”, scaraventi la nave indietro per la terza legge della dinamica (principio di azione e reazione), per cui una forza non si sviluppa in una sola direzione, ma i due corpi partirebbero in direzioni opposte e con la stessa forza. Cosa che sulla Terra non avviene per via della forza di gravità. Inoltre le navi sono prive di oblò, per via dell’assenza di tecnologie come l’alluminio trasparente o gli scudi deflettori (campi di forza invisibili che si generano intorno alla nave). Per il resto troviamo le stesse tecnologie presenti anche in Star Trek, ma del resto anche ai giorni nostri: tablet, smartphone, tecnologie olografiche, videoconferenze etc.

Il punto di rottura tra le due serie quindi, per quanto riguarda la tecnologia, è proprio il fatto che non esistano civiltà aliene avanzate che possano aver aiutato gli Umani nella propria evoluzione. Quindi la tecnologia di The Expanse segue un’evoluzione più naturale ed è più simile alla nostra. Inoltre rispetta le leggi della fisica come le conosciamo oggi, visto che ancora non è venuto nessuno a dirci come si può generare un campo di forza o come si costruisce una piastra di gravità artificiale.

Star Trek Vs The Expanse: Le astronavi

Passiamo ora alle vere protagoniste delle serie fantascientifiche ambientate nello spazio: le astronavi. In questo articolo ne analizzerò due, una per serie. Le due principali.

Star Trek: USS Enterprise NCC-1701

L’Enterprise del Capitano Pike, come compare nella serie Discovery

La più famosa delle astronavi. L’Enterprise NCC-1701 è la prima astronave a comparire in Star Trek. Nave in grado di trasportare un equipaggio di 430 membri, ma con ulteriori alloggi per gli ospiti. Dotata di gravità artificiale, motore a curvatura, scudi deflettori. Dall’interno, più che un’astronave sembra una nave da crociera. La plancia è localizzata nella parte superiore della sezione a disco. appena sotto la plancia si snodano lunghissimi corridoi che portano agli alloggi dell’equipaggio, al ristorante, all’infermeria e alla sala tattica (dove avvengono le riunioni degli ufficiali). In fondo è presente la sala teletrasporto, da cui partono e in cui arrivano gli equipaggi in missione o eventuali ospiti. Sotto la sezione a disco c’è la sezione motori, con i motori a impulso e la sala macchine che controlla sia i motori a impulso, sia le due gondole di curvatura. A poppa sono situati la stiva e l’hangar navette, da cui partono appunto le missioni con le navette. Ogni navette è dotata di motori a impulso e curvatura (anche se il fattore curvatura delle navette è solo di livello 1). L’orientamento dell’astronave è orizzontale, come una qualsiasi nave in mare sulla Terra. L’equipaggio sta in piedi grazie alla gravità artificiale. Le varie sezioni della nave sono collegate tra loro da turbo-ascensori: un sistema di capsule-ascensore in grado di muoversi a elevate velocità che trasportano in lungo e in largo l’equipaggio.

The Expanse: Rocinante

La Rocinante, nave protagonista di The Expanse

La Rocinante è la nave in cui sono ambientati la maggior parte degli episodi di The Expanse. È la nave del Capitano James Holden e del suo equipaggio. È simile a un razzo dei giorni nostri, anzi a guardarla bene ricorda un po’ la Starship di Elon Musk. L’equipaggio è composto da 4 membri, ma sono disponibili alloggi per ulteriori ospiti (durante la serie arriva a ospitare 10 persone). È dotata di motore Epstein, non sono presenti né oblò né finestre. All’esterno sono posizionate una serie di telecamere ad alta definizione che permettono all’equipaggio di vedere lo spazio come da una finestra. La navigazione avviene seguendo rotte orbitali e il calcolo delle coordinate dipende sempre dalla posizone dei pianeti e dalle orbite, al contrario di Star Trek che, con la curvatura, è in grado di raggiungere pianeti molto distanti in brevissimo tempo e quindi può effettuare viaggi “diretti”. L’orientamento è verticale, vale a dire che l’equipaggio e la nave viaggiano parallelamente. In pratica, dal punto di vista di chi sta dentro, è come stare in un enorme ascensore, che va verso l’alto. Questo perché la gravità non è artificiale, ma simulata. Grazie alla propulsione della nave i suoi occupanti hanno l’illusione di stare “coi piedi a terra”, mentre in realtà i loro corpi stanno solo rispondendo alle leggi dell’inerzia, per cui loro conservano il proprio stato di quiete, mentre la nave accelera. Se la nave dovesse fermarsi per qualche motivo, o iniziare ad orbitare intorno a un pianeta come la nostra ISS, e quindi dovesse perdere l’accelerazione, l’equipaggio può continuare a emulare la gravità grazie a degli stivali magnetici. Niente teletrasporto, se una persona deve spostarsi da una nave all’altra, le due navi si agganciano e il soggetto si sposta nel “corridoio”. Se invece la missione richiede la visita ad un pianeta, la nave atterra direttamente (in verticale, come i Falcon 9 della SpaceX). Nessun turboascensore, ci si sposta tra un piano e l’altro della nave tramite semplici scale. La nave tuttavia, ha solo tre piani, quindi non si sente il bisogno di un ascensore. Sulla punta si trova la plancia, mentre ai piani inferiori abbiamo la sala ricreativa, gli alloggi del personale e nel piano più basso, la stiva e la camera di decompressione.

Ad essere onesti, The Expanse appare come la serie più “veritiera” tra le due. È ciò che potremmo aspettarci dal nostro futuro, qualora riuscissimo a colonizzare Luna e Marte (come da programma) e trovassimo il modo di costruire motori a propulsione nucleare per spostarci tra i pianeti (come si sta già cercando di fare). Tuttavia, non dovremmo sottovalutare l’evoluzione umana. In pochi decenni siamo stati in grado di arrivare dal telegrafo agli smartphone, dai primi motori a scoppio alle auto elettriche, dai primi aerei alla Crew-Dragon. Nulla mi vieta di pensare che da qui al 23° Secolo potremmo scoprire qualcosa simile alla curvatura, o un sistema energetico capace di generare gravità artificiale senza l’ausilio di accelerazioni o forze centrifughe. Quindi non è esatto, almeno secondo me, dire che The Expanse è più realistica di Star Trek. Del resto, negli anni ’60 Star Trek sembrava inarrivabile e oggi, teletrasporto e curvatura a parte, abbiamo già sviluppato gran parte delle tecnologie presenti nella serie. Quindi, ricapitolando: non esiste la serie sci-fi perfetta e non esiste una narrativa universale. Ogni autore fa riferimento ai suoi punti di vista personali e io trovo che sia Gene Roddenberry (autore di Star Trek), sia James S. A. Corey (pseudonimo collettivo dei due autori dei romanzi di The Expanse) ne abbiano degli ottimi. E tu, cosa ne pensi? Se ti sei divertito a leggere questo articolo, ti invito a leggere questo altro articolo sul mio blog personale, in cui descrivo la tecnologia presente nella ISS, la nostra Stazione Spaziale Internazionale. Magari puoi fare un ulteriore confronto tra la ISS, l’Enterprise e la Rocinante.

Roberto Romagnoli

Roberto Romagnoli

Nato sul pianeta Terra nel 1981, ma cittadino dell'universo.
Conosciuto in rete anche come Ryoga777, RyoGa o Ryoga Wonder.
Cantante degli X-Italy, band attiva tra il 2004 e il 2006, prima in Italia a proporre cover degli X-Japan. Successivamente canta anche nei Revolution, altra band italiana ispirata al mondo del Visual-Kei Giapponese e al Glam americano.
Negli anni si è occupato spesso di organizzazione di eventi a tema JRock, Cosplay, Manga e Musica in generale collaborando spesso con l'associazione Japanimation. È stato anche redattore di L33T, programma per ragazzi in onda su Rai 2 e Rai Futura tra il 2006 e il 2007.
Caporedattore e responsabile per l'Italia di Nippon Project e Presidente delle associazioni VK Records (etichetta discografica indipendente) e Steel Music Promotion (media dedicato alla musica e all'organizzazione di concerti)

Gamer incallito.

Il suo lato geek, sopito fino a qualche anno fa, ha cominciato a farsi sentire sempre più prepotentemente. Quindi alla fine ha deciso di aprirsi il suo blog geek robertoromagnoli.com e ha cominciato a scrivere anche su siti a tema gaming e tecnologia, tra cui Akiba Gamers e Stolas Informatica.

Amante di tutto ciò che riguarda la tecnologia, l'informatica, anime e manga, ma innamorato anche di DC Comics e Marvel.

Fondamentalista Trekkie, da quando c'è il covid e non ci si può più stringere la mano, ha trovato la scusa per fare il saluto vulcaniano.

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